Allegato B
Seduta n. 94 del 7/2/2002


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ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta scritta:

GERACI e CARUSO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
Banca Carime è stata ceduta da Banca Intesa a Banca Popolare Commercio ed Industria nel giugno 2001, ad un prezzo complessivo di 3,075 miliardi di lire, con una operazione frazionata che ha già visto il trasferimento del 75 per cento del pacchetto azionario di Carime e che dovrà completarsi entro il prossimo 2004.
le quote residue del pacchetto azionario Carical erano state rilevate nel 1997 da Banca Intesa che le aveva acquistate dalla fondazione Carical, che ne deteneva il 39 per cento all'irrisorio costo di 130 miliardi di lire, di gran lunga inferiore al prezzo pagato 2 anni dopo dalla Banca Popolare di Commercio ed Industria alla stessa Banca Intesa;
Banca Carime, attraverso la sua radicale presenza nel territorio calabrese e più complessivamente nel meridione con oltre 325 sportelli, ha rappresentato, attraverso le banche originarie Carical, Carisal, e Caripuglia, lo strumento più importante per lo sviluppo del territorio e la banca di riferimento per l'intera popolazione;
la raccolta di Carime l'anno 2000 è stata circa pari a lire 26.000 miliardi di lire (di cui oltre 12.000 miliardi solo in Calabria), confermando la forte vocazione al risparmio della popolazione del meridione, mentre gli impieghi complessivi sono ammontati solo a circa 6.000 miliardi (di cui 3.000 miliardi in Calabria);
risulta all'interrogante che Banca Carime continui a perdere quotidianamente quote di mercato a favore di una concorrenza sempre più agguerrita da parte di altri istituti di credito che nel Sud trovano facile terreno di crescita e di sviluppo;
gli stessi vertici di Carime hanno scelto di rivolgersi ad imprese del nord per supportare Carime nelle varie attività, distogliendo così un importante indotto alle imprese del meridione con grave pregiudizio per l'intera economia locale;
così facendo si è ingenerata tensione e preoccupazione tra i dipendenti, disaffezione nella clientela che sempre più preferisce rivolgersi ad altre banche;
il perdurare di una siffatta situazione porterà grave pregiudizio alla Banca, ai lavoratori, al territorio e una contrazione dei posti di lavoro e, più in generale ad un peggioramento della già fragile situazione economica del Sud -:
se il Governo non intenda attivare iniziative di concertazione tra la Banca Carime e le organizzazioni dei lavoratori, al fine di scongiurare il rischio della perdita di posti di lavoro.
(4-02063)