Allegato B
Seduta n. 156 dell'11/6/2002


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INTERNO

Interrogazioni a risposta immediata:

MANINETTI, D'ALIA, COZZI, CIRO ALFANO, MEREU, DE LAURENTIIS, TUCCI e DI GIANDOMENICO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
gli appartenenti alle forze di polizia, ed in particolare gli ufficiali e i funzionari, sono soggetti per motivi di servizio a continui trasferimenti da una sede all'altra;
questa accentuata mobilità dà luogo a problemi e disagi di carattere materiale, relazionale ed economico, cui non corrisponde un'adeguata gratificazione in termini di indennità corrisposte;
di particolare rilievo è il problema attinente alla possibilità di reperire abitazioni ad un canone accessibile, data la carenza in talune sedi di alloggi di servizio;
si verifica, inoltre, una disparità di trattamento a livello fiscale determinata dalla qualificazione come «seconda casa», in base alla legislazione vigente, di eventuali abitazioni acquistate o ereditate e che non possono essere utilizzate a causa del predetto fenomeno dell'eccessiva mobilità, che comporta il necessario trasferimento della residenza della famiglia nella sede di servizio -:
se e quali concreti interventi il Governo intenda intraprendere per porre rimedio alla situazione descritta, soprattutto al fine di eliminare i molteplici effetti negativi dell'eccessiva mobilità per motivi di servizio e i conseguenti gravi oneri economici che ne derivano.
(3-01055)


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FOLENA, GIULIETTI, BANDOLI, VIGNI, MONTECCHI, RAFFAELLA MARIANI, RUZZANTE, INNOCENTI, AMICI, BIELLI, CALDAROLA, D'ALEMA, LEONI, MARONE, POLLASTRINI, SABATTINI, SODA, ABBONDANZIERI, CHIANALE, DAMERI, PIGLIONICA, SANDRI, VIANELLO e ZUNINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio dei ministri, nella seduta del 7 settembre 2001, ha adottato il decreto-legge n. 343, con cui è stata cancellata l'agenzia di protezione civile;
in un suo intervento pubblico di fronte agli ufficiali dei vigili del fuoco, tenuto il 9 aprile 2002 e riprodotto sul sito internet www.interno.it, il Ministro interrogato, alla presenza del Presidente del Consiglio dei ministri, ha sorprendentemente affermato che il decreto-legge poi convertito, che ha riportato la protezione civile nell'ambito del ministero dell'interno, costituisce un passo fondamentale per arrivare ad una nuova legge di protezione civile;
gli interventi del Ministro interrogato, attualmente delegato ad esercitare le funzioni di protezione civile di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri, lasciano intravedere una concezione della materia esclusivamente imperniata sul soccorso e totalmente indifferente alle urgenti questioni legate alla prevenzione dei rischi naturali e di origine antropica, come si è verificato anche nei recenti casi di alluvioni che hanno colpito, in particolare, le regioni del nord Italia;
l'attività del ricostituito dipartimento della protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, in questo quadro confuso ed incerto, si è venuta articolando, in questi ultimi mesi, essenzialmente attorno a cosiddetti «grandi eventi», termine anche giuridicamente aleatorio, indefinito e di fatto omnicomprensivo, come il vertice Nato-Russia, il vertice Fao, la canonizzazione di Padre Pio da Pietralcina, il semestre italiano di presidenza dell'Unione europea del 2003, vale a dire in attività che poco o nulla hanno a che vedere con i compiti e le funzioni di protezione civile;
tali interventi vengono disposti ed autorizzati in deroga alle leggi sulla sicurezza, trasparenza ed economicità ed alle norme vigenti, come se si trattasse di calamità naturali o antropiche e quindi non programmabili, attraverso lo strumento delle ordinanze -:
se non ritenga che l'utilizzo delle ordinanze, non legate a calamità naturali o a fatti di origine antropica, ma ad eventi noti e programmabili tramite normali procedure, snaturi ruolo, compiti e funzioni della protezione civile e danneggi l'impianto stesso di quelle tutele e garanzie normative poste alla base della reale trasparenza, sicurezza ed economicità.
(3-01056)

CÈ, GUIDO GIUSEPPE ROSSI, DARIO GALLI, LUCIANO DUSSIN, BALLAMAN, BIANCHI CLERICI, BRICOLO, CAPARINI, DIDONÈ, GUIDO DUSSIN, ERCOLE, FONTANINI, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, LUSSANA, MARTINELLI, FRANCESCA MARTINI, PAGLIARINI, PAROLO, POLLEDRI, RIZZI, RODEGHIERO, SERGIO ROSSI, STUCCHI e VASCON. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
grande soddisfazione ha destato la brillante operazione definita «Tela di ragno» che impegna da tempo la polizia, l'Fbi e le polizie di diversi Paesi europei;
quest'operazione ha portato in questi giorni all'arresto di 50 persone (in Emilia Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Marche), a 150 indagati e a sequestri per oltre 3 milioni di euro, tra cui ville, negozi, ristoranti, auto e conti bancari;
la cosiddetta mafia russa infiltrata nel nordest ha subito finalmente un duro colpo, come peraltro in passato era accaduto per la mafia nigeriana operante nelle stesse aree del Paese;


