Allegato B
Seduta n. 130 del 12/4/2002


Pag. 3562


...

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
stando alle notizie delle agenzie di stampa dell'11 aprile 2002, il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti onorevole Mario Tassone, intervenuto a Telese Terme (Benevento) alla conferenza internazionale sulla sicurezza dei trasporti, ha sostenuto, tra l'altro: «i problemi della sicurezza nei trasporti non si possono affrontare a pezzi o con slogan come quello del limite di velocità a 150 chilometri orari. Il Governo lavora ma nel mio ministero siamo in pieno disaccordo; di certo si sta perdendo molto tempo, si stanno facendo molte parole e pochi fatti. Questo paese non ha bisogno degli slogan come quello dei 150 chilometri orari perché serve una politica sulla sicurezza; in questo modo si è deviata l'opinione pubblica senza affrontare i problemi reali; all'interno del ministero non siamo d'accordo affatto per il modo con cui si sta affrontando la problematica della sicurezza»;
inoltre il viceministro Tassone ha sottolineato che c'è un approccio molto approssimativo e superficiale; che di questi problemi è stato informato «tutto il Governo: ormai è diventato un problema impossibile, vedo prevalere gli slogan e le resistenze»;
infine per quanto riguarda le polemiche sulla sicurezza relative al traffico pesante del Monte Bianco, secondo il viceministro Tassone «ci sono state polemiche portate da qualcuno oltre misura mentre con i francesi dobbiamo collaborare»;
le valutazioni del Viceministro appaiono rispondenti alla realtà dei fatti, in quanto sulle strade d'Italia, nel 2001, ci sono stati 7.000 morti, 300.000 feriti, 20.000 disabili permanenti gravi causati in larga parte dall'elevata velocità;
mentre la Comunità europea ha deciso un programma di sicurezza stradale con l'obiettivo di ridurre gli incidenti del 40 per cento il Governo, il Ministro Lunardi in testa, ha aumentato il limite di velocità a 150 chilometri orari;
sulla sicurezza del trasporto aereo - dopo l'incidente di Milano-Linate nell'ottobre del 2001, con 118 vittime, la più grave tragedia dell'aviazione civile italiana - il Governo ha tagliato, con la finanziaria 2002, le risorse destinate all'ENAC, all'ENAV e all'agenzia nazionale per la sicurezza dei voli e, pur preavvertito, il Governo non è neanche intervenuto per bloccare il gravissimo pasticcio di Italflight che mette a rischio risorse finanziarie pubbliche e la sicurezza del trasporto aereo;
sulla riapertura al traffico del Monte Bianco proprio il Ministro Lunardi ha


Pag. 3563

promesso slogan vuoti e devianti tanto che la mancata collaborazione con le autorità francesi ha provocato ritardi, timori nelle popolazioni della Valle D'Aosta e tensioni crescenti tra gli autotrasportatori -:
quali misure intenda attuare per risolvere i problemi posti dal Viceministro Tassone e quale sia il concreto indirizzo politico in tema di sicurezza dei trasporti.
(2-00300)
«Violante, Duca, Adduce, Albonetti, De Luca, Mazzarello, Panattoni, Raffaldini, Rognoni, Susini, Tidei».

Interrogazioni a risposta orale:

COLA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che, in data 18 marzo 2002, il dottor Mario Vaudano, magistrato in servizio presso la prima sezione penale della Corte di cassazione, attualmente in congedo parentale, si sarebbe recato a Bruxelles presso la sede dell'Olaf ove avrebbe preso possesso dell'incarico e sarebbe stato collocato in servizio come agente temporaneo;
tale presa di possesso avrebbe trovato legittimazione nella selezione che il predetto dottor Vaudano avrebbe superato unitamente ad altri due colleghi magistrati, dottori Piacente e Perduca;
tanto in totale dispregio della procedura prevista in assenza di provvedimenti autorizzativi;
al fine di poter prendere servizio, giusta quanto prevede la legge italiana, il dottor Vaudano avrebbe dovuto, previo collocamento fuori ruolo dalla magistratura, ad opera del consiglio superiore della magistratura, essere autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, onde poter essere assunto dall'organismo posto presso la Commissione europea;
tale autorizzazione non è mai stata concessa, ed anzi, con specifico riferimento alla posizione del dottor Vaudano, su conforme parere negativo del Ministro della giustizia, per ben due volte il Presidente del Consiglio dei ministri ha respinto la richiesta di autorizzazione con appositi provvedimenti;
sul punto è intervenuta una deliberazione della Camera dei deputati italiana che ha impegnato il Governo a non concedere l'autorizzazione ai magistrati italiani destinati all'Olaf;
il direttore dell'Olaf avrebbe dato corso a tale assunzione, pur consapevole delle gravissime conseguenze di tale atto, preso in palese violazione della legge italiana disciplinante la materia delle risoluzioni politiche sul punto assunte dal Parlamento italiano -:
se corrisponda al vero che il dottor Vaudano abbia assunto servizio presso l'Olaf;
in caso affermativo quali iniziative si intendano intraprendere in ordine alla ripresa di servizio presso la Corte di cassazione da parte del dottor Vaudano ovvero alla dichiarazione di decadenza dello stesso dalle funzioni;
quali iniziative di carattere disciplinare siano state intraprese nei confronti del magistrato;
quali iniziative di carattere diplomatico siano state intraprese nei confronti della direzione dell'Olaf in relazione a tale grave atto tendente a vanificare le previsioni normative italiane in materia e le direttive di carattere politico assunte sul punto dal Parlamento italiano.
(3-00872)


