Risposta. - Nella stagione estiva 2001 la società Alitalia ha operato il collegamento Cagliari-Roma con otto voli giornalieri nei mesi di aprile e maggio. Nel mese di giugno è stata aggiunta una nona frequenza operata con aeromobile MD82 a 163 posti con partenza da Roma alle ore 20.40 e ritorno alle ore 22.20.
Risposta. - Si fa presente che le norme per l'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane sono contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, del resto citato dall'interrogante, nel quale si afferma che i minori stessi, «presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi
sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva. L'iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.
Risposta. - L'attività socio-assistenziale della parrocchia Maria S.S. Assunta di Catania, precedentemente svolta in uno stabile di proprietà della regione siciliana, prosegue nei locali annessi alla parrocchia stessa dove, temporaneamente, vengono ospitati i minori in attesa del completamento delle procedure idonee a rendere agibile la nuova sede.
diritto di superficie» sulla quale edificare un moderno edificio per continuare le attività socio-assistenziali in una sede stabile, bene attrezzata e conforme allo strumento urbanistico locale.
Risposta. - L'interrogante ha chiesto di conoscere i dati relativi alle assunzioni a tempo indeterminato del personale docente ed ATA effettivamente effettuate sulla base dei contingenti autorizzati per gli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002, alla data del 31 agosto 2001 e quelle ancora da disporre ai soli fini della decorrenza giuridica e con assunzione in servizio dall'anno scolastico 2002/2003.
delle numerose persone che li visitano, accedendo all'interno e sulle terrazze di avvistamento -:
Risposta. - Interpellata la soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnonantropologico di Sassari e Nuoro, si rappresenta quanto segue.
Risposta. - Interpellata la soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio strorico artistico e demoetnonantropologico di Sassari e Nuoro, si rappresenta quanto segue.
particolarmente esposte al degrado. Risulta che i predetti lavori siano prossimi alla conclusione.
alle categorie indicate nell'elenco, che non siano in possesso del certificato di agibilità Enpals previsto all'articolo 10»;
Risposta. - Interpellata la competente Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero per i beni e le attività culturali, si rappresenta quanto segue.
sarà più vendibile senza possibilità di cambio o di rimborso;
Risposta. - La problematica evidenziata nell'interrogazione ha trovato, come è noto, adeguata soluzione con l'approvazione della legge 23 novembre 2001, n. 409 (di conversione, con modificazioni, del decreto legge 25 settembre 2001, n. 350), recante «disposizioni urgenti in vista dell'introduzione dell'euro».
«Il Comune assicura ai gruppi consiliari gli spazi, le attrezzature ed i servizi necessari all'espletamento del loro mandato», nonostante le richieste dei gruppi consiliari d'opposizione, non ha ancora attribuiti spazi idonei a questi ultimi;
Risposta. - Da elementi acquisiti presso l'ufficio territoriale del Governo di Salerno, relativamente ai mancati adempimenti della giunta di San Valentino Torio, risulta che, nella seduta consiliare di quel comune del 19 ottobre 2000, i presenti abbiano all'unanimità deciso di differire la predisposizione del regolamento del consiglio comunale - peraltro già programmata in sede di conferenza dei capigruppo in data 20 settembre 2000 - a causa della improrogabile esigenza di adeguare lo statuto comunale alle nuove disposizioni legislative introdotte dal testo unico sugli enti locali del 18 agosto 2000, n. 267/2000.
Risposta. - Interpellata la soprintendenza per i beni archeologici per le province di Salerno, Avellino e Benevento, si rappresenta quanto segue.
serraino vulpitta e successivamente accompagnate a Malpensa per essere rispedite nel paese d'origine;
Risposta. - Le questioni poste nel documento parlamentare sono state già ampiamente dibattute davanti all'Assemblea della Camera dei deputati il 7 marzo 2002, in occasione della risposta fornita dal Sottosegretario onorevole Balocchi alle interpellanze urgenti n. 2-00263 e n. 2-00265 presentate dalle onorevoli Deiana e Cima sui medesimi fatti.
Risposta. - L'articolo 13 della legge 10 agosto 2000, n. 246 prevede: «nell'arco del triennio decorrente dalla data di entrata in vigore della presente legge (19 settembre 2000) il Ministro dell'interno predispone ed attua un piano per l'inserimento nei distaccamenti dei vigili del fuoco, già operativi o di nuova istituzione, di personale OAC (operatori amministrativo-contabili)».
prevalentemente al potenziamento degli organici dei comandi di più recente istituzione, notevolmente sottodimensionati rispetto a strutture di pari fascia.
successivo, in modo da evitare che possano essere vanificati gli sforzi compiuti da persone che hanno in ogni caso dimostrato il possesso di un idoneo livello di qualificazione professionale.
Risposta. - I problemi lamentati dall'interrogante dovrebbero essere risolti con l'approvazione del disegno di legge atto Senato n. 1149 recante «Misure per favorire l'iniziativa privata e lo sviluppo della concorrenza», che all'articolo 31 prevede: «Coloro che abbiano iniziato la frequenza di corsi di formazione per l'iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione, di cui all'articolo 2 della legge 3 febbraio 1989, n. 39, come modificato dall'articolo 18 della legge 5 marzo 2001, n. 57, prima della data di entrata in vigore della medesima legge n. 57 del 2001, hanno diritto all'iscrizione nel ruolo medesimo, anche se privi del titolo di studio richiesto dalla lettera e) del comma 3 del citato articolo 2 della legge n. 39 del 1989, come sostituita dall'articolo 18 della legge n. 57 del 2001, a condizione che: a) abbiano superato gli esami di idoneità relativi al corso frequentato, anche successivamente alla data di entrata in vigore della legge 5 marzo 2001, n. 57; b) siano in possesso del titolo di studio richiesto dalla previgente normativa; c) siano in possesso degli altri requisiti previsti dalla legge 3 febbraio 1989, n. 39, e successive modificazioni».
l'obiettivo di ulteriori tagli al personale scolastico.
Risposta. - Si precisa preliminarmente che la determinazione dell'organico del personale docente per l'anno scolastico 2002-2003 è stata effettuata secondo quanto previsto dalla legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria per il 2002) e dall'allegato tecnico alla stessa legge.
Risposta. - Si rappresenta che il contrassegno per la circolazione e la sosta di veicoli al servizio di disabili raccomandato dalla Comunità europea sarà adottato in fase di modifica del regolamento di esecuzione ed attuazione al codice della strada.
Risposta. - Si fa presente che la richiesta dell'interrogante è già stata tradotta in norma, atteso che tra le modifiche apportate al codice della strada, ve ne è una che consente, in caso di reimmatricolazione di veicoli di interesse storico e collezionistico, che gli stessi rimangano dotati dei documenti originali (targhe e carte di circolazione) a condizione, ovviamente, che siano in buono stato d'uso.
Risposta. - Si rappresenta che alla manifestazione di protesta tenuta a Pisa il 4 novembre 2001 hanno partecipato una trentina di aderenti al Centro Sociale Newroz, che si sono concentrati in una piazza contigua al Ponte di Mezzo dove era in corso la cerimonia dell'ammaina bandiera, atto conclusivo delle celebrazioni della giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Risposta. - Si fa presente che, in relazione alle due aggressioni subite da due giovani donne a Bolzano nella notte fra il 6 ed il 7 ottobre 2001, le indagini avviate dalla questura hanno consentito di identificare, il giorno successivo, il responsabile del primo episodio, un pluripregiudicato residente
presso un dormitorio pubblico, il quale, in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha insultato le ragazze, colpendone una con un pugno, all'interno di un circolo privato.
Risposta. - Con l'interrogazione in esame, concernente la decorrenza della detraibilità dall'imposta lorda degli interessi passivi su mutui contratti per l'acquisto dell'unità immobiliare, soggetta a ristrutturazione, si lamenta l'iniquità della condizione in base alla quale è possibile fruire della detrazione solo dopo che l'acquirente abbia adibito l'unità immobiliare a dimora abituale, e, quindi, solo dopo aver ultimato i lavori di ristrutturazione.
lettera b) del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, risponde all'esigenza, fatta propria dal legislatore, di circoscrivere, per quanto possibile, il beneficio della detrazione ivi previsto alle sole ipotesi che appaiono meritevoli di maggior tutela, con particolare riguardo all'acquisto dell'immobile da adibire ad abitazione principale.
Oggetto del beneficio fiscale, dunque, sono gli interessi passivi connessi ad un mutuo ipotecario contratto per l'acquisto di una unità immobiliare da destinare, categoricamente, ad abitazione principale. Fermo restando detto requisito fondamentale, il legislatore, al fine di tenere conto di esigenze diverse, ha introdotto condizioni particolari solo in taluni specifici casi.
36 per cento delle spese effettivamente rimaste a carico.
Risposta. - Si ricorda che la legge n. 423/98 assegnava risorse finanziarie al settore agrumicolo per un importo complessivo di 130 miliardi, di cui 70 miliardi di lire per l'anno 1998 e 20 miliardi per ciascuno degli esercizi 1999-2000.
Tali azioni sono state approvate dall'Unione europea ad eccezione di quella relativa al «Sostegno ai piani integrati e intervento delle organizzazioni di protocollo (O.P.)» per l'importo di 60,2 miliardi.
Risposta. - Si risponde alla interrogazione parlamentare in discorso su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Risposta. - A seguito di verifiche effettuate ai sensi del decreto legislativo n. 626 del 1994, era stata avviata la sospensione dell'attività del distaccamento dei vigili del fuoco «Nord 1», sito in via dei Quartieri a Palermo.
Risposta. - Il 7 marzo 2002 il Sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Albertville ha segnalato per le vie brevi al Consolato d'Italia a Chambéry lo stato di fermo dei connazionali Silvio Leoni, Alberto Leoni e Federico D'Ambrosio, trattenuti presso la locale Gendarmeria poiché accusati di oltraggio ad un vigile del fuoco francese.
numerosi articoli concernenti il complesso scolastico statale «Pistelli» di Camaiore (Lucca),
Risposta. - In ordine alla interrogazione parlamentare in discorso riguardante la situazione di incompatibilità determinatasi presso l'istituto comprensivo di Camaiore tra il dirigente scolastico e le altre componenti scolastiche (docenti e genitori degli allievi) si fa presente che già nel decorso anno scolastico erano stati effettuati n. 2 accertamenti ispettivi che avevano rilevato tale situazione.
a maglia stretta, di tipo proibito, le risorse ittiche si stanno riducendo oltre i limiti di guardia con il grave e concreto pericolo, se il fenomeno non verrà arrestato e represso, di una vera e propria desertificazione dei fondali nello spazio delle tre miglia dal litorale;
Risposta. - La tutela del patrimonio naturale, delle risorse biologiche, del patrimonio ittico nonché degli operatori della pesca che operano nella legalità, rappresentano una finalità costantemente perseguita dal Ministero nello svolgimento della propria attività.
quadrati edificati, per uno sviluppo di 127 mila metri cubi pari ad un costo sostenuto di 100 miliardi;
Risposta. - L'interrogante, nel rilevare preliminarmente che, a tutt'oggi, non sono stati ultimati i lavori di edificazione del Centro di servizio di Bergamo, presso il comune di Azzano San Paolo, a causa di un lungo contenzioso tra l'Amministrazione finanziaria e le ditte subappaltatrici dei lavori, ha chiesto di conoscere quali misure si intendano adottare per completare detti lavori, anche al fine di stabilire un'adeguata destinazione d'uso di tale immobile, «essendo venuti meno i principi ispiratori sottostanti alla normativa» che aveva previsto l'istituzione dei Centri di servizio.
Risposta. - Sulla base degli elementi forniti dall'Ufficio Territoriale del Governo di Palermo si rappresenta che in data 7 gennaio 2002, a conclusione di un'annosa controversia giudiziaria, sono stati apposti i sigilli ai locali dell'immobile ubicato in Via Pernice n. 5, sede del Dipartimento regionale del lavoro; pertanto, l'Ufficio Presidenza della Regione Siciliana, a seguito delle ricerche avviate per reperire sul mercato cittadino uno stabile ove poter riallocare il predetto Dipartimento del lavoro, ha individuato un immobile ubicato in Via Imperatore Federico n. 70, di proprietà del Fondo Pensioni per il personale della C.C.R.V.E. per le Province Siciliane, immobile per il quale il legale rappresentante di tale ente ha manifestato piena disponibilità a concedere in locazione all'Amministrazione Regionale.
di prevenzione specificamente mirato ad impedire l'insorgere di problemi di sicurezza e di ordine pubblico che, comunque possano ledere gli interessi personali dei residenti.
Risposta. - Si fa presente, che l'ENI, interpellata al riguardo, ha chiarito che la notizia riportata nell'atto medesimo rientra fra le illazioni giornalistiche apparse sulla stampa locale in occasione del sequestro degli impianti del Petrolchimico di Gela disposto dalla Magistratura, in relazione all'impiego di pet-coke.
concernenti i compensi e i rimborsi spese spettanti a ciascun componente le commissioni, così come stabiliti dal decreto interministeriale n. 66 del 2000;
Risposta. - Si precisa innanzi tutto che l'attivazione dei corsi in questione costituiva per l'amministrazione atto dovuto in quanto prevista da normativa primaria. Se i corsi non fossero stati attivati in tempo utile, si sarebbe negato agli interessati il diritto di conseguire il titolo abilitante e, di conseguenza, si sarebbe negata loro la possibilità di inserimento nella graduatoria permanente, con pregiudizio dell'assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato per il prossimo anno scolastico.
Risposta. - Il Centro Internazionale Famiglie pro-Adozione (CIFA) è stato accreditato presso le Autorità della Federazione Russa, con autorizzazione del 28 dicembre 2001 ed è attualmente operativo su tutto il territorio russo.
Risposta. - La decisione di affidare l'incarico di commissario straordinario, per la gestione dell'emergenza nel comune di Tolmezzo, al presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo, si colloca, nell'ambito di una prassi consolidata, per cui la gestione delle situazioni di crisi ambientale viene affidata all'organo tributario, in via ordinaria, delle relative competenze, in coerenza con il quadro ordinamentale che, in questa materia, riconosce potestà primaria alle Regioni.
Pellegrini, Bernardino Vidori, furono barbaramente impiccati dai nazifascisti;
Risposta. - Si fa presente che il 9 gennaio 2002, il segretario della sezione di Portogruaro dell'Associazione nazionale partigiani ha denunciato alla locale stazione dell'arma dei carabinieri che nella notte precedente erano state imbrattate, con simboli nazisti, tracciati con pennarello, tre targhe poste a ricordo del sacrificio dei partigiani Ampelio Iberati, Antonio Pellegrini e Bernardino Vidori ed era stata trafugata una corona di alloro deposta dall'amministrazione comunale il 18 dicembre 2001, in occasione della commemorazione dell'eccidio.
n. 1 e n. 4 site al primo piano della palazzina ex Enpas siano assegnate alla Asl RM A;
Risposta. - L'11 ottobre 1988 è stata stipulata con la regione Lazio una convenzione con la quale sono stati messi a disposizione della ASL RMA sei locali, ubicati al 1o piano della palazzina ex ENPAS, tra i quali le stanze nn. 1 e 4, cui fa riferimento l'interrogante.
prevede che il provvedimento di sospensione della quota del 27 per cento dell'aiuto alla produzione debba essere oggetto di risoluzione entro il primo aprile successivo al termine della campagna olivicola di riferimento;
Risposta. - Si fa presente, innanzitutto, che l'AGEA ha provveduto alla liquidazione dell'anticipo di campagna 2000/2001, inerente l'aiuto alla produzione dell'olio di oliva, sulla base del disposto del regolamento comunitario n. 2366/1998, che all'articolo 16 paragrafo 2, lettera a), così come modificato dal regolamento n. 648/2001 del 30 marzo 2001, stabilisce che «il pagamento di almeno il 25 per cento dell'anticipo è sospeso se il produttore ha presentato una domanda di aiuto corrispondente ad una produzione che:
L'applicazione di tale disposto, integralmente recepito nella circolare ministeriale n. 2 del 4 giugno 2001, ha comportato, in sede di acconto, la sospensione del 25 per cento dell'anticipo dell'aiuto per oltre 40.000 aziende.
condivisa dai Servizi della Commissione Europea, ai quali è stata illustrata nel corso della visita recentemente effettuata (8-12 aprile 2002), ed è finalizzata alla definizione di una interpretazione delle caratteristiche strutturali della realtà olivicola italiana in un'ottica di lungo periodo.
Risposta. - Il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del ministero dell'interno, ha avuto contatti con la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri al fine di esaminare la concreta possibilità di realizzare l'inserimento del corpo nazionale dei vigili del fuoco nel comparto sicurezza, per conseguire una più compiuta integrazione delle componenti operative responsabili della sicurezza pubblica, ovvero, qualora emergano difficoltà di carattere ordinamentale in ordine a tale finalità, di pervenire comunque alla equiparazione del corpo nazionale dei vigili del fuoco con le forze di polizia ad ordinamento civile soprattutto in ordine alla contrattazione collettiva ed alla corresponsione dei benefici economici previsti per dette forze di polizia.
di cinque delfini e di un balenottero in corrispondenza con la foce dei fiumi Basento, Agri e Sinni;
Risposta. - La tutela del patrimonio naturale, delle risorse biologiche e del patrimonio ittico rappresentano una finalità costantemente perseguita dal ministero nello svolgimento della propria attività.
Risposta. - Si fa presente che l'episodio evidenziato nel documento parlamentare ha costituito il culmine di un'attività di contestazione attuata per più di una settimana da parte di alcuni giovani. Già, infatti, nelle sedute del consiglio regionale precedenti ai fatti del 12 marzo, le insistenti intemperanze di una parte del pubblico avevano costretto il Presidente a brevi interruzioni, nonché ad interdire l'accesso all'aula consiliare a due contestatori.
indumenti verso i consiglieri di maggioranza, alcuni assessori e il presidente della giunta.
Risposta. - In merito alla richiesta di avviare le procedure di scioglimento del consiglio comunale di Molochio, a seguito di presunte irregolarità in cui sarebbe incorsa quell'amministrazione comunale, si rende noto che - alla luce di quanto rappresentato dal competente ufficio territoriale del governo di Reggio Calabria - non è dato riscontrare la sussistenza delle condizioni per l'attivazione della procedura
di rigore prevista dall'articolo 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Risposta. - La problematica evidenziata nell'interrogazione ha trovato, come è noto, adeguata soluzione con l'approvazione della legge 23 novembre 2001, n. 409 (di conversione, con modificazioni, del decreto legge 25 settembre 2001, n. 350), recante «disposizioni urgenti in vista dell'introduzione dell'euro».
mantengono la loro validità fino ad esaurimento delle scorte anche dopo il 10 gennaio 2002, non diversamente da quelli il cui valore facciale risulti espresso sia in lire che in euro.