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ad avviso degli interroganti, resta però ancora preoccupante l'attività delle solite bande di giostrai e nomadi che continuano a riempire le cronache nere dei giornali con i loro fatti delittuosi -:
quali iniziative in termini di prevenzione il Governo intenda adottare rispetto a quest'ultimo problema.
(3-01057)

BIMBI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
alcune ammesse a frequentare il 15 marzo 1994 il VI corso per allieve vice ispettori della polizia di Stato sono state dimesse per motivi di maternità e richiamate il 12 febbraio 1996 alla frequenza del corso VI-bis, al termine del quale sono state inquadrate nella qualifica di vice ispettore;
a seguito della legge di riordino n. 197 del 1995, i vice ispettori che avevano frequentato il VI corso sono stati inquadrati nella qualifica di ispettore, con decorrenza 15 marzo 1994;
le allieve vice ispettore del corso VI-bis permangono nella qualifica di vice ispettore, con decorrenza 12 febbraio 1996;
il 23 maggio 2000 tali vice ispettori hanno superato il concorso interno per la qualifica di ispettore superiore, ma l'amministrazione ha riconosciuto tale qualifica con riserva -:
quali immediate iniziative voglia assumere per riconoscere l'anzianità giuridica e la progressione in carriera alle allieve vice ispettori della polizia di Stato del VI corso, transitate per motivi di maternità nel corso VI-bis, per le quali il relativo bando non aveva previsto la tutela giuridica dell'astensione obbligatoria per maternità, violando palesemente le leggi in materia.
(3-01058)

Interrogazione a risposta orale:

LUCIDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ha avviato il trasferimento del I reparto mobile di Roma dalla caserma di Castro Pretorio ad una nuova struttura sita in località Ponte Galeria;
gli operatori della polizia di Stato, e in particolare gli agenti del Reparto Mobile, per svolgere efficacemente le funzioni di ordine pubblico, devono disporre di una sede all'interno della città e non in una zona periferica;
la presenza delle forze dell'ordine rappresenta per la città di Roma una garanzia come fattore di deterrenza e di sicurezza di cui gran parte dei cittadini sente bisogno;
la decisione di trasferire il I reparto mobile di Roma a Ponte Galeria rischia di produrre serie difficoltà in ordine all'espletamento efficace dei servizi di ordine pubblico e di soccorso, a fronte della distanza e delle difficoltà di comunicazione tra Ponte Galeria e l'area urbana centrale;
il suddetto trasferimento in una zona così decentrata rischia di determinare un indebolimento del rapporto tra polizia di Stato e tessuto sociale di Roma, con ripercussioni negative sull'attività di prevenzione e sul principio di polizia di prossimità, producendo un isolamento fisico di oltre 1000 agenti accasermati e dunque privati della possibilità di integrazione e di relazione quotidiana con la città;
il suddetto trasferimento comporta il venire meno di oltre 250 operatori del reparto mobile al momento quotidianamente impegnati in città e nei posti fissi di vigilanza per obiettivi sensibili, facendo ricadere tale onere sui commissariati di zona già oberati e sotto organico;


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la scelta della località di Ponte Galeria per il trasferimento del reparto mobile rischia di causare disagi oggettivi agli operatori, soprattutto per i pendolari, a causa dell'inadeguatezza dei mezzi di collegamento pubblici necessari per raggiungere il centro della città -:
se non ritenga di dover intervenire per rivedere tale provvedimento di trasferimento, per garantire alla città di Roma il mantenimento del I reparto mobile nella attuale sede della caserma di Castro Pretorio;
se non intenda intervenire ad individuare - ove non fosse possibile assicurare la permanenza nella caserma di Castro Pretorio - come sede per l'eventuale trasferimento un sito che non sia al di fuori del grande raccordo anulare, bensì inserito all'interno del tessuto urbano e sociale della città;
quali iniziative intenda adottare a tutela degli operatori del reparto mobile, impegnati in servizi di ordine pubblico di particolare esposizione e delicatezza, e se, tra queste, possano essere previste l'istituzione di navette di collegamento frequente con il centro cittadino nel caso del trasferimento del reparto mobile a Ponte Galeria, l'accoglimento delle richieste dei poliziotti che volessero essere trasferiti ad altri uffici, il riconoscimento di sede disagiata.
(3-01064)

Interrogazione a risposta scritta:

MEDURI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni lungo un tratto di spiaggia, di circa 30 chilometri, del Basso Jonio nei pressi di Reggio Calabria è stata rinvenuta una quantità impressionante di rifiuti ospedalieri;
lungo tutta la zona è scattato l'allarme rosso per diversi comuni tra cui Palizzi, Brancaleone, Condofuri, San Lorenzo Bova Marina;
il materiale rinvenuto consiste in scatole di medicine, sacche per trasfusioni, cateteri, garze, siringhe e presenta aspetti di elevata pericolosità per la incolumità stessa dei cittadini;
il problema immediato è quello relativo al recupero del materiale che per la sua insita pericolosità presenta un rilievo assolutamente non secondario e di cui è stato informato anche il Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti della regione Calabria;
gli interventi saranno lunghi e complessi;
la presenza di questi rifiuti rischia di compromettere l'imminente stagione turistica con gravi ripercussioni su tutto il comparto -:
quali misure straordinarie ed urgenti si intenda porre in atto una volta accertate le cause di quanto verificatosi per sostenere l'azione di bonifica e il recupero dei rifiuti consentendo il regolare avvio della stagione turistica nella massima sicurezza.
(4-03161)