Allegato B
Seduta n. 55 del 5/11/2001


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DIFESA

Interrogazione a risposta orale:

TURCO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il Ministro della difesa ha emanato una circolare destinata a regolare il congedo parentale e il congedo per la malattia del figlio per il personale militare;
in questa circolare si prevede che il trattamento economico da applicare al genitore dipendente sia quello previsto dalla legge (legge n. 53 del 2000, ora decreto legislativo n. 151 del 2001) e cioè per il congedo parentale, la corresponsione di un'indennità pari al 30 per cento della retribuzione per i primi 6 mesi di congedo ed entro il terzo anno di vita del figlio. Tale indennità è erogata anche per i mesi successivi di congedo (entro il decimo e l'undicesimo, a seconda dei casi) e entro gli otto anni di vita del figlio in caso di reddito annuo inferiore a 2,5 volte l'importo del trattamento minimo di pensione INPS, mentre non viene prevista nessuna indennità per il congedo in caso di malattia del figlio;
questo trattamento si rivolge al cosiddetto «personale non contrattualizzato» a ordinamento militare, cui non si


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applica la disciplina prevista dalla contrattualizzazione collettiva di comparto, ma a cui si applica la disciplina della licenza straordinaria che corrisponde a 45 giorni annui di licenza a retribuzione intera;
assorbendo le disposizioni del decreto legislativo n. 24 del 2000, l'articolo 58, comma 3, del testo unico maternità e paternità stabilisce che «il personale militare che si assenta dal servizio per congedo parentale e per la malattia del figlio è posto in licenza straordinaria per motivi privati, equiparata a tutti gli effetti a quanto previsto» dagli articoli del testo unico stesso che regolano tali congedi;
nel contempo, al personale non contrattualizzato a ordinamento civile è stato riconosciuto il diritto al congedo straordinario, che ha la medesima natura giuridica della licenza straordinaria;
le circolari predisposte dal Ministro della giustizia, dal Ministro dell'interno e dal Ministro delle politiche agricole e forestali, in relazione alla stessa materia, prevedono per il congedo parentale la possibilità di ottenere la copertura economica in quanto riconoscibile come congedo straordinario, qualora non fruito ad altro titolo nel corso dell'anno, e nel limite massimo di 45 giorni nei primi 3 anni di vita del figlio. Tale disciplina trova applicazione anche con riferimento alla malattia del figlio, nei primi 3 anni, sempre che il/la richiedente non abbia fruito del congedo straordinario ad altro titolo nell'anno;
il congedo straordinario applicato al personale non contrattualizzato ad ordinamento civile ha la stessa natura giuridica dell'istituto della licenza straordinaria prevista per il personale non contrattualizzato ad ordinamento militare, in quanto si tratta in entrambi i casi, di permessi aventi carattere di specialità rispetto al congedo ordinario, consentendo uno specifico trattamento di maggior favore;
prima della riforma apportata dalla legge n. 53 del 2000 sui congedi parentali e di quella apportata dal decreto legislativo n. 24 del 2000 sull'accesso delle donne al servizio militare, la questione era, di fatto, inesistente, in quanto mancava il personale militare femminile e il personale maschile aveva diritto all'estensione facoltativa solo nelle limitate condizioni previste dalle disposizioni ormai abrogate della legge n. 903 del 1977;
non si può limitare ad applicare alla lettera le ipotesi, per altro riduttive, previste dal decreto del Presidente della Repubblica n. 394 del 1995, ipotesi che per le forze di polizia ad ordinamento civile sono state abbandonate (decreto del Presidente della Repubblica n. 395 del 1995);
l'inserimento del congedo parentale e del congedo per malattia del figlio tra le fattispecie che consentono l'accesso alla licenza straordinaria - così come già riconosciuto dagli altri Ministeri competenti per il personale ad ordinamento civile - non altera l'assetto normativo, in quanto non si estende il periodo di licenza, che resta di 45 giorni, e si lascia al personale la scelta se chiedere o meno la copertura economica della licenza straordinaria per i primi periodi di congedo parentale o di congedo per la malattia del figlio -:
alla luce di quanto sinora esposto, quali iniziative il Ministro intenda assumere affinché venga posto fine all'ingiustificato diverso trattamento economico dell'istituto del congedo parentale e del congedo per malattia del figlio.
(3-00377)

Interrogazioni a risposta scritta:

MOLINARI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
pochi giorni fa il Financial Times, citando fonti ufficiali italiane, ha praticamente annunciato il disimpegno italiano nell'ambito del progetto europeo dell'aereo di trasporto tattico A400M in grado di trasportare truppe e mezzi da combattimento;


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il Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi nel commentare l'esclusione italiana dal prevertice di Gand a tre tra Germania, Inghilterra e Francia ha esplicitamente annunciato che la riunione era dedicata ad argomenti militari tra i quali appunto l'aereo europeo A400M per il quale l'interessamento era tramontato;
il Financial Times nel commentare la notizia fa intendere che si tratta di una scelta strategica centrata sull'«euroscetticismo» del Ministro della difesa e con un conseguente rilancio della cooperazione con industrie americane come la Lookheed e la Boeing;
già in occasione del salone di Le Bourget, svoltosi nel giugno scorso, quando i paesi aderenti, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Belgio e Portogallo firmarono un protocollo intergovernativo, l'Italia non partecipò alla riunione;
l'impegno dell'Italia consiste nell'acquisto di 16 apparecchi entro il 2015 per un costo valutabile in 2.500 miliardi;
inspiegabilmente il Presidente del Consiglio ha sostenuto che il costo del progetto sarebbe valutabile in 6.000 miliardi;
l'industria italiana, con Finmeccanica, azionista italiano del Consorzio Airbus Military Company, è impegnata con i propri stabilimenti soprattutto nel Mezzogiorno alla realizzazione del progetto A400M;
le organizzazioni sindacali sono preoccupate circa un eventuale disimpegno che rischia di penalizzare il settore industriale italiano con conseguenze negative anche dal punto di vista occupazionale;
nel corso degli anni di Governo dell'Ulivo, l'Italia ha lavorato fortemente per la realizzazione di una politica comune di Difesa partecipando anche ad accordi di partneriato industriale militare con gli altri Paesi dell'UE -:
quali siano le intenzioni del Governo in vista del 16 novembre 2001, data in cui, a Berlino, l'Italia dovrà firmare il contratto definitivo d'acquisto del A400M e quali siano le motivazioni che porterebbero ad un eventuale disimpegno del nostro Paese dal progetto e se ciò non sottintenda un grave allontanamento dell'Italia dal proseguire la realizzazione di una difesa comune a livello UE.
(4-01212)

SERENA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
circolano insistenti voci circa un forte ridimensionamento se non la stessa chiusura del 3o reparto manutenzione velivoli dell'Aeronautica militare presso l'aeroporto di Treviso -:
se tali voci corrispondano al vero.
(4-01221)