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PIERO RUZZANTE. Chiedo di parlare per un richiamo al regolamento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, tengo a porre adesso una questione che riguarda un po' tutta l'Assemblea. Si tratta degli articoli dal 128 al 139 del regolamento, che disciplinano lo svolgimento delle interpellanze, delle interrogazioni a risposta orale, delle interrogazioni in Commissione e delle interrogazioni a risposta scritta.
Il tema che vorrei porre, signor Presidente, non riguarda un atto di sindacato ispettivo da me presentato, ma è una questione di ordine generale e riguarda atti presentati sia da colleghi della maggioranza sia da colleghi dell'opposizione. Riguarda il rapporto e la correttezza del Governo nei confronti della Camera e parzialmente anche la Presidenza della Camera relativamente al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Signor Presidente, a differenza di ciò che avviene per altri atti importanti discussi in quest'aula come le mozioni (infatti, la qualità del lavoro svolto in quest'aula è effettivamente elevata: abbiamo discusso 104 mozioni su 168 presentate, pari al 61per cento; si tratta, quindi, di una percentuale sicuramente elevata), esiste un problema, che ritengo grave, riguardante i tempi di risposta agli atti di sindacato ispettivo da parte del Governo (è qui presente il rappresentante del Governo e credo che possa raccogliere questo grido di allarme).
Signor Presidente, con riferimento al numero di risposte fornite ai deputati interroganti ed interpellanti, se facciamo un raffronto tra questa e la passata legislatura (ovviamente, prendendo in considerazione lo stesso periodo), otteniamo un quadro abbastanza emblematico: in questa legislatura sono state fornite 413 risposte ad interpellanze contro le 421 della passata legislatura. Le interrogazioni a risposta orale, invece, sono 800 in questa legislatura contro le 945 della passata. Le interrogazioni a risposta in Commissione, in questa legislatura, sono 978 contro 1.353 della passata. La cosa più grave riguarda le interrogazioni a risposta scritta, quelle in cui non esiste un rapporto con la Presidenza della Camera ma un rapporto diretto tra il deputato interrogante ed il Governo. In questa legislatura, Presidente, sono state fornite 1.915 risposte ad interrogazioni a risposta scritta di colleghi sia della maggioranza sia dell'opposizione contro le 4.818 fornite, nello stesso periodo, nella passata legislatura. Nella scorsa legislatura, quindi, ne sono state fornite più del doppio! Questo - lo ripeto - è un rapporto diretto che si instaura tra il deputato interrogante ed il Governo; la Presidenza della Camera non ha responsabilità se non quella di sollecitare il Governo a fornire le risposte, anche secondo quanto stabilito dall'articolo 134 del nostro regolamento; esso dispone che se il deputato chiede una risposta scritta, entro 20 giorni il Governo deve fornirla e comunicarla al Presidente della Camera. Il nostro regolamento parla chiaro e non credo che, su questo punto, il Governo rispetti gli atti di sindacato ispettivo.
Non voglio dilungarmi Presidente, tuttavia le indico la cifra complessiva: in questa legislatura, sono state fornite risposte a 4.106 atti di sindacato ispettivo contro le 7.537 della tredicesima legislatura: quasi il doppio.
Signor Presidente, si tratta di un problema di rapporto tra la Camera e tutto ciò che noi rappresentiamo attraverso un atto di sindacato ispettivo. A volte, le risposte arrivano con un tale ritardo che il problema posto o non è più risolvibile o è venuto meno il senso dell'atto di sindacato ispettivo. Le pongo questo problema (credo a nome anche di altri colleghi della maggioranza che attendono risposte da parte del Governo), Presidente, perché dietro un atto di sindacato ispettivo spesso vi sono sollecitazioni di cittadini o sollecitazioni territoriali riguardanti il territorio che, in qualche modo, ci ha eletto a
rappresentarlo in Parlamento. L'aspetto che vorrei porre alla sua attenzione è il seguente: vi è il rischio che, a causa del ritardo nel fornire una risposta, i cittadini si allontanino dalle istituzioni e che si impedisca al parlamentare di rappresentare un trait d'union con il territorio.
Concludo, signor Presidente, chiedendole di farsi carico dei contenuti di questa mia sollecitazione, intanto, invitando il Governo a rispondere più rapidamente agli atti di sindacato ispettivo presentati e poi, per quel che compete alla Presidenza, a calendarizzare più sedute nelle quali sia prevista la trattazione dei predetti atti di sindacato ispettivo, a sollecitare i presidenti delle Commissioni a fare altrettanto in relazione agli atti di sindacato ispettivo presentati in Commissione e, infine, a verificare che gli impegni assunti dal Governo nelle risposte trovino riscontro perché anche questa è una funzione spettante alla Presidenza della Camera.
Credo di aver sollevato un problema nell'interesse generale di quest'Assemblea e non solo dalla parte politica che rappresento.
PRESIDENTE. Onorevole Ruzzante, le garantisco che l'intervento da lei sollecitato sarà effettuato, ai fini e per gli effetti da lei desiderati.
Tuttavia, più che al regolamento, il suo è un richiamo ad un rapporto istituzionale che mette in stretta relazione il parlamentare con la Presidenza della Camera quale destinataria di una richiesta che dovrà essere rivolta al Governo; e ciò richiede - come dire? - un'interrelazione di interventi e di facoltà non puramente regolamentari.
Comunque, il parlamentare ha il diritto di ricevere data sollecita risposta agli atti di sindacato ispettivo da lui presentati, anche nell'interesse della collettività che, pro quota, rappresentiamo in quest'aula.
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