Risposta. - La situazione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Napoli, in relazione all'attitudine a fronteggiare un eventuale attacco terroristico di natura batteriologica, non differisce da quella delle altre analoghe strutture esistenti sul territorio nazionale.
Risposta. - Al riguardo si rappresenta che le questioni poste nell'interrogazione sono state ampiamente dibattute il 7 marzo 2002, davanti all'assemblea della Camera dei deputati in occasione della risposta fornita dal Governo all'interpellanza urgente dell'onorevole Mussi.
Risposta. - Nel condividere pienamente l'opportunità e la necessità di fare completa chiarezza sulla tragica morte del tenente colonnello Carmine Calò, si possono rassicurare gli interroganti che la difesa, di concerto con il ministero degli affari esteri, interesserà la nostra sede diplomatica a Kabul affinché sia avviata ogni ulteriore consentita iniziativa nei confronti delle nuove Autorità di governo afghane, tesa a fare piena luce sull'efferato delitto e per conoscere gli sviluppi di situazione in merito ai due cittadini pakistani che, all'epoca, furono arrestati con l'accusa di averlo compiuto.
Risposta. - Si fa presente che l'articolo 22 comma 9 della legge 28 dicembre 2001
n. 448 prevede che il corso concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici riservato ai presidi incaricati è indetto con bando separato rispetto al corso concorso ordinario, è finalizzato alla copertura del 50 per cento dei posti disponibili e tiene conto della particolare posizione degli stessi.
Risposta. - Si precisa che, il 24 ottobre 2001, i carabinieri del comando compagnia di Verona, nell'ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno effettuato all'interno delle ex cartiere della città, una perquisizione finalizzata alla prevenzione e repressione di reati e non allo «sgombero» dei locali.
extracomunitario e che dovrà essere alimentato essenzialmente da contributi delle Associazioni imprenditoriali.
Risposta. - È necessario, preliminarmente, precisare che le disposizioni che hanno soppresso l'imposta di successione (articoli 13-17 della legge 18 ottobre 2001, n. 383) hanno comunque mantenuto a carico dei contribuenti una serie di obblighi.
Una parte rilevante del personale oggi adibito al servizio successioni dovrà, pertanto, continuare a svolgere le attività connesse al servizio stesso; la parte rimanente, invece, si renderà disponibile gradualmente, man mano che avrà esaurito la lavorazione delle pratiche giacenti.
Risposta. - Si fa presente che l'amministrazione, consapevole della necessità di adeguare i parametri contributivi per gli interventi di soccorso al settore floricolo, ha indetto a tal fine una riunione tecnica alla quale hanno partecipato le regioni e le province autonome.
che hanno effettuato il secondo corso (ordinanza ministeriale n. 33 del 2000) è stato a tutt'oggi retribuito;
Risposta. - Si precisa innanzi tutto che l'attivazione dei corsi in questione costituiva per l'amministrazione atto dovuto in quanto prevista da normativa primaria. Se i corsi non fossero stati attivati in tempo utile, si sarebbe negato agli interessati il diritto di conseguire il titolo abilitante e, di conseguenza, si sarebbe negata loro la possibilità di inserimento nella graduatoria permanente, con pregiudizio dell'assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato per il prossimo anno scolastico.
di recente l'Alitalia ha sospeso nella tratta Cagliari-Roma il volo delle ore 7.15 che, in precedenza, insieme con il volo delle 6.50, consentiva di raggiungere Roma nelle prime ore del mattino;
nonostante la soppressione di uno dei due voli, nonostante l'affollamento, l'Alitalia nemmeno ha sostituito con un altro con maggior numero di posti. Il che avrebbe consentito di venire parzialmente incontro alle esigenze di coloro che debbono essere a Roma nella prima mattina e, specialmente, coloro che debbono permanere a Roma fino alla tarda sera del giorno precedente;
sta di fatto che oggi è difficilissimo partire con l'unico aereo delle ore 6.50 se non a seguito di prenotazione da segnalare alcuni giorni prima;
il provvedimento dell'Alitalia, del tutto ingiustificato ed immotivato, ha ulteriormente penalizzato la Sardegna e peggiorato i già non ottimi collegamenti tra il continente e l'isola -:
se il Ministro intenda intervenire, con la necessaria fermezza, affinché l'Alitalia ripristini il collegamento aereo delle ore 7.15 o, quanto meno, sia destinato all'unico collegamento esistente un aeromobile con maggior numero di posti.
(4-02411)
La soppressione del volo delle ore 07.15 sulla tratta Cagliari-Roma è avvenuta, come riferisce la società Alitalia, per ragioni tecnico-operative, legate alle esigenze di flotta e del personale navigante. Alitalia aveva in ogni caso programmato una decima frequenza, con partenza da Roma alle ore 07.00 e da Cagliari alle ore 08.55, da operarsi con aeromobile A321 da 187 posti che è il più ampio velivolo, quanto a capacità unitaria, disponibile nella flotta di breve-medio raggio della società.
Si fa presente che, per effetto dell'immediata operatività nel sistema giuridico italiano dei Regolamenti CEE n. 2408/92 e n. 2409/92, entrambi del 23 luglio 1992, esiste tra i vettori comunitari, un regime di libera concorrenza nella determinazione dei voli che abbiano origine e destinazione in punti all'interno dell'Unione europea, rispetto al quale il potere di intervento dei singoli Governi è di fatto impedito in quanto le competenti autorità, a termine della citata normativa comunitaria, non possono interferire con le determinazioni dei vettori sia per quanto attiene alle rotte da effettuare che alla quantificazione delle tariffe.
Peraltro, l'esplicazione di detto principio ha determinato la presenza, sulla tratta in questione, di un vettore concorrente, «Volare», che ha effettuato tre frequenze giornaliere, una delle quali in partenza da Cagliari per Fiumicino, alle ore 07.20, con aeromobile A320.
A definizione delle problematiche, si rappresenta che, in attuazione della procedura degli oneri di servizio, la linea Cagliari-Roma è stata affidata alla società Alitalia. La medesima società, a partire dal 31 dicembre 2001, opera in base ai vincoli imposti dai suddetti oneri i quali prevedono, sulla tratta Roma-Cagliari-Roma almeno otto frequenze giornaliere nella stagione invernale, con l'obbligo sulla tratta Roma-Cagliari di due voli nella fascia 13.00/16.00 e di due voli nella fascia oraria 21.00/23.00; mentre sulla tratta Cagliari-Roma sussiste l'obbligo per la medesima società, di due voli nella fascia oraria 06.15/7.45, di due voli nella fascia 13.00/15.30 e di due voli nella fascia 20.00/22.00.
L'orario estivo della medesima società prevede, invece, sulla medesima tratta Roma-Cagliari-Roma, almeno undici frequenze giornaliere nella stagione cosiddetta di spalla (aprile, maggio ed ottobre) e tredici frequenze giornaliere nella stagione estiva di picco e nel periodo 21 dicembre/7 gennaio.
Si comunica, infine, che l'Enac sta verificando la possibilità di incrementare le frequenze sulle tratte assoggettate ad oneri di servizio pubblico in relazione al prevedibile aumento della domanda nel periodo estivo, compatibilmente con la normativa che disciplina l'affidamento delle tratte soggette ad oneri di servizio pubblico.
Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti: Nino Sospiri.
il comune di Milano, con la circolare delle civiche scuole materne del 2002-2003, «ricorda che i bambini stranieri, le cui famiglie siano ancora prive di regolare permesso di soggiorno, possono essere iscritti con riserva, in attesa della regolarizzazione della loro posizione»;
nei giorni scorsi diverse famiglie hanno protestato per questa forma di discriminazione, interpellando anche l'avvocatura del comune di Milano;
il provvedimento risulta grave e discriminatorio, in quanto contrasta con i principi universalmente riconosciuti per la tutela dell'infanzia;
in particolare la convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall'Italia nel 1991, stabilisce che il diritto all'istruzione deve essere garantito a tutti i bambini, indipendentemente dalla loro nazionalità e senza alcuna altra forma di discriminazione;
lo stesso principio è stato recepito dal testo unico n. 286 del 1998, e nel relativo regolamento di attuazione del decreto del Presidente della Repubblica n. 394 del 1999 che riconosce il diritto all'istruzione dei minori stranieri presenti sul territorio italiano, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, infatti i bambini stranieri sono prima di tutto dei minori, ed ogni disposizione che li riguardi dovrebbe prendere in considerazione il loro superiore interesse -:
quali iniziative intenda intraprendere per evitare pericolosi passi indietro rispetto alla vigente normativa italiana ed internazionale sulla tutela dei bambini e del loro diritto allo studio.
(4-02405)
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
da circa trent'anni la Parrocchia Maria S.S. Assunta gestisce un istituto che si occupa di attività assistenziale per minori a rischio, in Catania zona Plaja e precisamente nel complesso edilizio dell'ex Gioventù italiana;
l'istituto opera in regime di convenzione con l'amministrazione regionale per il recupero dei minori denominati a rischio;
l'istituto è stato reso edotto che in forza di un accordo stipulato dalla regione e dal comune di Catania, in spregio dell'interesse pubblico più nobile, quale l'assistenza ai minori bisognosi, esso deve essere raso al suolo per lasciare posto ad una struttura alberghiera;
in data 6 luglio 2001 all'alba, le ruspe si sono presentate davanti la scuola divellendo lucchetti, travolgendo cancelli, distruggendo reti di protezione;
la regione non ha mai comunicato la revoca della convenzione che scadrà nel 2005 -:
quali iniziative di propria competenza intendano assumere per non far morire un'attività istituzionale in cui hanno trovato ricovero, assistenza, istruzione e conforto migliaia di giovani, ai quali è stato garantito un livello di vita adeguato, sottraendoli al rischio della violenza e della devianza criminale.
(4-00433)
Com'è noto, infatti, i locali dell'Istituto Pro-Familia Maria S.S. Assunta sono stati oggetto di una procedura coattiva di occupazione d'urgenza che ha determinato l'interruzione delle attività assistenziali.
Una variante urbanistica al piano regolatore generale del comune di Catania ha infatti previsto la costruzione di una struttura alberghiera nell'area occupata dai locali dell'istituto, i cui lavori di costruzione sono stati dichiarati di pubblica utilità, urgenti ed indifferibili.
In ogni caso, la convenzione tra l'istituto e l'amministrazione regionale per il recupero dei minori considerati a rischio, è scaduta nel febbraio scorso.
Ciò premesso, per garantire e promuovere la prosecuzione dell'attività socio-assistenziale, il 10 luglio del 2001 si è tenuto presso la prefettura di Catania un incontro tra il prefetto, il sindaco, l'assessore ai servizi sociali, il direttore del patrimonio immobiliare del comune e il rappresentante legale dell'istituto, Padre Salvatore Pignataro, per la definizione di un protocollo di intesa tra il comune di Catania e l'istituto stesso.
Tale protocollo prevede una serie di interventi a breve e lungo termine tra i quali il ricovero per l'anno scolastico 2001-2002 presso istituti assistenziali qualificati di tutti i ragazzi al momento assistiti dall'istituto Pro-Familia e, soprattutto, il reperimento di un'area da concedere «in
A tal riguardo si precisa che il comune di Catania ha comunicato la disponibilità all'assegnazione in diritto di superficie al direttore dell'istituto parrocchia Pro-Familia M. SS. Assunta del lotto 15 comparto Nitta del Piano di Zona Librino.
Lo schema di convenzione è attualmente all'esame della direzione affari legali di quel comune per il parere di rito.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
dopo tre settimane dalla conclusione delle operazioni di nomina a tempo indeterminato, dei docenti vincitori di concorso e di quelli inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti, non risultano disponibili i dati quantitativi analitici e complessivi riguardanti le nomine del contingente relativo all'anno 2000-2001;
non è in particolare stato reso noto il numero di posti che, non utilizzati con le operazioni del primo contingente, sono stati, ai sensi del decreto ministeriale n. 135 del 9 agosto 2001, compresi nel contingente di 35.000 posti previsto per le nomine relative all'anno scolastico 2001-2002 -:
quale sia il numero di nomine a tempo indeterminato, distinto per graduatorie docenti, per qualifiche Ata e per province, effettuato sul contingente relativo all'anno scolastico 2000-2001 e quello dei posti residui accorpati al contingente 2001-2002;
quale sia il numero di nomine a tempo indeterminato, distinto per graduatorie docenti, per qualifiche Ata e per province, effettuato sul contingente relativo all'anno scolastico 2001-2002 entro il 31 agosto 2001 e quello dei posti la cui assegnazione con nomina solo giuridica, è prevista per il periodo successivo a tale data.
(4-00714)
Al riguardo si fa riferimento ai prospetti analitici concernenti il numero di contratti a tempo indeterminato, distinti tra personale docente e personale ATA, stipulati sia per l'anno scolastico 2000/2001, sia per l'anno scolastico 2001/2002, aggiornati alla data dell'8 aprile 2002; dai suddetti dati risulta, complessivamente, che il contingente di assunzioni autorizzato per gli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002, per un totale di 74.375 unità, è stato quasi completamente utilizzato in quanto le assunzioni non effettuate sono state soltanto 1966, pari al 7 per cento del contingente totale.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
nel territorio del comune di Alghero, lungo la costa, nei punti di maggior rilievo, vi sono numerose torri costruite negli anni 1200-1500 per l'avvistamento delle navi saracene e la comunicazione al centro fortificato di Alghero a mezzo fuochi; le torri sono tutte soggette a vincolo monumentale; peraltro, su detti monumenti non viene eseguita alcuna manutenzione da tempo immemorabile ed ora alcuni sono in rovina, con pericolo di crollo e pregiudizio
quali iniziative intenda assumere affinché la soprintendenza competente intervenga per evitare l'ulteriore degrado e la completa rovina dei monumenti.
(4-00069)
Le torri costiere ricadenti nel comune di Alghero sono oggetto di un progetto, in fase di redazione, che rientra nel più generale progetto di «Recupero e valorizzazione delle torri costiere tra Capo Falcone e la foce del Temo», promosso dalla citata soprintendenza all'interno del Piano integrato territoriale SS2 - previsto dal quadro comunitario di sostegno - denominato «Dalla Costa del Corallo al Mejlogu». Il progetto è coordinato dal comune di Alghero.
In tale iniziativa la soprintendenza competente si è impegnata a rendere disponibile una quota di cofinanziamento pari a 471.226,92 euro nel triennio 2002-2004 a fronte di un importo del finanziamento totale pari a 1.885.067,68 euro.
La soprintendenza comunica, inoltre, che per alcune delle torri costiere di proprietà privata per le quali non è possibile intervenire direttamente, è stato recentemente avviato il procedimento per la sottoposizione a tutela ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.
Il Ministro per i beni e le attività culturali: Giuliano Urbani.
il centro storico di Alghero è contornato nella parte a mare da una muraglia realizzata in epoche successive dal 1400 fino al 1800;
questa cinta muraria non è stata mai sottoposta ad opere di manutenzione e di conservazione, che invece hanno interessato alcune torri, talché sono evidenti le erosioni subite, soprattutto alla base, per la attività del mare e degli agenti atmosferici;
negli ultimi anni questi fenomeni erosivi hanno assunto dimensione e consistenza preoccupanti tali da rendere pericolosa la circolazione e la agibilità anche pedonale pure in zone densamente abitate e frequentate;
nei giorni scorsi una parte della cinta muraria, realizzata nel diciottesimo secolo sui resti di quella precedente, ha ceduto creando sul camminamento, utilizzato a viabilità, due cavità di notevoli dimensioni e profondità, che precludono il transito su vasto tratto circostante;
altri segni di cedimento sono stati successivamente rilevati dai tecnici incaricati dalla amministrazione comunale, i quali hanno prospettato una condizione generale di degrado al limite della recuperabilità e di grave pericolo per la pubblica incolumità -:
quali iniziative intenda assumere, in via di urgenza, per salvaguardare la cinta muraria dall'imminente pericolo di crollo, nelle parti interessate dai cedimenti strutturali e per procedere inoltre all'integrale restauro di tutte le mura del centro storico di Alghero, unanimemente considerate di valore storico ed architettonico inestimabile.
(4-00090)
L'amministrazione comunale di Alghero sta effettuando il completo intervento di consolidamento, di manutenzione e di restauro dei bastioni storici e la reintegrazione delle vaste cortine lapidee, che, a causa dell'azione dei venti e del mare, sono
Il Ministro per i beni e le attività culturali: Giuliano Urbani.
la Federazione italiana tradizioni popolari (Fitp) è un'Associazione nazionale rappresentativa di gruppi folklorici che, con finalità amatoriali e raggruppanti soggetti non professionisti, promuovono, favoriscono, rivalutano e fanno rivivere tutte le manifestazioni della cultura popolare tradizionale delle regioni italiane;
per quanto sopra la Fitp è riconosciuta ente nazionale a finalità assistenziali con decreto del Ministero dell'interno n. 101507-12000 (74) ed è stata già inserita, ai sensi della legge n. 123 del 1980, nel Gabellato del Ministero dei beni culturali;
alla Fitp aderiscono n. 320 gruppi folklorici (alcuni dei quali composti da bambini) appartenenti a tutte le regioni d'Italia per un complessivo numero di 12.000 tesserati;
ciascun gruppo folklorico affiliato alla Fitp, ai sensi del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1992 n. 300, può richiedere al Dipartimento dello Spettacolo il nulla osta di agibilità per l'esercizio della sua attività;
per ottenere il suddetto nulla osta, il gruppo deve inoltrare apposita domanda allegando una corposa ed alquanto complessa documentazione;
ogni gruppo folklorico, per poter svolgere la propria attività dilettantistica, ha, inoltre, l'obbligo di richiedere il certificato di agibilità Enpals previsto dagli articoli 6 e 10 della legge 708 del 1947;
ad oggi, per i gruppi della Fitp, il certificato di agibilità Enpals, con esenzione contributiva per attività dilettantistica, viene rilasciato con validità biennale, avendo la Fitp stipulato apposita convenzione con lo stesso Enpals;
per avere il suddetto certificato di agibilità Enpals, ogni gruppo deve presentare gli stessi documenti necessari per avere il nulla osta ministeriale, compresa la dichiarazione che i componenti non percepiscono alcun compenso, né in danaro né in natura, ai sensi della legge 153 del 1969 articolo 12;
per avere il rilascio di entrambi i certificati, ogni gruppo ha l'obbligo di allegare il certificato di affiliazione rilasciato dalla Fitp che si fa garante dell'attività svolta a puro titolo dilettantistico e volontariato secondo le finalità istituzionali;
ogni gruppo, in entrambi i casi, ha l'obbligo di comunicare a ciascun ente le variazioni che dovessero insorgere durante il periodo di validità del certificato, riguardanti sia i componenti che le notizie della stessa associazione;
facendo riferimento ai gruppi folklorici della Fitp, questi, avendo il certificato di agibilità dal Dipartimento dello Spettacolo, sono da considerarsi complessi dilettantistici ai sensi del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 300 del 1992 e, come tale, si ritiene possano godere dell'esenzione contributiva;
inoltre, la legge 153 del 13 maggio 1988 di conversione del decreto-legge 13 marzo 1988, all'articolo 1 prescrive: «le imprese dell'esercizio teatrale, cinematografico e circense, teatri tenda, gli Enti, le Associazioni, le Imprese di pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radio e televisive, gli impianti sportivi non possono far agire nei locali di proprietà o di cui abbiano un diritto personale di godimento i lavoratori dello spettacolo appartenenti
i componenti dei gruppi folklorici non rientrano in nessuna delle categorie sopra indicate;
la convenzione Enpals-Fitp del 25 ottobre 1999 protocollo 2185 nella quale la Direzione Generale Enpals informava la Fitp di avere interessato il dipartimento dello spettacolo presso il Ministero dei beni culturali affinché «prendesse in considerazione l'ipotesi che i gruppi dilettantistici ovvero quelli in possesso dei requisiti essenziali per essere considerati tali, venissero ricompresi esclusivamente nell'ambito di competenza del predetto Dicastero -:
se non ritenga opportuno accogliere la proposta avanzata dalla Direzione Generale Enpals nella convenzione sopra richiamata affinché, con una notevole semplificazione amministrativa, i gruppi folklorici dilettantistici, ovvero quelli in possesso dei requisiti essenziali per essere considerati tali, affiliati alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari, siano ricompresi esclusivamente nell'ambito di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e, pertanto, possano essere esonerati dal possesso del certificato Enpals.
