Allegato B
Seduta n. 39 del 28/9/2001


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COMUNICAZIONI

Interrogazione a risposta in Commissione:

SEDIOLI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la Telecom Italia spa ha in atto un progetto di riorganizzazione nel territorio dell'Emilia-Romagna, che prevede non solo una razionalizzazione delle strutture, ma la chiusura della sede e dei relativi uffici nella provincia di Forlì-Cesena e il trasferimento dei dipendenti in altre città, senza tener conto di impegni nazionali assunti;
il 28 marzo 2000 la Telecom e le organizzazioni sindacali, d'intesa col Ministro del lavoro, avevano sottoscritto un accordo per evitare pesanti conseguenze di impatto della ristrutturazione sui lavoratori e sul territorio;
la provincia di Forlì-Cesena subirebbe un grave danno con la soppressione del servizio commerciale (già chiusi gli uffici commerciali di Cesena e Faenza) e l'eliminazione di ogni possibilità di contatto, dei cittadini, delle imprese, degli utenti, con gli uffici territoriali Telecom per servizi, manutenzioni, progettazione locale e investimenti -:
quali siano le iniziative che i Ministri interessati intendano assumere per evitare processi di riorganizzazione della Telecom così dannosi per i lavoratori e per l'economia locale della provincia Forlì-Cesena.
(5-00222)

Interrogazione a risposta scritta:

BOTTINO e BANTI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
l'amministrazione del comune di Rezzoaglio è venuta a conoscenza dell'intenzione delle Poste italiane di procedere alla definitiva chiusura degli uffici postali di Magnasco e Cabanne entro la fine del corrente mese;
a tali uffici postali fanno capo ben altre dieci frazioni;


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le motivazioni addotte appaiono inaccettabili in quanto gli uffici postali costituiscono un servizio indispensabile per un territorio caratterizzato da una notevolissima estensione territoriale (105 kmq), con numerose località e frazioni situate in posizione estremamente eccentrica e con una popolazione avente età nettamente superiore alla media nazionale;
l'evidenziata situazione di disagio risulta altresì aggravata dalla quasi inesistenza del servizio di trasporto pubblico unitamente alle condizioni meteo-climatiche estremamente sfavorevoli;
un'eventuale drastica riduzione del servizio postale sul territorio del comune di Rezzoaglio, che per le motivazioni esposte riveste una primaria importanza per la popolazione, imporrebbe la necessità di attivare comunque servizi di supporto per le fasce meno protette della popolazione;
l'iniziativa avviata dall'ente Poste italiane, inoltre, appare in palese contrasto con le norme previste dalla legge n. 97 del 1994 e dalle successive leggi regionali applicative finalizzate a favorire lo sviluppo delle zone montane e disagiate;
il servizio postale articolato su sei giorni settimanali rappresenta un elevato costo per l'Ente Poste pertanto l'amministrazione comunale, in passato, ha accettato la riduzione del citato servizio a soli tre giorni settimanali;
gli amministratori locali, ritengono che eventuali altre soluzioni, quali, per esempio, la polivalenza degli uffici, siano accettabili al fine di evitare un provvedimento di chiusura destinata a creare notevole malcontento -:
se non ritenga il Ministro interrogato di intervenire affinché si giunga al riesame della decisione di chiusura degli uffici postali di Magnasco e Cabanne o, in subordine, se non ritenga di promuovere iniziative dirette a trovare una soluzione alternativa diversa dalla soppressione.
(4-00846)