Mercoledì 16 novembre 2005. - Presidenza del vicepresidente Guglielmo ROSITANI.
La seduta comincia alle 14.05.
Guglielmo ROSITANI, presidente, avverte che questa mattina sono stati assegnati il disegno di legge C. 6177 (Legge finanziaria per l'anno 2006) e il disegno di legge C. 6178 (Bilancio dello Stato per il 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008). Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione deve sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà deliberato le relazioni di competenza sui predetti disegni di legge.
Conseguentemente, le sedute in sede referente per l'esame delle proposte di legge C. 5515, C. 1207 e abbinata e C. 4754, nonché le sedute in sede consultiva per l'esame delle proposte di legge C. 2 e abbinate e C. 6105, previste per la giornata odierna, non avranno luogo.
Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2001/84/CE relativa al diritto dell'autore di un'opera d'arte sulle successive vendite dell'originale.
Atto n. 560.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 novembre 2005.
Andrea COLASIO (MARGH-U), in considerazione della rilevanza del provvedimento in oggetto, chiede che la Commissione proceda allo svolgimento di un breve ciclo di audizioni informali, che dovrebbero coinvolgere, a suo avviso, i rappresentanti degli artisti e degli altri operatori del settore, oltre che della SIAE e dell'IMAIE.
Alba SASSO (DS-U) si associa alla richiesta del deputato Colasio.
Guglielmo ROSITANI, presidente e relatore, nell'informare la Commissione di aver già personalmente incontrato i rappresentanti di alcune delle categorie interessate, con i quali ha avuto modo di individuare un possibile compromesso in ordine ad alcune delle questioni affrontate dal provvedimento, dichiara peraltro di essere favorevole allo svolgimento di un vero e proprio ciclo di audizioni informali. Assicura pertanto che sottoporrà all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, una proposta in tal senso.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Elenco delle proposte di istituzione e di finanziamento di comitati nazionali per le celebrazioni e manifestazioni culturali per l'anno 2006.
Atto n. 558.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 15 novembre 2005.
Flavio RODEGHIERO (LNFP) osserva che la Commissione rivolge una particolare attenzione alle decisioni che annualmente la Consulta assume in ordine ai comitati nazionali ed edizioni nazionali, non solo per la rilevanza culturale che essi rappresentano per il nostro Paese, ma anche, e forse soprattutto, perché è stata la Commissione medesima, con la legge n. 420 del 1997, ad istituire tale organismo tecnico per ricondurre ad unità gli interventi in questo settore, e quindi si sente direttamente responsabile di quanto viene deciso.
Si compiace per il lavoro svolto dalla Consulta nell'esaminare le nuove proposte, non esimendosi tuttavia dallo svolgere alcune considerazioni, in particolare per quanto riguarda il rifinanziamento di comitati nazionali già istituiti. Intende sottolineare il positivo riconoscimento del Comitato Nazionale per il centenario della nascita di Altiero Spinelli, proposto dalla Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ritiene che l'attualità di Spinelli sia data non solo dal dibattito sul federalismo che si sta svolgendo a livello nazionale, ma pure da quanto sta avvenendo nella maggior parte dei Paesi dell'Unione europea, che stanno rivedendo la propria organizzazione statale in seguito alla devoluzione di poteri all'Unione, collegandosi altresì all'attuale dibattito sullo stesso futuro assetto istituzionale dell'Unione, che trae le sue origini sin dai primi momenti della fondazione delle prime istituzioni europee: tutto questo dà un respiro ampio all'attività prevista da questo comitato, che si distingue dalla provincialità di altri, salvo poi constatare che i 75 mila euro ad esso attribuiti sfigurano rispetto alle dotazioni attribuite ad altri, che spetterebbe ad altri soggetti di finanziare. In particolare, non capisce come si siano potuti attribuire 100 mila euro al Comitato nazionale «Viaggio dei Re Magi», che ha realizzato un'unica iniziativa all'estero, 100 mila euro per il Comitato nazionale «Bilancio Scienze Religiose», atteso che ha svolto attività solo nel 2003, 100 mila euro al Comitato nazionale Beato Angelico, che non ha svolto alcuna iniziativa e non ha ancora dato un riferimento cronologico puntuale circa le proprie future attività, o ancora 50 mila euro al Comitato Nazionale «Bilancio storico dell'Ecumenismo», che ha già svolto nel 2004 il convegno previsto per la sua istituzione.
Ritiene inoltre che la Consulta non possa rifinanziare comitati già istituiti senza un'adeguata e puntuale verifica in ordine al rispetto del programma sulla cui base i comitati stessi sono stati istituiti, perché non avrebbe altrimenti senso la dettagliata relazione richiesta dall'articolo 2, comma l, della legge n. 420 del 1997, nonché quanto previsto dall'articolo 3, comma 6, della stessa legge.