(4-01283)
Il procedimento amministrativo concernente la concessione del nulla osta di agibilità per l'esercizio delle attività da parte delle compagnie dilettantistiche, tra le quali rientrano anche quelle folkloristiche, è regolamentato dal decreto del Presidente della Repubblica del 26 aprile 1992, n. 300.
Ai sensi di tale disciplina, l'attività dei complessi dilettantistici può essere iniziata immediatamente dopo la presentazione della denuncia di inizio attività - ex articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, da parte dell'interessato al ministero per i beni e le attività culturali e, in caso di «silenzio-assenso», può essere proseguita senza termini di scadenza.
Attualmente non è richiesto quindi il possesso di alcun certificato Enpals.
Il Ministro per i beni e le attività culturali: Giuliano Urbani.
l'Amministrazione finanziaria ha dato disposizioni affinché fossero stampati i valori con il doppio importo in lira ed euro in quanto a partire dal 1 gennaio 2002 con il passaggio alla nuova moneta unica europea i valori bollati i cui importi siano espressi soltanto in lire andranno fuori corso;
solo alcuni valori sono stati stampati e distribuiti con la indicazione del valore sia in lire che in euro;
l'agenzia delle Entrate ha comunicato che i distributori dei valori bollati dovranno smaltire entro il 31 dicembre 2001 tutti i valori bollati con l'importo in sole lire poiché non si procederà né a cambi, né a rimborsi;
idistributori primari per alcuni importi riforniscono i tabaccai di soli valori in lire;
itabaccai hanno l'obbligo ai sensi dell'articolo 39 comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n 642 del 1972 di detenere una scorta minima di valori bollati ammontante a diversi milioni di lire;
il comma 11 del citato articolo dispone in ordine alle modalità di cambio dei valori bollati fuori corso da effettuarsi entro sei mesi dal giorno della loro inutilizzabilità;
i rivenditori di generi di monopolio, appresa la notizia, hanno fortemente protestato per una decisione che impone loro di acquistare un prodotto che presto non
molti rivenditori per timore di una forte perdita rifiutano di acquistare valori bollati andando incontro al rischio di una sanzione -:
quali urgenti provvedimenti intenda adottare per ripristinare la completa attuazione del citato articolo 39 e garantire un equo trattamento dei rivenditori e la normale ripresa della vendita di valori bollati.
(4-00801)
Infatti, l'articolo 1-bis della predetta legge ha stabilito le modalità di restituzione, da parte dei tabaccai e degli altri rivenditori autorizzati alla vendita al pubblico, dei valori privi dell'indicazione in euro a decorrere dal 1o gennaio 2002 e non oltre il 28 febbraio 2002, ottenendo la contestuale sostituzione con valori di corrispondente importo in euro, al netto dell'aggio a suo tempo percepito e previa verifica dell'assenza di abusi e falsificazioni nei valori conferiti.
Con le medesime modalità avrà luogo altresì la sostituzione dei valori con indicazione sia in lire che in euro, determinata la nuova tariffa del bollo in euro, a decorrere dal giorno successivo a tale determinazione e fino al giorno finale del secondo mese successivo.
Inoltre, con circolare del 26 febbraio 2002 (n. 20/E), l'agenzia delle entrate ha precisato che, fuori dai casi delle monete metalliche o banconote per cui è disposta una specifica disciplina, ogni altro «strumento giuridico», espresso nella vecchia moneta nazionale, mantiene la propria validità anche dopo l'entrata in vigore dell'euro (regolamento CE 1103/97 del 17 giugno 1997).
Pertanto, i valori bollati, rientrando negli «strumenti giuridici» di pagamento diversi dalle banconote e dalle monete metalliche (articolo 1 del citato regolamento CE), mantengono la loro validità fino ad esaurimento delle scorte anche dopo il 1o gennaio 2002, non diversamente da quelli il cui valore facciale risulti espresso sia in lire che in euro.
L'utilizzo dei valori bollati in lire, peraltro, è consentito oltre la data del 28 febbraio 2002, con l'avvertenza che i valori espressi in lire devono intendersi tradotti nell'equivalente valore in euro.
Conseguentemente, al fine di pervenire all'esaurimento delle scorte dei valori bollati in lire giacenti presso le Poste Italiane S.p.a. (rivenditore primario), la predetta Agenzia ha ritenuto opportuno consentirne la cessione nei confronti dei tabaccai e degli altri rivenditori autorizzati (rivenditori secondari).
I rivenditori secondari potranno, a loro volta, cedere agli utilizzatori finali gli stessi valori, ed il corrispettivo delle cessioni interessate - dal rivenditore primario a quello secondario e da questi all'utilizzatore finale - va assolto in euro.
Infine, corre l'obbligo far presente che, con decreto ministeriale del 23 gennaio 2002 (emanato in ossequio all'articolo 1-bis, comma 2, della legge n. 409 del 2001), sono state comunque determinate le modalità di attuazione della conversione dei valori bollati in lire e le forme di controllo finalizzate a garantire la tutela contro possibili abusi e falsificazioni.
Il Ministro dell'economia e delle finanze: Giulio Tremonti.
dalle scorse elezioni amministrative del 16 aprile 2000, il comune di San Valentino Torio a differenza di quanto stabilito dall'articolo 22 comma 5 dello statuto comunale (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 46 del 10 agosto 1998) in base al quale:
l'articolo 23 dello statuto comunale stabilisce «Il consiglio comunale istituisce nel suo seno commissioni consiliari permanenti e speciali. Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori il Sindaco, assessori, organismi associativi, funzionari e rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche per l'esame di specifici argomenti. I verbali conclusivi dei lavori delle Commissioni sono pubblici. Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli assessori ogni qualvolta questo lo richiedano. La composizione ed il funzionamento delle Commissioni consiliari sono disciplinate da un apposito regolamento. Per ogni commissione deve essere garantita la presenza della minoranza»;
l'articolo 24 dello statuto comunale stabilisce «Il Consiglio, all'inizio di ogni tornata amministrativa, istituisce nel suo seno almeno 3 Commissioni Consultive Permanenti: Commissione lavori pubblici e urbanistica, Commissione finanze e programmazione economica e Commissione affari sociali e cultura. Le commissioni consultive permanenti hanno una composizione che, indipendentemente dal numero dei membri che ne fanno parte, rispecchia la proporzione esistente al momento tra i due schieramenti di maggioranza e di minoranza in Consiglio comunale. Tutti i membri hanno uguale diritto di voto. Le modalità di voto, le norme di composizione e di funzionamento delle commissioni sono stabilite dal regolamento»;
in data 20 settembre 2000, in sede di conferenza dei capigruppo, era stato stabilito di nominare un'apposita commissione per lo studio e la proposizione del regolamento del Consiglio Comunale;
a tutt'oggi, l'attuale maggioranza, a differenza di quanto stabilito dagli articoli succitati non ha provveduto né all'istituzione delle commissioni permanenti né all'adozione di un regolamento che disciplini i lavori del Consiglio comunale, né, tantomeno, ha provveduto alla modifica dello Statuto comunale così come previsto per legge -:
se non ritenga che quanto esposto in premessa possa integrare l'ipotesi di gravi e persistenti violazioni di legge previste dal testo unico degli enti locali e, in caso affermativo, se il Ministro dell'interno intenda proporre lo scioglimento del consiglio comunale.
(4-01345)
Il rinvio era funzionale, inoltre, alla regolamentazione, in tempi brevi, della composizione e del funzionamento delle commissioni consiliari.
Definiti i contenuti statutari nella bozza all'uopo predisposta, il Sindaco, compatibilmente con l'esigenza di affrontare altre impellenti problematiche, si impegnava a seguire personalmente la modifica dello Statuto e l'istituzione delle commissioni e disponeva che le due questioni fossero inserite nell'ordine del giorno di una successiva seduta da tenersi entro il 31 dicembre 2001.
Con atti deliberativi nn. 41 e 42 del 28 dicembre 2001, il consiglio comunale di San Valentino Torino ha poi effettivamente provveduto ad approvare l'adeguamento dello Statuto e a nominare le commissioni consiliari, in ottemperanza alle disposizioni statutarie e di legge.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
la Sovrintendenza di Salerno ha acquisito, tempo fa, il prestigioso Palazzo Capua, sito in Sarno, per destinarlo a sede stabile del Museo dell'Agro, dando inizio ai lavori di recupero e restauro del piano terra nonché il completamento di gran parte del piano nobile;
a tutt'oggi non risultano esposti nel Palazzo Capua i preziosi reperti archeologici, da tempo giacenti in depositi inidonei;
il Museo di Sarno, istituito nel 1957, raccoglie reperti di alto valore archeologico e culturale a testimonianza di una delle più antiche ed interessanti aree della Campania;
l'apertura del museo rappresenterebbe un importante segno di presenza dello Stato in territorio gravemente colpito dagli eventi alluvionali del maggio 1998 nonché un segno concreto di rinascita civile e culturale per l'intera comunità dell'agro nocerino sarnese -:
se e quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda adottare per concedere i finanziamenti necessari al definitivo restauro dei restanti locali e consentire, finalmente, l'apertura al pubblico del Museo dell'Agro.
(4-01898)
Si premette che l'immobile denominato Palazzo Capua in Sarno, acquisito dallo Stato, appartiene al demanio storico artistico.
Dall'anno 1992, nel Palazzo Capua sono stati effettuati - utilizzando esclusivamente fondi del bilancio ordinario assegnati annualmente alla sopra citata soprintendenza per un totale complessivo fino all'anno 2000 di circa un miliardo e cinquecento milioni di lire - lavori di adeguamento strutturale e funzionale finalizzati all'apertura al pubblico di un primo nucleo espositivo.
Con l'ultima tranche di finanziamento, pari a oltre settantasettemila euro, sono state avviate quelle opere, attualmente in corso di esecuzione, che completeranno i lavori di allestimento di alcune sale ubicate al primo piano dell'edificio e che permetteranno, al termine dei lavori, di aprire al pubblico una parte della struttura museale.
Si informa che la scelta dei materiali archeologici esposti è il risultato delle esplorazioni che da oltre trenta anni si effettuano nel territorio.
Si rende noto che attualmente sono in corso di espletamento le procedure amministrative relative all'affidamento dei lavori di restauro, di adeguamento strutturale e funzionale della restante parte del predetto Palazzo - piano nobile e sottotetto - e che prevedono l'impegno delle somme assegnate sui fondi del Lotto per un importo di circa un milione seicentomila euro.
Si comunica, altresì, che, agli interventi strutturali di cui sopra si affiancheranno, in questa fase, anche il restauro delle superfici pittoriche del XVIII e del XIX secolo che decorano il piano nobile e dei reperti archeologici che saranno esposti nell'allestimento definitivo del Museo, per il quale saranno utilizzate le tredici sale del piano nobile.
Si segnala, infine, che il completamento dei lavori per l'apertura al pubblico dell'intera struttura museale dell'Agro-Sarnese a Palazzo è stato inserito nel progetto integrato territoriale dell'Agro Nocerino Sarnese Ambito A, progetto che riguarda il potenziamento, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale.
Il Ministro per i beni e le attività culturali: Giuliano Urbani.
secondo quanto denunciato dalle associazioni senzaconfine e asgi Sicilia, un gruppo di donne nigeriane rastrellate in tutto il territorio nazionale durante un'operazione antiprostituzione sono state prima rinchiuse nel centro di detenzione temporanea
sempre secondo le suddette associazioni, alle stesse donne, sarebbe stato impedito di chiedere asilo al fine di iniziare un percorso di reinserimento sociale per uscire dalla prostituzione attraverso l'opera del pastore evangelico nigeriano Vivian Wiwoloku;
secondo il pastore Wiwoloku le ragazze rimpatriate, non appena rientrate nel proprio paese, saranno immediatamente tradotte in carcere - con il rischio anche della lapidazione per quelle di cultura musulmana - dal quale potrebbero uscire solo dietro il pagamento di una elevata cauzione, cosa impossibile viste le loro condizioni economiche;
alle ragazze rimpatriate non è stata fornita alcuna garanzia circa il loro futuro, la loro vita e la loro libertà;
tale comportamento delle autorità italiane costituisce una palese violazione sia della Convenzione di Ginevra, sottoscritta anche dall'Italia, sia delle leggi in vigore nel nostro Paese -:
se corrispondano a verità i fatti sopra esposti e, in particolare, se sia stata negata alle ragazze la possibilità di chiedere asilo;
come si intendano applicare, nel nostro Paese, sia le leggi nazionali che quanto stabilito dalla Convenzione di Ginevra in materia di deportazione delle persone.
(4-02521)
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
quali siano le ragioni per le quali sinora non si è data esecuzione all'articolo 13 della legge 10 agosto 2000, n. 246, che esplicitamente prevede che nell'arco del triennio decorrente dalla data di entrata in vigore della legge citata il Ministro dell'interno deve predisporre ed attuare un piano per l'inserimento nei distaccamenti dei Vigili del fuoco di personale OAC (operatori amministrativo-contabili);
se risponda a verità che non si è dato sinora corso a quanto previsto dal citato articolo 13 per motivi di copertura finanziaria e, in caso affermativo, se non ritenga di doversi attivare perché vengano rimossi i motivi ostativi.
(4-01988)
Ovviamente tale piano non può che avvenire nell'ambito della dotazione organica prevista per ciascun comando provinciale da cui dipendono i distaccamenti.
Le dotazioni organiche fissate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1997 prevedevano nei distaccamenti - strutture che svolgono attività prettamente operativa - l'utilizzo solo di personale dei ruoli operativi del corpo nazionale dei vigili del fuoco appartenente ai profili di vigile permanente, capo squadra e capo reparto.
Nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2001, con il quale è stato distribuito tra i vari profili professionali del personale l'incremento delle dotazioni organiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco in attuazione delle leggi n. 246/2000 e n. 75/2001, sono state portate in aumento nel profilo di operatore amministrativo-contabile n. 22 unità destinate
Per tale medesima circostanza in Sicilia si è avuto il potenziamento di una sola unità.
Poiché attualmente su tutto il territorio nazionale vi sono n. 380 strutture decentrate (278 distaccamenti, ai quali sono da sommare i distaccamenti ove presta servizio il personale specialista: 32 distaccamenti aeroportuali, 26 portuali, 12 nuclei elicotteri e 32 nuclei sommozzatori) e, in mancanza di un incremento ulteriore delle dotazioni organiche del settore amministrativo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, si deve rilevare che gli organici esistenti per il profilo di operatore amministrativo-contabile non consentono di prevederne l'utilizzazione presso i distaccamenti.
Pertanto, in atto, il piano triennale di cui alla legge n. 246/2000 potrà avere solo una portata limitatissima, dovendo operare sull'organico di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2001, che risulta tuttora insufficiente a soddisfare le stesse esigenze dei comandi provinciali.
Per la sua predisposizione è stata affidata alle strutture tecniche del dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile una ricognizione presso i comandi provinciali al fine di verificare la possibilità di impiego di personale amministrativo nei distaccamenti; i dati forniti saranno la base per l'elaborazione del piano triennale previsto dalla citata legge n. 246/2000.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
il4 aprile 2001 sono entrate in vigore le disposizioni della legge 5 marzo 2001, n. 57, recante disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati;
l'articolo 18 della predetta legge ha apportato alcune modifiche e integrazioni alla legge 3 febbraio 1989, n. 39, concernente l'attività di agente d'affari in mediazione, prevedendo, fra l'altro, nuove modalità di accesso al ruolo, al fine di garantire il mercato e gli utenti circa la qualificazione professionale degli operatori: viene pertanto abolito l'accesso automatico per i possessori di determinati titoli di studio, prevedendosi invece, per gli aspiranti all'iscrizione, un corso di formazione seguito da un esame ovvero un anno di praticantato con l'obbligo di frequentare altresì un corso di formazione professionale; la nuova normativa richiede inoltre il possesso di un titolo di studio di secondo grado;
ilrichiamato articolo 18 prevede che, con apposito decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato (ora delle attività produttive), siano determinate le modalità e le caratteristiche del titolo di formazione, dell'esame e quelle della tenuta del registro dei praticanti;
nelle more dell'emanazione di tale decreto - che non risulta ancora intervenuta - si pone il problema di garantire un'ordinata gestione del periodo transitorio di passaggio tra la vecchia e la nuova normativa;
in particolare, risulta all'interrogante che talune persone, che, in conformità con la previgente normativa, hanno frequentato diligentemente i corsi istituiti dalle Camere di commercio e successivamente superato l'esame di idoneità, si vedono negata l'iscrizione all'albo in quanto non in possesso di tutti i requisiti previsti dalla nuova normativa -:
quando sarà emanato il regolamento di attuazione della nuova disciplina per l'accesso alla professione di mediatore;
se non ritenga necessario che, in sede di predisposizione del predetto regolamento, si tenga opportunamente conto della particolare situazione di chi ha iniziato l'iter per accedere alla professione di mediatore prima dell'entrata in vigore della nuova legge e lo ha concluso in un momento
(4-00665)
Il Sottosegretario di Stato per le attività produttive: Mario Carlo Maurizio Valducci.
il Ministero dell'istruzione ha predisposto le prime tabelle sui tagli degli organici dei docenti della scuola statale;
sugli 8.500 posti che il Governo intende tagliare complessivamente su tutto il territorio nazionale ben 1.381 verrebbero soppressi in Lombardia;
appare assolutamente inaccettabile e ingestibile il taglio di 485 posti nella scuola elementare a fronte di un aumento di alunni pari a 4.339 che aveva, nella prima stesura della tabella, determinato un incremento di ben 96 posti;
altrettanto negativa risulta la riduzione di 358 posti nella scuola media inferiore in presenza di un aumento di 1.198 alunni;
ancora più grave risulta la riduzione di 538 posti nella scuola media superiore a fronte di un aumento degli alunni effettivamente frequentanti nel corrente anno scolastico e degli alunni iscritti per l'anno scolastico 2002-2003;
i nuovi organici previsti dalle tabelle ministeriali non sono in grado di garantire il servizio scolastico nelle diversificate situazioni sociali e geografiche presenti anche in Lombardia. Si pensi ad esempio alle aree metropolitane e alle stesse aree di montagna e di campagna se non innescando il rischio di una sostanziale destrutturazione dell'offerta scolastica e di una pesante caduta della qualità del servizio;
se tali tagli dovessero concretizzarsi saranno consequenziali ulteriori soppressioni di scuole nelle zone di montagna e nei piccoli comuni;
si prospetta una eliminazione degli stessi progetti innovativi che assicurano la qualità del servizio scolastico e la sua conquistata autonomia;
si renderà ancora più problematica la funzione di integrazione per gli studenti stranieri che di anno in anno assumono sempre più rilevanza nella scuola -:
quali iniziative intenda attivare e quali misure intenda adottare per scongiurare i pericoli esposti al fine di evitare la destrutturazione dell'offerta della scuola pubblica e al fine di garantire l'effettivo e sostanziale diritto all'istruzione per gli alunni e le famiglie della Lombardia, evitando quindi di perseguire
(4-02074)
La distribuzione dei posti tra le regioni e tra i diversi gradi d'istruzione è stata effettuata su base regionale in considerazione del numero degli alunni iscritti, dell'andamento della scolarità nonché tenendo presenti le condizioni di funzionamento delle singole istituzioni scolastiche, la specificità dei diversi contesti territoriali ed il disagio scolastico presente negli stessi, in conformità delle prescrizioni di cui all'articolo 22 commi primo e secondo della già indicata legge.
