![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. L'onorevole Mancini ha facoltà di GIACOMO MANCINI. Signor Presidente, il motivo dell'interpellanza urgente, che ho presentato insieme ad altri parlamentari del centrosinistra, è quello di denunziare con forza e far conoscere al Parlamento la grave situazione di isolamento in cui versa la regione Calabria. Isolamento, nel senso della difficoltà - o addirittura dell'impossibilità - che vivono quotidianamente i cittadini calabresi, ostacolati nel raggiungere le altre ragioni d'Italia e gli altri paesi d'Europa.
delle infrastrutture viarie: è già stato detto delle pietose condizioni in cui versa l'autostrada «A3», Salerno-Reggio Calabria, dei cui lavori di ammodernamento, pur iniziati ormai da diversi anni, non si riesce ad intravedere la fine. Si tratta di lavori di ammodernamento la lentezza dei quali causa notevoli difficoltà di spostamento dovute a code e ad incolonnamenti.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di stato per le infrastrutture ed i trasporti, onorevole Sospiri ha facoltà di NINO SOSPIRI, Sottosegretario per le infrastrutture ed i trasporti. Signor Presidente, vorrei innanzitutto ufficializzare in questa Assemblea - qualche accenno al riguardo lei lo ha già fatto - una notizia che mi pare vada nel senso auspicato dagli onorevoli colleghi interpellanti. Agli attuali collegamenti giornalieri, la compagnia Alitalia aggiungerà, a partire dal primo agosto e fino al 31 dello stesso mese, un ulteriore volo, considerando il periodo a più intensa pressione di traffico.
CIPE del 29 agosto 1977, un ulteriore finanziamento di lire 10 miliardi per l'ampliamento del piazzale ed interventi sulla aerostazione. Inoltre è all'esame dell'ENAC una proposta della regione Calabria volta a definire l'accordo di programma per finanziare con i fondi strutturali per il periodo quadro comunitario di riferimento 2000-2006 interventi sugli scali aeroportuali della Calabria. Infatti, è stato presentato dalla società che gestisce l'aeroporto di Lamezia Terme un progetto per interventi stimati in lire 197 miliardi e 500 milioni definito come dal prospetto che è a disposizione degli onorevoli colleghi. Infine, con provvedimento del ministro dei trasporti e navigazione datato 16 ottobre 1998, successivamente reiterato dall'ENAC, la società SACAL, che attualmente provvede alla gestione aeroportuale in regime di gestione precaria, è stata autorizzata, ai sensi dell'articolo 17 del decreto-legge del n. 67 del 1997, convertito dalla legge n. 135 del 1997, ad introitare i diritti aeroportuali di cui alla legge n. 324 del 1976 e la tassa erariale di cui al decreto legge n.47 del 1974 convertito dalla legge n. 117 del 1974 per destinarli ad interventi urgenti ed indifferibili sulla base di un piano presentato dalla stessa società.
PRESIDENTE. L'onorevole Mancini ha facoltà di NINO SOSPIRI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Sarà almeno parzialmente soddisfatto della risposta che le ho fornito!
GIACOMO MANCINI. Devo diventare esperto come lei!
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
Si tratta di una mancanza di collegamenti che condanna, ahinoi, la Calabria a rimanere, malinconicamente, agli ultimi posti delle classifiche per quanto riguarda le opportunità occupazionali, culturali ed imprenditoriali.
Le cause di tutto ciò, signor sottosegretario, sono da ravvisare nei deficit infrastrutturali che affliggono la nostra regione, ma anche nell'inadeguatezza dei servizi offerti ai cittadini.
Per quanto riguarda il primo aspetto, non si può che denunciare qui lo stato
Per quanto attiene al secondo aspetto - che chiama in causa il deficit di infrastrutture viarie, del quale pure si è già parlato - non può non essere evidenziato e sottolineato il grave stato in cui versa la strada statale «106», Reggio Calabria-Taranto; per non parlare, poi, del sistema di viabilità interno, bloccato agli investimenti voluti, progettati e realizzati dal primo governo di centrosinistra, a metà degli anni '60. Non migliore, purtroppo, è la situazione della rete ferroviaria: la tratta Reggio Calabria-Taranto ha funzionato e funziona su un unico binario.
