Allegato B
Seduta n. 264 del 12/2/2003

TESTO AGGIORNATO AL 16 SETTEMBRE 2004


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INTERNO

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
il giorno 7 gennaio 2003, un grave fatto di criminalità ha sconvolto la popolazione di Cava de' Tirreni, città di 50 mila abitanti dalle riconosciute tradizioni storiche, di accoglienza e di civile convivenza;
un attentato incendiario ha distrutto 5 autobus della locale ditta «Sorrentino bus» ed ha provocato la morte del povero cane dei proprietari il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato barbaramente impiccato;
il fatto ha particolarmente impressionato per la ferocia mai registrata prima in questa tranquilla città solitamente esclusa da episodi simili ed anche perchè segue altri episodi preoccupanti che si sono verificati recentemente con insolita frequenza, quali attentati incendiari ad autovetture, furti in abitazioni e negozi, e l'esplosione di bombe carta ai danni di alcuni esercizi commerciali del centro;
tale situazione ha determinato tra la popolazione il fondato timore che il fenomeno camorrista, pericolosamente risvegliatosi nel vicino agro nocerino-sarnese, si stia radicando in maniera organica anche nella città di Cava de' Tirreni, dove non era stato mai presente in maniera evidente o quantomeno espresso nelle sue accezioni tipicamente violente;
la recrudescenza dei fenomeni descritti meriterebbero sotto il profilo politico-amministrativo e della repressione una valutazione più attenta di quella che appare allo stato agli occhi dei cittadini;
infatti, nonostante l'impegno costante delle forze dell'ordine, tra i residenti persiste un giustificato allarme per quanto concerne l'ordine pubblico ed il controllo del territorio in un momento di grave crisi economica ed occupazionale che sta interessando la città;
questi segnali inquietanti, uniti alle carenze di organico e di strutture delle forze dell'ordine e degli uffici giudiziari del territorio, già denunciate dall'interrogante in precedenti atti di sindacato ispettivo, vanno assumendo giorno dopo giorno una valenza sempre più pressante a cui non corrispondono atti concreti e visibili da parte del Governo che pure della sicurezza dei cittadini aveva fatto uno del punti cardine del suo programma -:
quali iniziative e provvedimenti il Governo e segnatamente il Ministro dell'interno e il Ministro della giustizia, intendano adottare per assicurare ai cittadini di Cava de' Tirreni e del territorio dell'agro nocerino-sarnese la presenza e l'attenzione attiva dello Stato al fine di impedire che la criminalità, organizzata e non, possa rafforzarsi ritenendo di poter continuare ad operare indisturbata;
se il Ministro dell'interno ed il Ministro della giustizia, ciascuno per le rispettive competenze, non ritengano utile, urgente ed opportuno provvedere all'immediato rafforzamento delle forze dell'ordine e degli uffici giudiziari di questo territorio, resisi vistosamente deficitari quanto a strutture, organici e strumenti operativi rispetto alla notevole mole di lavoro ed alle concrete necessità di intervento che impone il contesto socio-economico.
(2-00632) «Annunziata, Valpiana, Bandoli».


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Interrogazioni a risposta orale:

BOVA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
lunedì 10 febbraio 2003 ignoti hanno sparato vari colpi di pistola all'indirizzo del parroco di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) don Giuseppe Campisano, a chiaro scopo intimidatorio;
don Giuseppe Campisano è da anni impegnato a contrastare nella Locride il fenomeno dell'usura;
don Giuseppe Campisano è componente della fondazione Antiusura «San Cosimo e San Damiano» della diocesi di Locri-Gerace, voluta dal Vescovo monsignor Giancarlo Maria Bregantini per arginare il fenomeno dell'usura, attraverso il quale le cosche mafiose segnano una vera e propria ipoteca sullo sviluppo economico e sociale della Locride;
l'atto intimidatorio nei confronti di don Giuseppe Campisano giunge a coronamento di una vera escalation criminale, portata avanti dalle cosche mafiose nella provincia di Reggio Calabria, che ha visto colpiti anche, operatori commerciali ed esponenti politici -:
quali iniziative intenda adottare per garantire la sicurezza di don Giuseppe Campisano e per assicurare alle popolazioni interessate condizioni di civile convivenza.
(3-01926)

GERARDO BIANCO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la complessità della materia anche in rapporto all'alto numero di domande di regolarizzazione presentate dagli immigrati extracomunitari non consente una rapida soluzione del problema;
restano fondate le critiche mosse dai sindacati e dalla stampa in merito ai ritardi riguardanti l'applicazione della legge sulla sanatoria degli extracomunitari a tre mesi dalla sua entrata in vigore;
in base anche ad un più accelerato iter non sarà possibile portare a termine le pratiche in un arco di tempo inferiore ad un anno o forse un biennio;
se non intenda impartire direttive, anche sulla base di precedenti, affinché il cedolino di presentazione della domanda di regolarizzazione sia considerato un provvisorio permesso di soggiorno salvo, ovviamente, le ulteriori definitive determinazioni.
(3-01931)

BOATO e CENTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 7 febbraio 2003, si è perfezionato con il giuramento il procedimento relativo alla concessione della cittadinanza italiana (con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato) al signor Mike Bongiorno, ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge 5 febbraio n. 91 del 1992;
nel corso di interviste ai telegiornali in data 7 febbraio 2002, (fascia serale) di tutte le reti televisive nazionali il signor Mike Bongiorno ha dichiarato di avere in precedenza «sempre votato» nelle elezioni svoltesi in Italia, nonostante fosse formalmente privo dell'indefettibile requisito della cittadinanza italiana, richiesto dall'articolo 48 comma 1 della Costituzione e dall'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, (tali dichiarazioni sono state ampiamente riprese o riproposte dai principali quotidiani dell'8 febbraio 2003);
è difficilmente immaginabile che un così noto personaggio abbia rilasciato affermazioni così impegnative in modo non veritiero, anche se successivamente, l'11 febbraio 2003, ha egli stesso cercato di ridimensionarle -:
se il signor Mike Bongiorno sia mai stato iscritto nelle liste elettorali;
in tal caso, nelle liste elettorali di quale comune della Repubblica sia stato


