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trasferiti non già da altre amministrazioni del territorio, ma da altre zone geograficamente lontane e quale sia il costo complessivo per lo Stato nella gestione di questa operazione.
il signor Amedeo Della Rosa, nato a Sessa Aurunca il 16 settembre 1923 usufruisce della pensione di guerra n. 2074929;
solo dopo attenta verifica effettuata con persone che versano in analoga situazione lo stesso ravvisava un consistente divario dell'assegno mensile;
a fronte di questa situazione il signor Della Rosa ha iniziato una fitta corrispondenza con la Direzione provinciale del tesoro di Frosinone, nella quale veniva segnalata l'esigenza di dover provvedere al ricalcolo della pensione stessa;
l'Amministrazione provinciale del Tesoro di Frosinone, dopo un attento riesame, ha decretato, a decorrere dal 1o luglio 1990, l'assegno integratore per anzianità di servizio, annesso alla pensione di guerra, omettendo, però, gli anni dal 1985 al 1990 per prescrizione dei termini;
l'omissione di questi cinque anni ha comportato una perdita per il signor Della Rosa di circa 9 milioni di lire, per una colpa certamente non ascrivibile all'interessato stesso che si era altresì interessato personalmente fin dal 1984 -:
se non intenda intervenire con la massima urgenza presso la Direzione provinciale del Tesoro di Frosinone, al fine di ristabilire il diritto del signor Della Rosa al reintegro dei 9 milioni sul trattamento di pensione di guerra a lui spettante.
(4-01956)
il quotidiano l'Opinione di giovedì 24 gennaio 2002, alla pagina 2, in un articolo dal titolo «La conferma della Corte dei conti: il buco di bilancio lasciato dall'Ulivo esisteva davvero», dà notizia della conferenza stampa tenuta dal Procuratore Generale dottor Vincenzo Apicella dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario svoltasi il 23 gennaio 2002;
nel corso di tale conferenza stampa, il Procuratore Generale della Corte dei conti avrebbe parlato del discusso e contestato buco contabile lasciato in eredità dal precedente governo, ipotizzando una cifra di 50 mila miliardi, subito dopo avvertendo che nessuno è peraltro in grado di affermare con certezza l'esistenza del buco medesimo;
la vicenda del «buco contabile» è troppo importante per lasciarla confinata nelle nebbie dell'incertezza o nella soggettività delle interpretazioni;
la stessa credibilità del Governo, che ha ribadito con fermezza l'esistenza del «buco», è legata all'effettiva prova dello sbilancio -:
anche in ragione delle dichiarazioni attribuite al procuratore generale della Corte dei conti dottor Vincenzo Apicella, se sia stato riscontrato oggettivamente il «buco contabile» lasciato dal precedente governo e, in caso affermativo, a quale somma ammonti.
(4-01958)
il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112 è relativo al conferimento alle regioni di funzioni anche in materia di programmazione negoziata;
con la delibera CIPE n. 127 dell'11 novembre 1998 sono stati estesi ai settori dell'agricoltura e della pesca gli strumenti della programmazione negoziata;
la delibera CIPE n. 77 del 9 giugno 1999 ha riservato ai patti territoriali specializzati nei settori turismo, agricoltura e pesca risorse finanziarie per un importo massimo di 350 miliardi di lire;
la decisione della Commissione europea del 6 settembre 1999 e il relativo decreto del Ministro del tesoro, bilancio e della programmazione economica del 1o dicembre 1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 7 dicembre 1999 sono relativi all'estensione all'agricoltura e alla pesca degli strumenti previsti dalla programmazione negoziata;
sulla Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 1999, n. 298 è stato pubblicato il comunicato di rettifica relativo al decreto del Ministro del tesoro, bilancio e della programmazione economica del 1o dicembre 1999;
con la delibera CIPE n. 14 del 15 febbraio 2000 veniva emanato un bando per i patti territoriali specializzati, cui potevano partecipare i patti la cui istruttoria fosse pervenuta al ministero entro il 15 maggio 2000;
nella citata delibera del 15 febbraio 2000 è previsto, al punto 6, il riordino delle procedure relative agli strumenti di programmazione negoziata entro il 31 dicembre 2000, al fine consentire alle regioni l'esercizio delle funzioni loro conferite in materia dal decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998;
