da anni opera in Africa e, negli ultimi anni, nella Repubblica dello Zimbabwe, il dottor Carlo Spagnolli, medico originario di Rovereto (Trento), figlio del defunto senatore Giovanni Spagnolli, che fu anche presidente del Senato della Repubblica;
il dottor Carlo Spagnolli mantiene una rete di rapporti di amicizia, informazione e solidarietà nel Trentino, a sostegno della propria attività medica e umanitaria, soprattutto per i malati di AIDS;
in passato il dottor Spagnolli ha operato in Uganda, in Etiopia, in Cameroun e ora, da anni, è attivo nello Zimbabwe, dove ha enorme diffusione l'AIDS;
già all'inizio del 2001 il dottor Spagnolli, nella sua rete di contatti informativi con l'Italia e il Trentino in particolare, aveva attirato l'attenzione sulla gravissima situazione economica, politica e militare in atto nello Zimbabwe;
martedì 20 novembre 2001 il quotidiano trentino L'Adige ha pubblicato in prima pagine un allarmato articolo intitolato: «Drammatico appello del dottor Carlo Spagnolli dallo Zimbabwe: "Qui vogliono uccidere tutti"»;
nell'articolo del quotidiano viene riportato il seguente messaggio inviato, per e-mail, dal dottor Carlo Spagnolli alla sua rete di amici in Italia: «Carissimi tutti, ricordate la famigerata "Notte dei cristalli" a Berlino negli anni '30? Lo scatenarsi delle SA contro gli ebrei accusati di ogni nefandezza e crimine contro lo Stato? Quel tempo è arrivato anche qui. Oggi pomeriggio (16 novembre) è stata data alle fiamme la sede dal Partito di opposizione a Bulawayo, la seconda città del Paese, e tutti si attendono da un momento all'altro l'arrivo laggiù dei carnefici specializzati dell'esercito (la Quinta Brigata) a ripetere gli orrori degli anni '80, che fecero trentamila vittime fra i civili di quella regione. Temo molto anche per quel carissimo Arcivescovo Pius Ncube, guida e luce morale di tutta la Chiesa cattolica dello Zimbabwe, da sempre in prima linea per la difesa della verità e dei diritti umani, che le forze del male potrebbero far diventare presto un altro Monsignor Romero. Ricordateci tutti nella preghiera! Un abbraccio forte, vostro Carlo e famiglia»;
il giorno successivo, mercoledì 21 novembre 2001, lo stesso quotidiano, entrato in contatto diretto col dottor Spagnolli, sulla base di nuove informazioni dirette, ha pubblicato un altro servizio sulla drammatica situazione esistente nello Zimbabwe, quanto più ci si avvicina alle elezioni presidenziali, previste per la primavera del 2002 -:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza della gravissima situazione nella Repubblica dello Zimbabwe, evidenziata dal drammatico appello reso noto nei giorni scorsi dal dottor Carlo Spagnolli;
quali urgenti e doverose iniziative intenda assumere il Ministro degli affari esteri sia nei rapporti diretti con lo Zimbabwe, sia nell'ambito dell'Unione Europea, sia in relazione con gli altri Stati democratici che hanno rapporti con lo Zimbabwe;
se non ritenga necessario affrontare tempestivamente la grave situazione dello Zimbabwe anche nell'ambito dell'ONU, perché sia messa in atto ogni iniziativa necessaria a tutelare la vita, la sicurezza, la salute e il lavoro delle persone, e anche delle istituzioni religiose e civili, che sono minacciate dalle sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali.
(2-00156) «Boato».
l'inviata del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli è stata barbaramente assassinata in Afghanistan assieme ad altri tre operatori dell'informazione mentre svolgeva con coraggio e con passione la sua attività professionale;
le caratteristiche dell'uccisione potrebbero assomigliare a quelle di una vera e propria esecuzione;
nel suo ultimo articolo Maria Grazia Cutuli aveva parlato del ritrovamento di un'arma letale come il gas nervino -:
quali siano le iniziative del Governo italiano per ottenere ogni possibile collaborazione per l'accertamento della verità su questo fatto criminale;
quali siano le iniziative dello stesso Governo italiano per concorrere alla sicurezza degli operatori dell'informazione;
quali siano più in generale le valutazioni del Governo sull'accaduto.