Signor sottosegretario, essendo stati educati alla scuola politica del migliore riformismo italiano, pensiamo che una forza come la nostra pure oggi, dai banchi dell'opposizione, debba svolgere con correttezza e compostezza i compiti ad essa delegati dagli elettori. Ciononostante, non si può non denunciare l'atteggiamento della sua parte politica, non tanto del suo Governo, che è in carica soltanto da un mese, soprattutto per quanto riguarda le gravi responsabilità della giunta di centrodestra che amministra la regione Calabria, la quale va avanti da cinque anni con molte promesse e con pochi fatti.
Noi pensiamo, signor sottosegretario, che alla grave situazione in cui versa la nostra regione si debba cominciare a provvedere. Abbiamo ascoltato con interesse i propositi che ha enunciato al precedente interpellante. Noi evidenziamo, però, un altro aspetto, che costituisce l'oggetto precipuo della nostra interpellanza, e cioè il deficit che, accanto a quello infrastrutturale, riguarda i servizi offerti ai cittadini della Calabria e, in particolare, i servizi offerti agli utenti dell'aeroporto di Lamezia Terme. Purtroppo, a Lamezia Terme vi sono soltanto pochi voli: sono 2, di cui uno per lo scalo di Roma Fiumicino e l'altro per quello di Milano Malpensa; ed è notizia recentissima l'introduzione di un altro volo per l'aeroporto di Torino. Questi pochi voli, tra l'altro, hanno anche prezzi elevatissimi: per un volo di andata e ritorno per Milano occorre addirittura spendere quasi 1 milione di lire.
Noi pensiamo, signor sottosegretario, che si debba lavorare, che il suo Governo debba lavorare per porre fine a questo stato di cose. Invero, soltanto qualche mese fa una compagnia straniera, irlandese per la precisione, ha cercato di introdurre un volo diretto da Lamezia Terme a Londra al costo di sole 200 mila lire. Questo volo - ahinoi! - è stato in vigore soltanto pochi mesi perché la concessionaria, la società che gestisce l'aeroporto di Lamezia Terme, i cui vertici sono nominati ed indicati dalla giunta regionale di centrodestra, ha proposto condizioni capestro che non sono state accettate dalla compagnia irlandese, portando alla soppressione di tale voto.
In conclusione, signor sottosegretario, la invitiamo, la sproniamo affinché il suo Governo dia ai cittadini calabresi quella stessa opportunità di potersi muovere, di potersi spostare all'interno e all'esterno della nostra nazione a prezzi contenuti, opportunità che gli altri cittadini italiani già hanno.
Registriamo poi il fatto che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha istituito un nuovo ministero, il Ministero per gli italiani all'estero. Lei sa meglio di me che tanti cittadini calabresi, decenni fa, hanno abbandonato la nostra regione, la mia regione, per andare a fare la fortuna di paesi come il Canada, gli Stati Uniti d'America, l'America del sud e anche l'Australia. Queste persone molto spesso chiedono di rientrare nel nostro paese, ma hanno difficoltà a rientrare in Calabria. Chiediamo pertanto quali siano le reali intenzioni di operatività del Governo e se non ritenga, anche per favorire il ritorno in Calabria degli italiani che risiedono all'estero, si possa pensare all'aeroporto di Lamezia Terme come ad un grande scalo internazionale.
Relativamente alla questione delle tariffe, devo tuttavia ricordare che l'immediata operatività nell'ordinamento giuridico italiano dei regolamenti CEE, rispettivamente n. 2408/92 e n. 2409/92, ha comportato l'introduzione del principio della liberalizzazione dei voli comunitari nonché delle relative tariffe, sia per quanto attiene passeggeri sia per quanto riguarda il trasporto delle merci - ne parlavamo poc'anzi - . Esiste, dunque, tra i vettori comunitari e nell'ambito delle rotte comunitarie, un regime di libera concorrenza che non mancherà, nel tempo, di produrre i suoi benefici effetti anche sulle tariffe e ne determinerà gli opportuni aggiustamenti nei casi di eccessiva onerosità, ma che ha, di fatto, impedito un qualsiasi potere di intervento da parte di ciascuno Stato membro sulla libera determinazione delle tariffe, da parte dei vettori comunitari.
Un limitato potere in tale senso è in effetti previsto, ma è ancorato ad una complessa procedura di attuazione che richiede un'adeguata motivazione fondata sul preventivo esperimento di un'analisi dell'insieme dei costi a lungo termine.
