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PRESIDENTE. L'onorevole Violante ha facoltà di LUCIANO VIOLANTE. Signor Presidente, signor ministro, recentemente il ministro del welfare Maroni e il ministro delle politiche agricole Alemanno sono venuti meno ai loro doveri istituzionali. Nella polemica che li oppone ad una grande parte del mondo del lavoro e del mondo sindacale, replicando ad alcuni giudizi sindacali del segretario della CGIL, hanno, in modo del tutto irresponsabile, avvicinato le dinamiche proprie di un conflitto sindacale ai rischi del terrorismo e della mafia. Per sviluppare meglio la sua irresponsabile reazione il ministro del lavoro ha attribuito al segretario della CGIL un'espressione - bisogna fermarli - che non risulta che Sergio Cofferati abbia usato.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevole Violante, per rispondere a questa interrogazione devo ricordare quanto testualmente dichiarato dal leader della CGIL Sergio Cofferati a Siviglia il 20 giugno in relazione all'accordo tra Governo e parti sociali sull'articolo 18 e cioè: un patto scellerato che snatura i sindacati e lede i diritti dei lavoratori; faremo di tutto per bloccare l'accordo. Del resto, basta vedere giornali italiani come Il Messaggero (Cofferati: un patto scellerato, bisogna fermarli), o la Repubblica (Cofferati: faremo di tutto per fermare un patto scellerato).
RENZO INNOCENTI. La faccia finita!
LIVIA TURCO. Si vergogni!
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego...
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Ed è vero, purtroppo, che dopo le ipotesi di accordo si sono moltiplicate le minacce e le intimidazioni nei confronti di ministri e di sindacalisti della UIL e della CISL. Questo non vuol dire - e lo ribadisco per l'ennesima volta - che ...
RENZO INNOCENTI. Allora perché lo cita?
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Non sono stato io a parlare di pactum sceleris, cioè di patto scellerato, bensì è stato Cofferati.
FRANCESCO GIORDANO. È un giudizio politico!
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Questo non vuol dire - e lo ribadisco per l'ennesima volta - che pensiamo vi siano contiguità o forme di copertura fra sindacato della CGIL e forme di violenza. Ma le parole sono pietre e chi ha le maggiori responsabilità dovrebbe valutare bene anche gli effetti esplosivi di certe affermazioni.
LIVIA TURCO. Non si preoccupi!
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Infatti non mi preoccupo affatto. Dico solo che c'è un dibattito sui limiti fra l'impegno politico e l'impegno sindacale, che interessa vaste parti del mondo politico italiano, in particolare la sinistra.
PRESIDENTE. La ringrazio, signor ministro. L'onorevole Fassino ha facoltà di PIERO FASSINO. Non solo non siamo soddisfatti, ministro Giovanardi, ma le dico anche che siamo sconcertati dalle sue parole, perché, ci saremmo aspettati parole ragionevoli che in qualche modo, senza attenuare la gravità delle affermazioni del ministro Maroni e del ministro Alemanno, minimizzassero il senso di quelle affermazioni. Invece lei ha ritenuto anche di doverle difendere: il che, francamente, è inaccettabile.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Certo, certo!
PIERO FASSINO. Difendendo quelle espressioni, lei ha in realtà riproposto la logica che ha ispirato quelle affermazioni irresponsabili e cioè l'idea che vi sia una contiguità fra le lotte del movimento sindacale, le lotte dei lavoratori e il terrorismo.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Io ho detto il contrario (Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo). Non accetto provocazioni di questo tipo!
FRANCESCO BONITO. Stai zitto!
MARCO FUMAGALLI. Gli italiani hanno capito!
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego. Signor ministro, la prego!
PIERO FASSINO. Signor ministro, l'ho ascoltata attentamente; lei ha affermato che non c'è contiguità, dopo aver in realtà detto esattamente il contrario; semmai vi è una contraddizione nel suo intervento (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e della Margherita, DL-l'Ulivo), perché dopo averci spiegato che l'espressione «patto scellerato» è un'espressione di particolare gravità che dunque indica una certa propensione del movimento sindacale a criminalizzare chi quel patto avrebbe sottoscritto, poi ha cercato di cavarsela dicendo: detto ciò, però noi non pensiamo che vi sia contiguità. Lei ha fatto due affermazioni, delle quali la seconda nega la prima.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Non pensiamo di essere dei criminali, stia tranquillo!
