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CÈ, GIBELLI, GUIDO GIUSEPPE ROSSI, DARIO GALLI, BRICOLO, ERCOLE, BALLAMAN, BIANCHI CLERICI, CAPARINI, DIDONÈ, GUIDO DUSSIN, LUCIANO DUSSIN, FONTANINI, GIANCARLO GIORGETTI, LUSSANA, MARTINELLI, FRANCESCA MARTINI, PAROLO, PAGLIARINI, POLLEDRI, RIZZI, RODEGHIERO, SERGIO ROSSI, STUCCHI e VASCON. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la linea ferroviaria Palermo-Messina presenta un grave stato di arretratezza, in

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quanto, su 230 chilometri di rete, solo 80 sono a doppio binario;
in riferimento al recente disastro ferroviario sono state avviate tre inchieste per far luce su quanto accaduto e per individuare gli eventuali responsabili;
la tratta accidentata è stata interessata recentemente da lavori di manutenzione, che, a differenza di quanto sostenuto dall'amministratore delle Ferrovie dello Stato, non sembrerebbero ancora essere stati conclusi;
ad oggi, le indagini sembrerebbero escludere l'errore umano, in quanto sul luogo del disastro sarebbero stati rinvenuti perni e bulloni in ferro, che dovrebbero tenere ferme le rotaie, svitati ed allentati ed in alcuni punti addirittura mancanti -:
quali siano le iniziative che si intendono avviare, o che sono state già avviate, per accertare le responsabilità della società Trenitalia e della società Rete ferroviaria italiana in riferimento ai lavori di manutenzione sulla tratta Palermo-Messina e, più in generale, ai programmi di manutenzione e sicurezza della rete ferroviaria italiana.
(3-01264)
(23 luglio 2002)