Allegato B
Seduta n. 213 del 29/10/2002


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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO

Interrogazione a risposta scritta:

REALACCI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la costruzione del porto a nafta di Bonifati si inserisce nel quadro dell'accordo di programma che prevede una serie di porti lungo un tratto che non supera i 100 chilometri di costa;
tale scelta appare in controtendenza rispetto alla necessità di interventi diretti a ricostituire il patrimonio territoriale costiero,


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a cominciare dal ripascimento delle spiagge, progressivamente mangiate dal mare;
commissariata per i rifiuti, le acque, il piano paesistico, la regione attende interventi di monitoraggio e bonifica ambientale che riguardino le coste, i fiumi, il sistema idraulico destinati in generale a far fronte al dissesto idrogeologico diffuso, piuttosto che interventi destinati ad incidere negativamente su una costa già in passato oggetto di aggressione del territorio;
la stessa Ucina, nella sua proposta di piano di sviluppo della nautica nel Mezzogiorno (1999) sosteneva che «...nel quadro generale della portualità turistica meridionale, si può ritenere che il completamento dei porti di Cetraro e di Tropea ed un intervento di sistemazione di quello di Vibo possano essere sufficienti per le necessità delle imbarcazioni in transito e del turismo locale»;
al contrario esiste oggi una serie imprecisata di progetti, oltre quello di Bonifati, per la realizzazione di porti turistici nel golfo di Taranto, nel tratto di costa compreso fra Nova Siri e Campomarino. In quest'area in particolare sono previsti porti turistici a Nova Siri, Policoro, Metaponto, Baia Colimena, Campomarino e Talsano per un totale di oltre 2.000 posti barca in un tratto di costa che è classificata come zona Sic ed il progetto, mai accantonato, di un porto turistico in località Serra Cicora (Comune di Nardò), in area Sic a poche centinaia di metri dal Parco Naturale di Portoselvaggio e dall'area protetta marina di Porto Cesareo;
a tale riguardo occorre ricordare come l'Unione Europea mostri sempre attenzione nei riguardi di interventi che possano causare danni ambientali come nel caso della darsena di Fossacesia, per cui è stato attivato il procedimento d'infrazione contro la Regione Abruzzo per lo scempio che si è consumato sulla costa per la realizzazione della darsena per 400 posti barca alla foce del Sangro (area Sic), in un'area di esondazione del fiume e all'interno dell'istituendo Parco Nazionale della Costa Teatina -:
se il ministero intenda intervenire alla luce di quanto esposto per porre riparo all'ennesimo attacco alla costa calabro tirrenica ed in particolare alla fascia del litorale del comune di Bonifati.
(4-04299)