Gli indicatori e i parametri usati per valutare il decremento nelle singole regioni hanno tenuto conto, in applicazione del principio di differenziazione, dell'andamento e delle caratteristiche delle frequenze scolastiche, delle condizioni socio-economiche e delle peculiarità dei contesti territoriali interessati, con particolare riferimento ai fenomeni di disagio e di insuccesso scolastico, connessi alla dispersione, ai tassi di ripetenza ed ai flussi migratori.
Occorre anche tener presente che la legge 2 agosto 2001, n. 333 congelando l'organico sulla previsione in diritto, non consente diminuzioni in organico di fatto, ma solo aumenti di classi per sopravvenute esigenze.
A tale ultimo riguardo si segnala che in Lombardia, per l'anno scolastico 2001-2002, a fronte di una previsione in organico di diritto di 316.838 alunni nelle scuole secondarie di II grado si è verificato un decremento di 3.842 alunni in organico di fatto, mentre incrementi minimi nelle misure di 211 e 82 alunni si sono verificati rispettivamente nell'istruzione secondaria di primo grado e nelle scuola elementare.
Per l'anno scolastico 2002-2003 le dotazioni organiche regionali definite da questo ministero (circolare ministeriale n. 16 del 19 febbraio 2002 e decreto ministeriale concernente «Disposizioni sulle determinazioni degli organici del personale docente per l'anno scolastico 2002-2003) prevedono 93.801 posti per le scuole statali della regione Lombardia, con una riduzione di 1.185 posti e non 1.381 come indicato dall'interrogante pari all'1,07 per cento nelle scuole elementari, 1,25 per cento nelle scuole medie e 1,80 per cento nelle scuole superiori.
È esclusa ogni riduzione per quanto riguarda il personale che opera per l'integrazione dei disabili in quanto si tratta di esigenze, non sempre prevedibili in misura precisa, la cui consistenza deve essere verificata con riferimento all'organico di fatto.
Per la ripartizione delle dotazioni organiche tra le province di competenza l'ufficio scolastico regionale per la Lombardia ha quindi posto in essere un'attività di confronto e di armonizzazione tra le priorità di ordine generale, le proposte avanzate dalle scuole e la possibilità di modifica a breve termine delle realtà consolidate. Ciò al fine di avviare un intervento di equilibrio nella prospettiva di una funzionale ed equa distribuzione delle risorse professionali in relazione alle specifiche necessità. In tal senso l'ufficio scolastico regionale ha già attivato e intende potenziare la rete dei centri di servizi amministrativi per corrispondere in modo efficace alle esigenze di consulenza e supporto alle istituzioni scolastiche.
In tale contesto il medesimo ufficio scolastico regionale nel settore prioritario di intervento volto all'integrazione ed al pieno inserimento di alunni e studenti di lingua e cultura nativa non italiana ha previsto a partire dal prossimo anno scolastico la creazione di una task force di insegnanti dedicati all'insegnamento della lingua italiana con interventi che permettono di conciliare i limiti posti agli organici con la gestione del servizio.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
il contrassegno speciale per la sosta e la circolazione di veicoli al servizio di soggetti disabili è valido a tutti gli effetti anche nei paesi dell'Unione europea;
è stata da tempo emanata una raccomandazione della Comunità europea che individua un contrassegno internazionale, identico a quello in uso in Italia tranne che per il colore di fondo, azzurro anziché arancione;
non vi è obbligo di recepimento delle raccomandazioni della Comunità europea ma soltanto delle direttive, sicché l'Italia ha rimandato l'adozione del contrassegno internazionale a modifiche di natura regolamentare successive all'emanazione del codice della strada dimenticando che, a volte, i disabili all'estero sono contravvenuti;
peraltro altri paesi dell'Unione europea hanno già provveduto all'adozione del contrassegno speciale europeo -:
se e quando si intenda adottare il contrassegno speciale europeo per la sosta e la circolazione di veicoli al servizio di soggetti disabili, spontaneamente adeguandosi alla raccomandazione della Comunità europea.
(4-01151)
Nel frattempo, i disabili che vengono in Italia usufruiscono di tutte le agevolazioni previste dalla normativa italiana anche esponendo il contrassegno comunitario, così come i disabili italiani usufruiscono delle agevolazioni previste negli altri paesi esponendo il contrassegno attualmente in vigore in Italia.
Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti: Nino Sospiri.
moltissimi appassionati di veicoli d'epoca lamentano - comprensibilmente - il fatto che non sia concessa loro la possibilità di mantenere la targa originale anche in caso di reimmatricolazione del mezzo;
è evidente che la sostituzione della targa originale toglie pregio e fascino al mezzo, atteso che con tale operazione si elimina la «carta di identità» del mezzo stesso di più immediata consultazione;
appare francamente incomprensibile che una esigenza di questa natura non venga senza indugio soddisfatta, anche in ragione del numero, tutt'altro che esiguo, di appassionati collezionisti -:
se non ritenga di dover intervenire con normative e/o regolamenti per consentire finalmente che i collezionisti amatori dei mezzi d'epoca possano, anche in caso di reimmatricolazione, mantenere la targa originale.
(4-01886)
La norma cui ci si riferisce è in attesa di percorrere l'iter necessario all'approvazione.
Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti: Nino Sospiri.
a Pisa, in occasione della festa del 4 novembre, un gruppo di estremisti di sinistra, organizzato con megafoni, disturbando e lanciando pesantissime invettive, tali da considerare consumato il reato di vilipendio alle Forze armate;
appare significativo che l'episodio sia avvenuto proprio nel giorno in cui, molto nobilmente, il Capo dello Stato invitava ogni famiglia italiana a tenere in casa un tricolore;
la manifestazione era seguita da personale della questura di Pisa -:
se, in caso affermativo, si sia proceduto ad identificare ed a denunciare per il reato di concorso in vilipendio alle Forze armate gli estremisti che si sono resi protagonisti della miserevole bravata.
(4-02788)
Della manifestazione non era stato dato preventivo avviso al questore.
Nell'occasione i manifestanti hanno esposto uno striscione contro la guerra e grazie all'utilizzo di un impianto di amplificazione di notevole potenza, hanno lanciato slogan offensivi contro i rappresentanti delle Forze Armate, definendoli «assassini» e «stupratori».
Le forze di Polizia sono intervenute senza l'uso di strumenti coattivi e hanno invitato i manifestanti a interrompere la protesta, che invece è proseguita sotto la sorveglianza delle forze dell'ordine; queste ultime hanno impedito il contatto con la manifestazione ufficiale che si è regolarmente svolta.
La protesta è proseguita anche dopo la conclusione della cerimonia dell'ammaina bandiera, arrecando disturbo al tradizionale concerto che ogni anno nella giornata del 4 novembre viene tenuto dalla locale Filarmonica.
La questura di Pisa ha deferito all'autorità giudiziaria 12 persone tra promotori e manifestanti per i reati di vilipendio delle forze armate, omesso preavviso e blocco della circolazione stradale.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.
nella notte di sabato 6 ottobre 2001 in pieno centro a Bolzano due donne lesbiche sono state insultate e aggredite selvaggiamente da un gruppo di ragazzi. Le due donne hanno sporto denuncia alla questura di Bolzano che ha aperto un'indagine;
episodi di violenza e di razzismo nei confronti dei cittadini omosessuali si susseguono da lungo tempo in diverse città italiane, alimentando un clima di insicurezza e di minaccia per la libertà;
tali atti sono frutto di una persistente omofobia che produce nel nostro paese profonda discriminazione, ingiustizia e violenza ai danni delle persone omosessuali -:
se non intenda predisporre appositi provvedimenti e iniziative per combattere la violenza omofobica e affinché le autorità competenti giungano all'individuazione dei responsabili dell'aggressione compiuta a Bolzano.
(4-00939)
Quanto alla seconda aggressione, perpetrata poco dopo in una strada del centro da una decina di giovani, gli accertamenti finora eseguiti non hanno avuto esito.
In ordine agli episodi, verificatisi a Roma, Milano e a Verona, di violenza nei confronti di persone omosessuali, i responsabili sono stati identificati a seguito dell'immediato intervento delle forze dell'ordine: si ricorda, al riguardo, il pronto deferimento, a Verona nel maggio scorso, di sette soggetti che avevano aggredito alcuni attivisti di un circolo omosessuale.
Ancorché il quadro complessivo non desti al momento preoccupazioni particolari, essendosi riscontrati soltanto casi isolati, le autorità provinciali di pubblica sicurezza sono state sensibilizzate affinché prestino massima attenzione al fenomeno.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.
al fine di usufruire della possibilità di detrazione fiscale degli interessi passivi di un mutuo ipotecario contratto per l'acquisto dell'abitazione principale, l'articolo 13-bis del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo Unico delle imposte sui redditi) fissa un limite temporale per l'acquisto dell'unità immobiliare compreso tra un anno prima ed un anno dopo dalla stipula del mutuo stesso;
nel caso in cui debbano essere compiute opere di ristrutturazione edilizia, la detrazione spetta a decorrere dalla data in cui l'unità immobiliare è adibita a dimora abituale, e comunque entro due anni dall'acquisto;
la detrazione spetta, nello stesso limite complessivo ed alle stesse condizioni, anche con riferimento alle somme corrisposte dagli acquirenti di unità immobiliari di nuova costruzione;
se le condizioni appaiono eque per coloro che acquistano unità immobiliari immediatamente abitabili o di nuova costruzione, in quanto la detraibilità degli interessi passivi è immediata, non sono altrettanto eque per coloro che debbono attendere la fine di lavori di ristrutturazione per poter abitare l'unità immobiliare, e di conseguenza iniziare ad usufruire della possibilità di detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario;
di conseguenza, in quest'ultimo caso, il contribuente può trovarsi nella condizione di non avere interesse a chiedere un mutuo, per l'impossibilità di usufruire delle detrazioni, o di essere costretto a rinunciare alla possibilità di usufruire delle detrazioni in quanto non in grado di dimorare nell'unità immobiliare soggetta a ristrutturazioni -:
se non ritenga il Ministro interrogato che il termine dal quale inizia a decorrere la detraibilità degli interessi passivi di mutui ipotecari su immobili soggetti a lavori di ristrutturazione, cioè la data in cui l'unità immobiliare è adibita a dimora abituale, non sia penalizzante per il contraente del mutuo, e non sia invece più equo che la detrazione possa avvenire da quando si iniziano a pagare gli interessi passivi sul mutuo ipotecario, sempre che i lavori di ristrutturazione siano già iniziati.
(4-01569)
Al riguardo appare utile, preliminarmente, ricordare che la ratio dell'attuale formulazione dell'articolo 13-bis, comma 1,
In tal senso, sono state introdotte diverse condizioni da rispettare, pena la decadenza dal beneficio, quali:
a) gli interessi devono riferirsi ad un mutuo ipotecario contratto per l'acquisto di una unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto stesso;
b) l'acquisto dell'unità immobiliare deve avvenire entro il periodo compreso tra un anno prima e un anno dopo la data di stipulazione del mutuo;
c) la detrazione spetta solo finché l'immobile continua ad essere utilizzato quale dimora abituale del contraente.
La previsione di limiti temporali diversi da rispettare per usufruire della detrazione nel caso di acquisto di immobili da ristrutturare (comma 1, lettera b) dell'articolo 13-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, come modificato dall'articolo 2, comma 1, lettera f), n. 5, della legge 23 dicembre 2000, n. 388), deve essere, pertanto, interpretata in tal senso.
Restando invariate le altre condizioni, infatti, è stato previsto un diverso lasso temporale sia per il godimento del beneficio, sia per soddisfare il requisito fondamentale di adibire l'unità immobiliare ad abitazione principale.
La diversa disciplina, dunque, è dovuta esclusivamente alla peculiarità del caso in esame ed è stata introdotta per tutelare gli eventuali acquirenti di immobili da ristrutturare in quanto la previsione di tempi diversi ed, in particolare, più lunghi (l'unità immobiliare deve essere adibita a dimora abituale entro due anni dall'acquisto e non entro uno) è effettuata per permettere agli acquirenti il completamento della ristrutturazione entro un ampio lasso di tempo e, quindi, usufruire della detrazione.
Nel merito si evidenzia che l'attuale previsione normativa, che comunque differisce la fruizione della detrazione al momento dell'effettivo utilizzo dell'immobile quale dimora principale e richiede che tale circostanza intervenga entro due anni dall'acquisto, risponde all'esigenza di evitare che la norma si presti ad intenti elusivi. Infatti, ove la norma prevedesse la possibilità di iniziare a fruire dell'agevolazione già all'atto del pagamento della prima rata di mutuo, si potrebbe verificare, nell'ipotesi in cui per qualunque motivo l'immobile oggetto degli interventi di ristrutturazione non sia mai adibito ad abitazione principale, una preclusione ai poteri di accertamento dell'Amministrazione finanziaria; in questo caso, non essendo di fatto maturato il diritto alla detrazione, che invece è stata fruita, l'Amministrazione finanziaria dovrebbe provvedere alla rettifica delle dichiarazioni dei redditi e a recuperare la minor imposta versata.
Questa operazione dovrebbe essere effettuata attraverso il controllo formale delle dichiarazioni dei redditi (articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600) per il quale la legge indica come termine di decadenza dall'azione di controllo per l'amministrazione finanziaria il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi, dal che deriva che le detrazioni indebitamente fruite sfuggirebbero in molti casi all'azione di controllo ed al recupero dell'imposta.
Non va dimenticato, peraltro, che nel frattempo l'acquirente potrà usufruire della ben più vantaggiosa detrazione prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia (articolo 1 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni) pari al
Il Ministro dell'economia e delle finanze: Giulio Tremonti.
sebbene indicati come interamente disponibili, il mancato arrivo di circa 84 milioni di euro stanziati per contrastare la crisi agrumicola siciliana, probabilmente causato da ostacoli di natura burocratica, ha destato l'allarme dei produttori locali;
questi ultimi, in attesa da cinque anni degli indennizzi per i danni atmosferici degli anni scorsi, devono anche sostenere i costi aggiuntivi derivati dall'inevitabile potatura straordinaria effettuata all'indomani dello stato di siccità estiva, delle gelate invernali e dei venti di scirocco;
i fondi stanziati per gli agrumicoltori siciliani e mai arrivati a destinazione sono i seguenti: 24.789.931 euro ex legge n. 423 del 1998 (cosiddetto «Piano Agrumi»), 28.921.586 euro ex articolo 129 della legge n. 388 del 2000 (legge finanziaria 2001) e 30.987.413 euro ex articolo 137 (legge finanziaria 2001);
a tali difficoltà si aggiungono inoltre i mancati interventi per il salvataggio delle aziende in difficoltà e per il ripianamento delle passività -:
quali misure il Ministro interrogato ritenga opportuno adottare al fine di rimuovere gli ostacoli che impediscono la definitiva erogazione delle somme di cui sopra e di rilanciare il comparto agrumicolo catanese.
(4-02726)
A tali importi si sono aggiunti ulteriori 20 miliardi con le leggi finanziarie del 2000 e del 2001, per un totale di 130 miliardi.
La legge prevedeva l'emanazione di un piano agrumicolo.
Il piano agrumicolo è stato approvato con delibera del 5 novembre 1999 e successive modifiche ed integrazioni con la seguente destinazione della spesa per singole attività:
monitoraggio dei mercati: importo 6,3 miliardi di lire, organismo attuatore: ISMEA;
schedario agrumicolo: importo 16 miliardi di lire, organismo attuatore: AGEA;
ricerca e sviluppo: importo 16 miliardi di lire, organismo attuatore: Coordinamento assegnato all'Istituto di agrumicoltura di Acireale;
comunicazione e promozione: importo 27 miliardi di lire, organismo attuatore: ISMEA;
assistenza tecnica e monitoraggio: importo 3 miliardi di lire, organismo attuatore: INEA;
la creazione e il potenziamento dei Consorzi dei prodotti DOP e IGP (non sono al momento pervenute richieste all'amministrazione): importo 1,5 miliardi di lire, organismo attuatore: Consorzi;
sostegno ai piani integrati d'intervento delle OP: importo 60,2 miliardi di lire, organismo attuatore: O.P.;
importo totale: 130 miliardi.
Pertanto, con delibera Cipe del 3 maggio 2002, è stato richiesto di modificare la destinazione del richiamato importo di 60,2 miliardi, assegnando alle regioni lire 48,2 miliardi per la riconversione varietale, anche attraverso lo spianamento ed alle O.P. il residuo importo di lire 12 miliardi per l'attuazione di una serie di interventi.
Su tali proposte l'Unione europea, con nota del 9 gennaio 2002, ha chiesto ulteriori informazioni complementari alle quali l'amministrazione sta rispondendo.
Si prevede che, a breve, l'Unione europea possa dare parere favorevole per l'attuazione degli interventi regionali e per gran parte di quelli che dovranno essere realizzati dalle O.P.