(3-00460)
l'ipotesi che gli Stati Uniti d'America possano aprire un fronte iracheno nella guerra al terrorismo si fa sempre più concreta ed esplicita;
in verità vi sono anche autorevoli gruppi che tentano di impedire una avventura bellica contro l'Irak, saggiamente temendo che un attacco contro Saddam Hussein possa provocare un grave sfaldamento del grande fronte anti-talebano magistralmente realizzato dalla diplomazia americana;
peraltro, nel corso di un convegno dei 144 Stati firmatari della Convenzione che vieta lo sviluppo e l'uso delle armi biologiche, svoltasi il 19 novembre 2001 a Ginevra, il Sottosegretario di Stato americano, John R. Bolton, ha lanciato contro l'Irak l'accusa di «aver approfittato di questi ultimi tre anni in cui le ispezioni dell'Onu sono state sospese, per portare avanti il suo programma di sviluppo di armi biologiche a scopo offensivo» e quindi ha aggiunto: «Temiamo che Osama Bin Laden possa aver tentato di procurarsi armi biologiche, seppur rudimentali, possibilmente con l'aiuto di uno Stato»;
da tempo è noto che gli Stati Uniti ritengono che lo Stato che ha fatto da supporto ad Osama Bin Laden sia l'Irak;
il quotidiano americano «Usa Today» in data 19 novembre 2001 ha parlato di un piano del Dipartimento della Difesa per un intervento militare contro Saddam Hussein ed ha scritto di possibili «massicci bombardamenti aerei di bersagli militari, che includono il quartier generale e caserme periferiche della Guardia Repubblicana» (confrontare Il Sole 24 Ore di martedì 20 novembre 2001, alla pagina 3);
l'eventualità di una escalation militare (non sono esclusi, dagli Stati Uniti, bombardamenti di basi terroristiche in Somalia, Yemen, Indonesia e Mauritania) genera seri problemi ai Paesi europei ed all'Italia (confrontare Il Sole 24 Ore citato);
in particolare il nostro Paese, per la sua collocazione, potrebbe trovarsi in una difficile situazione laddove si sfaldasse il fronte anti-talebano -:
quale sarebbe la posizione del Governo italiano laddove si verificasse la temuta escalation militare da parte degli Stati Uniti e quale sarebbe il margine di manovra del Governo in rapporto al mandato (ed ai suoi limiti) ricevuto dal Parlamento.
(3-00463)
l'Agenzia nazionale quotidiana Il Velino del 20 novembre 2001, ha dato notizia, sotto il titolo «Ocse, rappresentanti italiani contro il Governo», di una riunione contro la corruzione svoltasi a Parigi presso l'Ocse, in cui il nostro rappresentante diplomatico, il professor Guido Sacerdoti, ha diffuso alle delegazioni estere un documento critico sulla legge riguardante le rogatorie e sul falso in bilancio;
nella stessa edizione, Il Velino, ha anche reso noto che l'ambasciatore Francesco Olivieri e il suo vice Vincenzo Schioppa hanno convocato una riunione, per il 21 novembre 2001, degli ambasciatori di tutti i paesi aderenti all'Ocse allo scopo di non far applicare la legge sulle rogatorie -:
se i fatti sopraesposti corrispondano al vero;
in tal caso quali misure intenda adottare per far rispettare all'estero le leggi approvate dal Parlamento italiano.
(4-01439)
la legge n. 184 del 1983, successivamente modificata dalla legge n. 476 del 1998, disciplina il sistema delle adozioni internazionali, affidandone la gestione solo ad enti autorizzati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Commissione per le adozioni internazionali;
tale legge nata nello spirito di semplificare la notevole burocrazia che precede il sistema delle adozioni internazionali oltre che complicarlo ulteriormente diminuendo i soggetti autorizzati alla gestione di tale sistema affida nelle mani di pochi funzionari passaggi delicati dell'intero processo delle adozioni;
nell'ultimo periodo uno dei paesi maggiormente interessati dalle domande di adozione è l'Ucraina;
nell'ultimo periodo, molte delle coppie che hanno avuto rapporti con l'ambasciata italiana a Kiev in Ucraina hanno dovuto scontrarsi con la disonestà di alcuni funzionari;
molte segnalazioni sono giunte alle diverse Associazioni autorizzate e tante altre sono state indirizzate anche ai Ministri interrogati -:
se, in seguito alle numerose lettere dei cittadini e degli enti autorizzati, sia già stata aperta una istruttoria riguardante i fatti segnalati;
quali iniziative si intenda intraprendere per tutelare gli interessi dei cittadini e l'onorabilità delle istituzioni.
(4-01441)