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ai fini di qualsiasi promozione commerciale, il tutto dopo che Rai Trade ha speso e garantito per un anno il nome di Rai International per richiedere al ministero un elevato finanziamento da destinarsi poi altrove -:
in data 1o novembre 2001 è prevista la chiusura dell'Ufficio Postale di Torre di Palme a causa dei negativi risultati di bilancio;
i risultati negativi addotti a motivazione principale per la chiusura dell'Ufficio Postale sono falsati sia dalla politica messa in atto dall'amministrazione postale, che dall'apertura saltuaria dell'ufficio attuata nell'ultimo periodo: ciò ha spinto una parte della popolazione a recarsi altrove per il servizio, anche per il comportamento di un funzionario addetto del tutto inadeguato a tale ruolo;
detta frazione era, un tempo, Comune autonomo e successivamente è stato accorpato al Comune di Fermo e fra gli accordi che sottintesero tale accorpamento vi era quello del mantenimento dell'Ufficio Postale;
la particolare collocazione di Torre di Palme renderebbe difficoltoso per gli abitanti usufruire del servizio postale come nel loro diritto, circostanza aggravata dalla popolazione molto anziana;
nonostante l'Ufficio Postale di Torre di Palme sia stato ristrutturato di recente e dotato di nuove attrezzature, non è stato mai installato presso tale ufficio postale il servizio Bancomat o Bancoposta come ripetutamente richiesto dalla popolazione;
l'Amministrazione comunale di Fermo ha proposto, con nota del 5 luglio 2001, di essere disponibile a concorrere alla gestione dell'Ufficio suddetto oppure, qualora fosse possibile, di gestirlo per conto dell'Ente Poste -:
quali interventi il Ministro intenda porre in essere per garantire il diritto al servizio postale ai cittadini di Torre di Palme soprattutto in considerazione dell'età media avanzata della popolazione.
(4-01182)
la SPAM s.r.l. è una società che commercializza, attraverso i servizi postali, biglietti augurali e calendari artistici;
la SPAM s.r.l, pur se composta da pittori che dipingono sorreggendo il pennello con la bocca o col piede, non è un ente di beneficenza;
la SPAM s.r.l., si avvale del servizio postale dal 1956, anno in cui si è costituita come società;
la SPAM s.r.l., il 14 febbraio 2001, ha stipulato una convenzione con le Poste italiane spa per la spedizione di almeno 6.000.000 di stampe non periodiche fino a 100 grammi, stabilendo le tariffe e l'obbligo di contattare il Centro comprensoriale di Venezia prima di postalizzare al CMP di Verona, per volumi sopra i 50 quintali, permettendo alle Poste italiane spa di gestire gli autoarticolati che devono inoltrare la posta ai vari centri di smistamento;
la SPAM s.r.l. ha sempre provveduto a rispettare i termini contrattuali come da contratto stipulato il 14 febbraio 2001;
il 17 ottobre 2001 viene comunicato alla SPAM che la spedizione del 25 ottobre, comunicata nei termini contrattuali al CMP di Verona, avrebbe subito un posticipo di due giorni e che, inoltre, sarebbe stato impossibile postalizzare al CMP di Verona per carenza di mezzi di trasporto fino al 15 novembre, e che tutto ciò che la SPAM avesse cercato di consegnare all'accettazione stampe sarebbe stato respinto;
per la peculiarità dei prodotti della SPAM, ovvero biglietti augurali natalizi e calendari artistici 2002, che non è possibile inviare ai clienti a ridosso delle festività natalizie, tale situazione diviene particolarmente grave, producendo un danno economico molto grave per la società;
il pagamento dei biglietti augurali e dei calendari artistici avviene tramite versamenti sul conto corrente postale intestato alla società;
le Poste italiane spa hanno comunicato, tramite lettera datata agosto 2001, che le spese di incasso dei bollettini, a partire dal 1o ottobre 2001, sarebbero passate da lire 100 a lire 580, senza possibilità da parte della SPAM di contrastare tale arbitraria decisione;
la SPAM s.r.l., al fine di poter effettuare dei controlli sulle rendicontazioni fornite dal Servizio Bancoposta ha operato un investimento attrezzandosi per la lettura ottica dei propri bollettini, tuttavia sembra che le Poste italiane non abbiano più intenzione di restituire le ricevute cartacee dell'avvenuto pagamento effettuato dai clienti della SPAM s.r.l., rendendo così impossibile qualsiasi controllo;
la SPAM s.r.l. produce in termini economici un indotto molto forte per le Poste italiane spa -:
quali siano le valutazioni del Ministro in ordine al comportamento della società pubblica che, incurante dei danni provocati all'impresa privata, da un lato rifiuta l'adempimento contrattuale e dall'altro ne aggrava i costi, senza adeguato preavviso e motivazione;
se il ministro non ritenga che da tale condotta possa derivare un grave danno anche per il fatturato delle Poste italiane spa.