PIERO FASSINO. In ogni caso, il problema in questo caso non è neanche tanto quello che ha dichiarato lei, che - lo ripeto - è sconcertante, quanto ciò che è stato dichiarato dal ministro Maroni e dal ministro Alemanno, i quali hanno utilizzato espressioni che in modo esplicito alludono e fanno credere ai cittadini italiani che vi sia una contiguità tra il terrorismo e le lotte sindacali. Questa affermazione è aberrante per almeno due ragioni: la prima, perché chiunque conosce la storia di questo paese sa benissimo qual è stato il ruolo del movimento sindacale nella lotta contro il terrorismo, quando il terrorismo ha colpito; un impegno che il movimento sindacale ha profuso ogni qualvolta il terrorismo colpiva, chiunque ne fosse la vittima. La seconda ragione è tanto più aberrante, proprio perché il nostro è un paese nel quale il terrorismo, nonostante abbia subito molti colpi, non è stato ancora definitivamente sconfitto, come testimoniano l'assassinio di D'Antona e quello di Marco Biagi.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Sono offesi loro!
PIERO FASSINO. ...ed esprimiamo altresì una censura severa per le espressioni irresponsabili del ministro Alemanno e del ministro Maroni e chiediamo al Governo di assumere linguaggi e comportamenti che siano rispettosi delle parti sociali e soprattutto più responsabili verso la società e verso il nostro paese (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo e Misto-Socialisti democratici italiani).
ANTONIO LEONE. Chiedetelo pure a Cofferati!
Per l'ennesima volta, questo Governo confonde un legittimo scontro sindacale, aperto dallo stesso Governo, con la violenza terroristica. Questa è criminalizzazione dell'avversario, questo è un comportamento del tutto inaccettabile e ci aspettiamo dal Governo parole idonee a ricondurre il comportamento dei ministri citati a criteri di responsabilità e di civiltà che riconoscano, tra l'altro, il determinante ruolo che ha avuto il sindacato nella storia d'Italia nella lotta contro la mafia e contro il terrorismo (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e della Margherita, DL-l'Ulivo).
Ora, per chi non lo sapesse, patto scellerato o pactum sceleris è un accordo associativo criminoso stipulato fra complici dello stesso delitto, ad esempio tra corrotto e corruttore (Commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo). Gli interroganti possono, perciò, valutare la gravità di queste affermazioni in un contesto, quello della riforma del diritto del lavoro, che ha già visto cadere, sotto i colpi delle Brigate rosse, uomini come D'Antona e Biagi impegnati come collaboratori riformisti di Governo e sindacati (Vivi commenti dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)...
Per quanto riguarda poi il rapporto fra sindacato, politica e partiti (su dove finisce l'impegno sindacale e dove comincia quello politico), il dibattito è aperto e mi pare sia particolarmente interessante e serrato proprio nell'ambito dell'Ulivo.
Per concludere è opinione del Governo e del Presidente del Consiglio dei ministri che il dibattito politico e quello sindacale debbano sempre mantenersi ad un livello di sobrietà e di compostezza, all'altezza di un grande paese democratico come l'Italia, alla ricerca di soluzioni innovative nel mercato del lavoro, che ci consentano, nel mutato quadro internazionale, di favorire la crescita economica ed occupazionale, salvaguardando i diritti dei lavoratori (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale).
Stabilire e far credere ai cittadini italiani che vi sia una contiguità fra le lotte sindacali e il terrorismo, nel momento in cui il terrorismo colpisce davvero, è tanto più irresponsabile ed è tanto più grave. Per questo, in conclusione esprimiamo solidarietà ai dirigenti della CGIL e a Cofferati, i quali sono stati offesi da queste dichiarazioni dei ministri (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e dell'UDC (CCD-CDU))...