Pag. 3564

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
la forma più estrema ed evidente di povertà, nella società italiana ed in genere nelle società industrializzate, è rappresentata dalle persone senza dimora che, al problema già di per sé grave dell'estrema difficoltà incontrata nel risolvere i problemi quotidiani di sussistenza, aggiungono il problema della indisponibilità di un alloggio stabile ed adeguato;
si tratta di una popolazione per molti versi visibile ma per molti altri versi nascosta, caratterizzata da situazioni individuali profondamente differenti fra di loro: persone con disabilità psichiche o mentali, o con stili di vita rischiosi, giovani o adulti in difficoltà con la propria famiglia, immigrati poveri eccetera, tutti peraltro uniti dalla condizione di mancanza delle risorse economiche sufficienti a dotarsi di un'abitazione nel presente o nel futuro prossimo e dalla difficoltà a relazionarsi con il prossimo;
la ricerca effettuata dalla fondazione Zancan di Padova dal titolo «Indagine sulle persone senza dimora» ha tentato di raggiungere una stima quantitativa delle persone senza dimora individuando il numero approssimativo di 17.000 individui;
appare in stridente contraddizione con l'immagine di un paese che ha il giusto e legittimo orgoglio di essere una delle più importanti potenze del mondo registrare un numero ancora così elevato di persone senza dimora, sicché occorre attivare una serie di politiche, di concerto con gli enti locali, per la progressiva riduzione quantitativa del fenomeno -:
quali risorse il Governo intenda impegnare e quali politiche intenda attivare, tenuto anche conto delle differenti motivazioni che stanno alla base del fenomeno, per organizzare una seria strategia, di concerto con gli enti locali, al fine di ridurre il numero, ancora troppo elevato, di persone prive di dimora.
(3-00875)

VITALI, OSVALDO NAPOLI, TANZILLI, LUPI, PAOLO RUSSO, AZZOLINI, SAPONARA, MARRAS, PERROTTA, PALMIERI, MINOLI ROTA, BALDI, LUSSANA, ORSINI, ARNOLDI, LAINATI, PAOLETTI TANGHERONI, GARAGNANI, FONTANA, PAROLI, D'ALIA e LUSETTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in occasione dell'ultimo vertice G8 a Genova vi è stato, soprattutto da parte dell'Italia, l'impegno ad azzerare il debito dei paesi del Terzo mondo nei confronti del nostro Paese;
tale debito consiste in ogni somma degli Stati africani dovevano all'Italia a seguito di servizi offerti o prestiti percepiti;
di recente una delegazione del Ghana si è sentita rispondere che nelle innanzi descritte previsioni non rientrava il debito del Ghana nei confronti dell'Alitalia ammontante a poco più di 22 milioni di euro, in quanto titolare dello stesso risultava la compagnia aerea ghanese;
detta compagnia aerea è partecipata al cento per cento dallo Stato del Ghana -:
quale sia l'intendimento del Governo e, ove occorra, la sua interpretazione autentica sulla questione esposta in premessa che, a parere degli interroganti, dovrebbe essere nel senso di fare rientrare il debito descritto nella previsione di azzeramento.
(3-00877)

Interrogazione a risposta in Commissione:

RAISI, SAIA e BUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
risulta che l'imprenditore Bibi Ballandi, a capo di una cordata di società, produce, in regime di quasi monopolio, i programmi di varietà della RAI;
nonostante negli anni ci sia stato un avvicendamento di direttori generali e di


