Allegato A
Seduta n. 184 del 25/7/2002


Pag. 143


...

(Sezione 7 - Sospensione dei corsi per l'erogazione dei prestiti d'onore)

G)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:
1.700 giovani disoccupati in tutta Italia, di cui 400 siciliani delle province di Trapani, Agrigento, Catania, avvalendosi della normativa nazionale vigente in materia di incentivi a favore dell'autoimpiego, nel mese di ottobre 2001, hanno presentato istanza per l'ammissione alle agevolazioni previste dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, riguardanti il «prestito d'onore», ottenendo l'ammissione al processo selettivo di orientamento-valutazione, previsto dall'articolo 4 del decreto ministeriale 28 maggio 2001, n. 295;
la suddetta normativa prevede che ai disoccupati (detti proponenti) che abbiano presentato domanda per usufruire dell'agevolazione per la promozione dell'autoimpiego, a seguito del superamento di due prove preselettive e di un corso della durata di cinque settimane, venga erogato un prestito fino a cinquanta milioni di vecchie lire, di cui il 60 per cento a fondo perduto ed il 40 per cento da restituire in cinque anni ad un tasso di interesse irrisorio;
i giovani sopramenzionati, dopo aver superato, nel mese di aprile 2002, le due prove selettive, onde consentire la verifica dell'attendibilità professionale in rapporto alla loro idea di autoimpiego (attività commerciali, studi professionali, ed altre), dal 6 maggio 2002 hanno preso parte ai corsi gestiti da Sviluppo Italia spa, società che per legge si occupa dell'erogazione del prestito d'onore, gestendo i fondi che vengono, all'uopo, erogati periodicamente dallo Stato;
al termine dei suddetti corsi, in ossequio alla normativa vigente, i futuri imprenditori avrebbero dovuto sottoscrivere un contratto per beneficiare dell'erogazione del prestito;
per consentire a Sviluppo Italia spa la verifica della validità tecnica, economica e finanziaria dell'iniziativa, durante i corsi è stato richiesto ai proponenti di stipulare dei titoli contrattuali, per acquisire, in concreto, la disponibilità della sede nella quale svolgere l'attività;
inoltre, su espressa richiesta della stessa società, i proponenti hanno posto in essere una serie di attività amministrative, volte all'acquisizione della partita Iva, all'iscrizione presso la Camera di commercio, all'apertura della posizione Inps, affrontando una serie di spese finalizzate alla positiva conclusione della fase di valutazione delle loro domande;
in data 27 maggio 2002, Sviluppo Italia spa ha comunicato ai corsisti la positiva conclusione della procedura selettiva delle domande;


Pag. 144


i ragazzi, confidando, dunque, nella prossima erogazione del finanziamento, hanno stipulato contratti di acquisto della merce, scrivanie, banconi, computer e quant'altro fosse necessario per iniziare al più presto la loro attività;
inspiegabilmente, in data 31 maggio 2002, ad appena una settimana dalla fine del corso e dalla sottoscrizione del contratto, che avrebbe formalizzato l'erogazione del prestito, Sviluppo Italia spa ha comunicato ai corsisti l'interruzione del processo selettivo e l'impossibilità a concludere la fase di valutazione, a causa di carenza di risorse finanziarie;
in data 6 giugno 2002, per far fronte alle iniziative di autoimpiego proposte da 1.700 giovani, che stavano terminando i corsi di orientamento e formazione, il Cipe ha stanziato 23 milioni di euro a favore di Sviluppo Italia spa;
tale iniziativa, tuttavia, non ha consentito la positiva conclusione della vicenda, in quanto Sviluppo Italia spa, più volte sollecitata a riattivare i corsi sospesi, continua a sostenere che allo stato le risorse finanziarie non sono sufficienti per procedere all'erogazione dei prestiti, e in merito non viene data alcuna garanzia;
allo stato attuale, dunque, l'unico dato certo è che 1.700 giovani disoccupati hanno assunto, in vista del «prestito d'onore», obbligazioni che non potranno adempiere e rischiano di subire ingenti danni patrimoniali -:
quali iniziative intenda adottare per chiarire, prima di tutto, a quale scopo siano stati destinati da Sviluppo Italia spa i 23 milioni di euro stanziati dal Cipe e per riattivare i corsi sospesi, in modo da rendere possibili la conclusione delle valutazioni e l'erogazione dei prestiti d'onore, evitando in tal modo di pregiudicare il futuro di tanti giovani che hanno avuto fiducia nell'applicazione della legge dello Stato.
(2-00434)
«Volontè, Lucchese».
(23 luglio 2002)