Quest'ultimo dato risulta di difficile reperimento, in quanto relativo ad informazioni aziendali non pubbliche. In particolare, la società Alitalia ha assicurato che la struttura tariffaria adottata dalla medesima su tutto il territorio nazionale è risultato di una analisi delle scelte effettuate da parte della clientela e dei risultati economici raggiunti. Tale struttura, peraltro coerente con quelle adottate da altri vettori, assume come criteri di riferimento: la distanza ortodromica tra luogo di partenza e destinazione e il tempo di volo necessario a coprire il percorso. È opportuno rilevare che, a seguito delle regole imposte dall'Unione Europea, la compagnia non può assumere posizione di price leader rispetto alla concorrenza e che, a seguito del processo di liberalizzazione, non esiste più alcun vincolo per gli altri vettori comunitari ad operare sulle rotte comunitarie.
In ogni caso, la problematica tariffaria sull'aeroporto di Lamezia Terme è attualmente all'attenzione dell'antitrust. Il relativo procedimento, promosso nei confronti della suddetta compagnia da parte dell'autorità garante della concorrenza e del mercato è di prossima definizione ed il relativo termine è stato spostato a fine novembre prossimo. La menzionata società ha comunque assicurato che continuerà a monitorare con attenzione il mercato calabrese in modo da intervenire prontamente per soddisfarne le esigenze. Pertanto, rispondendo allo specifico interrogativo posto dagli onorevoli interpellanti, posso aggiungere che la Calabria è regione rientrante nel cosiddetto obiettivo 1 del quadro comunitario di sostegno e quindi sussistono, ai sensi dell'articolo n.136 della legge 23 dicembre 2000, le condizioni per l'imposizione di oneri di servizio pubblico in conformità del regolamento n. 2408/92 del Consiglio della Comunità europea del 23 luglio 1982. Tuttavia non si è potuto dare corso alla procedura di imposizione perché sprovvista di copertura finanziaria. È un po' la vicenda che riguarda l'aeroporto di Crotone.
Per rispondere al secondo quesito occorre premettere che, con decreto del ministro dei trasporti e della navigazione in data 9 luglio 1997 è stato assegnato, in attuazione della delibera CIPE del 18 dicembre 1996 un finanziamento di lire 14 miliardi per interventi sulla pista di volo dell'aeroporto e con decreto dello stesso ministro in data 21 novembre 1997 è stato assegnato, in attuazione della delibera
Prendo atto delle buone intenzioni espresse dal sottosegretario, nonché dei suoi auspici, anche se rimane in me un forte sentimento di delusione nel constatare come anche il volo di cui il sottosegretario ci ha riferito l'imminente introduzione sarà limitato al solo periodo estivo. La Calabria continua così ad avere un'attenzione che è limitata ad una sola parte dell'anno.
Mi fa anche piacere, anche se non trovo molto senso in quest'azione dell'esecutivo, che il Governo abbia stanziato 14 miliardi per l'ammodernamento della pista dell'aeroporto di Lamezia Terme. Certo, è importante, ma sarebbe ancora meglio se la pista fosse percorsa dagli aerei che vengono e vanno dalle altre località italiane.
Signor sottosegretario, non posso che concludere la mia brevissima replica ricordando un intervento svolto nel 1922 da Pietro Mancini, il primo deputato socialista calabrese. Nel suo intervento egli denunciò con forza l'arretratezza ed il disagio dei calabresi. Certo, signor sottosegretario, oggi le condizioni di vita in Calabria sono diverse rispetto ad all'ora: non ci sono più i braccianti, non ci sono più, o sono ben pochi, i contadini, così come sono quasi del tutto scomparsi i raccoglitori di castagne. Però, e questo è ciò che mi preme dire e intendo sollecitare l'interesse del Governo sul punto, i calabresi vivono ancora in condizione di disagio, perché i figli e i nipoti dei contadini e dei braccianti di ottant'anni fa oggi sono professionisti, impiegati, professori universitari, però non hanno le stesse opportunità dei cittadini delle altre regioni d'Italia e d'Europa perché sono limitati nelle loro possibilità di spostamento per raggiungere località italiane ed europee.
Il nostro auspicio, il mio auspicio personale, pur dai banchi dell'opposizione, è che il Governo, di cui lei è autorevole rappresentante, si faccia promotore di iniziative affinché la Calabria non rimanga l'ultima regione d'Italia, ma diventi parte integrante del nostro paese.