Allegato B
Seduta n. 137 del 24/4/2002

TESTO AGGIORNATO AL 9 MAGGIO 2002


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ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della difesa, per sapere:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza che il Comando generale della guardia di finanza con nota 121097/P/4 del 4 aprile 2002 ha comunicato ai comandi regionali un parere del Consiglio di Stato sulla cui base i comandi stessi stanno chiedendo la disaffiliazione dall'Associazione nazionale finanzieri, cittadini e solidarietà ai sensi dell'articolo 8 della legge n. 382 del 1978, altrimenti viene minacciata verso gli interessati la procedura prevista dagli articoli 31 e 65 del regolamento di disciplina militare;
se sia inoltre a conoscenza che il parere del Consiglio di Stato è stato emesso su un testo di Statuto che non è quello in vigore nell'Associazione citata, che infatti lo ha modificato il 27 gennaio 2001 in occasione del primo congresso nazionale svoltosi a Bologna;
se sia a conoscenza che lo statuto dell'associazione, all'articolo 2, afferma che è «autonoma, apartitica, apolitica» e che l'Associazione ha intrattenuto con l'amministrazione e in particolare con il Comando della guardia di finanza un atteggiamento rispettoso di regole e degli ordinamenti vigenti e che, avendo caratteristiche di associazione privata, comprendente anche privati cittadini e parlamentari, non può essere qualificata come sindacale e neppure professionale dei militari;
se il Ministro dell'economia e delle finanze non ritenga gravemente lesivo dei diritti dell'Associazione nazionale finanzieri, cittadini e solidarietà e dei suoi associati l'atto del comando generale della guardia di finanza;
se il Ministro della difesa non ritenga necessario riappropriarsi della vigilanza sulla partecipazione di militari ad associazioni private che spetta, ai sensi dell'articolo 8 della legge 11 luglio 1978, n. 382 soltanto al Ministro della difesa e non al Comando generale della guardia di finanza;
se, infine, il Ministro dell'economia e delle finanze non ritenga di dover emanare un'apposita direttiva al comando generale della Guardia di finanza chiedendo


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la revoca della circolare del 4 aprile 2002, ove questa non sia stata precedentemente revocata.
(2-00315)
«Grandi, Lumia, Minniti, Pinotti, Amici, Angioni, Bonito, Buemi, Carboni, Cento, Ceremigna, Crisci, De Brasi, Di Serio D'Antona, Duca, Folena, Gambini, Giacco, Grillini, Guerzoni, Illy, Labate, Lucidi, Lulli, Luongo, Manzini, Mascia, Maurandi, Molinari, Nigra, Ottone, Panattoni, Quartiani, Rotundo, Ruzzante, Sandi, Susini, Tidei, Tolotti, Innocenti, Motta, Cazzaro, Bellillo, Bielli, Boato, Camo, Iannuzzi, Leoni, Lettieri, Pisapia, Pistone, Trupia, Bulgarelli, Gasperoni».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

CORDONI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
tra l'8 e il 9 novembre 2001 la zona del litorale apuano della città di Massa è stata colpita da una violenta mareggiata, che ha provocato ingenti danni alle strutture turistiche balneari, agli esercizi commerciali e alle strutture viarie;
il forte vento e la violenza delle onde hanno distrutto in una notte tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti dai tecnici per contrastare il fenomeno dell'erosione del litorale apuano;
a seguito della mareggiata era stato proclamato immediatamente lo stato di calamità naturale e una commissione tecnica del ministero dell'interno, dipartimento per la protezione civile, aveva provveduto alla quantificazione dei danni;
la mareggiata era stata preceduta da un altro evento calamitoso, una tromba d'aria che nella notte tra il 20 e il 21 ottobre 2001 si era abbattuta sulla costa tra Massa e Livorno e sulla città di Pontedera (Pisa) causando gravi ed ingenti danni per la popolazione e l'attività economica della zona, a seguito del quale era stato immediatamente proclamato lo stato di emergenza ed erano stati tempestivamente calcolati i danni per ottenere rapidamente i finanziamenti;
a tutt'oggi non sono state emanate le ordinanze per lo stanziamento dei fondi necessari per l'inizio dei lavori di ricostruzione -:
se abbia messo a disposizione della protezione civile le risorse necessarie per l'emissione delle ordinanze per coprire le spese degli eventi calamitosi dell'ottobre e novembre 2001 citati in premessa.
(5-00876)

POLLEDRI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
in occasione della discussione del decreto-legge 1o ottobre 2001, n. 356 A.C. 1701, è stato presentato l'ordine del giorno n. 9/1701/3 sulla inopportunità di concedere agevolazioni fiscali per la produzione del gasolio bianco, cosiddetto «Gecam», a causa dell'incertezza sull'effettiva ecologicità del Gecam;
in data 21 marzo 2002 il ministero ha risposto in merito, confermando la riduzione delle emissioni nocive del gasolio bianco, verificati dalle sperimentazioni condotte da: California Air Resources Board (americana) - Commissione Auto Oil II della Commissione europea, Iveco, Renault, Caterpillar, Riccardo Consulting Engineers Ltd (inglese), T.T.M. (svizzera), ENEA;
di recente sono state effettuate altre sperimentazioni di cui ha dato notizia la rivista italiana del petrolio «La Staffetta» del 13 aprile e del 17 aprile;
la suddetta sperimentazione è stata effettuata in occasione dell'apertura del nuovo tunnel del Ravone a Bologna nel mese di luglio scorso; i risultati inediti sono stati pubblicati appunto per la prima volta dalla Staffetta;


