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l'impiego di migliaia di uomini delle forze dell'ordine nelle cui fila vi erano agenti di polizia, carabinieri ed appartenenti alla guardia di finanza;
il servizio di sicurezza predisposto dal Governo italiano in occasione del G8 tenutosi a Genova è stato assicurato attraverso
nonostante sin dalla vigilia si temessero scontri con i manifestanti appartenenti alle frange più estreme, le dotazioni di armi da fuoco, ordinariamente in uso agli agenti, non sono state sostituite completamente con altri strumenti di difesa;
la tragica uccisione del giovane manifestante Carlo Giuliani verificatasi in piazza Alimonda è stata determinata dalla esplosione di un colpo di arma da fuoco che ha attinto la vittima in zona vitale;
il carabiniere che ha esploso il colpo di arma da fuoco, prescindendo dalla valutazione delle circostanze e della dinamica dell'evento, il cui completo accertamento è riservato alla competente magistratura, ha fatto ricorso all'arma in dotazione;
in occasione del vertice tenutosi a Seattle le locali forze dell'ordine si sono avvalse, nell'equipaggiamento antirivolta, di pistole che sparavano speciali pallottole di gomma;
in molti Paesi al mondo nelle tecniche antisommossa vengono usate, dai reparti speciali che si trovano a fronteggiare guerriglie urbane esclusivamente armi non letali in grado di raggiungere adeguatamente l'obiettivo di reagire alle aggressioni violente e di ristabilire l'ordine;
anche il noto quotidiano statunitense New York Times il 21 luglio 2001, manifestando profonde perplessità sulla scelta dell'equipaggiamento delle forze dell'ordine italiane, ha sottolineato negativamente la scelta di dotare gli agenti, chiamati a fronteggiare eventuali disordini, di armi di ordinanza con proiettili veri -:
per quale ragione, nonostante tutti gli uomini delle forze dell'ordine impiegati nelle giornate genovesi fossero stati destinati al controllo delle manifestazioni «anti G8» nonché ad azione preventiva e repressiva di eventuali violenze, non si è deciso di sostituire le armi di ordinanza con dotazioni speciali prive di proiettili veri -:
se il Ministro interpellato, facendo ricorso ai poteri di decretazione, non ritenga assolutamente indispensabile per ogni futuro impegno delle forze dell'ordine a difesa della sicurezza nelle manifestazioni di piazza eliminare le armi da fuoco di ordinanza sostituendole opportunamente con specifici strumenti di difesa non letali in grado di respingere le violenze e tutelare maggiormente tutti i cittadini.
(2-00043) «Siniscalchi, Agostini, Roberto Barbieri, Battaglia, Bielli, Bonito, Carboni, Carli, Cennamo, Chianale, Chiaromonte, Coluccini, Cordoni, Duca, Fluvi, Franci, Giacco, Grignaffini, Innocenti, Labate, Paola Mariani, Raffaella Mariani, Marone, Pennacchi, Petrella, Ruzzante, Susini, Tolotti, Vigni, Zani, Buglio, Ceremigna, Giulietti, Grandi, Quartiani, Sasso».
(1 agosto 2001)