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indebitamente iscritto il signor Mike Bongiorno prima dell'acquisto della cittadinanza italiana;
nel caso in cui il fatto predetto sia positivamente accertato, come siano state possibili: l'effettuazione di una tale iscrizione in palese violazione delle norme di cui al citato testo unico e l'elusione di tutti i controlli previsti dal medesimo decreto;
se il Ministro - nel caso in cui sussista l'ipotesi sopra citata - intenda procedere a individuare le responsabilità di rilevanza penale, ai sensi degli articoli 94 e ss. del sopracitato testo unico.
(3-01938)

Interrogazioni a risposta scritta:

GIACHETTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il giorno 5 febbraio 2003 si è svolta a Roma, all'interno dello stadio olimpico, la partita Lazio-Roma valida per le semifinali di Coppa Italia;
circa un'ora prima dell'inizio dell'incontro, all'interno della tribuna Tevere gruppi delle due tifoserie venivano a contatto, causando prolungati incidenti nella quasi totalità del settore parterre della stessa Tribuna;
mentre dall'interno dello stadio era possibile notare che una parte dei suddetti tifosi per arrivare ad un contatto con la fazione avversaria hanno scavalcato le vetrate che dividevano il settore delle «curve» dai «distinti» e poi quello che dai «distinti» porta direttamente alla tribuna Tevere, si poteva notare dalla diretta TV e dai servizi dei TG che i detti tifosi, presumibilmente premeditando l'azione, avevano portato mazze, catene, razzi, bombecarta;
i prolungati contatti violenti tra le due fazioni hanno creato una grande paura e preoccupazione tra tutti i tifosi che avevano assegnato il posto nel settore parterre della tribuna Tevere;
chi frequenta abitualmente lo stadio olimpico durante le partite tra Roma e Lazio ha potuto notare che gli incidenti negli ultimi anni tra le opposte fazioni durante il derby di Roma avvengono quasi esclusivamente all'interno della tribuna citata. Quest'anno le prime avvisaglie di incidenti più gravi si erano avute nel derby del girone di andata del campionato dove, anche se in maniera meno grave, si erano scontrati tifosi della Roma e della Lazio;
in tutte le occasioni, compresa quella avvenuta il giorno 5 febbraio 2003, una scarsissima rappresentanza delle forze dell'ordine presidiava tale settore dello stadio al fine di prevenire contatti tra le due fazioni che avevano premeditato le azioni violente e nel caso proteggere la maggior parte dei tifosi che vanno allo stadio esclusivamente per divertimento. È, altresì, giusto ricordare che il settore dove sono avvenute le violenze è anche il settore destinato alle persone non deambulanti -:
le motivazioni per le quali il questore di Roma e i responsabili dell'ordine pubblico presso lo stadio olimpico non abbiano provveduto a garantire un'adeguata presenza delle Forze dell'ordine in tali settori;
le motivazioni per le quali non vi sia stata un'azione preventiva nei confronti di quei tifosi che, già prima dell'inizio della partita, aveva causato prolungati incidenti nel settore parterre della tribuna Tevere;
quali controlli siano stati attuati all'ingresso dello stadio, vista la presenza di corpi contundenti ed esplosivi di cui i facinorosi hanno potuto disporre.
(4-05405)

MESSA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere quali iniziative intenda assumere per contrastare il fenomeno dell'accattonaggio che, con sempre maggiore frequenza, viene esercitato a ridosso degli impianti semaforici all'interno delle città.
(4-05410)


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BORRIELLO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il carabiniere e/o il poliziotto di quartiere sono già operativi dal 18 dicembre 2002 -:
se intenda assumere iniziative volte a consentire l'istituzione del succitato servizio nella città di Celano (L'Aquila), ed eventualmente in quali tempi.
(4-05412)

CANNELLA, CARDIELLO, CARUSO, ANTONIO PEPE, CANELLI, LAMORTE, ZACCHEO, ANEDDA e LO PRESTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
secondo notizie di stampa esiste un sito Internet denominato www.indymedia.org.;
all'interno del quale esiste un link che introduce al videogame «Kaboom», lo scopo del quale è quello di trasformare i protagonisti in virtuali attentatori palestinesi. La finalità del gioco in questione è concedere il maggior punteggio a chi «uccide» il maggior numero di israeliani;
tale videogame sarebbe comparso, fino alla data del 31 gennaio 2003, nella home page del sito de quo. Ad oggi il link risulterebbe raggiungibile attraverso diversi passaggi da effettuarsi, comunque, all'interno dello stesso sito;
dall'indirizzo internet Italy.indymedia.org/2003/01/165496.php si accede all'indirizzo www.nata2.info/humor/flash/kaboom/.swf il cui eloquente sottotitolo è «The suicide bombing game»;
al link del videogame si aggiunge un forum di discussione tra i visitatori del sito e i partecipanti al gioco «Kaboom»;
ad avviso degli interroganti l'iniziativa potrebbe integrare gli estremi dell'apologia di reato -:
quali iniziative siano state assunte sul piano della prevenzione di attività criminose poste in essere attraverso internet;
quali iniziative, anche sul piano internazionale intenda adottare affinché si giunga ad «un uso sicuro» della rete internet.
(4-05419)