Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Resoconto di mercoledì 30 novembre 2005


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Mercoledì 30 novembre 2005. - Presidenza del presidente GENTILONI SILVERI. - Intervengono l'Amministratore delegato della SIPRA, dottor Mario Bianchi, il Direttore generale della SIPRA, dottor Maurizio Braccialarghe e il Direttore commerciale della SIPRA, dottor Stefano Colombo.

La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità di lavori.

Il presidente, deputato GENTILONI SILVERI, avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.
Avverte altresì che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.

Seguito dell'audizione dell'Amministratore delegato della SIPRA.
(Svolgimento dell'audizione e conclusione).

Riprende l'audizione sospesa nella seduta del 22 novembre 2005.

Il senatore SCALERA chiede al presidente Bianchi quale sia l'opinione della SIPRA sul problema della pubblicità occulta, indiretta o subliminale che, proibita dal codice etico della RAI, appare invece in forte incremento, come denunciato anche a questa Commissione dal dottor Paolo Francia, soprattutto nel settore delle trasmissioni sportive.
Egli chiede inoltre una valutazione sugli effetti, a suo parere assai negativi, prodotti dalla legge n. 112 del 2004 sulla capacità della RAI di concorrere efficacemente con il competitore privato nella raccolta pubblicitaria.

Il deputato BUTTI si sofferma su talune affermazioni contenute nella relazione del dottor Bianchi.
In primo luogo egli osserva che, mentre appare condivisibile l'affermazione secondo cui i limiti di affollamento pubblicitario determinerebbero per la RAI differenti potenzialità rispetto al concorrente privato, non è chiaro in che senso si parli di mercati diversi, né in cosa consisterebbe la specificità della concentrazione dell'offerta pubblicitaria RAI negli orari di maggior pregio, che sembrano invece essere una comune pratica commerciale delle società di broadcasting.


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Dopo aver chiesto anche valutazioni sulla differente incidenza dello zapping sull'offerta pubblicitaria della televisione privata e di quella pubblica, il deputato Butti chiede altresì al dottor Bianchi di quantificare l'asserita perdita degli introiti pubblicitari verificatasi in occasione della morte del Santo Padre.
Infine l'oratore fa presente che la trasmissione «Rock Politik» - i cui costi per la RAI sono stati davvero smisurati, tanto da rendere legittima la domanda se si sia trattato di un'operazione commercialmente giustificabile - è stata gratificata di un enorme numero di passaggi promozionali. Egli chiede perciò al dottor Bianchi di sapere quale onere questo abbia rappresentato per la raccolta pubblicitaria della RAI.

Il deputato Giuseppe GIANNI chiede al dottor Bianchi di sapere se il presidente della SIPRA, dottor Ranucci, abbia presentato o meno le proprie dimissioni dopo la sua nomina ad assessore della Regione Lazio, se continui a partecipare all'attività della SIPRA, se percepisca tuttora la sua retribuzione, e se non si siano determinate situazioni di incompatibilità tra la sua carica di Presidente e l'attività politica svolta.
Egli rileva poi che i problemi della raccolta pubblicitaria non possono evidentemente andare disgiunti da quelli della qualità del prodotto televisivo, che per una società di servizio pubblico deve consistere soprattutto nel pluralismo, nell'imparzialità e nella veridicità, che negli ultimi tempi sono sistematicamente ignorati in particolare da una rete ormai scopertamente militante come RAITRE.
A tale proposito egli auspica che sia al più presto iscritta all'ordine del giorno, l'audizione, ormai non più rinviabile, del direttore di rete dottor Ruffini.

Il presidente GENTILONI SILVERI chiede in primo luogo al dottor Bianchi quali siano stati gli effetti per la raccolta pubblicitaria della RAI nella fase di sperimentazione del digitale terrestre.
Egli osserva poi come dalla relazione del direttore della SIPRA si evinca che le recenti difficoltà della raccolta pubblicitaria della RAI dipendono da un intreccio tra un problema strutturale, la particolare situazione derivante dai limiti di affollamento, e da problemi di carattere contingente.
Tuttavia tale ricostruzione suscita qualche problema laddove si osservi l'andamento del mercato pubblicitario in serie storica, ad esempio nel mese di settembre degli ultimi quattro anni, dove si può notare, a fronte di un rapporto pressoché costante fra l'andamento degli ascolti della RAI e quelli di Mediaset, un andamento del mercato pubblicitario che vede la quota di RAI in costante diminuzione e quella di Mediaset in costante, corrispettivo incremento.

