Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 14 dell'11/7/2001
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La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il ministro dell'interno, il ministro per i rapporti con il Parlamento, il ministro della sanità ed il ministro per gli affari regionali.
Constato che è già presente, puntualmente e lo ringrazio, il ministro dell'interno, onorevole Scajola, mentre il ministro della pubblica istruzione è in arrivo; perciò procederemo subito con l'interrogazione Pollastrini ed altri relativa ai provvedimenti del Governo in relazione all'ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia.

(Provvedimenti del Governo in relazione all'ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia - n. 3-00075)

PRESIDENTE. L'onorevole Quartiani ha facoltà di illustrare l'interrogazione Pollastrini ed altri n.3-00075 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, onorevole ministro, la tromba d'aria che il 7 luglio ha devastato la Brianza milanese e la parte nord del padovano ha provocato un grave danno all'economia, alle famiglie, alle imprese locali. Si tratta di un danno che oggi è già stimato oltre i 500 miliardi di lire. Ai cittadini colpiti occorre assicurare che potranno


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rapidamente disporre delle risorse per ricostruire le loro case e le loro aziende senza burocrazia.
Chiediamo pertanto al Governo se siano stati disposti, con la dichiarazione di stato di calamità, i finanziamenti immediati per l'emergenza, i contributi per il recupero di case ed aziende e se l'assegnazione sia stata attribuita ai comuni ed ai sindaci; chiediamo inoltre se sia stato disposto nella zona il rafforzamento delle forze dell'ordine per la sicurezza, nonché l'attivazione della cassa integrazione per i lavoratori e la sospensione dei contributi fiscali. Voi sapete che, quando le risorse sono ben impiegate, si tratta di soldi ben spesi perché tornano a produrre ricchezza e benessere per i cittadini.

PRESIDENTE. Il ministro dell'interno, onorevole Scajola, ha facoltà di rispondere.

CLAUDIO SCAJOLA, Ministro dell'interno. Signor Presidente, onorevoli deputati, le tre interrogazioni a risposta immediata cui mi accingo a rispondere riguardano tutte i gravi danni causati nel nord Italia dalle trombe d'aria del 7 luglio scorso. Non potendo tuttavia risponde congiuntamente, ed in considerazione dei pochi minuti a disposizione concessi dal regolamento, articolerò il mio intervento suddividendo nei tre momenti espositivi quanto ho da dire. Mi scuso quindi se l'esposizione sarà ovviamente frammentata.
Desidero innanzitutto associarmi ai sentimenti di solidarietà che ha espresso ieri il Presidente della Camera dei deputati nei confronti dei cittadini della Brianza così duramente colpiti. Il 7 luglio, sabato, a partire dalle ore 12,45, una tromba d'aria di intensità eccezionale si è abbattuta sul territorio dei comuni di Arcore, Concorezzo, Vimercate e Usmate Velate in provincia di Milano, provocando numerose decine di feriti e causando ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private, in particolare ad edifici civili di abitazione ed a strutture sede di attività produttive.
Un evento analogo, anche se di intensità solo leggermente inferiore, ha colpito quasi contemporaneamente altri comuni della provincia di Bergamo, causando danni ingenti a infrastrutture pubbliche e private, in particolare nei comuni di Ponte San Pietro e di Zogno, nonché in alcune frazioni degli stessi.
L'entità dei danni è in corso di accertamento, ma è certamente già molto rilevante. Avvenimenti di questo tipo, verificatesi nell'ambito di una perturbazione globalmente di modesta intensità e caratterizzati da grande rapidità, non sono allo stato attuale, come è ovvio, prevedibili con gli strumenti di monitoraggio meteorologico di cui dispone sia il sistema nazionale sia quello regionale di protezione civile.
Questi eventi di eccezionale intensità, concentrati in un tempo ed in uno spazio particolarmente limitato, rappresentano una delle peculiari novità dei trend climatici di questi ultimi anni e pongono ulteriori sfide al sistema di protezione civile, sia nella direzione di migliorare la capacità tecnica di fornire preavvisi sempre più precisi e circostanziati, sia in quella di attivare ogni opportuna forma di prevenzione e monitoraggio delle situazioni a rischio.
Nonostante la mancanza di preavviso, quindi, l'apparato di protezione civile (vigili del fuoco, volontari, forze dell'ordine, strutture regionali, provinciali e comunali) si è mosso con grande tempestività, anche attraverso la costituzione, presso la sala operativa della prefettura di Milano, del centro di coordinamento dei soccorsi. Secondo un modello di intervento già applicato in via sostanzialmente omogenea in occasione degli ultimi eventi calamitosi e, da ultimo, a seguito degli eventi alluvionali del 2000...

