CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Mercoledì 10 dicembre 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA:

Comunicazioni del Presidente ... 189

Seguito della discussione in materia di programmazione delle attività istruttorie ... 190

Sull'ordine dei lavori ... 191


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di mercoledì 10 dicembre 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 10 dicembre 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.40.

COMMISSIONE PLENARIA

Mercoledì 10 dicembre 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 13.50.

Comunicazioni del Presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto riservato:
la seconda parte della memoria del signor Igor Marini, consegnata in data odierna alla Commissione dai difensori dello stesso signor Marini.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti liberi:
una lettera del ministro della giustizia Roberto Castelli, acquisita agli atti in data 9 dicembre 2003, con allegato un prospetto recante aggiornamenti sullo stato delle rogatorie della Commissione;
un elaborato dei tenenti colonnelli Nucci e Menichetti, consulenti della Commissione, acquisito agli atti in data 10 dicembre 2003, avente ad oggetto «comparazione dell'operazione Telekom-Serbia da parte del gruppo STET/Telecom Italia con altre acquisizioni realizzate a partire dal 1994».

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la programmazione dei lavori per i mesi di gennaio e febbraio 2004 sarà definita dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di mercoledì 17 dicembre 2003,


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sulla base degli orientamenti che la Commissione adotterà in esito all'odierna discussione in materia di programmazione delle attività istruttorie.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica, altresì, che l'odierno ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è addivenuto alla determinazione di stabilire in cinque minuti il tempo massimo per ogni intervento, ad esclusione dei rappresentanti dei gruppi che hanno un solo componente ai quali, per ragioni evidenti, è riservato un tempo di otto minuti.

La Commissione concorda.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U), in relazione alla seconda parte della memoria del signor Marini di cui in data odierna il presidente ha comunicato l'acquisizione, avendone preso visione, dichiara di ritenerlo non solo falso, ma anche calunnioso nei suoi confronti. Annuncia, pertanto, che oggi stesso darà incarico ai suoi legali di presentare una denuncia nei confronti del signor Igor Marini.

Enzo TRANTINO, presidente, propone che la Commissione proceda in seduta segreta.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Seguito della discussione in materia di programmazione delle attività istruttorie.

Enzo TRANTINO, presidente, dopo aver ricordato che la discussione in materia di programmazione delle attività istruttorie è iniziata nella seduta del 6 novembre e proseguita nelle sedute del 26 novembre e del 3 dicembre 2003 e che sono ancora iscritti a parlare i commissari Petrini, Kessler, Ziccone, Nan, Calderoli e Brutti, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Dopo che i senatori Guido ZICCONE (FI) e Roberto CALDEROLI (LNP) hanno dichiarato di rinunciare ad intervenire, Enzo TRANTINO, presidente, rileva che, non essendo presenti, s'intende che anche i senatori Petrini e Brutti ed il deputato Nan abbiano rinunciato ad intervenire.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) ricorda che nella precedente seduta il presidente disse che, da buon garantista, non poteva permettersi di dare una patente di affidabilità o di inaffidabilità ad alcuno; nel caso di specie, il riferimento era ovviamente al Marini. Dichiara di dissentire dall'affermazione secondo la quale essere garantisti implica il non poter esprimere quel tipo di giudizi, nonché da altre opinioni emerse nella lunga discussione che si è sviluppata, in particolare da quella secondo la quale non spetterebbe alla Commissione dare un giudizio di affidabilità o di inaffidabilità sul Marini. In realtà, a suo avviso, sarebbe addirittura dovere della Commissione arrivare ad esprimere tale giudizio, un dovere d'istituto per formarsi una convinzione su quanto è successo nell'affare Telekom-Serbia. In proposito il Marini ha raccontato alcune cose che, se vere, sarebbero molto rilevanti, trattandosi di tangenti che sarebbero state pagate. Evidentemente non si può fare finta che nulla sia accaduto, bisogna che la Commissione si formi un proprio giudizio sulla vicenda e quindi anche su ciò che al riguardo il Marini ha dichiarato: è quindi necessario valutare anche la sua attendibilità.
L'opposizione ritiene che non solo le dichiarazioni di Marini siano inconducenti, come affermato dal presidente in una passata seduta, ma che siano calunniose, che non abbiano portato a nulla e dunque si debba concludere che chi le ha


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rese è soggetto inattendibile. In conclusione, ribadisce che è necessario che la Commissione prenda posizione su quanto detto da Marini e che in quest'opera non lasci alcuna zona d'ombra quanto alle possibili complicità che le tesi accusatorie di Marini hanno avuto all'interno della Commissione stessa.