Ricorda poi che già lo scorso anno aveva segnalato - anche se tale passaggio non è stato riportato nel resoconto sommario della relativa seduta -, come l'istituzione di un Comitato nazionale «minoranze etnico-linguistiche» non potesse tener conto del fatto che le minoranze sono distribuite in tutta la penisola, rilievo che vede confermato dal fatto che l'attività del Comitato in oggetto si è limitata ad iniziative realizzate nella regione Calabria. Ritiene quindi che sarebbe opportuna una nuova denominazione di questo comitato, più rispondente al reale oggetto della sua attività - ad esempio, «Comitato Nazionale per la tutela e la valorizzazione della minoranza calabro-greca» -, e che, comunque, la Consulta dovrebbe accettare per il future l'istituzione di altri comitati nazionali per la tutela e la valorizzazione delle altre minoranze linguistiche italiane.
Auspica infine che il Governo possa fornire adeguati chiarimenti in ordine alle questioni da lui sollevate.
Alba SASSO (DS-U) ritiene che lo spirito originario della legge n. 420 del 1997, istitutiva della Consulta sui comitati e le edizioni nazionali, sia stato profondamente alterato nel corso degli anni, atteso che è invalsa la prassi di dar luogo a finanziamenti «a pioggia», con conseguente frammentazione dei relativi interventi tra una congerie di iniziative culturali non tutte di eccelso livello. Tale tendenza è confermata e aggravata nel provvedimento in esame, caratterizzato peraltro - come è stato fatto rilevare - anche dal rifinanziamento di comitati istituiti negli anni passati senza alcuna previa valutazione delle attività fin qui effettivamente realizzate. Ritiene importante che, su questo punto in particolare, il Governo fornisca esaurienti chiarimenti.
Lamenta altresì che alla realizzazione delle edizioni nazionali si proceda senza alcun coinvolgimento delle scuole, ritenendo importante che siano avviate iniziative pubbliche - in particolare nella forma di convegni - che portino le giovani generazioni ad accostarsi a tali significative attività.
Esprime, complessivamente, notevoli perplessità sul testo in esame, reputando fondamentale che, in ottemperanza alla ratio della legge n. 420 del 1997, si dia luogo ad una razionale ed organica distribuzione delle risorse disponibili tra i progetti realmente meritevoli ed effettivamente dotati di una valenza nazionale.
Andrea COLASIO (MARGH-U), nell'associarsi ai rilievi critici testé formulati dal deputato Rodeghiero, rileva con preoccupazione come la quasi totalità degli interventi finanziati abbiano dignità di «manifestazioni da giunta provinciale», invece che di eventi nazionali. Ritiene cioè che le scelte operate abbiano una discutibile impronta localistica e siano prive di una valenza di più ampio respiro.
Nel denunciare lo squilibrio nell'allocazione delle somme disponibili, nonché nella definizione delle priorità meritevoli di finanziamento, ritiene sconcertante che al Comitato nazionale del VI centenario dell'invenzione del cannocchiale di Galileo Galilei - probabilmente l'unica iniziativa, assieme a quella riguardante il Mantegna, cha abbia davvero un respiro nazionale - siano destinate risorse inferiori rispetto ad altri comitati di assai minore importanza.
Ritiene altresì a dir poco preoccupante che sia stato previsto il rifinanziamento di comitati che non hanno fin qui svolto, o hanno svolto solo molto parzialmente, il programma di attività sulla cui base erano stati costituiti, chiedendosi se si sia proceduto ad una reale valutazione delle attività e delle iniziative fin qui realizzate.
Esprime pertanto notevoli riserve in ordine all'attività posta in essere dalla Consulta, dichiarandosi convinto che un processo decisionale realmente qualificato
debba svolgersi sulla base di ben più stringenti criteri di selezione e controllo, in modo da concentrare le risorse sulle iniziative culturali che abbiano davvero rilievo nazionale.
Preannuncia infine che il suo gruppo, tendenzialmente intenzionato ad astenersi, voterà contro il provvedimento in titolo, in mancanza di adeguate risposte da parte del Governo e di chiare indicazioni correttive nella proposta di parere del relatore.
Fabio GARAGNANI (FI) esprime anch'egli riserve in ordine al testo in titolo, ritenendo sconcertante che non siano indicate nel dettaglio le motivazioni sottese alle scelte della Consulta e ricordando come già lo scorso anno fossero state sollevate notevoli perplessità sulle proposte avanzate. Constata in particolare come vi sia un'impronta fortemente localistica nella ripartizione dei finanziamenti in oggetto. Chiede pertanto che la votazione della proposta di parere sia rinviata fino a quando non saranno stati forniti i necessari chiarimenti.
