Allegato A
Seduta n. 296 del 10/4/2003


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(Sezione 5 - Sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare)

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, per sapere - premesso che:
il 14 marzo 2003 è comparsa sulla stampa nazionale la notizia secondo la quale il Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Silvio Berlusconi, avrebbe raggiunto un'intesa con il Primo Ministro finlandese, Paavo Lipponen, in relazione alla sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa);
il servizio informazione della Finlandia ha redatto un comunicato ufficiale diffuso a Bruxelles, secondo il quale «il Primo Ministro finlandese Paavo Lipponen e il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi hanno redatto una proposta sulla creazione di due agenzie europee separate, una ad Helsinki e l'altra a Parma»;
il comitato promotore della candidatura di Parma a sede dell'autorità alimentare europea ha espresso immediatamente la sua posizione in un comunicato ufficiale, nel quale si precisa che tale ipotesi non è né condivisibile, né praticabile dal punto di vista tecnico e che la stessa stravolgerebbe, di fatto, tutto il percorso diplomatico fin qui seguito per raggiungere un'intesa politica soddisfacente sia per l'Italia che per la Finlandia;
il consiglio di amministrazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha recentemente espresso la sua posizione di voler mantenere la sede dell'autorità a Bruxelles;
nel libro bianco sulla sicurezza alimentare non esiste nessun riferimento alla qualità alimentare e, quindi, non risulta tecnicamente possibile poter dividere le competenze dell'attuale Autorità europea per la sicurezza alimentare;
il Governo italiano ha sempre affermato l'assoluta priorità per l'Italia in sede comunitaria della candidatura di Parma per ospitare la sede dell'autorità alimentare europea, ribadita anche nel mese di luglio 2002, durante il dibattito svolto alla Camera dei deputati;
il comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio dei ministri, diffuso il 14 marzo 2003, afferma che si tratta soltanto di un'ipotesi e non di un accordo bilaterale, che il negoziato continua insieme agli altri Stati membri dell'Unione europea e che ogni decisione verrà assunta con il parere preventivo del comitato promotore di Parma;
il Ministro delle politiche agricole e forestali, onorevole Giovanni Alemanno, ha ripetutamente affermato la bontà tecnica e politica della suddivisione della sede dell'autorità alimentare europea tra l'Italia e la Finlandia;
il Ministro della salute, professore Girolamo Sirchia, ha invece affermato che tale ipotesi sarebbe «un rabbercio, che non sarebbe efficace e non farebbe gli interessi dei cittadini europei», auspicando in modo preciso la soluzione di un'unica sede -:
se il Governo intenda mantenere fede agli impegni, solennemente presi in più occasioni, di portare a Parma la sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare;
se non sia necessario chiarire la posizione del Governo e dei suoi Ministri su questa delicata questione diplomatica, in previsione, soprattutto, dell'imminenza del semestre italiano di presidenza di turno dell'Unione europea;


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quali azioni diplomatiche specifiche il Governo stia conducendo per raggiungere questo importante obiettivo, vitale anche per gli interessi nazionali, soprattutto in vista del prossimo Consiglio europeo di Salonicco.
(2-00707)
«Castagnetti, Zani, Bersani, Marcora, Motta, Albertini, Albonetti, Bandoli, Bielli, Bulgarelli, De Brasi, Diliberto, Franceschini, Gambini, Grandi, Grignaffini, Grillini, Guerzoni, Lusetti, Manzini, Montecchi, Ottone, Papini, Parisi, Pinza, Preda, Sabattini, Sandri, Santagata, Sedioli, Soda, Visco, Zanotti».
(7 aprile 2003)