Il dottor BIANCHI, intervenendo in sede di replica, si sofferma per prima sulle domande poste nella scorsa seduta dal deputato Caparini, rilevando in primo luogo che la SIPRA ha richiesto alla RAI una forte attenzione ad una migliore definizione del target dei programmi di prima serata per il 2006, in modo da poter conseguire gli obiettivi fissati per il prossimo esercizio.
Il raggiungimento di tali obiettivi, quantificati in un incremento del 3 per cento, dovrebbe comunque essere agevolato dalla capacità di attrazione dei grandi eventi sportivi previsti per l'anno prossimo - anche se egli non è in grado di valutare se la RAI abbia deciso di affrontare l'onere dell'acquisto dei diritti perché ritiene di poter ricavare comunque un utile, ovvero soprattutto in considerazione dei suoi obblighi di servizio pubblico - nonché da quel riorientamento di RAIDUE verso il raggiungimento di un pubblico di giovani adulti con forte capacità di spesa che la SIPRA richiede da molto tempo, anche se naturalmente non è suo compito valutarne la fattibilità e le modalità.
Per quanto riguarda la questione relativa alla posizione del dottor Ranucci, posta sia dal deputato Caparini che dal deputato Giuseppe Gianni, egli fa presente che il mandato dell'attuale Consiglio di amministrazione è scaduto con l'approvazione


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del bilancio per il 2004. Il dottor Ranucci, in qualità di presidente, aveva immediatamente convocato l'Assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, ma l'azionista non ha assunto decisioni in merito e ha pregato l'attuale Consiglio di amministrazione di rimanere in carica in regime di prorogatio fino alla nomina del nuovo Consiglio. Successivamente alla sua nomina ad assessore alla Regione Lazio, poi, il dottor Ranucci ha più volte rappresentato all'azionista la disponibilità a rimettere il suo mandato.
L'oratore fornisce poi alcune notizie sulla composizione delle voci retributive dei consiglieri di amministrazione e dei consiglieri delegati, nonché sui sistemi di incentivazione previsti per i dipendenti ed i quadri della SIPRA.
In proposito egli fa presente che, all'entrata in carica dell'attuale Consiglio di amministrazione la SIPRA si trovava in una situazione di particolare difficoltà che aveva determinato nel primo semestre del 2003 un andamento negativo del 9,8 per cento, e nel secondo semestre era stato invertito raggiungendo un incremento del 6,8 per cento.
Tale risultato era inferiore agli obiettivi prefissati, per cui non sono stati attribuiti i premi di produzioni previsti dal sistema incentivante, tuttavia in considerazione dell'oggettiva entità della performance realizzata è stato deciso di attribuire ai dipendenti una gratifica, comunque molto inferiore al premio incentivante.
In merito alla questione, posta dal deputato Giulietti, relativa al controllo del messaggio pubblicitario, il dottor Bianchi fa presente che per quanto riguarda gli spot la SIPRA si affida alla valutazione dei contenuti da parte di RAI Trade, mentre, per quanto riguarda le telepromozioni, essa fornisce una consulenza per la realizzazione delle stesse all'editore, che si assume poi la piena responsabilità del prodotto finale.
Quanto alla questione della pubblicità occulta, da più parti sollevata, la SIPRA, sicuramente danneggiata da tale fenomeno, è in attesa della conclusione di un'indagine interna da parte della RAI e delle relative decisioni.
Per quanto riguarda i rischi evidenziati dal senatore Pessina nel fatto che il costo-contatto della pubblicità sulla RAI superi la quota di pubblicità attualmente venduta dalla SIPRA, egli fa presente come tale problema sia ben presente e giustifichi il desiderio della SIPRA stessa di valorizzare il prodotto venduto sotto il profilo del target.
Per quanto riguarda la questione, sollevata da numerosi interventi compreso da ultimo quello del Presidente, della sperimentazione del digitale terrestre, il dottor Bianchi osserva che, trattandosi appunto di una fase sperimentale, per ora non si sono riscontrati vantaggi per la vendita della pubblicità, dal momento che la trasmissione in digitale dei programmi già trasmessi in analogico, evidentemente, non ha alcun effetto sulla vendita della pubblicità, mentre per i restanti programmi il bacino di utenza è per il momento troppo limitato.
Tuttavia non vi è dubbio che il digitale terrestre rechi delle notevoli potenzialità, in particolare grazie all'interattività che potrà consentire di passare dalla mera attività di pubblicità a quella di vendita.
La SIPRA pertanto guarda con molto interesse a tali nuove tecnologie, nell'ambito dello sviluppo di strategie per il prossimo futuro che dovranno tener conto delle nuove realtà favorite dal digitale, quale lo sviluppo ad esempio dei canali tematici, dove a suo parere dovranno essere realizzate delle strategie di raggruppamento di canali aventi pubblici analoghi al fine di ottimizzare la vendita di spazi pubblicitari.
Il dottor Bianchi si sofferma poi sulle domande del deputato Butti precisando in primo luogo che la diversità dei mercati di riferimento tra la SIPRA e il concorrente privato deriva essenzialmente dal fatto che la RAI deve confrontarsi con due limiti diversi di affollamento pubblicitario quello orario del 12 per cento, e quello settimanale del 4 per cento.