Le misure sopra cennate sono in fase attuativa o di avvio, tranne l'azione relativa alla creazione ed al potenziamento dei consorzi dei prodotti DOP e IGP per la quale non sono al momento pervenute richieste all'amministrazione.
Quanto all'attuazione della legge n. 388/2000, articolo 129, che assegnava al settore 56 miliardi di lire (6 miliardi per l'anno 2001, 25 miliardi per l'anno 2002 e 25 miliardi per l'anno 2003) si fa presente che è stato predisposto un decreto ministeriale, notificato all'Unione europea in data 5 marzo 2001.
La Commissione dell'Unione europea ha ripetutamente chiesto informazioni complementari (5 maggio 2001, 20 settembre 2001 e da ultimo 21 gennaio 2002). In particolare, la contestazione principale degli uffici della Commissione, riguarda l'aspetto relativo ai motivi che hanno determinato la crisi di mercato, poiché quando questa non è dovuta a fatti eccezionali, quali calamità, sommosse, eccetera, non è possibile prevedere aiuti per il settore in crisi.
La situazione che si è venuta a determinare è stata recentemente illustrata ai rappresentanti delle regioni e della filiera agrumicola (riunione del 22 gennaio 2002), al fine di trovare soluzioni operative, tenendo conto che alcune misure strutturali sono state già approvate o sono in corso di approvazione da parte dell'Unione europea.
L'Amministrazione sta vagliando la possibilità di utilizzare i fondi disponibili per il 2001 e 2002 (6 miliardi + 25 miliardi) ad integrazione della misura di riconversione varietale in corso di approvazione da parte dell'Unione europea, per il piano agrumi, eventualmente allargata anche ad interventi straordinari di riforma degli agrumeti (potatura, eccetera). Ciò consentirebbe, tra l'altro, di creare occupazione per i salariati avventizi ed incidere positivamente sulla qualità e sulla quantità delle produzioni.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.
la situazione territoriale, economica, sociale e civile delle isole minori, e in special modo, delle isole Egadi sta oltrepassando i limiti della crisi irreversibile;
con l'avvicinarsi della stagione invernale la situazione dei collegamenti, nel caso delle Egadi, solo marittimi, diventa insostenibile con lunghi periodi di assoluto isolamento dalla terraferma;
le strutture civili ed amministrative, per ovvie ragioni ambientali, sono sottodimensionate causando un ulteriore handicap per i residenti di dette isole;
è di particolare evidenza la vicenda dell'istruzione che viene fornita ai residenti delle isole Egadi, dove vi è un solo Istituto autonomo comprensivo a Favignana, con sole due classi di scuola media inferiore;
le lingue straniere che vengono insegnate sono l'inglese, ovviamente, ed il francese;
risulta all'interrogante che il 5 maggio ed il 13 settembre 2001, i genitori degli studenti frequentanti l'Istituto autonomo, abbiano chiesto con forza, senza, peraltro, ottenere risposta, di adeguare pienamente il piano dell'offerta formativa, alle reali esigenze dei cittadini, degli utenti e degli allievi del territorio -:
quali iniziative intenda promuovere il Ministro interrogato per soddisfare le legittime richieste degli abitanti delle isole Egadi.
(4-01470)
Nelle isole Egadi funziona l'Istituto Autonomo comprensivo «B. Mineo» che comprende i tre ordini di scuola dell'obbligo per 393 alunni. Nell'isola di Favignana funzionano 5 sezioni di scuola materna con 84 alunni, di cui 3 portatori di handicap, 10 classi di scuola elementare organizzate su 5 moduli per classi parallele con 164 alunni, di cui 6 disabili, 2 corsi di scuola media, dove rispettivamente è previsto l'insegnamento della lingua francese ed inglese, con 93 alunni, di cui 7 disabili; nel corso A già da 4 anni è attivato il progetto lingua 2000, per il corso B è stato richiesto il finanziamento al fine dell'attivazione dell'insegnamento della lingua spagnola.
Nell'isola di Marettimo, l'unica a non essere ben collegata con la terraferma, il personale docente vi fissa il domicilio spostandosi solo per il fine settimana assicurando comunque il servizio; nell'isola funziona una sezione di scuola materna con 21 alunni, 2 pluriclassi di scuola elementare con 13 alunni e 2 sezioni (II e III) del corso preparazione esami di idoneità e licenza media con 10 alunni.
Nell'isola di Levanzo vi è una pluriclasse con 5 alunni, una sezione (III) del corso preparazione esami di idoneità e licenza media con 3 alunni: sia a Levanzo che a Marettimo viene attivato il progetto lingua 2000 esteso a tutti gli alunni dei vari ordini di scuola.
Durante gli incontri nelle date indicate dall'interrogante, alcuni genitori avevano chiesto, anche se con particolare veemenza, l'adeguamento al piano dell'offerta formativa nel senso di attivare nelle ore di insegnamento della lingua francese del corso B, il progetto lingua 2000; tale richiesta, tuttavia, non ha potuto essere accolta non soltanto perché il suddetto progetto è al momento in attesa di finanziamento ma soprattutto perché l'insegnamento del francese, essendo presente nell'organico di diritto, non può in alcun modo essere soppresso.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
il distaccamento dei vigili del fuoco di Palermo, in via dei Quartieri, nella città di Palermo, è a rischio di imminente chiusura;
questo importantissimo presidio antincendio, è assolutamente strategico, in quanto è situato accanto al parco della Favorita, che è uno dei maggiori polmoni della città, tante volte andato a fuoco, ma che subito è stato domato grazie all'intervento rapidissimo dei vigili del fuoco di via dei Quartieri;
inoltre nel quartiere San Lorenzo, dove appunto si trova il distaccamento della caserma dei vigili del fuoco, sono presenti i più importanti ospedali quali quello di Villa Sofia, il cervello, il CTO, oltre ad una serie innumerevole di scuole e di edifici pubblici -:
quali iniziative intenda adottare il Ministro dell'interno per garantire la permanenza di questo importantissimo servizio antincendio nell'attuale sede distaccata di via dei Quartieri a Palermo.
(4-02248)
Il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile raccolte le sollecitazioni della VII circoscrizione del comune di Palermo e dei comuni compresi nell'area di competenza, tenuto conto dello stato di agitazione indetto dalle organizzazioni sindacali locali, nonché informato dal comandante provinciale della procedura sanzionatoria avviata dall'organo di vigilanza ai sensi del decreto legislativo n. 626 del 1994, ha disposto la sospensione della chiusura del distaccamento suindicato ed ha avviato nuove iniziative per garantire che resti in funzione come sede operativa dei vigili del fuoco.
A tale scopo il ministero dell'interno intenderebbe finanziare i lavori di ristrutturazione ed adeguamento alle norme di sicurezza e igiene sul lavoro. Per effettuare tali lavori è necessario stipulare preventivamente una convenzione per la costituzione in favore dell'amministrazione ed a titolo gratuito, di un diritto di superficie, essendo l'immobile su terreno di proprietà dell'amministrazione provinciale, a suo tempo concesso in locazione. Per la stipula di detta convenzione è stato incaricato l'ufficio territoriale di Governo di Palermo dal quale si è a tutt'oggi in attesa di elementi informativi.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
risulta all'interrogante che il giornalista del Secolo d'Italia Silvio Leoni, insieme a due professionisti romani, Alberto Leoni e Federico D'Ambrosio siano stati tratti in arresto dalla gendarmeria di Less Menuises presso la città di Albertville in Savoia, e siano trattenuti ormai da 48 ore;
i tre cittadini italiani erano presenti in Savoia per motivi turistici e non si conoscono i motivi dell'arresto;
a quanto risulta all'interrogante, il Consolato italiano starebbe assistendo i familiari e i tre cittadini italiani detenuti attraverso un avvocato francese, ma non si sarebbe ancora riusciti ad ottenerne il rilascio -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti e quali urgenti iniziative intenda adottare, affinché sia fatta luce sulla vicenda.
(4-02410)
Il Consolato d'Italia a Chambéry ha immediatamente contattato il proprio legale di fiducia avvocato Bailly, il quale ha assunto la difesa degli interessati.
L'11 marzo 2002, i connazionali sopracitati sono stati portati in giudizio e condannati a sei mesi di reclusione col beneficio della condizionale. Il Signor Alberto Leoni è stato giudicato colpevole dei reati di guida di autoveicolo in stato di ebbrezza, rifiuto di sottoporsi alla verifica del tasso di alcoolemia, oltraggio a persona incaricata di missione di servizio pubblico; il Signor Silvio Leoni ed il Signor Federico D'Ambrosio, oltre ai reati suindicati, sono stati giudicati colpevoli di oltraggio a pubblico ufficiale, di atti di violenza che hanno provocato la temporanea incapacità lavorativa totale di persona incaricata di missione di servizio pubblico, degradazione di immobile oggetto di pubblica utilità e ribellione.
I reiterati interventi dell'avvocato Bailly hanno consentito che i connazionali in questione ottenessero la libertà condizionale il 30 marzo 2002, prima cioè di quanto stabilito dalla Corte. I Signori Leoni ed il Signor D'Ambrosio sono così potuti rientrare in Italia lo stesso giorno.
La Gendarmeria ed i Vigili del Fuoco di Albertville hanno sporto denuncia per danni contro i predetti connazionali, costituendosi parte civile, ed il Comune di Les Ménuires, proprietario del palazzo sede della Gendarmeria, ha ottenuto che i connazionali venissero altresì condannati al pagamento di 600 Euro a titolo di risarcimento per i danni materiali arrecati.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Roberto Antonione.
il quotidiano Il Tirreno ha pubblicato nei giorni 24, 26, 27, 28 febbraio 2002
dagli articoli emerge chiaramente che i genitori di molti alunni e numerosi insegnanti individuano la dirigente scolastica come responsabile di omissioni nel denunciare il comportamento violento di altri studenti «vivaci»;
in taluni casi, stando agli articoli, questi minorenni avrebbero posto in essere estorsioni, minacce, ingiurie, danneggiamenti, a carico sia di altri allievi sia di docenti;
ilsindaco ha riunito il Consiglio comunale aperto al pubblico, interessando gli organi periferici di codesto Ministero;
numerosi insegnanti hanno presentato domanda di trasferimento o pensionamento, mentre vari genitori hanno deciso di non inviare i figli a scuola ed altri si sono rivolti direttamente al Prefetto di Lucca;
per evitare incidenti più gravi, il complesso scolastico è vigilato dalla Polizia municipale -:
quali iniziative intenda assumere per verificare la esattezza dei fatti riportati dal quotidiano;
quali provvedimenti abbia intrapreso per evitare il protrarsi di una situazione che impedisce il regolare svolgimento delle lezioni.
(4-02373)
Nel corrente anno scolastico, a seguito di numerose segnalazioni pervenute all'ufficio scolastico regionale della Toscana circa il comportamento del dirigente scolastico, sono stati disposti ulteriori accertamenti che hanno evidenziato l'aggravarsi della situazione in modo tale da compromettere il funzionamento del servizio scolastico.
Il dirigente dell'ufficio scolastico regionale, sulla base delle risultanze emerse e per ripristinare il sereno andamento delle attività didattiche ha disposto l'esonero del dirigente scolastico dalle sue funzioni e l'utilizzo del medesimo fino al termine dell'anno scolastico presso il centro servizi amministrativi di Lucca attesa peraltro l'esigenza di provvedere al monitoraggio dell'attuazione dei piani dell'offerta formativa deliberati dalle istituzioni scolastiche della provincia.
A decorrere dall'anno scolastico 2002/2003 al dirigente medesimo verrà assegnata una nuova sede.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
l'11 dicembre 2001 numerosi pescatori e cittadini hanno inoltrato un esposto alle Procure di Napoli e Santa Maria Capua Vetere, nonché ai prefetti di Napoli e Caserta, all'Autorità marittima della Campania e ai comandi delle forze dell'ordine delle due province per rappresentare l'urgente necessità di un'efficace azione di contrasto ed annullamento delle forme distruttive, abusive e illegali di pesca che stanno pesantemente intaccando le risorse naturali lungo il litorale di Castevolturno, creando anche danni a chi esercita la pesca nel rispetto della normativa vigente;
a seguito dell'attività sotto costa - senza il rispetto delle distanze imposte dall'articolo 111 decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968 n. 1639 - di imbarcazioni con reti a strascico anche
le numerose segnalazioni che vengono fatte all'ufficio locale marittimo di Castelvolturno non hanno determinato, fino a questo momento, alcun cambiamento positivo anche se la presenza di attrezzi come rastrelli o rapidi usati per arare in modo selvaggio i fondali e di reti di tipo proibito per la cattura di pesce di piccolissima taglia è agevolmente verificabile su molte imbarcazioni presso la darsena di San Bartolomeo;
nel praticare le distruttive attività le imbarcazioni che pescano illegalmente non esitano a travolgere le reti di chi svolge il proprio lavoro negli spazi e nei modi consentiti, come è stato denunciato il 10 dicembre 2001 all'ufficio locale marittimo di Castelvolturno;
l'esasperazione dei pescatori regolarmente autorizzati per gli abusi descritti aumenta di giorno in giorno e vi è ragione di temere conseguenze negative per l'ordine pubblico e la sicurezza di persone e cose -:
se ritengano di adottare tutte le misure di loro competenza per il rispetto delle leggi che regolano le attività di pesca nel tratto di mare antistante il litorale di Castelvolturno e la punizione dei gravi abusi a danno del patrimonio naturale e dei pescatori autorizzati;
se, a tale scopo, ritengano di disporre un maggiore coordinamento tra Ufficio locale marittimo e Forze dell'ordine e anche controlli a terra sulle attrezzature da pesca nella darsena San Bartolomeo.
(4-02066)
Pertanto, di fronte ad episodi come quelli evidenziati nell'interrogazione in oggetto, si assicura l'impegno dell'Amministrazione ad una intensa attività di controllo volta a punire i trasgressori delle norme che regolano l'attività di pesca; controllo che si dimostra tanto più efficace proprio perché condotto in stretta collaborazione con il Corpo delle capitanerie di porto e delle Forze dell'ordine.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.
in ottemperanza alla legge n. 146 del 1980, nel 1991 il Ministero delle finanze aveva affidato al Consorzio di edilizia finanziaria l'edificazione di un centro servizi nel comune di Azzano San Paolo (provincia di Bergamo);
un lungo contenzioso tra il predetto Ministero e le tre ditte subappaltatrici aveva di fatto protratto l'apertura del cantiere fino a tutto il 1998, impedendo che in tempi ragionevolmente brevi fosse consentita l'ultimazione dei lavori;
il dottor Gaetano Trotta, designato commissario straordinario dal Tar del Veneto nel giugno 1998, con il compito di sovrintendere all'adempimento di tutti i dispositivi di legge finalizzati al completamento delle opere del succitato edificio, si è dimesso nell'ottobre dello stesso anno, senza peraltro che si addivenisse in tempi successivi, ad una nomina sostitutiva;
il cantiere, da oltre tre anni, risulta abbandonato a se stesso, alle intemperie del tempo, all'incuria, ai vandalismi e alle ruberie di chi entra e si appropria del materiale edilizio giacente;
allo stato attuale, il succitato complesso consta di una superficie di diecimila metri
essendo venuti meno i principi ispiratori sottostanti alla normativa che ne aveva previsto l'istituzione, non si è ad oggi addivenuti ad un'adeguata ipotesi di tempistica del completamento dei lavori, né tantomeno alla definizione di una possibile destinazione d'uso dell'edificio;
le varie soluzioni di utilizzo ipotizzate e prospettate da parte degli amministratori del comune di Bergamo non hanno trovato nei competenti organi riscontro alcuno;
in una provincia come quella di Bergamo, gravemente carente di spazi per grandi strutture pubbliche, non può risultare comprensibile che un complesso di tale metratura ed importanza, e che oltretutto ha vantato per lo Stato costi gravosi, resti inutilizzato -:
quali misure il Ministro interrogato intenda porre in essere per consentire, dopo oltre un decennio, l'ultimazione dei lavori dell'ex centro servizi di Azzano San Paolo;
quali misure il Ministro intenda adottare al fine di stabilire, in tempi ragionevoli e non più procrastinabili, un'adeguata destinazione d'uso del succitato complesso.
(4-01505)
Al riguardo, l'Agenzia del demanio ha comunicato che, in data 8 aprile 2002, a seguito dell'acquisizione del parere dell'Avvocatura generale dello Stato, è stato formalizzato, presso la sede della stessa Agenzia, un atto transattivo globale, che ha determinato la risoluzione del contenzioso insorto con la Società CO.E.FIN., appaltatrice dei lavori, nel corso dell'esecuzione dei lavori riguardanti vari Centri di servizio, tra cui quello di Bergamo, situato nel comune di Azzano San Paolo, ed ha stabilito la presa in consegna nello stato di fatto dei relativi manufatti.
A seguito di ciò, l'Agenzia del demanio provvederà ad adottare le opportune determinazioni al fine di individuare la destinazione da conferire a ciascun immobile - che, in ogni caso, sarà diversa da quella a Centro di Servizio di cui è stata disposta la soppressione - nell'ambito di quanto stabilito dalle disposizioni in materia di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico (decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, nella legge 23 novembre 2001, n. 410).
Il Ministro dell'economia e delle finanze: Giulio Tremonti.
è intendimento dell'amministrazione regionale siciliana prendere in affitto a Palermo dei locali siti all'interno di un condominio privato per gli uffici dell'Assessorato al lavoro che a causa di uno sfratto è costretto a lasciare l'immobile dove in atto è ubicato;
i locali scelti insistono all'interno del condominio di Via Imperatore Federico 70 in atto abitato da circa 100 famiglie;
la presenza dell'Agenzia per l'impiego e gli Uffici di Gabinetto dell'assessore il cui ingresso è dal civico 52 con ingresso secondario dal n. 70 ha già creato non poche difficoltà determinando gravi problemi di sicurezza e di ordine pubblico con gravi fatti di guerriglia urbana;
non pochi focinorosi hanno invaso le zone condominiali del numero civico 70 comprendenti due corsie di scorrimento per le autovetture per l'accesso ai box ed ai plessi del Residence arrecando danni alle strutture del condominio con atti di vandalismo contro il cancello di ingresso e la barra automatica di apertura ed altro ritenendo di avere più facile accesso agli uffici dell'agenzia per occuparli o danneggiarli;
è altresì necessario senza alcuna deroga, che l'Agenzia per l'impiego non si serva per alcun motivo dell'ingresso condominiale del civico 70 ma utilizzi esclusivamente l'ingresso del civico 52 che è stato fornito di mezzi e strutture adeguate che forniscono sicurezza e costituiscono un filtro adeguato e resistente ai comportamenti inqualificabili e spesso incivili dei manifestanti;
secondo l'interrogante è insostenibile il quotidiano picchettaggio di facinorosi e manifestanti accompagnati da atti di vandalismo contro persone e cose creando altissima tensione ai condomini così come già avvenuto;
a giudizio dell'interrogante la scelta dell'amministrazione regionale siciliana non è adeguata e occorrerebbe evitare condizioni di rischio per gli abitanti del condominio, indirizzando la ricerca verso locali indipendenti e non ubicati in un condominio privato -:
quali iniziative intenda adottare a tutela degli interessi e della incolumità personale dei condomini e per ridare serenità alle famiglie.