Pag. 3565

Consiglio di amministrazione, il Ballandi ha continuato a produrre i vari programmi d'intrattenimento dell'azienda;
risulta agli interroganti che per l'assoluta mancanza di concorrenza, i costi dei programmi prodotti dal signor Ballandi sono vertiginosamente aumentati;
tutti i programmi di varietà musicale di Rai Uno sino alla primavera del 2002 sarebbero stati già appaltati al signor Ballandi, secondo quanto dichiarato, a Bologna, da uno dei direttori Rai durante la conferenza stampa del «Premio Italia»;
in più di due anni Ballandi ha prodotto, per la Rai, oltre 200 programmi o puntate televisive, e nel 2001, ha già realizzato i seguenti programmi: Capodanno 2001; I Gladiatori; David di Donatello; Programma di Luttazzi; Programma di Celentano; Sette per Uno; Programma di Panariello; Programma di Fiorello;
per il 2002 gli sarebbero stati già assegnati i seguenti programmi: Programma di Dalla; Programma di Fiorello; Taratatà; Programma di Morandi; Programma di Celentano; Spettacolo Estate 2002 da Mirabilandia;
secondo gli interroganti da quanto esposto si evince una situazione di assoluto monopolio nella gestione dei programmi del palinsesto Rai -:
quali interventi intendano adottare gli interrogati per eliminare il fenomeno del monopolio di fatto e cosa intendono fare per garantire un regime di trasparenza e di libera concorrenza capace di determinare un significativo abbattimento dei costi di gestione.
(5-00825)

Interrogazione a risposta scritta:

GIACCO, CALZOLAIO e PAOLA MARIANI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il giorno 2 aprile 2002 alle ore 12.30 circa in località «Fonte della Jiumenta», alle pendici del Monte Porche, nel comune di Castelsantangelo sul Nera - Macerata -, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un escursionista scivolava mentre percorreva il sentiero che lo portava in vetta;
i compagni del gruppo, resisi immediatamente conto della gravità dell'incidente e della difficoltà a recuperare l'infortunato, provvedevano a chiamare immediatamente la centrale operativa del 118;
vista la particolarità della zona, la chiamata veniva captata dal ponte telefonico della centrale operativa di Foligno, anche se l'area di competenza dell'accaduto ricadeva in quella di Macerata;
il 118 di Foligno, non conoscendo la zona di pertinenza e non sapendo a quale centrale operativa competesse, provvedeva immediatamente a inoltrare la chiamata sia alla centrale operativa di Macerata che a quella di Ascoli Piceno;
nel contempo la centrale operativa di Foligno portava a conoscenza dell'accaduto, riferendo dati e numero di cellulare di chi aveva inoltrato la chiamata di soccorso, alle forze dell'ordine e al comando provinciale dei Vigili del fuoco di Perugia, informandoli anche delle attività di soccorso attivate;
le centrali del 118 di Macerata e Ascoli Piceno si coordinavano tra loro per attivare le operazioni di soccorso interessando immediatamente le squadre del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico della provincia di Macerata e di Ascoli Piceno che, vista la gravità del paziente (trauma cranico, trauma toracico, e sospette fratture), di concerto alla Centrale 118 di Ascoli, decidevano di far intervenire l'eliambulanza della regione Abruzzo in quanto provvista di verricello, necessario per il soccorso;
un tecnico del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico veniva imbarcato


Pag. 3566

a bordo dell'elicottero per essere trasportato sul luogo dell'incidente insieme ad un medico e ad un infermiere mentre una squadra del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico tentava di arrivare sul posto a piedi da altro versante;
un elicottero dei Vigili del fuoco proveniente dal nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco di Arezzo, intervenuto sul luogo dell'incidente, dopo aver recuperato l'infortunato, partiva con il paziente, senza nessuna assistenza medica a bordo, per l'ospedale di Foligno;
l'eliambulanza, raggiunto il luogo dell'incidente immediatamente dopo la partenza dell'elicottero dei Vigili del fuoco, constatato che il recupero era stato già effettuato fece rientro alla sede di partenza;
la legge 21 marzo 2001, n. 74 «Disposizioni per favorire l'attività svolta dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico» tramite le due fondamentali norme che attribuiscono, da un lato, le funzioni di coordinamento al responsabile del CNSAS in caso di intervento nel soccorso anche di altre organizzazioni (articolo 1 comma 2) e dall'altro, il principio della competenza esclusiva nell'attuazione dei servizi di elisoccorso sanitario gestiti dalle Regioni e dalle Provincie autonome nell'ambito dei servizi di urgenza medica (articolo 2 comma 2) sancisce compiti primari di intervento in caso di incidenti nel territorio montano al CNSAS -:
quali provvedimenti intenda intraprendere per fare chiarezza sul caso specifico e sulle competenze in materia di soccorso sanitario nel territorio montano ed ipogeo;
quale sia la competenza per il coordinamento delle operazioni di soccorso e di ricerca quando, oltre alle squadre del CNSAS, intervengano le forze dell'ordine e le squadre dei Vigili del fuoco.
(4-02678)