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Ciò significa che l'azienda pubblica può di fatto trasmettere pubblicità al massimo dell'affollamento orario consentito solo per un terzo della giornata, e dunque essa deve concentrare la vendita di spazi pubblicitari nei soli orari di maggior pregio.
Essa pertanto può offrire unicamente spazi pubblicitari cosiddetti di qualità mentre le sono preclusi i cosiddetti spazi di convenienza, quelli cioè venduti a prezzo molto competitivo da Mediaset negli orari in cui la RAI non fa pubblicità.
Pertanto un cliente che acquisti pubblicità sulla RAI non può accedere ad un mix tra passaggi pubblicitari che raggiungono più pubblico e passaggi meno costosi, e in definitiva deve affrontare un costo-contatto più elevato, il che spiega il fatto che la SIPRA sia in grado di trattare con non più di cinquecento clienti contro i mille clienti circa di Publitalia.
Dopo aver rilevato come l'incidenza dello zapping sia difficile da quantificare a priori, e dipenda in gran parte dalla collocazione del passaggio pubblicitario, il dottor Bianchi fa presente che la cancellazione della pubblicità sulla RAI durante le trasmissioni dedicate alla morte del Santo Padre ha determinato una perdita di pubblicità per quattro giorni, vale a dire più dell'1 per cento dei ricavi annui.
Per quanto poi riguarda la questione dei promo di cui ha goduto il programma di Adriano Celentano, il dottor Bianchi fa presente che i passaggi promozionali sono liberamente decisi dalla RAI e non sono calcolati nei limiti di affollamento pubblicitario, per cui non determinano alcuna perdita di gettito pubblicitario per l'azienda.
Infine egli fa presente come la curva discendente della quota pubblicitaria Rai segnalata dal Presidente si inquadri in un processo fisiologico di progressiva riduzione della rendita di produzione di cui godeva l'azienda di servizio pubblico.

Il presidente GENTILONI SILVERI ringrazia l'amministratore delegato della SIPRA, dottor Bianchi, e dichiara conclusa l'audizione.

Sui lavori della Commissione.

Il senatore FALOMI chiede al presidente Gentiloni Silveri se vi siano state risposte da parte della RAI in merito alla richiesta, da lui avanzata insieme ai colleghi Giordano e Giulietti per il tramite della Presidenza della Commissione, di assicurare una diretta televisiva sullo sciopero indetto dai metalmeccanici per il 2 dicembre prossimo, un'iniziativa che rappresenterebbe un parziale riparazione alla totale indifferenza dell'informazione della RAI sulla vertenza in cui è ormai da mesi impegnata questa categoria.

Il presidente GENTILONI SILVERI fa presente di aver segnalato la questione al direttore generale della RAI, il quale ha assicurato un adeguato impegno dell'azienda in occasione dello sciopero.
Peraltro egli osserva come la questione sollevata dal senatore Falomi è oggetto di un quesito a risposta immediata presentato dal senatore Falomi stesso che sarà esaminato nella seduta di domani.

La seduta termina alle 15.30.