(4-02023)
Per quanto concerne la scelta dell'immobile ove allocare la nuova sede del Dipartimento lavoro, operata dai vertici dell'Amministrazione Regionale, si reputa opportuno evidenziare che gli organi di indirizzo politico-amministrativo della Regione Siciliana hanno effettuato la selezione in virtù di una libera autodeterminazione negoziale che ha privilegiato il reperimento di uno stabile con destinazione d'uso a pubblico ufficio, requisito essenziale per addivenire alla stipula del relativo contratto di locazione, e che ha, altresì, tenuto conto della contiguità della nuova sede del Dipartimento lavoro con altre importanti strutture della medesima organizzazione regionale (Ufficio di Gabinetto dell'Assessore ed Agenzia per l'Impiego), anch'esse ubicate in Via Imperatore Federico al civico n. 52.
Con specifico riguardo, infine, ai pericoli per la sicurezza personale degli abitanti del complesso che ricomprende l'immobile in questione e le eventuali minacce per il pacifico godimento dei beni condominiali, va sottolineato che le funzioni istituzionali, devolute al Dipartimento del lavoro, si connotano nell'espletamento di un complesso di attività amministrative a rilevanza essenzialmente interna all'Ente, tali, pertanto, da non contrassegnare la predetta struttura quale punto di riferimento della pressante domanda di lavoro che proviene da vasti strati della popolazione, come avviene invece per il limitrofo Ufficio dell'Assessore del Lavoro.
Fermo restando la volontà dell'Amministrazione Regionale di acquisire l'immobile di Via Imperatore Federico n. 70 per le finalità sopra delineate, sarà, comunque, cura dell'Ufficio Territoriale del Governo intraprendere presso le sedi competenti idonee iniziative, d'intesa con tutti i soggetti pubblici coinvolti, per un adeguato dispositivo
Il Ministro per gli affari regionali: Enrico La Loggia.
se corrisponda al vero la notizia che l'ENI, dopo un decennale sfruttamento dei giacimenti petroliferi siciliani, voglia disimpegnarsi dal Petrolchimico di Gela, con il rischio della perdita di lavoro per i tremila dipendenti, le cui famiglie rimarrebbero senza reddito alcuno; tutto questo è inaccettabile;
cosa pensa di fare il Governo, che oltretutto, ha la maggioranza azionaria in questo discusso e discutibile ente di stato, di fronte ad una tale ipotesi che, ad avviso dell'interrogante, è inaccettabile.
(4-02360)
È noto, peraltro, che i recenti provvedimenti governativi (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 marzo 2002 e decreto-legge n. 22 del 7 marzo 2002), concernenti le caratteristiche merceologiche dei combustibili e la disciplina relativa all'uso del pet-coke negli impianti di combustione, hanno sbloccato la situazione confermando la possibilità di impiego del pet-coke, determinando il dissequestro degli impianti e facendo venir meno le illazioni suddette.
Il Sottosegretario di Stato per le attività produttive: Mario Carlo Maurizio Valducci.
il Ministero della pubblica istruzione con ordinanze ministeriali nn. 153 del 1999 e 33 del 2000, in applicazione dell'articolo 2, comma 4, della legge 3 maggio 1999, n. 124, ha indetto sessioni di esami di abilitazione e di idoneità, precedute dalla frequenza di un corso, riservate al personale precario della scuola o al personale di ruolo in particolari situazioni di servizio;
il decreto interministeriale n. 66 del 10 marzo 2000, emanato di concerto dai Ministri dell'istruzione, del tesoro e per la funzione pubblica, ha stabilito i compensi da corrispondere al personale universitario, direttivo, docente e non docente impegnato nella realizzazione delle varie attività connesse allo svolgimento dei corsi abilitanti in oggetto (allo scopo è stato istituito anche l'apposito capitolo di bilancio - n. 1702 - del Ministero della pubblica istruzione sul quale imputare la spesa);
nella provincia di Pesaro e Urbino, come nel resto di tutto il territorio nazionale, sono state indette dal competente provveditorato agli studi, nel corso degli anni scolastici 1999/2000, 2000/2001 e 2001/2002, quattro edizioni dei corsi in oggetto e lo stesso ufficio ha provveduto altresì, sempre in applicazione delle norme contenute nelle suddette ordinanze ministeriali, alla nomina del personale direttivo e docente preposto in qualità di coordinatori e docenti dei corsi e successivamente in quella di componenti delle relative commissioni esaminatrici degli esami finali;
i corsi hanno avuto regolare svolgimento e alla fine degli adempimenti previsti per ogni tornata tutte le commissioni hanno consegnato al provveditorato agli studi gli atti dei corsi insieme agli elenchi dei candidati abilitati, elenchi che l'amministrazione scolastica ha già utilizzato per le operazioni di nomina e gestione del personale docente. Contestualmente sono state consegnate anche le tabelle individuali
finora il provveditorato agli studi di Pesaro e Urbino è stato in grado di retribuire, con ritardo, solamente le spettanze relative al primo corso. Per le altre tre sessioni conclusesi rispettivamente nei mesi di novembre 2000, maggio 2001 e gennaio 2002, nessun compenso è stato corrisposto per la mancanza di qualsiasi apposito finanziamento da parte del ministero;
nonostante le formali richieste, le risposte ricevute sono state sempre abbastanza evasive, imputando il ritardo dei pagamenti alla mancata, preventiva copertura finanziaria -:
se il Ministro interrogato non intenda affrontare e risolvere un problema ormai annoso, attivando le procedure di corresponsione dei compensi e rimborsi spese dovuti al personale direttivo, docente e A.T.A. che ha operato per l'attuazione dei corsi abilitanti per il personale precario della scuola nella provincia di Pesaro e Urbino e nel resto d'Italia.
(4-02671)
Quanto al pagamento dei compensi spettanti al personale impegnato nei corsi, il problema è da tempo all'attenzione del ministero che sta assumendo ogni iniziativa possibile per la sua soluzione.
In un primo momento, il Ministero aveva cercato di risolverlo inserendo un'apposita norma nel contesto di uno schema di disegno di legge, presentato il 30 luglio 2001 alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di soddisfare le legittime esigenze del personale interessato.
Detta iniziativa non ha, tuttavia, avuto ulteriore seguito in quanto la norma è risultata priva di copertura finanziaria.
Attualmente è in corso l'attivazione della procedura di riconoscimento del debito. A tal fine il ministero interrogato sta per formulare una specifica richiesta al ministero dell'economia e delle finanze, nel cui stato di previsione è iscritto l'apposito fondo di riserva per le spese obbligatorie.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
nell'ambito delle misure di controllo sulle adozioni internazionali si richiede da parte degli enti ed associazioni che operano in tale settore, un accreditamento da parte del Ministero dell'interno italiano ai Ministeri dell'interno e dell'istruzione russi;
in questo senso il Cifa (Centro Internazionale Famiglie pro-Adozione) ha presentato regolare richiesta al Ministero dell'interno russo ma la pratica di accreditamento è rimasta bloccata dalla mancata risposta del Ministero dell'interno italiano alla richiesta di informazioni da parte russa -:
quali siano le ragioni di un tale ritardo che provoca grandi disagi alle famiglie in attesa di adozione e al Centro che ne coordina le pratiche.
(4-01631)
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
il Consiglio dei ministri ha nominato il Presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo, quale commissario ad acta, che dovrebbe portare a compimento l'accordo di programma per la realizzazione del nuovo depuratore e affrontare le problematiche aperte alla Cartiera Burgo spa di Tolmezzo (Udine), dopo la decisione della locale procura della Repubblica di sequestrare gli stabilimenti della società per inquinamento del Tagliamento;
l'attuale presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo (assessore nella precedente Giunta Antonione), è persona indagata per le responsabilità dell'amministrazione regionale riguardo alla vicenda di inquinamento ambientale della cartiera;
senza una soluzione della questione ambientale ogni prospettiva industriale e occupazionale è destinata a rimanere fragile;
la doppia veste di commissario e di indagato non garantisce, a giudizio dello scrivente, la trasparenza e l'urgenza necessarie nella risoluzione della vicenda Burgo con la tutela dei diritti occupazionali e la salvaguardia dell'ambiente;
lo stesso Renzo Tondo ha voluto precisare sulla stampa di aver accettato questo incarico in quanto si trattava di una «soluzione istituzionale» e di auspicare che, conclusa l'emergenza, «sia individuato un nuovo commissario capace di gestire al meglio i passaggi tecnici» -:
quali ragioni abbiano indotto il Governo a compiere tale scelta e quali iniziative intende assumere per mantenere una prospettiva salda nel tempo per lo stabilimento di Tolmezzo e difendere la tenuta occupazionale della Carnia e dell'Alto Friuli.
(4-02233)
La circostanza che, nel caso citato dall'interrogante, fossero state avviate indagini di natura penale nei confronti dei componenti della giunta non poteva costituire motivo sufficiente per discostarsi da una prassi ormai consolidata che certamente non poteva essere pregiudicata dall'esistenza di accertamenti, peraltro ancora nella fase delle indagini preliminari.
Relativamente, poi, alle dichiarazioni fornite alla stampa dallo stesso commissario, relative alla sua sostituzione e alla individuazione «di un nuovo commissario capace di gestire al meglio i passaggi tecnici» si precisa che egli si avvale della consulenza della segreteria tecnica del Ministro dell'ambiente ed entro brevissimo tempo nominerà un subcommissario nonché una propria struttura tecnica, costituita in loco, composta da tre unità di personale appartenente alla pubblica amministrazione, capace di fornire i sussidi tecnici necessari all'assolvimento dell'incarico.
Infine, per quanto attiene alla situazione occupazionale della Carnia e dell'Alto Friuli, si sottolinea che l'attività della Cartiera Burgo è ripresa a pieno regime e non si prevedono inconvenienti di sorta che possano far temere un calo dell'occupazione.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
il 18 dicembre 1944, nella piazza di Portogruaro, tre giovani partigiani poco più che ventenni Ampelio Iberati, Antonio
al partigiano Ampelio Iberati, nativo di Portogruaro e la cui famiglia è ancora presente in città è stata intitolata alcuni anni fa la caserma sede della Compagnia di Carabinieri di Portogruaro,
ad Ampelio Iberati fu concessa la medaglia d'argento alla memoria, ad Antonio Pellegrini la medaglia d'oro;
apartire dal 18 dicembre 1945, ogni anno, il comune, assieme alle istituzioni civili e militari organizza una cerimonia in ricordo di quelle giovani vite, stroncate dalla barbaria nazifascista;
nella notte tra l'8 ed il 9 gennaio 2002 una vile mano ignota, con esecrabile gesto ha deturpato le targhe che ricordano il sacrificio dei tre giovani con il segno di una svastica ed ha asportato le corone d'alloro poste dal comune il 18 dicembre 2001, anniversario del sacrificio -:
se sia a conoscenza di questo esecrabile gesto vandalico che, oltre ad infangare la memoria di tre giovani partigiani che sono stati trucidati mentre combattevano per la liberazione della patria, umilia ed offende una città ed una comunità che sempre ha saputo offrire esempi di civiltà e di civile convivenza, e che annovera tra i suoi cittadini anche persone insignite del titolo di «giusto fra le nazioni» conferito dallo Stato d'Israele;
quali iniziative intenda assumere perché un simile gesto, inneggiante a tempi e metodi che si credevano definitivamente scomparsi, non rimanga impunito;
quali misure intenda adottare perché fatti di questo genere che, già nella provincia di Venezia, sono accaduti nei comuni di Mira e San Donà di Piave non debbano ripetersi.
(4-01767)
Il 13 ottobre 2001, un pensionato di Mira (Venezia) ha denunciato alla locale Stazione dell'Arma che erano state imbrattate, con una croce celtica, le tombe dei propri genitori, che avevano militato in formazioni partigiane.
Lo stesso 13 ottobre è stato denunciato alla stazione dei carabinieri di Oriamo (Venezia) che nella notte precedente erano state tracciate quattro croci uncinate sulla tomba di un partigiano deceduto durante l'ultimo conflitto mondiale.
Le indagini relative ai citati episodi sono tuttora in corso. Le autorità provinciali di pubblica sicurezza, orientate a ritenere che si tratti di gesti vandalici non collegati tra loro, hanno disposto l'intensificazione dei servizi di vigilanza a tutela degli obiettivi che ricordano i valori nazionali, soprattutto nei giorni immediatamente precedenti a quelli in cui si svolgono cerimonie commemorative.
Così come comunicato dal comando generale dell'arma dei carabinieri e dal prefetto di Venezia non risulta infine, che a San Donà di Piave siano stati denunciati episodi analoghi a quelli evocati in premessa.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.
la segreteria provinciale del Siulp di Roma segnala l'esistenza di una nota, a firma del Capo del Dipartimento per Affari Interni e Territoriali Dir. Centr. per le Ris. Fin. e Str. del ministero dell'interno con la quale si disporrebbe che le stanze
il Servizio sanitario del RAMI amministra oltre 6700 poliziotti in servizio presso le Direzioni o gli Uffici Centrali del dipartimento della Pubblica sicurezza, compresi gli ispettorati di pubblica sicurezza del Quirinale, Vaticano, Camera, Senato e altri;
la sala medica destinata alla chiusura svolge quotidianamente attività clinico-diagnostica, terapeutica, di medicina legale e del lavoro con un organico costituito da un dirigente, sei funzionari direttivi, quattro vice revisori, una capo sala, cinque operatori tecnici sanitari e sei allievi vice revisori, per un totale di 23 unità operative;
il Servizio sanitario del RAMI ha in dotazione tre ambulanze di pronto intervento e concorre allo svolgimento dei servizi di ordine pubblico, di scorta a personalità, di assistenza ai tiri ed alle attività medico-fiscali;
risulta che la Asl RM A, sita presso il ministero dell'interno, occupi ben otto stanze, in cui esercita esclusivamente un medico dentista -:
se quanto segnalato corrisponda al vero;
se non ritenga necessario bloccare l'attuazione di tale provvedimento al fine di garantire, con il mantenimento della struttura esistente, migliori livelli di assistenza, in termini di salute e di sicurezza, per i lavoratori della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile dell'interno;
se non ritenga più opportuno pianificare il necessario potenziamento della Asl RM A in spazi più ampi al fine di garantire anche ai cittadini iscritti al sistema sanitario nazionale un servizio più adeguato.
(4-02473)
La convenzione è prevista espressamente dall'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 338, per assicurare il regolare funzionamento delle strutture sanitarie del ministero interrogato.
In base alla convenzione possono fruire delle prestazioni sanitarie erogate dal presidio, oltre al personale appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, tutto il personale appartenente agli altri ruoli della amministrazione, anche in quiescenza, ed i relativi familiari.
La riassegnazione delle stanze nn. 1 e 4 alla ASL, peraltro già in dotazione, si propone di ripristinare la situazione disciplinata dalla convenzione e di ampliare i servizi erogati, tra i quali si colloca quello gratuito della prevenzione tumori in favore del personale femminile.
Il problema, lamentato dall'interrogante, non ha quindi alcun rilievo sulla funzionalità delle strutture sanitarie del reparto autonomo del ministero dell'interno (R.A.M.I.), le cui esigenze logistiche sono comunque oggetto della massima attenzione.
A tal fine, nell'ambito del compendio Viminale è stato individuato un locale che verrà destinato a tali esigenze non appena realizzati i necessari lavori di ristrutturazione ed adattamento.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
l'Agea ha bloccato sulla base di una interpretazione restrittiva dei Regolamenti comunitari l'integrazione in favore degli olivicoltori;
i criteri adottati non hanno tenuto conto del fatto che il regolamento 2366 del 1998 modificato da una norma successiva,
il termine è trascorso e i criteri adottati risultano penalizzanti per il settore con gravi conseguenze in particolare per la Calabria, così come per la Puglia, la Sicilia e la Basilicata;
il blocco disposto dall'Agea è origine di migliaia di ricorsi da parte dei produttori che rivendicano il diritto al pagamento della integrazione maturata;
si tratta di una ulteriore crisi che in considerazione dello stato calamitoso di siccità rischia di mettere in ginocchio centinaia di imprese e la conseguente perdita di posti di lavoro in comprensori dall'elevato tasso di disoccupazione -:
quali iniziative intenda promuovere il Governo affinché venga ad essere sbloccata la situazione per evitare la penalizzazione del comparto e il conseguente pagamento da parte dell'Agea delle integrazioni in favore degli olivicoltori che hanno maturato il diritto.
(4-02708)
a) supera di oltre il doppio la quantità che risulta dalla resa media della zona omogenea in cui si situa in prevalenza l'azienda al numero di alberi dichiarati e
b) proviene per la maggior parte da una zona omogenea in cui le domande di aiuto corrispondono ad una produzione totale superiore di oltre il 30 per cento alla quantità che risulta dall'applicazione della corrispondente resa media al numero di alberi di olivo delle aziende che si trovano in prevalenza in tale zona».
La necessità di effettuare i pagamenti in acconto per tutti i produttori nazionali entro la fine dello stesso anno, non ha consentito, in questa prima fase, l'acquisizione di elementi complementari giustificativi dei numerosi casi evidenziati.
Subito dopo l'effettuazione dei pagamenti in acconto, in applicazione di alcuni primi elementi dell'analisi complementare, prevista all'ultimo comma del predetto articolo 16, paragrafo 2, procedendo attraverso un'analisi storico-statistica dei produttori extrarese che nel corso delle passate campagne sono risultati positivi al controllo di compatibilità produttiva, sono state individuate oggettive giustificazioni per circa 35.000 aziende, delle oltre 40.000 aziende originariamente incise dall'applicazione della normativa comunitaria, per le quali si è provveduto a sbloccare la sospensione del 25 per cento dell'anticipo, con effetto immediato sul riciclo di pagamento del marzo 2002.
Risultano tuttora sospese dal 25 per cento dell'anticipo di campagna 2000/2001, circa 7.000 aziende, prevalentemente concentrate nella regione Calabria.
Per oltre 1.000 di tali aziende sono già state predisposte procedure per procedere alla elaborazione di un prossimo riciclo di pagamento inerente lo sblocco degli anticipi predetti, in quanto aziende per le quali il superamento del doppio delle rese è contenuto nei limiti del 20 per cento.
Per le restanti aziende, l'Agea ha già avviato ulteriori analisi, al fine di valutare l'ammissibilità della potenzialità produttiva extra-rese riscontrata.
La metodologia di analisi, di natura empirica e statistico-inferenziale, è pienamente
Le risultanze di tali analisi saranno rese disponibili entro un termine di circa 3 mesi e consentiranno di riammettere al pagamento le aziende per le quali saranno individuate idonee giustificazioni.
