Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 128 del 10/4/2002
Back Index Forward

Pag. 72


...
(Gestione dell'INAIL - n. 3-00530)

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, onorevole Viespoli, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Cola n. 3-00530 (vedi l'allegato A - Interrogazioni sezione 2). Credo che questa volta la risposta a tale interrogazione sia nella sua agenda.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Signor Presidente, questa volta sì. L'interrogazione in oggetto pone una serie di questioni significative in relazione alla gestione e alle scelte dell'INAIL. Rispetto alle


Pag. 73

questioni sollevate dagli interroganti, viene fornita una prima risposta che, da una parte, attiene all'acquisto degli immobili, alla questione relativa all'informatica ed alla scelta di utilizzare la trattativa privata, al tema delle consulenze esterne, agli investimenti universitari e a quelli effettuati in Libia e, dall'altra, tiene conto del richiamo rivolto al Governo, in virtù del suo ruolo e della sua funzione, per raccordare l'andamento e la gestione dell'INAIL alle modificazioni introdotte, in particolare, dalla delega riguardante la materia previdenziale.
Per quanto riguarda le questioni relative all'acquisto degli immobili, l'istituto non procede al versamento di corrispettivi per l'acquisto degli immobili senza che sia accertata l'assenza di ipoteca ovvero senza che la controparte abbia provveduto alla relativa cancellazione. Esso provvede all'acquisto di immobili per i propri usi istituzionali nel quadro delle prescritte autorizzazioni ministeriali e rispetto alle scelte concordate con i ministeri competenti. In particolare, gli investimenti nel campo dell'edilizia sanitaria sono individuati con appositi decreti ministeriali.
Gli interroganti sanno certamente che tale attività dell'INAIL è regolata da un complesso normativo che consente all'istituto di utilizzare il 15 per cento delle disponibilità finanziarie nei settori sanitari, dell'istruzione e della ricerca, anche se in campo universitario è possibile raggiungere la quota del 25 per cento; il che deve avvenire nell'ambito di un'attività di raccordo con i ministeri interessati.
Per quanto concerne gli acquisti effettuati dall'ente, si precisa che, per quanto riguarda gli investimenti a carattere strategico e di portata più rilevante, si utilizza mediamente la procedura di gara; invece, per quanto concerne l'utilizzo e il ricorso a trattative private, l'istituto precisa che ciò accade su oggetti informatici aggiuntivi nell'ambito della vigente normativa e, comunque, le trattative più significative sono state sottoposte all'AIPA che le ha ritenute congrue sul piano tecnico ed economico, anche in relazione alla scelta della forma di negoziazione.
Per quanto riguarda la questione delle consulenze esterne, si sottolinea che ad esse si fa ricorso (almeno così viene riferito dall'istituto) nei casi e nell'ambito della normativa.
Per quanto riguarda, inoltre, gli investimenti universitari e quelli effettuati in Libia, è in corso un primo protocollo di intesa dopo l'adesione dell'INAIL al progetto e-form promosso dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, cui partecipano diversi atenei del Mezzogiorno. Vi è un primo protocollo d'intesa stipulato con la regione Campania e con gli atenei campani, analogo protocollo è stato sottoscritto con la regione Sicilia ed è in corso di definizione un accordo con la regione Puglia.
Per quanto riguarda il progetto di collaborazione con la Libia finalizzato alla ristrutturazione di un centro riabilitativo nonché di un'officina protesica siti in Bengasi, si precisa che all'iniziativa promossa e guidata dal Ministero degli affari esteri ha aderito l'istituto, con delibera consiliare del 28 settembre del 2000. Questo progetto registra, comunque, una pausa di riflessione e, in ogni caso, nell'ambito della previsione complessiva si esclude ogni diretta o indiretta partecipazione finanziaria da parte dell'istituto.
Per quanto riguarda, infine, la questione posta circa gli incarichi dirigenziali in via di attribuzione, l'ente non prevede di determinare il conferimento di nuovi incarichi.
Ciò detto in relazione ad un primo esame degli elementi acquisiti presso l'istituto voglio assicurare gli interroganti che il Ministero, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, porrà in essere tutte le iniziative e le azioni necessarie per garantire da parte dell'Inail lo svolgimento corretto delle proprie funzioni. Ciò dovrà essere, inoltre, in coerenza e non in contrasto con l'intervento più complessivo prefigurato dal Governo nel disegno di legge collegato previdenziale nel quale, attraverso provvedimenti delegati, viene perseguito l'obiettivo di dare maggiore funzionalità ed efficacia


Pag. 74

all'attività degli enti previdenziali anche attraverso una riduzione complessiva dei costi gestionali.

PRESIDENTE. L'onorevole Cola ha facoltà di replicare.

