Allegato B
Seduta n. 41 del 9/10/2001


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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO

Interrogazioni a risposta scritta:

LUSETTI e COLASIO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
le forze di polizia délla provincia di Pesaro-Urbino lavorano da anni per prevenire e reprimere le violazioni della normativa ambientale nell'intero territorio provinciale;
in particolare all'inizio degli anni novanta una intensa e complessa attività investigativa ha portato a stroncare diversi illeciti penali in materia di smaltimento rifiuti;
in particolare la complessa istruttoria dibattimentale posta in essere da capaci e meritevoli poliziotti, carabinieri e agenti della guardia di finanza e gestite dal pretore di Pesaro ha confermato le gravi irregolarità riscontrate nella fase iniziale;
le conclusioni della suddetta istruttoria, sulla base anche dei rilievi incrociati delle indagini, hanno portato alla condanna di tutti gli imputati per truffa aggravata;
la notevole professionalità dei militari operanti ha portato poi ad allargare l'inchiesta in ventuno comuni situati nelle regioni Marche, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, consentendo di bloccare altre attività illecite ai danni dell'ambiente;
in data 11 giugno 1994 la procura della Repubblica presso la pretura circondariale di Pesaro ha ufficialmente formulato al ministero dell'ambiente una proposta per il conferimento del «diploma di benemerenza al merito dell'ambiente» ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 1989, n. 406 per tutti gli agenti delle forze di polizia impegnati nell'attività di cui alla premessa -:
quali siano i motivi per cui il ministro interrogato non abbia ancora provveduto al conferimento citato in premessa;
se non sia il caso che in tempi rapidissimi il ministero dell'ambiente sulla base della richiesta ampiamente documentata della Procura di Pesaro attribuisca i diplomi di benemerenza in materia ambientale e le relative medaglie alle seguenti persone:
Tenente Colonnello CC. Andrea Carlo Marasco, Comandante Provinciale Carabinieri di Pesaro e Urbino;
Tenente Colonnello CC. Antonio Reho, Comandante Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri presso il Ministero dell'Ambiente di Roma;
Maresciallo Capo CC. Giocondo Corni, Addetto al Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri presso il Ministero dell'Ambiente di Roma;
Maresciallo Ordinario CC. Umberto Lorenzetti, Medaglia d'Argento al Valore Civile, Responsabile della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Pesaro;
Maresciallo Ordinario CC. Giuseppe Tragni, Addetto alla Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Pesaro;
Brigadiere G. di F. Ermanno Rosati, Responsabile della Sezione di Polizia Giudiziaria - Guardia di Finanza della Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Pesaro;
Appuntato «S» UPG CC. Rodolfo Braconi, Addetto alla Sezione di Polizia Giudiziaria - Carabinieri della Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Pesaro;
Carabiniere «S» Fabrizio Pieragostino, Addetto alla Sezione di Polizia Giudiziaria - Carabinieri della Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Pesaro.
(4-00902)


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CARDIELLO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
da tempo, l'associazione ambientalista e culturale denominata Wilderness, ha esposto agli organismi competenti la delicata congiuntura relativa alla realizzazione di opere ad elevato impatto ambientale e paesaggistico in aree comprese nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano;
nonostante i dettagliati esposti presentati dal sodalizio a diffusione nazionale, dalle istituzioni informate non è pervenuto alcun riscontro;
la Wilderness, nel frattempo, ha appreso della recente realizzazione di un'opera, in località «lumo Ranno», all'interno del comprensorio comunale di Novi Velia, precisamente alle falde del Monte Gelbison, la cui finalità, presumibilmente, dovrebbe essere quella di una maggiore fruibilità turistica del parco;
nella fattispecie si tratta di due caseggiati, forniti di relativi servizi che, per le caratteristiche strutturali, fanno pensare alla potenziale gestione di un maneggio;
l'area suddetta è da considerarsi ad elevata valenza ambientale per il fatto che è posta all'imbocco di un vallone selvaggio, nella prossimità della zona A 1 del parco;
l'associazione evidenzia, tra l'altro, l'incompatibilità dell'opera, in stridente contrasto con le finalità di tutela del Parco Nazionale e con la situazione idrogeologica del luogo, trattandosi di un alveo torrentizio potenzialmente soggetto a piene improvvise e conseguenti erosioni;
l'opera sopra descritta è posta tra due corsi d'acqua che formano una specie di «conoide di deiezione»;
dai fatti rilevati risalterebbe un discutibile, quanto semplicistico, metro di giudizio adottato dall'ente Parco per il rilascio di autorizzazioni;
sarebbe opportuno, ed anche più logico, lasciare ai comuni la competenza urbanistica per rimuovere tutte le contraddizioni provenienti dall'assurdità di vincoli che finiscono con l'imbrigliare aree inserite nei limiti del Parco -:
quali utili interventi il ministro intenda adottare per verificare la compatibilità di opere realizzate all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il cui impatto ambientale andrebbe a pregiudicare la salvaguardia dei luoghi.
(4-00904)

FOTI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere: se siano stati forniti al ministro interrogato, e con quali esiti, i risultati delle sorveglianze operate dal 1999 ad oggi dall'Anpa sulla centrale elettronucleare di Caorso (Piacenza).
(4-00910)

MIGLIORI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel quartiere più abitato di Pitigliano (Grosseto) è stata istallata una mega antenna di telefonia mobile, praticamente a ridosso dell'ospedale, della locale casa di riposo nonché di varie di abitazione;
l'edificio interessato è la Cantina sociale del vino che è già sede di altra antenna;
oltre a rappresentare una grave lesione paesaggistica all'interno di una straordinaria realtà monumentale, tale mega antenna determina forti preoccupazioni per la salute dei cittadini non a caso riunitasi in un nutrito comitato civico -:
quali iniziative urgenti si intendano assumere affinché si proceda a verificare se l'installazione di tale antenna non solo sia provvista dei necessari requisiti legali ed amministrativi, ma risponda in pieno alla cospicua normativa - anche recente - di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.
(4-00918)