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nell'esperimento, condotto dal comune di Bologna, dall'Azienda trasporti comunale, dalla sezione provinciale dell'Arpa e il CNR-ISAO Bologna nell'ambito dell'accordo di programma Enea-ministero dell'ambiente relativo al «Progetto prevenzione inquinamento da benzene ed IPA» sono stati messi a confronto il metano, il bio-diesel, il Gecam della Cam Tecnologie, il gasolio bianco della TotalFinaElf, il gasolio convenzionale;
è risultato che il Gecam ed in genere la miscela gasolio-acqua non sono meno inquinanti del gasolio, che nel caso dell'emissione di IPA è risultato meno inquinante del Gecam;
per ulteriori interessanti particolari tecnici si rimanda alle pubblicazioni citate;
l'esperimento di Bologna sconfessa i presupposti che hanno indotto il ministero dell'economia e delle finanze a concedere agevolazioni fiscali per incentivare la produzione del «gasolio bianco» -:
se intende ridurre immediatamente le agevolazioni fiscali sulle accise applicate al Gecam, in considerazione dei risultati dell'esperimento nel tunnel di Ravone, che sconfessa la presunta ecologicità del Gecam;
se gli studi sperimentali in essere citati nella risposta del ministero dell'economia e delle finanze siano attendibili e se sono stati commissionati da organi pubblici addetti al controllo delle caratteristiche inquinanti dei carburanti.
(5-00879)

Interrogazioni a risposta scritta:

ZACCHERA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
già all'inizio del 2002 l'interrogante ha avuto modo di segnalare al Ministro interrogato alcuni aspetti di cattiva organizzazione dell'agenzia del territorio di Verbania, ma la situazione è tuttora peggiorata sia presso la ex conservatoria che presso il neo-costituito ufficio del catasto;
risulta all'interrogante che vi sia un diffuso malcontento dell'utenza, soprattutto da parte degli operatori delle professioni e dei privati che accedono all'ufficio, che - per quanto attiene la conservatoria - lamentano la scarsa professionalità e soprattutto la cattiva organizzazione del lavoro dei dipendenti, con progressivi ritardi ed inesattezze nella predisposizione degli atti, con conseguente rischio nella correttezza stessa nella loro predisposizione, indispensabile per rogiti e esecuzioni immobiliari;
vi sarebbero anche carenze nelle stesse disponibilità tecniche dell'ufficio (mancanza di toner per le stampanti, cattiva qualità delle copie, carenze di assistenza per i computer spesso guasti) e a nulla sarebbero valse le reiterate richieste anche scritte da parte degli utenti per una più razionale operatività dell'ufficio, sia sui dirigenti locali e di Torino, in un sostanziale palleggiamento - a livello locale - delle responsabilità;
viene lamentato anche come i dipendenti non risultino riconoscibili a mezzo dei cartellini di identificazione, che non vengono di norma portati;
per quanto riguarda invece l'ufficio del catasto non verrebbero rilasciati numeri di protocollo per le pratiche depositate, con quotidiani problemi per il recupero della documentazione e molte perdite di tempo da parte di tutti;
quotidianamente gli operatori devono mettersi in fila molto tempo prima dell'orario di apertura dell'ufficio e - nonostante ciò - molto spesso non posso essere evase le loro domande presentate quotidianamente, con progressivo incremento dei ritardi nella riconsegna dei documenti;
perdurano gravi carenze di organico per operazioni specifiche (ad esempio per i disegnatori) anche, a quanto risulta all'interrogante per una ritrosia del personale a trasferirsi da Novara - dove era prima accentrato l'ufficio di quella provincia insieme a quella neo-costituitasi di Verbania Cusio Ossola - oltre ad una


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carenza di sportelli aperti contemporaneamente, pur in presenza in coda di molti utenti;
non si riesce ad avere in tempi solleciti un inserimento dei tipi di aggiornamento delle mappe, nonostante che per il recupero dell'arretrato il locale collegio dei geometri abbia addirittura messo a disposizione propri iscritti;
l'esasperazione degli utenti tale che si prospettano clamorose iniziative di protesta fino a giungere ad uno sciopero nei confronti degli uffici, con astensione dall'utilizzo dei servizi per più giorni -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover procedere ad una immediata verifica di tutto quanto sopra riportato, al fine di accertare la reale situazione dell'ufficio di Verbania prendendo le conseguenti, inderogabili decisioni di natura tecnica ed organizzativa;
se siano state predisposte iniziative particolari per il miglior funzionamento complessivo dell'agenzia del territorio di Verbania.
(4-02767)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la signora Maria Lena Pignata, residente in Brusnengo (Biella) continua vanamente a sollecitare rimborsi derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 1994-1997;
con lettera 29 gennaio 2002 Prati n. 03/p02/ca001595/7 il capo sezione dell'agenzia delle entrate-centro di servizio imposte dirette e indirette di Torino - Chiara Tirelli, ha laconicamente risposto alla signora Pignata che «non appena la direzione centrale gestione tributi dell'agenzia delle entrate di Roma renderà disponibili i fondi, verranno emessi gli ordinativi di pagamento»;
non è possibile, all'utente, rispondere all'erario che pagherà le imposte ... non appena troverà i fondi, cosicché il rapporto fra il cittadino e lo Stato appare inammissibilmente squilibrato -:
tenuto conto che la signora Maria Lena Pignata attende da otto anni rimborsi di cui ha diritto, quando la direzione centrale gestione tributi dell'agenzia delle entrate di Roma renderà disponibili i fondi per liquidare un debito da tempo immemorabile certo, liquido ed esigibile.
(4-02781)