Ernesto MAGGI (AN) reputa necessario, anche alla luce delle articolate osservazioni critiche esposte dal deputato Rodeghiero, che si dia luogo ad opportuni approfondimenti in ordine ai profili problematici emersi nel corso della seduta, al fine di poter poi procedere all'espressione di un parere parlamentare adeguatamente ponderato.
Michele RANIELI (UDC) intende preliminarmente rimarcare la notevole valenza positiva della legge n. 420 del 1997, che ha costituito il punto di partenza per procedere a cadenza annuale alla realizzazione e valorizzazione di importanti iniziative culturali di rilievo nazionale. Non manca comunque di rilevare anch'egli la difficoltà di comprendere se le decisioni assunte dalla Consulta siano realmente basate su una rigorosa valutazione dei programmi celebrativi sottoposti al suo esame. Ritiene, infatti, che non siano sufficientemente chiari i criteri di selezione adottati, specialmente sotto il profilo della qualificazione della valenza nazionale o meno delle iniziative in oggetto. Prospetta pertanto alla Commissione l'opportunità di procedere ad un'audizione informale di rappresentanti della Consulta, al fine di acquisire un esauriente panorama informativo in ordine all'attività espletata.
Andrea Giorgio Felice Maria ORSINI (FI), relatore, alla luce del pressoché unanime orientamento emerso nella seduta odierna, considera opportuno approfondire le questioni problematiche segnalate, dichiarando il proprio favore anche allo svolgimento di un'audizione di rappresentanti della Consulta, che consenta di chiarire i criteri seguiti e le motivazioni di determinate scelte.
Evidenzia quindi come, nella sua relazione introduttiva, abbia già avuto modo di esprimere le proprie riserve in ordine alla eccessiva frammentazione dei finanziamenti, preannunciando la formulazione di una apposita osservazione concernente tale profilo nella propria proposta di parere. Considerata peraltro la particolare posizione di autonomia, anche dal Governo, che la legge n. 420 del 1997 ha voluto garantire alla Consulta, ritiene peraltro che non sarebbe opportuno che il controllo parlamentare giungesse a sindacare il contenuto di singole scelte della Consulta.
Guglielmo ROSITANI, presidente, si riserva di sottoporre all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'opportunità di procedere a un'audizione informale di rappresentanti della Consulta.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Proposta di nomina dell'avvocato Angelo D'Amico a componente del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico.
Nomina n. 164.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 9 novembre 2005.
Guglielmo ROSITANI, presidente, preso atto del basso numero di deputati presenti, constata l'impossibilità di procedere alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole già formulata dal relatore.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.35.
Mercoledì 16 novembre 2005. - Presidenza del vicepresidente Guglielmo ROSITANI.
La seduta comincia alle 14.35.
DL 203/2005: Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria.
C. 6176 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Fabio GARAGNANI (FI), relatore, rileva che il provvedimento in titolo, che - anche a seguito dei significativi interventi del Senato - risulta composto da 46 articoli, reca interventi volti ad incidere su una pluralità di settori. Sono introdotte misure volte a rendere maggiormente incisivo il contrasto all'evasione fiscale, nonché in materia tributaria e finanziaria, prevedendosi anche interventi in materia sanitaria e previdenziale e sul sistema aeroportuale.
Nel novero delle previsioni normative volte a correggere i conti pubblici per il 2005, al fine di assicurarne l'allineamento con gli obiettivi fissati in sede europea, segnala, per quanto di più diretto interesse della Commissione, l'articolo 11-ter, che prevede tra l'altro una riduzione degli stanziamenti discrezionali di spesa per il 2005 relativi ai consumi intermedi e agli investimenti fissi lordi, nella misura complessiva, per tutti i Ministeri interessati, rispettivamente di 300 milioni e di 1.600 milioni di euro. L'intervento relativo ai consumi intermedi, nel suo complesso, comporta una riduzione di spesa di circa il 3,5 per cento rispetto a quanto previsto dal disegno di legge di assestamento; quello sugli investimenti fissi lordi ammonta invece al 35 per cento delle autorizzazioni di cassa previste dal medesimo disegno di legge.