i soggetti promotori del patto territoriale generalista della provincia di Macerata, al fine di non deludere le aspettative originatesi sul territorio, e di garantire il mantenimento di quella tradizionale specificità locale, risiedente in un particolare legame tra sviluppo economico-produttivo ed agricoltura, hanno, in data 26 gennaio 2000, affidato alla società rinascita e sviluppo, soggetto responsabile del patto generalista di cui sopra, l'esecuzione di tutti gli adempimenti necessari ad attivare il patto tematico per l'agricoltura;
nella delibera Cipe n. 31 del 17 marzo 2000 è stato stabilito di accelerare la fase di riordino delle procedure relative alla programmazione negoziata, anticipando al 30 giugno 2000 la riforma dei relativi strumenti. Tale delibera n. 31 ha decretato la sospensione delle attività di supporto ed assistenza tecnica, nonché le attività di istruttoria bancaria, con la sola eccezione dei patti specializzati nei settori dell'agricoltura e della pesca, le cui istruttorie avrebbero dovuto essere concluse entro i termini previsti dalla citata delibera CIPE del 15 febbraio 2000, ossia entro il 15 maggio 2000;
la delibera CIPE n. 69 del 22 giugno 2000 ha prorogato al 30 settembre 2000 la conclusione delle istruttorie previste dalla delibera n. 31 del 15 febbraio 2000, purché avviate entro il 31 maggio 2000;
la delibera CIPE n. 96 del 4 agosto 2000 ha prorogato al 30 novembre 2000 il termine di cui sopra;
al 31 maggio 2000 la società stava ancora svolgendo le attività di programmazione e concertazione e la raccolta dei progetti imprenditoriali da inserire nel patto si è conclusa in data 20 novembre 2000; pertanto, non è stato possibile avviare l'istruttoria bancaria dei patti territoriali per l'agricoltura;
l'atto di indirizzo sulla regionalizzazione degli strumenti di programmazione negoziata per lo sviluppo locale, del 4 aprile 2001, stabilisce che a fare data dal 1o gennaio 2002 sono attribuite alle regioni risorse aggiuntive per le aree depresse, stanziate e destinate agli strumenti di programmazione negoziata, fatte salve quelle destinate ai contratti di programma di competenza statale;
a tutt'oggi non è stato ancora definito il riordino degli strumenti di programmazione negoziata in virtù del processo di regionalizzazione;
l'articolo 67 della legge finanziaria non presenta il relativo capitolo di spesa;
la circolare del Ministero delle attività produttive n. 1.178.501 del 16 gennaio 2002 stabilisce che le economie generali nell'ambito dei patti agricoli finanziati, il cui onere per le infrastrutture non è a carico della finanza statale, possono essere utilizzate dai rispettivi soggetti responsabili per la copertura finanziaria delle opere infrastrutturali -:
come intendano finanziare il patto territoriale per l'agricoltura della provincia di Macerata e altri patti tematici analoghi;
con quali procedure e con quali tempi i Ministri competenti e il CIPE intendano garantire il buon esito della raccolta dei vari possibili progetti imprenditoriali contenuti nei patti tematici.
(4-01960)
in passato il sottoscritto ha già presentato atti ispettivi in merito al costituendo ufficio del territorio nella provincia del Verbano Cusio Ossola;
il ministero ha riferito come la sua istituzione operativa sia ormai imminente, tanto che risulta all'interrogante siano state già avviate le procedure di mobilità per il trasferimento all'ufficio di personale già impiegato in altri uffici e/o istituzioni pubbliche della zona;
successivamente, e cioè solo nelle scorse settimane, sarebbe intercorso un accordo tra il ministero dell'economia e delle finanze e le rappresentanze sindacali in forza del quale un notevole gruppo di persone (sembra in numero di 38) verrebbe trasferita nel Verbano Cusio Ossola e all'ufficio di Biella mediante mobilità da aree del centro e sud d'Italia contro il riconoscimento di una indennità di trasferimento che si aggirerebbe sui 35.000 euro a persona, e contro l'impegno a non richiedere il ritrasferimento ad altra sede per un triennio;
a questo punto apparirebbe molto confusa la posizione di quei dipendenti pubblici che già hanno ricevuto il riconoscimento a nuovo ruolo e la comunicazione del trasferimento, ma che sono tuttora in situazione di stallo in quanto i predetti trasferimenti sarebbero verbalmente congelati nonostante le comunicazioni ufficiali da loro ricevute e trasmesse agli Enti e/o Comuni di appartenenza;
in alcuni casi gli Enti di appartenenza avrebbero già bandito i concorsi o le procedure per la copertura dei posti teoricamente lasciati liberi, ma ancora impegnati stante il non avvio operativo dell'Ufficio -:
quale sia l'effettiva situazione del costituendo ufficio per il territorio del Verbano Cusio Ossola;
quando si ritenga che lo stesso sarà effettivamente operativo;
quanti dipendenti saranno ivi inseriti nell'organico e quanti di essi verranno
(4-01975)