Enzo TRANTINO, presidente, fa presente all'onorevole Kessler di aver affermato che la Commissione non può dare una patente di inaffidabilità al Marini per la primaria ragione che non ha effettuato le necessarie verifiche, senza le quali nessuno può affermare se egli sia affidabile o meno. Per tale accertamento, occorrerà aspettare il completamento del lavoro che sta svolgendo l'autorità giudiziaria di Torino.
Avverte che i senatori Calderoli, Cantoni, Consolo ed Eufemi hanno presentato un documento in materia istruttoria, del quale chiedono la votazione, del seguente tenore:
«La Commissione, preso atto del dibattito, approva l'elenco delle attività istruttorie, da svolgersi senza indugio, così come predisposto dal Presidente, rimettendo, allo stato, all'Autorità Giudiziaria di Torino ogni indagine e valutazione rispetto all'ulteriore documentazione inviata alla Commissione dal signor Igor Marini, sospendendo infine le attività istruttorie al predetto connesse».

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) giudica alquanto grave il fatto che la maggioranza presenti questo documento contravvenendo alle intese con le quali si era conclusa la seduta precedente e chiede una breve sospensione dei lavori per consentire ai gruppi dell'opposizione di valutare tale documento.

Dopo che il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) ha denunciato una contraddizione in quanto nell'elenco delle richieste istruttorie ne sono comprese alcune connesse al Marini, mentre il documento della maggioranza ne chiede la sospensione, Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che si è già precisato che, nel caso in cui la Commissione manifestasse la volontà concorde di accantonare il Marini, tutte le attività istruttorie a questi connesse verrebbero cassate. Dispone quindi una breve sospensione dei lavori.

La seduta sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.30.

Sull'ordine dei lavori.

Il senatore Giampiero CANTONI (FI) chiede che la seduta della Commissione abbia termine alle 15.20 in modo da consentire ai senatori di essere presenti alle 15.30 alla ripresa della seduta con immediate votazioni. Propone, inoltre, che la Commissione voti il documento letto dal senatore Consolo.

Enzo TRANTINO, presidente, accoglie la richiesta del senatore Cantoni anche in ragione del fatto che alla medesima ora sono previsti lavori anche presso l'Assemblea della Camera.
Avverte poi che i senatori Lauria e Zancan ed i deputati Kessler e Russo Spena hanno presentato un documento, di cui chiedono la votazione, del seguente tenore:
«La Commissione, ascoltate le valutazioni contenute nelle comunicazioni del Presidente nella seduta del 26 novembre 2003: "È perciò coerente ribadire che il racconto accusatorio di Marini resta per la nostra Commissione inconducente per l'istruttoria dei lavori disciplinati dalla legge istitutiva":
ritiene, conformemente, il teste Marini assolutamente inaffidabile;
decide di non accedere allo stato alle richieste di ulteriori audizioni del signor Marini e di non procedere oltre nelle attività istruttorie connesse alle sue dichiarazioni;
decide altresì di aprire una fase istruttoria sui tentativi di inquinamento


