D)
nella notte tra il 21 e il 22 settembre 2001, un black-out durato oltre dieci ore, ha privato l'intera Sardegna della erogazione di energia elettrica;
il black-out così prolungato ha causato disagi notevoli ai cittadini ed ha provocato ingenti danni valutabili nell'ordine di svariati miliardi;
a causa di questa condizione è stato paralizzato l'intero comparto delle attività produttive dal settore petrolifero e petrolchimico a quello della panificazione e della conservazione degli alimenti;
la Sardegna purtroppo è da sempre una regione dove tali disservizi legati alla distribuzione della energia elettrica si presentano con maggiore frequenza e con una durata quadrupla rispetto alla media nazionale;
le organizzazioni sindacali hanno da tempo denunciato la assoluta carenza sull'isola di squadre di servizio e di controllo dei sistemi di produzione e conduzione dell'energia elettrica, anche come conseguenza della drastica riduzione degli organici adottata dall'Enel che ha interessato quasi il 50 per cento del personale;
l'Enel ha attribuito tale grave disfunzione all'accumulo di salinità nei conduttori, cosa del tutto prevedibile trattandosi di un'isola e superabile mediante una manutenzione ordinaria delle linee elettriche;
in considerazione di quanto riportato, l'incidente, per le sue modalità, potrebbe ripetersi con le ben note drammatiche conseguenze -:
quali siano state le reali cause dell'incidente e a chi siano da attribuire le eventuali responsabilità e quali interventi intenda infine adottare per evitare che esso possa ripetersi in futuro.
(2-00069)
«Tonino Loddo, Boccia, Soro, Carboni, Maurandi».
(25 settembre 2001)