Allegato B
Seduta n. 112 dell'8/3/2002


Pag. 3172


...

INTERNO

Interrogazione a risposta scritta:

DEIANA e CENTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in un articolo apparso su Liberazione del 17 febbraio 2002 si dà notizia della chiusura della locanda atlantide sita nella


Pag. 3173

zona di San Lorenzo poiché nelle giornate in cui si svolgeva il Carnevale si stava svolgendo nei locali una festa danzante, attività che un'associazione culturale non può svolgere;
l'11 febbraio 2002, il quotidiano de La Repubblica - si legge sempre sull'articolo - pubblica un'intervista al presidente del municipio, Orlando Corsetti, che dà una descrizione di San Lorenzo assolutamente allarmista e che inneggia alla repressione;
nella programmazione dell'associazione sono inserite diverse manifestazioni culturali, come corsi di teatro per bambini, seminari, laboratori teatrali, serate di musica etnica, jazz, rock, tango argentino, percussioni africane, recital di canzoni della tradizione ebraica, serate di solidarietà con associazioni quali emergency, amnesty international, Ics, greenpeace e altre;
l'attività culturale che ha come fine la conoscenza, lo scambio, la crescita attraverso il mezzo musicale, teatrale, cinematografico, artistico, è uno dei mezzi migliori per contrastare il degrado delle città, delle periferie, dei giovani;
nell'articolo si cita un'ordinanza del questore di Roma che definisce anche il quartiere di San Lorenzo una zona da tenere sotto sorveglianza, puntando particolare attenzione agli «indigenti», ai «senza fissa dimora», agli «stranieri», ai «giovani che fanno rumore» -:
se non ritenga utile proporre la riformulazione dell'ordinanza del Questore di Roma in modo da affrontare in maniera efficace gli eventuali fenomeni di criminalità, garantendo integralmente l'esercizio dei diritti di cittadinanza di singoli e dei soggetti collettivi (come ad esempio la locanda atlantide);
se non ritenga di dover disporre la riapertura dei locali dell'associazione culturale «locanda atlantide» visto anche il rispetto da parte dei soci di tutte le norme di sicurezza;
se non ritenga che la citata ordinanza contenga o rappresenti un attacco alla vita culturale, artistica di questa città che rischia di creare un clima di tensione immotivato e un clima di repressione verso immigrati e senza fissa dimora, anch'essi menzionati nell'ordinanza.
(4-02416)