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nei confronti dei lavori della Commissione e sulle eventuali responsabilità di singoli commissari in relazione ai succitati tentativi;
essendo stata, infatti, messa in discussione l'autorevolezza politico-istituzionale della Commissione, ogni ulteriore attività di indagine deve essere necessariamente subordinata al ripristino delle condizioni di credibilità e rigore proprie di una Commissione parlamentare di inchiesta».
Avverte, quindi, che porrà in votazione per primo il documento presentato dalla maggioranza e poi quello dell'opposizione.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, rileva come la scelta della maggioranza di presentare un proprio documento sia grave sul piano sia del metodo sia della sostanza, in quanto, a suo avviso, lega in modo molto forte il futuro delle attività di questa Commissione alle dichiarazioni e alle calunnie del faccendiere Marini. In ogni caso, se tale documento dovesse essere approvato, evidentemente la Commissione non potrà non fare i conti in ordine ad eventuali inquinamenti e responsabilità anche al suo interno. Esprime l'avviso che quello odierno sia fondamentalmente uno spartiacque, il cui superamento in un modo o in un altro segnerà l'attività futura di questa Commissione.

Il senatore Giampaolo ZANCAN (Verdi-U) ritiene che la prima parte del documento predisposto dalla maggioranza sia uno straordinario esempio di excusatio non petita che, com'è noto, è una accusatio manifesta, laddove cerca di accreditare il documento stesso come atto di carattere tecnico e non politico, in quanto non c'è nulla di più politico di un documento di questo genere. Per di più, esso contiene un'affermazione gravissima che implica la resa dei poteri della Commissione nel momento in cui si affida alla conclusione del lavoro che sta compiendo l'autorità giudiziaria. Ritiene che si tratti di un errore gravissimo e che la Commissione dovrebbe rivendicare l'assoluta autonomia ed indipendenza della propria azione.
Da ultimo, in riferimento al documento predisposto dall'opposizione, ricorda che tra gli atti istruttori da compiere vi è l'audizione dei soggetti calunniati dal Marini. Si chiede, quindi, come la Commissione possa ascoltare tali soggetti senza aver prima doverosamente posto riparo all'azione calunniosa perpetrata ai loro danni. Si domanda anche come la Commissione possa avere il prestigio necessario per chiedere a tali soggetti di venire in questa sede a dare un contributo di verità se prima non pone riparo a quanto è avvenuto. Peraltro, tale riparazione a suo giudizio si risolverebbe in una salvaguardia dell'attività della Commissione, non certo in un rallentamento della stessa.

Il senatore Pierluigi PETRINI (Marg-DL-U) ricorda che nelle precedenti sedute alcuni capigruppo della maggioranza si sono espressi in modo contrario alla possibilità di una ulteriore audizione del Marini, in quanto delle sue eventuali responsabilità penali relative a reati di calunnia avrebbe risposto di fronte alla magistratura di Torino. Quindi, parlando di responsabilità penali relative a reati di calunnia si dava assolutamente per scontata l'inattendibilità del teste Marini. Oggi, invece, si «rivolta la frittata» e si afferma che all'autorità giudiziaria di Torino è demandato il compito non di perseguire gli eventuali reati di calunnia posti in essere dal Marini, ma di accertare l'attendibilità delle accuse da questi formulate, cambiando quindi completamente la prospettiva. Ritiene che la Commissione non possa proseguire nella sua attività senza aver prima risolto questo nodo: o il Marini è inattendibile, ed allora si può proseguire l'indagine sugli altri aspetti della vicenda Telekom-Serbia e sulle ragioni che hanno indotto Marini a porre in essere attività calunniose, oppure lo si deve dichiarare attendibile, ma in ogni caso non si può fingere che nulla sia accaduto.


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Enzo TRANTINO, presidente, pone in votazione il documento in materia istruttoria presentato dai capigruppo Calderoli, Cantoni, Consolo ed Eufemi.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone in votazione il documento in materia istruttoria presentato dai capigruppo Kessler, Lauria, Russo Spena e Zancan.

La Commissione respinge.

Dopo che i senatori Michele LAURIA (Margh-DL-U) e Maurizio EUFEMI (UDC) hanno chiesto di rinviare alla prossima settimana l'esame dell'elenco delle richieste istruttorie, Enzo TRANTINO, presidente, accogliendo tale richiesta, rinvia alla seduta di mercoledì 17 dicembre 2003 il seguito della discussione in materia di programmazione delle attività istruttorie e dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 15.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.