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ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, non spetta certo a me - sarà il Presidente della Camera a farlo - ma credo sia doveroso rendere omaggio ad Alberto Sordi, deceduto nel corso della notte (le agenzie di stampa hanno diramato la notizia poco fa).
Al di là delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, credo che Alberto Sordi rappresenti per tutti noi un pezzo della storia di questo paese e sia noto agli italiani anche per l'impegno civile manifestato in tante, tantissime occasioni.
Credo che il Presidente della Camera avrà modo di esprimere a nome di tutti noi il cordoglio di questa Camera. Appresa la notizia, però, mi sembra giusto che, quali rappresentanti del popolo italiano, facciamo sentire subito ai familiari la nostra vicinanza.
PRESIDENTE. La ringrazio per ciò che ha detto, onorevole Giachetti.
Provo profondo rammarico personale, ma sono convinto di interpretare anche i sentimenti di tutti i deputati per la scomparsa di un grande artista. Nelle occasioni più diverse, egli ha onorato il teatro ed il cinema italiani conferendo ai personaggi, in virtù della sua sensibilità interpretativa, in maniera anche critica, quell'umanità e quel valore di proiezione sociale che soltanto la sua inimitabile maschera riusciva ad esprimere.
Il dispiacere per la morte di Alberto Sordi riguarda tutti, ma io ho avuto l'onore ed il piacere di conoscerlo e di essere anche in amicizia personale con lui; questo mi fa dire, ancora più sinceramente di quanto non avvenga nelle circostanze
formali, che la sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella storia e nella realtà del teatro e del cinema italiani. Certamente non sarà dimenticato!
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