(4-01193)
nel comune di Agropoli (Salerno), nota città turistica cilentana, ogni giorno si registra il disagio continuo degli utenti, costretti a lunghissime file presso l'ufficio postale;
la situazione è dovuta al fatto che gli sportelli operativi sono insufficienti a servire il pubblico;
da anni l'importante centro a sud di Salerno reclama la realizzazione di un ufficio postale più idoneo;
la richiesta si fonda sull'esigenza di servire un elevato numero di residenti che vive nelle frazioni periferiche di Mattine, Madonna del Carmine, Fuonti e Moio;
il volume di utenza si incrementa notevolmente nel periodo estivo per il considerevole flusso turistico;
a pagare i costi maggiori del disservizio sono soprattutto i pensionati, i quali spesso vengono colti da malore a causa delle lunghe ed estenuanti file -:
quali utili interventi il Ministro intenda adottare per verificare la possibilità che sia realizzato un nuovo ed efficiente ufficio postale nel comune di Agropoli.
(4-01194)
il precedente Governo ha avviato una serie di convenzioni tra il Ministero delle politiche agricole e forestali ed alcune reti televisive per la promozione dei prodotti agroalimentari italiani, demandando la stipula degli atti amministrativi all'Ismea, ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del ministero;
tra queste figura una convenzione per l'importo di lire 1.500.000.000, la cui elaborazione è stata avviata circa un anno or sono, tra la società Rai Trade, consociata Rai, e l'Ismea, relativa a venti puntate di una trasmissione di promozione dei prodotti agroalimentari italiani da diffondersi in tutto il mondo sulla rete Rai International e trenta videocassette da realizzarsi contestualmente e da inserirsi nel catalogo video di Rai Trade, oltre a due trasmissioni speciali;
il progetto è stato presentato alla società Rai Trade dal consorzio «vedute d'insieme», società consortile a responsabilità limitata, con sede in Roma, specializzata nel settore della produzione televisiva, editoria e comunicazione, che è stato incaricato della realizzazione;
come è noto Rai International copre un bacino di utenza potenziale, con esclusione dell'Europa, di circa un miliardo di persone, con ascolti, per alcuni programmi, consistenti in decine di milioni di persone, e pertanto appare pienamente giustificabile e congruo il costo sostenuto per una così ampia promozione dei prodotti italiani in tutto il mondo;
solo pochissimi giorni prima dall'insediamento del Governo attualmente in carica, dopo un anno di istruttoria e dopo che i relativi contratti tra Rai Trade e Ismea erano stati regolarmente firmati, registrati e resi operativi, con un tempestivo scambio di corrispondenza tra Rai Trade e la direzione dell'Ismea si è concordato, a totale insaputa di Rai International ed in deroga al contratto, di realizzare come da accordi il numero di puntate previste ma di effettuarne l'emissione negli spazi televisivi di Rai Educational anziché su Rai International, destinando cioè un programma ideato per gli italiani all'estero ad una emissione sugli spazi di una rete in chiaro, che trasmette su Raiuno e Raitre, solo in Italia, in orari notturni e con ascolti ovviamente insignificanti
se corrisponda al vero quanto risulta all'interrogante secondo cui l'amministratore del consorzio «Vedute d'insieme» sia anche contrattualizzato come consulente della direzione di Rai Educational, ed in quale delle due vesti, appaltatore o appaltato, egli abbia partecipato, in palese conflitto di interessi, alle numerose riunioni presso l'Ismea volte alla stipula del contratto ed al successivo trasferimento dello stesso su Rai Educational;
se la decisione di trasferire un così ingente contratto sulla rete Rai Educational sia stata viziata dall'incarico professionale rivestito presso questa rete dell'amministratore del consorzio «Vedute d'insieme», realizzatore operativo del progetto;
chi abbia autorizzato una società quale Rai Trade, competente statutariamente solo della commercializzazione di videocassette o prodotti analoghi, a farsi carico contrattualmente di una produzione televisiva fino a divenirne persino parte contraente con un ente ministeriale, incarico questo competente esclusivamente alle rispettive reti televisive per il tramite degli uffici Rai preposti;
quali iniziative intenda avviare il ministero delle comunicazioni per garantire un impiego corretto dei fondi stanziati ed una opportuna e necessaria promozione dei prodotti agroalimentari all'estero.
(4-01209)