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PRESIDENTE. L'onorevole Grotto ha facoltà di
n. 3-01920 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
FRANCO GROTTO. Signor Presidente, signor ministro il potenziamento del sistema stradale lungo il corridoio adriatico è diventato una priorità non più rinviabile. L'unica arteria di collegamento è rappresentata dalla statale n. 309 conosciuta come Romea. Questa strada oggi supporta tutto il traffico, sia commerciali, sia turistico e la viabilità locale. Il Governo ha inserito tra le priorità nazionali nella legge obiettivo la tratta autostradale conosciuta come «nuova Romea». Le regioni interessate (Veneto ed Emilia Romagna) hanno stipulato un accordo di programma per la stesura del progetto preliminare.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ha facoltà di
PIETRO LUNARDI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Onorevole Grotto, il crescente valore degli scambi commerciali con l'est europeo ha fatto emergere, come lei diceva, la necessità di realizzare un asse viario di caratteristiche autostradali per il collegamento dell'autostrada adriatica, presso Rimini, alla rete autostradale veneta, in grado di assorbire il traffico pesante - da qui il nome di nuova Romea commerciale - riconducendo l'attuale strada statale n. 309 romea, con adeguati interventi, alla prevalente e propria funzione di collegamento turistico.
PRESIDENTE. L'onorevole Grotto ha facoltà di
FRANCO GROTTO. Signor Presidente, ringrazio il ministro e prendo atto delle sue dichiarazioni. Voglio ricordare che la strada statale romea detiene, purtroppo, un triste primato in materia di incidenti mortali: 1,5 decessi per chilometro; vorrei inoltre aggiungere che, in molte occasioni, sia esponenti del Governo sia rappresentanti regionali, in particolare veneti, hanno parlato dei tempi di realizzazione sia della progettazione sia dell'opera, tempi che però sono continuamente slittati.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Grotto. In latino si dice: vigilantibus iura succurrunt.
Tutto ciò premesso, visti i ritardi rispetto alla fase esecutiva dell'opera, chiedo al ministro e al Governo se ritengano ancora valido l'obiettivo prioritario di realizzare l'opera ed i tempi reali di esecuzione.
Pertanto, per iniziativa del mio dicastero, la nuova romea commerciale, come lei ha ricordato, è stata inserita tra le opere prioritarie della legge obiettivo con la delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001. Tale itinerario, itinerario europeo E55, interseca perpendicolarmente, in prossimità di Mestre, il corridoio 5 che da Lisbona, attraverso Madrid, Barcellona, Lione, Torino e Trieste, si collega a Kiev.
La nuova Romea commerciale presenta un tracciato di circa 125 chilometri che, collegandosi alla E45 a sud di Ravenna, si sviluppa nelle regioni Emilia-Romagna e Veneto fino a riconnettersi al passante di Mestre a sud ovest di Venezia. L'intervento prevede una sezione stradale - classificabile come autostrada extraurbana di categoria A dal decreto ministeriale del 5 novembre 2001 - a due corsie, più corsia di emergenza, per senso di marcia. Di tale progetto sono state inoltre configurate delle bretelle di collegamento con la strada statale n. 434 Transpolesana, la statale n. 309 Romea ed il parco del delta del Po.
Alla luce di un apposito protocollo di intesa derivante dall'accordo quadro del 9 agosto 2001 con il Governo, la regione veneto sta redigendo, insieme alla regione Emilia-Romagna e con l'ausilio dei servizi di supporto esterni, la progettazione preliminare e lo studio di impatto ambientale. L'importo complessivo della nuova Romea commerciale ammonta, secondo stime dell'ANAS ed in una prima approssimazione, a circa 2.700 milioni di euro, di cui circa 1.875 milioni di euro di importo lavori. Tuttavia, solo la redazione del progetto preliminare potrà stabilire una stima attendibile, che deve tener conto dell'effettiva incidenza delle opere d'arte (ponti e viadotti) e delle bretelle di collegamento, che possono assumere un costo rilevante.
È da rilevare che gli studi di traffico in corso lasciano pensare che sia possibile pervenire ad un piano finanziario che preveda il ricorso, per una quota considerevole dell'investimento, a capitale di rischio o capitale privato. La consegna all'ANAS della progettazione condotta dalle regioni (analisi strategica di impatto ambientale, progetto preliminare, studio di impatto ambientale) e la verifica ed approvazione della documentazione da parte dell'ANAS sono le attività che devono precedere la consegna del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale al CIPE, che avrà luogo entro il prossimo mese di luglio.
I tempi di realizzazione dell'opera, a partire dal mese di luglio, si prevedono in circa cinque anni.
Ritengo che questa importante opera possa veramente divenire un collegamento alternativo tra nord e sud, un'alternativa all'attuale autostrada Bologna-Firenze-Roma. Pertanto, tale tracciato va realizzato. A novembre 2002, secondo alcune indicazioni, doveva essere pronto il progetto preliminare, ed invece il ministro oggi ci dice che questo sarà probabilmente pronto a giugno o luglio. Speriamo che sia veramente così, perché sappiamo che dopo il progetto preliminare vi è la fase della finanza di progetto, con la ricerca dell'operatore privato interessato a realizzare l'opera. Sappiamo che vi sono interessi veri da parte dei privati ad investire in questa opera e, quindi, credo che il Governo, prima di tutto, non debba perdere l'occasione, l'opportunità, di realizzare concretamente tale importante arteria.
Ci rendiamo conto che i finanziamenti saranno sempre pochi e che occorrono tanti miliardi per realizzare questa arteria; tuttavia, essa è indispensabile, per tutte le ragioni che lo stesso ministro ha ricordato.
Vorrei aggiungere, inoltre, che gli enti locali interessati sono già pronti e aspettano da anni questa arteria; essa, infatti, oltre a risolvere i problemi di viabilità, può risolvere anche problemi di sviluppo in aree particolari che vanno, ad esempio, da Ravenna a Venezia.
Credo, allora, che il Governo - e concludo, signor Presidente - debba veramente sostenere quest'opera, anche in termini finanziari. Ci rendiamo conto, infatti, che i privati da soli non avranno la capacità di finanziarla completamente. Credo, quindi, che il Governo, per quanto riguarda la realizzazione di questa arteria, dovrà stabilire date certe.
Per quanto riguarda noi politici interessati a quella zona, vigileremo su questo aspetto. Non è più pensabile, infatti, derogare ulteriormente ai tempi che lo stesso ministro ha oggi ricordato (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Socialisti democratici italiani e della Margherita, DL-l'Ulivo).