Per quanto concerne il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca le riduzioni degli stanziamenti in oggetto sono pari a 84 milioni 311 mila euro per i consumi intermedi e a 71 milioni 106 mila euro per gli investimenti fissi lordi. Le riduzioni interessano le spese di funzionamento e quelle destinate agli uffici centrali e periferici, alle strutture scolastiche, all'igiene e alla sicurezza sul lavoro, ai servizi integrativi dei disabili e ai beni mobili. Per quanto riguarda il Ministero per i beni e le attività culturali, le riduzioni sono pari a 4 milioni e 157 mila euro per i consumi intermedi e a 183 milioni e 445 mila euro per gli investimenti fissi lordi, e incidono, tra le altre, sulle spese relative al patrimonio culturale e librario e archivistico statale e alle intese istituzionali di programma.
Le riduzioni operate nei confronti del Ministero per i beni e le attività culturali appaiono sostanzialmente in linea con la media degli interventi previsti per gli altri Ministeri (incidendo rispettivamente per il 3,7 per cento, contro una media del 3,5 per cento, sui consumi intermedi, e per il 33 per cento, contro il 36 per cento medio, per gli investimenti fissi lordi). Più significative appaiono quelle relative al Ministero dell'istruzione, con una riduzione del 7,5 per cento per i consumi intermedi e del 64 per cento per gli investimenti fissi lordi.
Evidenzia poi la riduzione del 10 per cento delle spese per consumi intermedi di una serie di enti e organismi pubblici non territoriali. Per quanto riguarda i settori di
interesse della Commissione, fa presente che tale riduzione, che opera comunque nei limiti delle disponibilità non ancora impegnate, coinvolge gli enti produttori di servizi culturali, gli enti e le istituzioni di ricerca non strumentale, gli istituti e le stazioni sperimentali per la ricerca, le università e gli istituti di istruzione universitaria, gli enti per il diritto allo studio e gli enti autonomi lirici e le istituzioni concertistiche assimilate.
Nel complesso, constata che le norme in esame comportano «tagli» significativi, soprattutto per quanto riguarda il Ministero dell'istruzione. Peraltro, ritiene che essi siano giustificati dall'esigenza di assicurare la tenuta complessiva dei conti pubblici.
Considera poi opportuno soffermarsi sugli interventi volti ad accelerare e agevolare le procedure di dismissione dei beni immobili a uso non abitativo appartenenti al patrimonio dello Stato, al fine di correggere l'indebitamento netto statale (articolo 11-quinquies). Al proposito, segnala, per quanto di interesse della Commissione, che è espressamente previsto che nell'ambito di applicazione delle nuove norme rientrino anche i beni per i quali non sia stato riscontrato l'interesse culturale, a seguito della verifica prevista dall'articolo 27 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003. Si specifica che la vendita comporta il venir meno dell'uso governativo, delle concessioni in essere e dell'eventuale diritto di prelazione spettante a terzi anche in caso di rivendita, facendo salva l'applicazione della procedura di verifica dell'interesse culturale ai sensi del richiamato articolo 27 del decreto-legge n. 269 per la dismissione dei beni già individuati ai sensi di tale disposizione. Viene confermata, per le procedure di dismissione successive, l'applicazione delle specifiche disposizioni contenute negli articoli 12 e 54-57 del decreto legislativo n. 42 del 2004, recante Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Segnala infine l'articolo 11-quaterdecies, comma 1, che autorizza il Dipartimento della protezione civile a intervenire con contributi quindicennali per l'organizzazione e l'adeguamento degli impianti necessari allo svolgimento dei Campionati mondiali di Roma nel 2009 e dei Giochi del Mediterraneo che si terranno a Pescara nello stesso anno. Viene autorizzato un contributo annuale di 2 milioni di euro dal 2007, incrementato dal 2008 con altri 2 milioni di euro. Si precisa che tale finanziamento, di durata quindicennale, sarà ripartito in parti uguali tra le due manifestazioni sportive.
Il comma 3 del medesimo articolo provvede poi ad autorizzare una spesa di 1,5 milioni di euro a favore della Facoltà «Jean Monnet» della Seconda Università degli studi di Napoli per la prosecuzione delle attività di ricerca e formazione finanziate dalla finanziaria per il 2005.
Guglielmo ROSITANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, giovedì 17 novembre 2005.
La seduta termina alle 14.45.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.
II seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
Ordinamento della polizia locale.
Testo unificato C. 2 e abb.
Assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare o dell'accompagnatore del servizio
civile a favore dei grandi invalidi di guerra o per servizio.
C. 6105, approvata dal Senato.
Iniziative e attività culturali promosse dalle donne.
C. 5515 Grignaffini.
Accademia del doppiaggio.
C. 1207 Volontè e C. 4445 Gianfranco Conte.
Accademia di studi italo-tedeschi di Merano.
C. 4754 Colasio.