Le eventuali aziende risultanti negative a tale ultima analisi, verranno invitate ad una verifica in contraddittorio mantenendo, nel contempo, il blocco del 25 per cento dell'anticipo dell'aiuto.
Infine, si assicura l'impegno dell'AGEA ad una sollecita soluzione della vicenda.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ricopre anche compiti ed incarichi propri delle Forze di polizia;
i funzionari direttivi del Corpo sono sottoposti ai poteri di vigilanza e di direzione da parte dei Prefetti e alle responsabilità caratterizzanti gli agenti di Forza pubblica;
è aperto un tavolo per l'inserimento del Corpo dei vigili del fuoco all'interno del cosiddetto «Comparto sicurezza»;
nel corso della XIII Legislatura le Commissioni parlamentari di merito in sede di parere sul decreto legislativo n. 165 del 1997 hanno riconosciuto l'equiparabilità dei Vigili del fuoco alle altre categorie speciali quali quelle dei militari e delle Forze dell'ordine per quanto concerne l'armonizzazione dei criteri generali della legge n. 335 del 1995;
nel corso dell'approvazione della legge Finanziaria per il 2001 il Governo aveva accolto un ordine del giorno che lo impegnava ad estendere anche al personale del Corpo dei vigili del fuoco tutti i benefici economici previsti per le Forze di polizia dalla legge n. 121 del 1981 -:
quali iniziative eventualmente di carattere normativo intenda adottare affinché, in considerazione della professionalità e del rischio legato alla specifica attività lavorativa del Corpo dei vigili del fuoco, venga individuato il migliore profilo normativo finalizzato alla equiparazione contrattuale del Comparto sicurezza.
(4-00933)
Funzionari tecnici e amministrativi del dipartimento hanno già partecipato in proposito ad una riunione presso il competente ufficio della funzione pubblica e comunque ne seguiranno altre affinché tale problematica venga ulteriormente esaminata e regolamentata.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
sul litorale ionico della Basilicata nelle ultime settimane si sono registrati episodi che hanno visto lo spiaggiamento
la causa di morte sembra imputabile ad asfissia dovuta a soffocamento; il comprensorio in questione non ha mai fatto registrare simili episodi;
una delle ipotesi al vaglio degli organismi competenti è che i delfini e il balenottero siano incappati nelle reti di pescatori di frodo che utilizzano il metodo vietato della pesca a strascico;
questo tipo di pesca determina gravi e devastanti conseguenze sull'equilibrio ecologico -:
quali iniziative il Governo intenda promuovere in merito agli episodi verificatisi in Basilicata e quali misure intenda adottare affinché venga efficacemente contrastata la pesca a strascico nel tratto di mare in questione al fine di tutelare il patrimonio ambientale.
(4-02507)
Pertanto, di fronte ad episodi come quelli evidenziati nell'interrogazione in oggetto, si assicura l'impegno dell'amministrazione ad una intensa attività di controllo volta a punire i trasgressori delle norme che regolano l'attività di pesca; controllo che si dimostra tanto più efficace proprio perché condotto in stretta collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto e delle forze dell'ordine.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.
da notizie di stampa e televisive si apprende che il consiglio regionale della Liguria, impegnato in una importante e serrata discussione su un disegno di legge in materia di accesso alle scuole pubbliche e private, ha dovuto sospendere i propri lavori a causa della violenta azione di alcuni individui, estranei all'assemblea, che hanno occupato l'aula consiliare;
deve essere considerata la gravità di tale fatto, che ha colpito la libera espressione del dibattito politico all'interno di una istituzione democraticamente eletta e rappresentativa dell'intera collettività ligure -:
se siano a conoscenza dei gravi fatti avvenuti il 12 marzo 2002 durante la seduta del Consiglio regionale della Liguria;
quali siano le decisioni che al riguardo intendano assumere al fine di garantire la funzionalità dell'assemblea legislativa ligure, anche sotto il profilo delle garanzie di ordine pubblico e di tutela dei consiglieri e degli amministratori;
se non ritenga opportuno che il Parlamento sia informato in ordine a quanto accaduto e in ordine alle decisioni che al riguardo ha assunto o intende assumere.
(4-02471)
La questura di Genova ha riferito che il 12 marzo, i contestatori, prima dell'occupazione dell'emiciclo, avevano posto in essere un'accesa opera di disturbo nei confronti del relatore; alla richiesta, rivolta dal Presidente agli Agenti di Polizia Municipale ed ai commessi in servizio, di procedere all'identificazione dei disturbatori e al loro allontanamento, alcuni degli stessi lanciavano
Subito dopo, i manifestanti invadevano l'emiciclo sedendosi a terra e costituendo una sorta di catena, costringendo così il Presidente del Consiglio Regionale ad adottare il provvedimento di chiusura e rinvio della riunione.
Gli operatori della DIGOS, per non far salire ulteriormente il livello della tensione, procedevano con discrezione all'identificazione degli autori del gesto.
Nella circostanza, trenta giovani, undici dei quali minorenni venivano successivamente deferiti all'autorità giudiziaria.
Sono ancora in corso gli approfondimenti investigativi di rito, per la precisa definizione delle singole responsabilità personali in ordine ai reati perpetrati e al ruolo assunto in relazione alle condotte poste in essere.
Si precisa che, a prescindere da eventuali dispositivi di ordine pubblico predisposti di volta in volta in occasione di manifestazioni organizzate presso la sede della regione, personale della DIGOS è sempre disponibile durante le discussioni consiliari che si prevede possano essere contestate. Naturalmente l'eventuale intervento viene richiesto, qualora necessario, dal presidente del consiglio regionale, cui spettano i poteri di polizia all'interno dell'aula consiliare.
Normalmente, come in questo caso, il presidente si rivolge in prima istanza agli agenti della polizia municipale e ai commessi in servizio, chiedendo solo in casi eccezionali, l'ausilio della polizia di stato.
Si rappresenta, infine, che alla seduta del 15 marzo 2002 non era presente alcuna delle persone denunciate, ma solo una sparuta rappresentanza degli «studenti in movimento» che ha assistito senza creare turbative. Al termine della discussione, comunque, il consiglio ha deliberato l'approvazione della legge regionale concernente l'accesso alle scuole pubbliche e private.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.
già nella scorsa legislatura attraverso la presentazione di un atto ispettivo rimasto privo di risposta si è provveduto a denunziare ed a chiedere adeguati interventi in merito a pesanti irregolarità perpetrate dall'amministrazione, a guida del sindaco Giuseppe Mezzatesta, del comune di Molochio (Reggio Calabria);
sembra sia stata avviata da parte del sindaco e della giunta comunale di Molochio una costante forma di mobbing nei confronti del dipendente geometra Alessio defenestrato dal posto di lavoro a causa della sua appartenenza a schieramenti politici diversi da quelli della stessa amministrazione, il tutto più volte denunziato alla Magistratura dallo stesso Alessio;
il comune di Molochio, con una motivazione, secondo l'interrogante inconsistente, risibile ed assolutamente speciosa ed illegittima ha negato l'incarico di progettazione, inerente le opere di captazione idrica e condotta di collegamento alla rete esistente, all'ingegner Giuseppe Ferlito, per favorire progettisti vicini alla locale amministrazione civica; il tutto puntualmente denunziato dall'ingegner Ferlito alla competente autorità giudiziaria;
il sindaco Mezzatesta ha a suo carico più di un procedimento penale pendente -:
se non ritenga necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Molochio.
(4-01490)
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Antonio D'Alì.
l'amministrazione finanziaria ha dato disposizioni affinché fossero stampati i valori con il doppio importo in lira ed euro in quanto a partire dal 1o gennaio 2002 con il passaggio alla nuova moneta unica europea i valori bollati i cui importi siano espressi soltanto in lire andranno fuori corso;
tuttavia solo alcuni valori sono stati stampati e distribuiti con la indicazione del valore sia in lire che in euro;
l'agenzia delle Entrate ha comunicato che i distributori dei valori bollati dovranno smaltire entro il 31 dicembre 2001 tutti i valori bollati con l'importo in sole lire poiché non si procederà né a cambi, né a rimborsi;
i distributori primari per alcuni importi riforniscono i tabaccai di soli valori in lire;
i tabaccai hanno l'obbligo ai sensi dell'articolo 39 comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 1972 di detenere una scorta minima di valori bollati ammontante a diversi milioni di lire;
il comma 11 del citato articolo dispone in ordine alle modalità di cambio dei valori bollati fuori corso da effettuarsi entro sei mesi dal giorno della loro inutilizzabilità;
i rivenditori di generi di monopolio, appresa la notizia, hanno fortemente protestato per una decisione che impone loro di acquistare un prodotto che presto non sarà più vendibile senza possibilità di cambio o di rimborso;
molti, per timore di una forte perdita, rifiutano di acquistare valori bollati andando incontro al rischio di una sanzione -:
quali provvedimenti intenda prendere per ripristinare la completa attuazione del citato articolo 39, garantendo così un equo trattamento dei rivenditori e la normale ripresa della vendita di valori bollati.
(4-00800)
Infatti, l'articolo 1-bis della predetta legge ha stabilito le modalità di restituzione, da parte dei tabaccai e degli altri rivenditori autorizzati alla vendita al pubblico, dei valori privi dell'indicazione in euro a decorrere dal 1o gennaio 2002 e non oltre il 28 febbraio 2002, ottenendo la contestuale sostituzione con valori di corrispondente importo in euro, al netto dell'aggio a suo tempo percepito e previa verifica dell'assenza di abusi e falsificazioni nei valori conferiti.
Con le medesime modalità avrà luogo altresì la sostituzione dei valori con indicazione sia in lire che in euro, determinata la nuova tariffa del bollo in euro, a decorrere dal giorno successivo a tale determinazione e fino al giorno finale del secondo mese successivo.
Inoltre, con circolare del 26 febbraio 2002 (n. 20/E), l'Agenzia delle entrate ha precisato che, fuori dai casi delle monete metalliche o banconote per cui è disposta una specifica disciplina, ogni altro «strumento giuridico», espresso nella vecchia moneta nazionale, mantiene la propria validità anche dopo l'entrata in vigore dell'euro (regolamento CE 1103/97 del 17 giugno 1997).
Pertanto, i valori bollati, rientrando negli «strumenti giuridici» di pagamento diversi dalle banconote e dalle monete metalliche (articolo 1 del citato regolamento CE),
L'utilizzo dei valori bollati in lire, peraltro, è consentito oltre la data del 28 febbraio 2002, con l'avvertenza che i valori espressi in lire devono intendersi tradotti nell'equivalente valore in euro.
Conseguentemente, al fine di pervenire all'esaurimento delle scorte dei valori bollati in lire giacenti presso le Poste Italiane S.p.a. (rivenditore primario), la predetta Agenzia ha ritenuto opportuno consentirne la cessione nei confronti dei tabaccai e degli altri rivenditori autorizzati (rivenditori secondari).
I rivenditori secondari potranno, a loro volta, cedere agli utilizzatori finali gli stessi valori, ed il corrispettivo delle cessioni interessate - dal rivenditore primario a quello secondario e da questi all'utilizzatore finale - va assolto in euro.
Infine, corre l'obbligo far presente che, con decreto ministeriale del 23 gennaio 2002 (emanato in ossequio all'articolo 1-bis, comma 2, della legge n. 409 del 2001), sono state comunque determinate le modalità di attuazione della conversione dei valori bollati in lire e le forme di controllo finalizzate a garantire la tutela contro possibili abusi e falsificazioni.
Il Ministro dell'economia e delle finanze: Giulio Tremonti.
secondo quanto affermato sul quotidiano Il Roma, in un articolo apparso lo scorso giovedì 11 ottobre, il comando dei vigili del fuoco di Napoli sarebbe sprovvisto delle maschere antigas e di ogni altro tipo di misure precauzionali da adottare in caso di attacco terroristico di natura batteriologica;
nell'articolo si precisa che il comando di Napoli, sarebbe uno dei pochi se non l'unico ad essere privo delle attrezzature necessarie, per fronteggiare allarmi di questo tipo;
di fronte al verificarsi di tali situazioni di pericolo, i primi ad intervenire sarebbero proprio i vigili del fuoco;
tale stato di fatto è stato segnalato più volte agli organi competenti;
una città come Napoli, per la sua valenza turistica e territoriale, è da considerare un luogo altamente «a rischio» di attentati terroristici -:
quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato per garantire che a tutti i comandi dei vigili, non solo quello napoletano, sia assicurata la fornitura delle maschere.
(4-01028)
Si rappresenta, tuttavia, che ai suddetti comandi sono state impartite specifiche direttive sui comportamenti e le cautele da adottare in caso dovessero trovarsi in tale tipo di emergenza, con particolare riferimento all'uso degli autoprotettori, di guanti e tute monouso, e quanto altro necessario per effettuare un primo soccorso. Quest'ultimo materiale, peraltro, è già in dotazione al corpo.
Va altresì soggiunto che il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del ministero dell'interno ha predisposto un piano che prevede, in relazione al possibile verificarsi degli scenari ipotizzati, l'integrazione, il miglioramento ed il potenziamento di tutte quelle specifiche attrezzature necessarie a fronteggiare emergenze del tipo nucleare-biologico-chimico.
La concreta attuazione del piano è tuttavia condizionata all'assegnazione di specifici finanziamenti che consentano di provvedere in tempi rapidi all'acquisto dei materiali.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
nella notte fra il 15 e 16 febbraio 2002, otto ragazzi di Rio Marina - Isola d'Elba (Livorno) hanno subito perquisizioni domiciliari, da parte degli uomini dell'Arma dei carabinieri dell'Isola d'Elba, i quali erano alla ricerca di armi (armi che non sono state trovate);
gli otto ragazzi sono indagati per danneggiamenti relativi a scritte contro il Sindaco Bosi, i carabinieri, il Papa e gli Stati Uniti, apparsi tra luglio 2001 e febbraio 2002 sul molo del paese e sui muri di Cecina (Livorno);
la procura di Livorno ha affidato, d'ufficio, la difesa dei giovani a quattro legali elbani;
uno dei quattro legali, l'avvocato Annalisa Sangalli, dopo aver preso visione dei verbali, ha dichiarato: «Ho preso visione dei verbali di sequestro e in generale sono state sequestrate cose non attinenti al reato per il quale si procede», facendo riferimento alle bandiere con il volto del Che Guevara, poster, volantini e fanzine sequestrate dai carabinieri, insieme a due mazze da baseball e a coltelli durante l'operazione. «Noi avvocati ci riuniremo per decidere una linea difensiva comune ed, eventualmente, chiedere il riesame del sequestro al Tribunale della libertà nel caso il pm dovesse convalidare il sequestro dei materiali»;
la sproporzione fra l'accanimento inquisitorio e l'evidenza dei fatti, assolutamente irrilevanti, rimanda al clima di repressione conosciuto durante le giornate di Genova nel luglio 2001;
a parere dell'interrogante, appare evidente il tentativo di criminalizzare il movimento e il protagonismo sociale dei giovani e dei lavoratori, messo in atto da esponenti del Governo Berlusconi anche in occasione del recente, criminale attentato presso il Ministero dell'interno -:
se non ritenga che l'azione dei carabinieri possa costituire un arbitrio o un'intimidazione contro il dissenso politico.
(4-02349)
Rinvio quindi l'interrogante alla relazione illustrata nella circostanza, pubblicata nel resoconto stenografico del 7 marzo 2002.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Maurizio Balocchi.
il tenente colonnello Carmine Calo inviato in una missione di pace in Afghanistan nel luglio del 1998 per conto dell'ONU denominata UNSMA, veniva ferito in un agguato il 21 agosto dello stesso anno e a seguito delle ferite riportate decedeva inaspettatamente e improvvisamente il giorno dopo nell'ospedale di Kabul dove era stato ricoverato;
come autori dell'attentato furono arrestate dalle autorità talebane due persone identificate da stesse autorità di nazionalità pakistana successivamente rimesse in libertà e quindi nuovamente arrestati ma a quanto è dato sapere mai condotti in giudizio;
l'inchiesta giudiziaria italiana avviata dal tribunale di Salerno è stata chiusa dopo un anno per mancanza di elementi;
allo stato degli atti non risultano affatto chiarite né la dinamica dell'attentato né il percorso sanitario con cui ne furono affrontate le conseguenze, né tantomeno quale sia oggi la condizione delle due persone a suo tempo imputate dell'assassinio del tenente colonnello Carmine Calo;
dopo la caduta del regime integralista e l'insediamento del nuovo Governo presieduto da Hamid Karzi è stata riaperta la sede diplomatica italiana a Kabul ed è presente nella capitale afgana un contingente italiano nel quadro della missione IDSAF con compiti concordati in sede ONU e condivisi dalle autorità afgane -:
se nel nuovo quadro di rapporti in atto il Ministro della difesa intenda assumere specifiche iniziative utili a far luce sulla morte dell'ufficiale italiano, sulla identità e il contesto in cui agirono e la condizione in cui attualmente si trovano le due persone a suo tempo arrestate;
se condivida l'opportunità e la necessità di tale iniziativa doverosa per onorare la memoria del nostro ufficiale, il diritto alla verità e alla giustizia dei familiari e della opinione pubblica.
(4-01816)
Infatti, benché fin dal primo momento il Governo italiano, attraverso l'Ambasciata italiana in Islamabad e l'ONU, abbia condotto ogni possibile azione nei confronti delle autorità talebane, all'epoca al potere in quel Paese, per addivenire con sollecitudine all'avvio del procedimento giudiziario a carico degli imputati, non vi è stata, poi, alcuna concreta possibilità di conoscerne gli sviluppi.
Il nuovo corso dell'Afghanistan porta ora a considerare con maggiore fiducia la possibilità di giungere ad una reale conoscenza dei fatti e del contesto in cui si è consumato quel tragico assassinio, pur nella consapevolezza che la ricerca della verità, in un Paese che, dopo molti anni di storia travagliata e lacerante, sta faticosamente cercando di ricostruire dalle fondamenta le proprie istituzioni, richiederà tempi non brevi.
Il Ministro della difesa: Antonio Martino.
a) la legge 28 dicembre 2001 n. 448, all'articolo 22 comma 9 (disposizioni in materia di organizzazione scolastica), prevede una procedura concorsuale riservata per il reclutamento dei presidi incaricati nel primo corso-concorso, di cui all'articolo 29, comma 3, del decreto legislativo n. 165 del 2001;
b) in data 19 dicembre 2001 è stato approvato un documento che prevede per i presidi con almeno tre anni di incarico, un percorso riservato, nel primo corso-concorso di cui all'articolo 29 del decreto-legge n. 165 del 2001, in cui l'ammissione al corso di formazione prevista dallo stesso articolo, venga effettuato tramite esame-colloquio su esperienze presentate dal candidato;
se non ritenga urgente e necessario adottare i suggeriti provvedimenti: il corso-concorso venga bandito in tempi brevi; l'ammissione al corso di formazione avvenga attraverso un esame-colloquio su esperienze professionali presentati dal candidato senza sbarramento, con un punteggio finale; l'ammissione al corso di formazione, sia consentito anche ai presidi incaricati con almeno tre anni di incarico, compreso l'anno in corso; la commissione formuli una graduatoria ad esaurimento, determinata dal risultato dell'esame-colloquio, dal servizio prestato in qualità di preside incaricato e dai titoli culturali e professionali posseduti.
