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Srl, esclusa dall'appalto per mancanza di uno dei requisiti richiesti (cf. sentenza Tar Lazio 67/2000);
informato sui fatti non sia mai intervenuto come il caso richiedeva e come era nei suoi poteri, lasciando così deteriorare una situazione chiara nella sua illegittimità sin dall'inizio;
l'Automobil Club d'Italia (ACI) ha tra i suoi compiti la gestione dello sport dell'automobile;
la società Salerno Corse Srl opera da più di vent'anni nel settore automobilistico sportivo ed in particolare le viene riconosciuto il merito di aver saputo ideare un progetto di rilancio dei Campionati Italiani Superturismo e Turismo, realizzato investendo propri finanziamenti per le attività di promozione senza partecipazione alcuna dell'ACI;
la gestione della Salerno Corse Srl iniziata nel 1988 ha conseguito importanti risultati tanto che i due Campionati hanno vissuto sino al 1997 un prestigio sportivo riconosciuto anche in Europa;
il periodo fiorente ha garantito negli ultimi anni sotto la gestione della Salerno Corse Srl un lavoro diretto e indotto a migliaia di addetti per un giro di affari complessivo di un centinaio di miliardi l'anno (indagini Censis 1992 e 1998);
senza preavviso, sul finire del 1997 l'allora presidente dell'ACI, avvocato Rosario Alessi, decise di appaltare il servizio di promozione dei suddetti Campionati che, per come erano stati strutturali, gestiti e finanziati erano anche patrimonio della Salerno Corse Srl;
la Salerno Corse Srl chiese all'ACI un riconoscimento economico, per avviamento dato con esclusivi investimenti societari ai Campionati, che non venne mai preso in considerazione;
nel frattempo la società campana non potè sottrarsi dalla partecipazione all'appalto concorso indetto dall'ACI perchè quello era il suo unico lavoro, in cui aveva riversato ingenti capitali per dieci anni consecutivi;
la Salerno Corse Srl confidando nel suo ineguagliabile bagaglio di esperienza nel settore partecipò all'appalto e si aggiudicò il 12 febbraio 1998 il servizio di promozione per il triennio 1998/2000 per il lotto 1 - Campionati Italiani Superturismo e Turismo;
con un abnorme decisione il Comitato Esecutivo dell'ACI il 24 febbraio 1998, anche sulla scia di una denigratoria campagna di stampa, annullò la regolare aggiudicazione alla Salerno Corse Srl ed indisse una trattativa privata per «recuperare all'affare» la società Sponsor Service
nel bando della trattativa privata il Comitato Esecutivo dell'ACI introdusse una nuova ed illegittima prescrizione di approvazione da parte di soggetti privati (anch'essa censurata dalla magistratura) che precluse senza appello l'accesso della Salerno Corse Srl alla gara favorendo la Sponsor Service Srl nell'aggiudicazione dell'appalto, la quale avvenne così senza la concorrenza di altri partecipanti;
la Salerno Cose Srl adì il Tar del Lazio ove le fu accolto il ricorso prima con una sospensiva e poi nel merito;
Il Tar Lazio emise una severa sentenza, la n. 67/2000 del 12 gennaio 2000, che censurò la condotta degli amministratori dell'ACI e cogliendo svariati motivi d'illegittimità nei provvedimenti dell'Aci, stabilì la legittimità dell'aggiudicazione del lotto 1 alla ricorrente Salerno Corse Srl nonché l'illegittimità della trattativa privata che aveva visto invece assegnare il servizio promozionale alla Sponsor Service Srl;
l'ACI comunque non diede esecuzione al giudicato, anzi frappose una modifica della situazione dei Campionati oggetto dell'appalto, rifiutandosi di adeguare il rapporto contrattuale su basi eque ed impedendo così la reintegrazione della Salerno Corse Srl, legittima aggiudicataria, nella promozione dei Campionati Turismo e Superturismo;
il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1814 del 29 marzo 2001 respinse definitivamente l'appello dell'ACI nel merito e a sua volta sancì che la condotta dei suoi vertici oltre che illegittima era stata tenuta in contrasto con i principi della trasparenza e della legalità;
l'ACI ingiustificatamente non ha consentito nei 2000 né consente tuttora alla Salerno Corse Srl di lavorare, sia perché non dà esecuzione alla sentenza definitiva n. 1814/2001 del Consiglio di Stato sia perché le impedisce, senza alcuna motivazione, di svolgere le attività organizzative consentite nel settore non accettando l'iscrizione di gare al calendario nazionale; ciò benché la società campana, nella sua qualità di organizzatore con esperienza ventennale, sia regolarmente tesserato alla Csai con tutti i conseguenti diritti;
altrettanto viene posto in essere nel settore delle promozioni sportive ove l'Aci non le consente di fornire servizi promozionali alle attività sportive in quanto ha costituito di recente una società, l'ACI Sport Spa (omettendo di attivare le necessarie procedure ad evidenza pubblica per la ricerca del socio privato) alla quale ha affidato la gestione delle attività sportive ed il servizio promozionale, in precedenza assegnato con gara di appalto, tramite una convenzione che elude le normativa poste a tutela della concorrenza (a tal proposito si ricordino i continui richiami dell'Antitrust e la consolidata giurisprudenza per evitare distorsioni nel mercato);
l'atteggiamento dell'ACI verso la Salerno Corse Srl ha collassato economicamente la società di promozione campana (fortemente indebitata ed in pericolo di fallimento) sia per i gravi danni derivati dall'annullamento dell'aggiudicazione dell'appalto sia per la lunga e forzata inattività nel settore promozionale ed organizzativo;
nelle more della vicenda la Procura della Corte dei conti del Lazio ha trasmesso agli amministratori dell'Aci (tra cui l'ex Presidente Alessi e l'attuale Presidente Lucchesi), per fatti conseguenti e connessi alla gara d'appalto di cui prima riferito, un «invito a dedurre» nel quale sono addebitate responsabilità per danni all'erario valutati in alcuni miliardi;
la Procura della Repubblica di Roma ha inviato ad alcuni tra gli amministratori dell'ACI, sempre per la vicenda appalti in questione, «avviso agli indagati di conclusione delle indagini preliminari» contestando un abuso d'ufficio che ha determinato un ingiusto danno alla Salerno Corse ed un ingiusto vantaggio patrimoniale per la Sponsor Service -:
per quali ragioni il Dipartimento Turismo, vigilante sull'ACI. benché costantemente
quali provvedimenti urgenti intenda adottare il Ministro per recuperare il dovuto controllo sull'ACI e ricondurlo alla legittimità anche in ordine alla costituzione dell'ACI Sport Spa e alla successiva convenzione stipulata per l'affidamento alla stessa da parte dell'ACI delle attività sportive a del servizio promozionale senza la necessaria gara di appalto;
se ritenga di agire sull'intera vicenda al fine di porre in atto un controllo stringente sull'ACI che con l'adozione di atti illegittimi ed illegali adottati dagli amministratori dell'Ente Pubblico, ha procurato gravissimi danni alla Salerno Corse srl che versa in una ormai insostenibile condizione per le ingiustificate difficoltà a cui ha dovuto far fronte ed alla quale viene impedito lo svolgimento delle sue attività lavorative costituzionalmente garantite;
se ritenga di intervenire affinché siano risanati senza alcun indugio quei comportamenti illegittimi dell'ACI che pongono un freno forzato allo svolgimento delle legittime attività lavorative di una società, la Salerno Corse Srl, in regola con tutte le documentazioni richieste per operare nei settori in questione.
(4-00442)