TESTO AGGIORNATO AL 14 NOVEMBRE 2001
risulta offerto sul mercato italiano un filo per suture assorbibile in catgut, ricavato dagli intestini di bovini, il cui uso, seppure ridimensionato, sembra sia ancora preferito, anche per il minor costo, in alcune procedure chirurgiche ginecologiche, urologiche e pediatriche, mentre in altri Paesi delle Comunità europee ne è stato vietato l'utilizzo;
da quando si è evidenziata la possibilità di trasmissibilità della BSE collegata all'uso di tessuti animali per la realizzazione di presidi medici, anche il catgut è stato oggetto di valutazione, in quanto le procedure di inattivazione del prione non possono essere praticate perché modificherebbero le caratteristiche meccaniche del catgut stesso, rendendolo inutilizzabile;
il regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di encefalopatie spongiformi trasmissibili, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee del 31 maggio 2001, n. L 147, e successive modificazioni e integrazioni, all'allegato XI, punto 1, lettera a), tra i tessuti definiti «materiale specifico a rischio», include anche gli intestini, dal duodeno al retto, degli animali bovini di qualunque età, dei quali è vietata l'importazione sul territorio delle Comunità europee, mentre al successivo punto 6 dell'allegato XI al citato regolamento 999/2001/CE sono indicati i Paesi terzi, considerati indenni da BSE, dai quali è possibile importare tali materiali -:
se non ritenga di adottare specifiche iniziative normative per proibire l'uso di catgut per suture, dato che esistono valide alternative, così come già deciso dal Regno Unito, dalla Francia, dalla Germania e dall'Austria.
(3-00402)
i professori Carlo Casciani, preside della facoltà di medicina della III università di Roma, e Joseph Gonnella, direttore dell'Health Care della Jefferson University di Philadelphia hanno formulato, anche in dichiarazioni rilasciate all'agenzia giornalistica «AgenParl» in data 27 settembre 2001, alcune proposte riguardanti l'adozione anche in Italia del regime di prescrizione dei farmaci in base all'effettiva necessità di ciascun paziente e non in confezioni che spesso eccedono il reale fabbisogno;
nell'ambito delle medesime dichiarazioni il professore Gonnella ha illustrato anche quale potrebbe essere l'organizzazione più funzionale e meno costosa per il sistema ospedaliero;
l'interrogante ritiene che il Governo debba attivarsi nelle direzioni indicate dai due illustri clinici di fama internazionale -:
se il Governo intenda prendere in considerazione le proposte dei professori Casciani e Gonnella, adottando le opportune iniziative.
(4-01330)