SERGIO COLA. La prima parte della risposta dell'onorevole Viespoli è, indubbiamente, asettica: non fa altro che riprendere le giustificazioni date dall'INAIL che, però, non esauriscono la tematica e, soprattutto, non soddisfano le esigenze di trasparenza rappresentate nell'interrogazione.
Mi soffermerò telegraficamente sui quattro punti segnalati nell'interrogazione. Il primo riguarda l'acquisto degli immobili: si è data una giustificazione (da parte dell'INAIL, non del Governo) circa gli immobili destinati alla sanità e non ad altro tipo di acquisto di immobili. Noi abbiamo segnalato una scelta dei contraenti che giustamente non possono essere, nell'ambito delle proprietà in loro disponibilità, toccati da alcun tipo di ipoteca: ove mai vi fosse qualche garanzia reale è chiaro che il discorso non si porrebbe proprio o si porrebbe per determinati aspetti. Dunque, non considero assolutamente soddisfacente questa parte della risposta. Ripeto, mi riferisco a quella data dall'INAIL perché il Governo, alla fine, ha aperto uno spiraglio, che mi soddisfa ampiamente, asserendo che farà tutto il possibile perché questi controlli vengano effettuati in modo più serrato e più vigile, quasi a voler dire che qualche cosa non va (e che qualcosa non vada è dimostrato in maniera chiarissima).
Potrei anche bypassare gli altri argomenti che, per la verità, sono oggetto di interpretazioni un po' diverse, come quelli che si riferiscono agli investimenti di 200 miliardi a cui il sottosegretario non ha fatto cenno, ancorché riguardino i campus universitari della mia regione.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. L'ho detto!

SERGIO COLA. Sì, l'ha detto, però al fine di dare una giustificazione a simile tipo di scelta che, tra l'altro, non sarebbe stata ortodossa o lo sarebbe solo nelle giustificazioni date dall'INAIL. Potrei anche bypassare gli assetti strutturali perché chiaramente è stata data una risposta.
Non posso assolutamente ritenermi soddisfatto, almeno nell'ambito dei chiarimenti offerti al Governo dall'INAIL, per quanto riguarda le trattative private. Abbiamo denunciato tutto ciò non sulla scorta di informazioni aeree, ma sulla scorta di un preciso documento, un atto di accusa vero e proprio dell'alta dirigenza dell'INAIL che reca la data 30 ottobre 2001 (l'interrogazione è del 14 dicembre 2001). Nell'ambito delle trattative private si è fatto cenno, per la verità, ad alcune anomalie considerevoli che hanno riguardato, ad esempio, i rapporti con l'Ibm, con la Telecom e con l'ENEL.it. Per la verità, questa denuncia da parte dell'INAIL si è manifestata estremamente precisa e corretta se è vero - e metto a disposizione del sottosegretario un documento importantissimo - che l'Espresso in un numero di gennaio 2001 riprendeva la tematica. Per motivi di attenzione e di carattere etico non mi soffermerò sugli aspetti personalistici che riguardano il presidente in carica dell'INAIL ed i suoi familiari, ma mi soffermerò, invece, su una trattativa privata che ha veramente dell'allucinante, nel vero senso della parola.
Il sottosegretario deve sapere che l'INAIL aveva contratto una convenzione con le Poste italiane, con la quale si stabiliva di affidare alle stesse tutto il lavoro dell'INAIL e, invece, inopinatamente - e questo il sottosegretario dovrebbe saperlo in ogni caso lo informo in questo momento -, affida all'Enelit (che, come ella ben sa, fa capo all'ENEL) l'incarico di far recapitare a 6 milioni di casalinghe comunicazioni ed una informativa relative alla loro assicurazione.
Tra l'altro, tale informativa è stata recapitata alla fine del 2001, relativamente all'assicurazione di cui le casalinghe avrebbero potuto usufruire per l'anno


Pag. 75

2001, cioè negli ultimi sette, otto, dieci, quindici giorni dell'anno: tutto ciò è veramente assurdo ed allucinante.
Tuttavia, il fatto grave è che il costo di questa operazione era superiore a 10 miliardi, quindi si sarebbe dovuto far ricorso alla normativa europea sugli appalti; invece, si ricorre alla trattativa privata e si privilegia, non le Poste con cui vi è la convenzione, ma l'Enelit di cui fa parte, a livello organico, la figlia del presidente dell'INAIL (così denuncia l'Espresso, di cui metto a disposizione una copia).
Analoga operazione si fa con la Telecom, nonostante vi sia una direttiva europea che vieta il privilegio, atteso che sia cessato il monopolio; successivamente a questa direttiva europea, ci si comporta nella stessa maniera e si privilegia Telecom. Se questi non sono comportamenti meritevoli di censura e di conseguenti provvedimenti da parte del Governo, non vedo quali debbano essere quelli che meritano un siffatto e decisivo intervento da parte dello stesso. Metto a disposizione - lo ripeto - del sottosegretario questo documento - che, per la verità, è successivo alla presentazione dell'interrogazione - nella certezza che, oltre alle assicurazioni date alla fine del suo intervento che mi tranquillizzano nel vero senso della parola, si entri anche nel concreto delle intenzioni del Governo e si ponga fine a questa scellerata gestione dell'INAIL.

Back Index Forward