(4-01875)
La citata procedura concorsuale prevede, infatti, che il periodo di formazione ha durata di quattro mesi ed il corso si svolge con modalità che consentono ai presidi l'espletamento del servizio, che sostituisce il tirocinio previsto dal concorso ordinario.
Si fa anche presente che, ai fini del computo del triennio di servizio quale preside incaricato, richiesto dall'articolo 29 comma 3 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 per poter partecipare al corso concorso riservato, viene valutato l'anno in corso qualora siano stati effettivamente svolti 180 giorni di servizio alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda.
Si chiarisce, inoltre, che a norma del medesimo articolo 9 comma 3 del succitato decreto legislativo n. 165/2001, la graduatoria finale dovrà essere formulata dopo l'espletamento di tutte le fasi in cui si articola la procedura concorsuale (esame di ammissione, periodo di formazione ed esame finale).
Si comunica, infine, che dette procedure concorsuali saranno avviate appena la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la funzione pubblica avrà dato la prescritta autorizzazione.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.
nelle ultime settimane a Verona sono stati effettuati due blitz all'interno di altrettanti luoghi «dimenticati» della città in cui vivevano come potevano cittadini stranieri;
la polizia municipale ha visitato e sgomberato all'alba Villa Pullè e il giorno successivo le ex Cartiere;
gli interventi sono stati compiuti con la collaborazione dei carabinieri della compagnia di Verona e da sessanta militari, del nucleo operativo e radiomobile, con l'ausilio dei reparti mobili e delle unità cinofile di Padova;
per tutta la mattinata i militari e i cani hanno setacciato palmo a palmo il labirinto di stanze, buchi e cunicoli e l'intera operazione è durata sei ore;
un centinaio di persone sono state controllate e identificate, uno straniero arrestato, altri sei espulsi;
un blitz non può servire per risolvere il problema delle aree degradate e della mancanza di alloggi civili;
la mancanza di alloggi per cittadini stranieri e marginali è una grave emergenza sociale più volte denunciata dalla società civile e varie volte portata all'attenzione del Governo da parte dell'interrogante;
tra i 300 extracomunitari sfrattati non ci sono solo «irregolari» (che comunque necessitano di un alloggio decente) ma persino immigrati con permesso di soggiorno che lavorano e sono una risorsa produttiva essenziale per le aziende veronesi;
la situazione è molto più vasta e drammatica, visto che sarebbero oltre 260 le famiglie di immigrati regolari che vivono in macchina o si arrangiano in situazioni limite;
risulta all'interrogante che l'amministrazione comunale, più volte richiamata al suo dovere, non abbia mai voluto affrontare seriamente il problema;
la regione Veneto ha drasticamente ridotto i finanziamenti per l'ostruzionismo della Lega, che ha obbligato la Giunta a destinare la metà dei fondi agli italiani che rientrano dall'estero;
il problema è drammatico, sia a Verona che in provincia, con alcuni comuni che hanno il 10 per cento della popolazione formata da immigrati e non hanno affrontato e risolto il problema abitativo;
il prefetto Francesco Giovannucci ha convocato la Consulta per affrontare il problema gravissimo della carenza di alloggi e avviare una concertazione che coinvolga i sindaci del territorio veronese, le associazioni degli imprenditori, il no-profit e le altre realtà interessate -:
se non ritenga che sgomberare centinaia di persone da case abbandonate o fatiscenti dovrebbe voler dire trovare loro un alloggio;
dove siano state trasferite le persone sgomberate dagli alloggi non idonei;
quale percorso abitativo intenda avviare per le famiglie di immigrati regolari che si ritrovano sulla strada;
se ritenga di stimolare le istituzioni cittadine veronesi affinché creino un coordinamento con l'Ater e con le parti sociali, per attivare politiche atte ad affrontare l'emergenza della casa nei tempi celeri dettati dall'imminente arrivo della stagione invernale;
quali siano stati i risultati dell'incontro promosso dal prefetto della Consulta degli Immigrati.
(4-01378)
È stato arrestato un cittadino tunisino, clandestino, responsabile di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre sono stati deferiti all'autorità giudiziaria sette cittadini extracomunitari, privi di permesso di soggiorno, responsabili, in concorso tra di loro, di ricettazione.
Sono stati, inoltre, rintracciati ed accompagnati presso l'ufficio stranieri della questura altri sei extracomunitari clandestini di origine slava e rumena. È stato, infine, recuperato un ingente quantitativo di refurtiva.
Per quanto riguarda il delicato problema della sistemazione alloggiativa dei cittadini extracomunitari, va sottolineato che, sebbene la maggior parte dimori in immobili con condizioni igienico-sanitarie normali, buona parte di essi, soprattutto gli irregolari, occupa strutture spesso abbandonate e fatiscenti.
Per definire la questione, si sono tenute presso la Prefettura di Verona apposite riunioni del consiglio territoriale per l'Immigrazione. In particolare, nel corso di un incontro del 28 settembre 2001, è stato dato incarico al vice presidente dell'amministrazione provinciale di Verona di predisporre apposito progetto di finanziamento, tenendo conto delle particolari esigenze abitative del territorio di Verona.
L'argomento è stato esaminato anche nella successiva riunione del consiglio territoriale per l'immigrazione del 6 dicembre alla presenza dei rappresentanti dei vari organismi istituzionali e non, interessati a diverso titolo al problema.
In quest'ottica, nel mese di febbraio 2002, è stato attivato, presso la prefettura di Verona, un «tavolo di concertazione» per poter individuare più incisive strategie di intervento in ordine alla sistemazione alloggiativa dei cittadini extracomunitari regolari. Ad esso hanno partecipato le Associazioni di categoria, maggiormente rappresentative del territorio provinciale, cui è stato sottoposta, per l'esame e ai fini dell'eventuale sottoscrizione, la bozza di un protocollo d'intesa.
Tale documento, inviato per l'adesione in data 25 marzo, prevede, in particolare, che i datori di lavoro provvedano direttamente a stipulare il contratto di locazione dell'immobile, da destinare ad abitazione del dipendente extracomunitario, con l'obbligo di corrispondere il canone di locazione e tutte le altre spese di conduzione al proprietario dell'immobile, previa detrazione dal trattamento stipendiale dello straniero.
Il protocollo prevede anche l'istituzione di un «Fondo di garanzia» destinato a risarcire i proprietari degli immobili locati da eventuali danni arrecati dall'affittuario
Il presidente dell'associazione degli industriali ha già comunicato la propria disponibilità di massima alla sottoscrizione del protocollo.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.
con legge n. 383 del 2001 è stata abrogata l'imposta di successione;
le successioni aperte dopo il 25 ottobre 2001 non saranno più soggette all'imposta di cui sopra;
negli uffici finanziari di tutta Italia qualche migliaio di dipendenti del Ministero dell'economia e delle finanze sono stati fino ad ora addetti in via esclusiva solo a questo servizio, sia pure con ruoli differenziati (liquidazione imposta principale, controllo ed eventuale applicazione dell'imposta complementare);
i tempi tecnici per lo smaltimento delle pratiche arretrate si aggireranno intorno ai due anni, decorsi i quali i dipendenti degli uffici preposti all'imposta di successione rimarranno privi di ufficio e/o servizio cui essere addetti;
nonostante la riforma degli uffici finanziari abbia, sulla carta, previsto la scomparsa della ripartizione tra imposte dirette, Iva e registro, la costituzione di uffici unici delle entrate e la conseguente formazione di funzionari e impiegati «unici» e polivalenti, in varie realtà occupazionali del Ministero dell'economia e delle finanze ciò non è mai accaduto, e sono rarissimi i casi di rotazione interna del personale fra i tre uffici sopra descritti;
la situazione sopra descritta ha fatto sì che fino ad oggi il personale del Ministero abbia una formazione professionale fortemente specialistica e monotematica;
a tutt'oggi non si è a conoscenza dell'attivazione di procedure di riconversione del personale addetto all'imposta di successione ora abrogata, se non un generico riferimento alla ricollocazione presso l'«agenzia dei giochi» -:
come intenda utilizzare nel futuro questi lavoratori;
se intenda attivare processi di riqualificazione professionale dei dipendenti addetti all'imposta di successione, dare vita all'agenzia dei giochi o attivare un progetto di inserimento degli stessi in altri settori in cui si articolano gli uffici finanziari;
se intenda procedere alla formazione di liste di mobilità.
(4-02400)
In particolare, sussiste ancora l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione e di pagare le imposte ipotecarie, catastali e di bollo, nel caso in cui l'asse ereditario comprenda beni immobili.
Da ciò consegue, come evidenziato dalla competente Agenzia delle entrate, che i dipendenti addetti al servizio successioni, oltre a dover esaurire le lavorazioni relative alle pratiche di successione soggette alla precedente normativa (si tratta di tutte le successioni che si sono aperte prima del 25 ottobre 2001, data di entrata in vigore della legge di soppressione), dovranno ancora curare le seguenti attività:
a) ricezione delle dichiarazioni, nei casi (la maggior parte) in cui vengono ereditati beni immobili;
b) verifica della correttezza dei versamenti effettuati in autoliquidazione dai contribuenti per le imposte ipotecarie e catastali nonché per i tributi connessi;
c) predisposizione degli avvisi di liquidazione in caso di versamenti carenti o tardivi;
d) invio telematico all'ufficio del territorio - Conservatoria dei registri immobiliari, delle note di trascrizione;
e) invio della copia della dichiarazione ai comuni ove ricadono gli immobili ereditati, per le variazioni ai fini dell'ICI.
Per questi ultimi dipendenti è la stessa legge che ha abolito l'imposta ad aver previsto (articolo 12, comma 3) la loro specifica formazione e riqualificazione, a cura della scuola superiore dell'economia e delle finanze e senza oneri per l'Agenzia delle Entrate, così come la loro prioritaria assegnazione alle attività legate al progetto straordinario di contrasto al fenomeno dell'economia sommersa. A tal fine, sono già stati avviati contatti tra l'Agenzia delle Entrate e la scuola per definire i percorsi formativi e la relativa tempistica.
Per quanto concerne poi la questione, precisata dall'interrogante, sulla formazione specialistica e monotematica del personale degli uffici, tale da renderne difficile l'impiego in servizi diversi da quelli abitualmente svolti, si rileva che con la creazione degli uffici delle entrate (oggi uffici locali dell'Agenzia) la frammentazione nella gestione dei tributi che fino a pochi anni esisteva è stata superata. Una delle caratteristiche dell'ufficio locale è, infatti, proprio la «polifunzionalità» dell'area che fornisce servizi e assistenza ai contribuenti.
Peraltro, al fine di sviluppare le conoscenze degli operatori, rendere più qualificata e gratificante l'attività svolta e rispondere meglio alle esigenze dei contribuenti, già da tempo l'Agenzia delle Entrate (all'epoca ancora dipartimento) ha avviato specifiche iniziative di formazione e riqualificazione del personale.
Relativamente, poi, all'intenzione di procedere alla formazione di liste di mobilità è appena il caso di osservare che qualsiasi iniziativa in tal senso - che, come ribadito dalla predetta Agenzia, non interessa, comunque, il caso in argomento - viene assunta dall'Agenzia nel rispetto dei diritti dei lavoratori e sulla base degli accordi contrattuali.
Si evidenzia, infine, che l'ipotesi di istituire un'Agenzia dei giochi, cui fa riferimento l'interrogante, è da tempo rientrata. Due diverse disposizioni di legge hanno però recentemente attribuito ai Monopoli di Stato e al ministero delle attività produttive le attività già curate dall'Agenzia delle entrate in materia, rispettivamente, di giochi e scommesse e di concorsi ed operazioni a premio. Con i due enti è già stato concordato il trasferimento del personale che ha manifestato la propria disponibilità in tal senso.
Il Ministro dell'economia e delle finanze: Giulio Tremonti.
la legge n. 185 del 1992 all'articolo 3, comma 2, lettere c) e d) fissa i parametri ministeriali per le colture floricole, cui fa conseguente riferimento il decreto ministeriale del 31 dicembre 1993;
a parte l'obbligatoria conversione in euro, tali parametri non sono stati più aggiornati ed oggi appaiono del tutto sproporzionati al valore effettivo delle colture, soprattutto per quelle floricole in serra e vivaio;
in particolare, per dette colture floricole i parametri attuali sono largamente inadeguati alle necessità di reintegro dei capitali di conduzione e di esercizio necessari per la coltivazione di un ettaro di terreno a cultura specializzata facendo venir meno gli stessi propositi di legge;
conseguentemente, quando si verificano gravi calamità naturali - come avvenuto per l'alluvione in Piemonte dell'autunno 2000 e la recente stagione di gelo che ha prostrato le culture floricole del Lago Maggiore e delle zone vicine - le aziende non sono in grado di avere poi contributi minimamente proporzionati agli effettivi danni subiti -:
se il Ministro non intenda procedere ad un adeguamento dei parametri di cui al citato decreto portandoli a livelli pari od almeno più in linea ai valori di mercato e tenendo conto delle colture specializzate ed intensive che vengono effettuate soprattutto nei vivai floricoli;
come intenda comunque intanto intervenire il Ministro - e in quali termini di urgenza - nei confronti di quelle aziende floricole della zona del Lago Maggiore e del Vergante, nelle province di Novara e Verbano Cusio Ossola, che a seguito delle gelate di questo inverno hanno subito danni incalcolabili alle proprie colture mettendo in crisi la loro stessa sopravvivenza.
(4-02589)
Nel corso della riunione è emersa l'opportunità di un aggiornamento complessivo dei parametri contributivi stabiliti con il decreto ministeriale del 31 dicembre 1993.
All'uopo è stato costituito un gruppo di lavoro ristretto, che prevede la partecipazione di tecnici regionali ed il cui compito è quello di elaborare una proposta sulla base delle indicazioni fornite dalle regioni.
Tale proposta, una volta formulata, sarà sottoposta al comitato tecnico permanente in materia agricola e solo successivamente potranno essere adottati formalmente dei nuovi parametri.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.
in seguito all'emanazione dell'ordinanza ministeriale n. 153 del 1999, gli insegnanti disponibili alla docenza per i corsi della sessione riservata di abilitazione inoltravano domanda all'ufficio concorsi del Ministero della pubblica istruzione;
i provveditori agli studi sceglievano i docenti dei corsi tra il personale docente di provata capacità ed esperienza professionale, in relazione alle esigenze connesse con le richieste di accertamento delle competenze espresse dai candidati, anche se non sempre il reclutamento a causa delle difficoltà incontrate per coprire tutti i posti necessari, si svolgeva secondo le procedure previste dall'ordinanza ministeriale citata e spesso i docenti venivano prescelti per chiamata diretta da parte dei dirigenti delle singole scuole;
una volta istituiti i corsi il provveditorato nominava i docenti, i quali, ricevuta la nomina, entravano a far parte anche della commissione giudicatrice. I corsi prevedevano 90 ore di modulo di base, da suddividere tra gli insegnanti che avevano ottenuto la docenza (in genere due per corso); alcuni corsi prevedevano delle ore aggiuntive per l'abilitazione all'insegnamento della seconda lingua e del sostegno. Il compenso delle attività riguardanti la sessione riservata veniva stabilito secondo le tabelle inviate ai provveditori dalla direzione generale del personale e degli affari generali e amministrativi con nota interna prot. D.1/6681. Nelle suddette tabelle si indicava anche il compenso orario dovuto al personale A.T.A. per le attività di collaborazione effettuate nello svolgimento dei corsi nonché il compenso previsto per il coordinamento e la presidenza della commissione giudicatrice;
tuttavia, nonostante si sia concluso il terzo corso previsto dall'ordinanza ministeriale n. 1 del 2001, sono numerosi i docenti che hanno ricevuto il compenso completo per il primo corso (ordinanza ministeriale n. 153 del 1999, mentre nessuno di quelli
a tale riguardo, e in seguito alle sollecitazioni dei docenti, in data 3 dicembre 2001, la ragioneria del provveditorato agli studi di Roma inviava un fax, prot. 67541, indirizzato ai dirigenti delle funzioni di ogni ordine e grado di Roma e provincia e alle organizzazioni sindacali avente per oggetto: capitolo 1702, spese per gli esami della sessione riservata di abilitazione o di idoneità nonché per l'espletamento dei relativi corsi ordinanza ministeriale 153 del 1999, ordinanza ministeriale 33 del 2000, nel quale si trascriveva, per conoscenza e norma, la nota prot. 3623/Uff. VI del 29 novembre 2001 del Dipartimento per i servizi nel territorio-Direzione generale del personale della scuola e dell'amministrazione, Ufficio VI. In tale circolare si comunica che: Si fa riferimento alle note con le quali gli uffici scolastici provinciali sollecitano l'accreditamento dei fondi occorrenti per il pagamento dei compensi spettanti al personale impegnato nei corsi indicati in oggetto. Al riguardo, anche per corrispondere alle pressanti richieste degli interessati, si fa presente che, allo stato, lo stanziamento sul pertinente capitolo di spesa è stato interamente utilizzato. Con l'occasione si precisa che questo ministero sta assumendo ogni utile iniziativa alla soluzione della problematica in questione -:
per quale motivo, sia stato istituito il terzo corso previsto dall'ordinanza ministeriale n. 1 del 2001 se non sono disponibili i necessari stanziamenti per il pagamento dei docenti;
se non ritenga necessario stabilire e rendere nota una data entro la quale saranno liquidati, comprensivi degli interessi maturati, i compensi spettanti ai docenti che hanno tenuto i corsi previsti dall'ordinanza ministeriale n. 153 del 1999 e dall'ordinanza ministeriale n. 33 del 2000.
(4-02198)
Quanto al pagamento dei compensi spettanti al personale impegnato nei corsi, il problema è da tempo all'attenzione del ministero che sta assumendo ogni iniziativa possibile per la sua soluzione.
In un primo momento, il ministero aveva cercato di risolverlo inserendo un'apposita norma nel contesto di uno schema di disegno di legge, presentato il 30 luglio 2001 alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di soddisfare le legittime esigenze del personale interessato.
Detta iniziativa non ha, tuttavia, avuto ulteriore seguito in quanto la norma è risultata priva di copertura finanziaria.
Attualmente è in corso l'attivazione della procedura di riconoscimento del debito. A tal fine il ministero interrogato sta per formulare una specifica richiesta al ministero dell'economia e delle finanze, nel cui stato di previsione è iscritto l'apposito fondo di riserva per le spese obbligatorie.
Il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, per l'università e per la ricerca: Valentina Aprea.