Allegato B
Seduta n. 42 del 10/10/2001


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AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta scritta:

BIONDI. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
il signor Alfredo Fava, è un cittadino italiano adepto del Falun Gong, un movimento spirituale non violento di origine buddista;
il signor Fava ha partecipato attivamente alla giornata di mobilitazione nazionale a favore del Falun Gong del 25 settembre 2001, promossa insieme ai componenti dell'Associazione «Nessuno tocchi Caino» e del Partito Radicale Transnazionale per denunciare la persecuzione in Cina ai danni del movimento spirituale non violento;
in occasione del 1o ottobre Festa nazionale della repubblica Popolare cinese, il capo del Partito comunista cinese, Jang Zemin, ha ordinato al Ministro della sicurezza dello Stato e al Ministro della pubblica sicurezza di condurre a livello nazionale una retata di praticanti del Falun Gong nell'ambito di una campagna dal nome «mantenere la stabilità sociale»;
Il giorno 8 ottobre alle ore 9.45 antimeridiane, Alfredo Fava, imprenditore di Biella, che gestisce in Cina, a Shangai, un'azienda manifatturiera con 35 dipendenti è stato bloccato all'aeroporto di Shangai. Fava era provvisto di un visto annuale e di un permesso di residenza con scadenza nel gennaio del 2002. Giunto a Shangai, appena sceso dall'aereo, è stato fermato da due funzionari della dogana che lo hanno condotto in una sala appartata dove alla presenza di una signora (funzionario del Governo cinese), gli è stato comunicato di «non essere più persona


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gradita in Cina». Gli è stato ritirato il biglietto aereo e modificata la data di rientro è stato fatto subito imbarcare su un aereo diretto in Italia -:
cosa intenda fare per assicurare che al signor Fava sia garantito il diritto di rientrare in Cina al fine di provvedere alla cura dei propri interessi economici e per il rispetto dei dritti civili e religiosi, considerato anche il fatto che, prossimamente, in Cina si svolgeranno i Giochi olimpici del 2008.
Se intenda compiere passi ufficiali verso il Governo di Pechino affinché vengano tutelati i diritti dei nostri connazionali che si recano in quel Paese al fine dello sviluppo delle attività economiche e produttive.
(4-00925)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
dopo l'orrendo crimine perpetrato a New York l'11 settembre 2001, i cannoni hanno cominciato a tuonare contro l'Afghanistan per il rifiuto, da parte di questo Paese, di consegnare agli Stati Uniti d'America Osama Bin Laden;
gli Stati Uniti hanno consegnato la documentazione - in parte secretata - di prove definite «schiaccianti» della diretta responsabilità dello sceicco saudita nell'organizzazione del criminale attentato contro le torri gemelle;
peraltro non è stata data diffusione alle prove, neppure di quelle non coperte da segreto -:
quali siamo le prove offerte dagli Stati Uniti d'America - e non coperte da segreto - circa la responsabilità di Osama Bin Laden in ordine al crimine dell'11 settembre 2001, costato la vita, a New York, a quasi sette mila persone.
(4-00935)