Allegato B
Seduta n. 228 del 25/11/2002


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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

RAVA, RUZZANTE, VIGNI e BENVENUTO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la cassa depositi e prestiti sta procedendo alla cartolarizzazione di 3,6 miliardi di euro di mutui concessi agli enti gestori di pubblici servizi;
viene prevista anche la disponibilità della banca selezionata ad erogare un finanziamento-ponte per un importo di almeno 3 miliardi di euro entro il 31 dicembre 2002;
la Cassa depositi e prestiti è autorizzata ad effettuare operazioni di cartolarizzazione dell'articolo 8 del decreto-legge n. 63 del 2002 che, al primo comma, precisa che la Cassa può procedere ai «successivi aumenti di capitale» della società «Infrastrutture spa» anche a valere sulla cartolarizzazione di una parte dei propri crediti, individuati tenendo conto dei princìpi di convenienza economica e di salvaguardia delle finalità di interesse pubblico alla cassa stessa;
poiché la società Infrastrutture non risulta ancora costituita e, comunque, non sono ancora previsti «successivi aumenti di capitale» e, pertanto, possono sorgere dubbi sulla legittimità dell'operazione di cartolarizzazione ma ancora più grave sulla richiesta del finanziamento-ponte che comporta un onere pesante per la Cassa depositi e prestiti -:
quali siano le motivazioni e il presupposto normativo in base ai quali la Cassa depositi e prestiti, che non ha attualmente problemi di liquidità, stia procedendo all'operazione di cartolarizzazione ed al relativo finanziamento-ponte considerato che non si ravvisano motivi di convenienza economica e di salvaguardia delle finalità di interesse pubblico.
(5-01437)

ANTONIO BARBIERI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il dipartimento provinciale di Napoli - direzione provinciale dei servizi vari - Ufficio II del Ministero dell'economia e delle finanze ha interessato il dipartimento dell'amministrazione generale e del personale e dei servizi del tesoro di Roma, in merito al richiesto e spettante adeguamento economico stipendiale del personale degli uffici dell'agenzia delle entrate di Napoli, vincitore delle procedure di riqualificazione, proponendo in merito un


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quesito sul comportamento da tenersi, atteso che il restante personale riqualificato delle altre province della regione Campania (come pare anche per l'intero territorio nazionale), oltre ad essere attualmente retribuito con il nuovo adeguamento economico spettante, ha già da molti mesi ricevuto gli arretrati relativi alla sottoscrizione dei contratti avvenuta in data 18 ottobre 2001;
in tale palese disparità di trattamento, si configurerebbe il diritto di ciascun dipendente a ricorrere alle autorità competenti per i consequenziali provvedimento del caso, con inutili quanto dannose ripercussioni a carattere civile per il dicastero -:
se intenda conoscere i motivi della suddetta iniziativa del dipartimento provinciale di Napoli e quali provvedimenti intenda adottare affinché sia immediatamente sanata questa incredibile situazione, al fine di soddisfare i legittimi diritti dei dipendenti.
(5-01438)

CARLI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il canone di concessione per l'emungimento idrico trova fondamento giuridico nel testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti elettrici (regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775), mentre la disciplina che riguarda l'attuale misura del predetto canone, variamente articolata, a seconda degli usi cui l'acqua è destinata, è dettata dall'articolo 18 della legge 5 gennaio 1994, n. 36;
la lettera d) dell'articolo 18 della citata legge 5 gennaio 1994, n. 36, stabilisce in lire 22.000.000 il canone per ogni modulo assentito per uso industriale;
un modulo è pari a 1/s 100 di portata, pari a tre milioni cubi di consumo teorico per metro cubo è di lire 7,3 e che il costo effettivo cresce con il ridursi dei consumi effettivi;
il comma 2 dello stesso articolo 18 fissa per gli usi industriali un canone minimale di lire 3.000.000 corrispondente ad una concessione assentita per moduli 0,13 che deve comunque essere corrisposto anche per consumi poco significativi, ovvero inferiori a metri cubi 410.000;
il settore lapideo è particolarmente penalizzato dall'eccessiva onerosità del canone di concessione per l'emungimento di acque per uso industriale;
allo scopo di favorire le attività a minore consumo è necessario intervenire sul comma 2 dell'articolo 18 della legge 5 gennaio 1994, n. 36, riducendo i minimali ivi fissati;
in particolare è indispensabile una riformulazione tale da stabilire che la riduzione pari al 50 per cento del canone di cui all'articolo 18, comma 1, lettera d), nei casi di riuso a ciclo chiuso delle acque emunte (la fattispecie ricorrente nelle attività di lavorazione del marmo), si applica anche alla misura del minimale di lire 3.000.000 che risulterebbe così ridotto a lire 1.500.000;
la predetta riduzione dovrebbe essere applicata anche ai canoni non ancora corrisposti perché soggetti a sospensione legale dei termini di pagamento -:
se non consideri utile ed urgente adottare iniziative normative volte a modificare la predetta disciplina allo scopo di riequilibrare il predetto canone a favore delle attività a minore consumo idrico, favorendo anche per tale via il risparmio della risorsa idrica ed un uso più razionale della medesima.
(5-01439)

Interrogazioni a risposta scritta:

CENTO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
risulta che da alcuni giorni, a circa ventottomila contribuenti di Bologna e provincia, risultati in debito per non aver pagato multe e imposte varie, la Gerico spa,


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stia inviando lettere incomprensibili nel linguaggio e dal tono perentorio, di invito al pagamento, pena il recupero coattivo;
la Gerico è una società per azioni che gestisce in concessione la riscossione dei tributi in Bologna e provincia;
nelle lettere ricevute dai contribuenti si legge che la Gerico «senza ulteriori avvisi si riserva di procedere coattivamente su eventuali possidenze immobiliari e mobiliari nonché su rapporti di lavoro, con fermo degli autoveicoli, pignoramento presso il datore di lavoro, iscrizione ipotecaria e vendita immobiliare»;
le lettere parlano solo di «cartelle esattoriali già notificate» ed elencano una serie di numeri di protocollo incomprensibili per i cittadini che da diversi giorni si accalcano in fila davanti agli uffici di Gerico per carpire spiegazioni sul cosa gli si chiede di pagare;
le lettere dovrebbero essere ingiunzioni per le irregolarità già segnalate, ma ventottomila cartelle sembrano un numero spropositato di persone che non abbiano ottemperato alle ingiunzioni -:
se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali siano le loro valutazioni;
se, in considerazione del grave malcontento creatosi fra i contribuenti di questa città, non ritengano chiedere delucidazioni alla Gerico spa;
se non reputino necessario accertare le eventuali responsabilità della Gerico, e se nel frattempo non si debba considerare l'ipotesi di attivazione delle procedure di sospensione delle cartelle poco chiare in attesa della notifica ai cittadini delle cartelle corrette.
(4-04568)

PERROTTA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'Inail ha effettuato un notevole investimento per l'ammodernamento delle procedure informatiche e la qualificazione del personale;
in realtà, si protrae da tempo, ormai, il periodo di transizione che vedeva fissato entro marzo 2002 il termine massimo per il completamento del processo;
la stessa direzione generale, nella relazione sull'andamento produttivo al 31 dicembre 2001, dichiara che si è verificata una grave flessione dei livelli produttivi e si sono riscontrate difficoltà e carenze nella disponibilità dei flussi informativi necessari al governo della produzione e alle relative rendicontazioni -:
se il Ministro ritenga dar conto del protrarsi di tale situazione che ha comportato costi elevatissimi a fronte di un peggioramento della produzione e dell'efficacia dell'azione dell'Istituto;
se il Ministro intenda prendere provvedimenti in merito al denunciato notevole ritardo del suddetto processo di ammodernamento.
(4-04581)

PERROTTA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince dall'analisi del documento revisionale di bilancio 2002 dell'Inail, persiste il disavanzo patrimoniale dell'istituto dovuto alla crescente carenza finanziaria del settore agricolo. La situazione strutturale dei conti della gestione agricoltura conferisce al bilancio dell'istituto prospettive di precaria stabilità -:
se il Ministro ritenga fornire delucidazioni in merito alle problematiche finanziarie della gestione agricoltura dell'Inail;
se il Ministro intenda promuovere un intervento per il riequilibrio finanziario della suddetta gestione che contribuisce in maniera massiccia ad aggravare l'entità del deficit dell'istituto.
(4-04582)


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PERROTTA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che-:
come si evince dalla relazione della Corte dei conti, perdura la mancata esatta definizione dei compiti spettanti al consiglio di amministrazione dell'Inail. Infatti, l'attuale sistema nel quale si colloca il Consiglio di amministrazione tra il Consiglio di indirizzo e vigilanza e la dirigenza (con funzioni prevalenti a carattere gestionale) non appare in linea con le disposizioni dettate dal decreto legislativo n. 29/1993, e successivamente confermato dalla legge n. 165/2001, che ha previsto la netta separazione tra un organo di governo - con il compito di predisporre i programmi e definire gli obiettivi, verificandone la realizzazione - e la dirigenza cui spetta la gestione con le connesse responsabilità -:
se il Ministro intenda dar conto del perdurare di una situazione poco chiara che crea conflitti di competenze in un momento particolarmente critico per l'ente nel quale è in atto il processo di trasformazione dello stesso -:
se il Ministro intenda provvedere in merito.
(4-04583)

PERROTTA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
dall'analisi dei dati riportatati nella Relazione della Corte dei conti sull'Inail in tema di spese legali, giudiziali e per arbitraggi, risulta che nel 2000 l'Istituto ha sostenuto un costo di 40.204.740.621 miliardi di lire, che - anche se in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (lire 40,9 miliardi) - fa registrare una tendenza crescente dovuta quasi totalmente al contenzioso con infortunati e tecnopatici. Resta, purtuttavia, valida la sollecitazione rivolta dal Collegio all'amministrazione di un'attenta riconsiderazione dell'esigenza di avvalersi di legali esterni -:
se il Ministro ritenga rendicontare specificatamente il numero dei legali esterni, il loro identificativo e l'importo delle somme spese per le singole consulenze;
se il Ministro intenda provvedere in merito all'accertato aumento di contenzioso promosso sia dagli assistiti sia dai datori di lavoro al fine di rendere più efficiente l'attività dell'istituto e ridurre significativamente le consulenze legali e quindi l'onere relativo.
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