PRESIDENTE. Ministro Scajola, la invito concludere.

CLAUDIO SCAJOLA, Ministro dell'interno. ...si è ritenuto di proporre il ricorso alla procedura e ai benefici recentemente attivati proprio a seguito degli ultimi eventi alluvionali. Il ricorso a ciò - procederò rapidamente, ma approfondirò questo argomento nei prossimi interventi


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- porta a dire che nella riunione di coordinamento promossa il 9 luglio scorso presso la regione Lombardia sono state formulate le seguenti richieste: sospensione dei termini fiscali e previdenziali, ricorso alla cassa integrazione anche per le piccole e medie imprese che non rientrano nel regime ordinario, assegnazione di fondi immediati per le spese di emergenza e per i contributi a privati alle attività produttive, per consentire il più veloce ritorno alle normali condizioni. Concludo ricordando, signor Presidente, che il Consiglio dei ministri, tuttora in corso, ha già deliberato, pochi minuti fa, la dichiarazione dello stato di emergenza e che intendo emanare, già da oggi, una prima ordinanza di protezione civile.

PRESIDENTE. L'onorevole Quartiani ha facoltà di replicare.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, signor ministro, come voi sapete, nelle zone devastate dalla tromba d'aria vi sono numerosi edifici - oltre 200 - e assai più elevato è il numero delle abitazioni seriamente danneggiate. Si tratta di abitazioni, anche di edilizia popolare, abitate da giovani coppie e da famiglie di lavoratori con redditi medio bassi. Quanto ci avete illustrato risulta insufficiente, a mio modo di vedere, anche perché, a fronte di questa situazione occorre aggiungere un grande numero di aziende agricole le cui strutture e abitazioni risultano devastate e senza raccolto. Peraltro, in una zona di grande sviluppo economico come questa i processi di innovazione sono forti e, dunque, molte piccole aziende, anche individuali, hanno subito danni a strumentazioni di alta tecnologia che si sommano ai danni subiti dalle grandi aziende e migliaia di lavoratori e di lavoratrici non sono in grado di tornare in azienda. I vostri provvedimenti, almeno quelli sin qui illustrati, non mi sembrano all'altezza della situazione, così come non sono apparsi all'altezza della situazione in questi giorni quelli adottati dalla regione Lombardia.
Pertanto, mi dichiaro insoddisfatto delle risposte fornite ai quesiti posti, in particolare perché non è chiaro se sarete in grado di evitare la burocrazia e le lungaggini. Ella stessa, signor ministro, non ha espresso parole e non ha garantito che nei fatti saprete dare ai cittadini colpiti la certezza che immediatamente potranno disporre delle risorse per ricostruire la loro casa e la loro azienda. Gli stanziamenti annunciati dal Governo non sembrano congrui alle reali esigenze di recupero del patrimonio che è andato perduto.

PRESIDENTE. Onorevole Quartiani, la invito a concludere.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Tuttavia, quand'anche le risorse risultassero sufficienti, non c'è stata data certezza che esse vengano bene impiegate e gestite da chi è più vicino ai cittadini, cioè da chi ha la responsabilità di quelle comunità locali, dai sindaci e dai comuni ai quali vanno dati tutti i poteri necessari. Ciò non risulta chiaro nelle vostre scelte e nelle eventuali vostre future deliberazioni. Non posso, perciò, che prendere atto con insoddisfazione dei limiti e della insufficienza con la quale il Governo sta affrontando l'emergenza e costruendo il nuovo futuro di quelle comunità (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

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