CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Mercoledì 22 ottobre 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA:

Comunicazioni del Presidente ... 132

Audizione del signor Antonio Volpe (Svolgimento e rinvio) ... 135

Sui lavori della Commissione ... 136

Sull'ordine dei lavori ... 138


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di mercoledì 22 ottobre 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 22 ottobre 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 14.10.

COMMISSIONE PLENARIA

Mercoledì 22 ottobre 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazioni del Presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto segreto:
una lettera del signor Francesco Pazienza, acquisita agli atti in data 20 ottobre 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito il seguente atto riservato:
uno scritto del signor Fabio Fabiani, acquisito agli atti in data 17 ottobre 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti liberi:
una lettera del dottor David Monti, magistrato del Tribunale del riesame di Firenze, acquisita agli atti in data 15 ottobre 2003, concernente osservazioni sui meccanismi e le metodologie dei delitti di tipo associativo per la ricettazione e la frode attraverso garanzie atipiche e titoli;
una lettera del dottor Marco Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia, acquisita agli atti in data 16 ottobre 2003, con la quale si comunica l'esito negativo della ricerca della documentazione


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e delle informazioni sulle offerte ufficiali di Ericsson, e delle ditte sue concorrenti, per forniture di hardware (reti e centrali) in Serbia;
una nota dei Radicali italiani, a firma del signor Giulio Manfredi e dei parlamentari europei Benedetto Della Vedova e Gianfranco Dell'Alba, acquisita agli atti in data 16 ottobre 2003, concernente la necessità che la Commissione esperisca una seconda rogatoria in Serbia e Montenegro per ulteriori audizioni di cittadini serbi e assuma contatti con il Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia;
una lettera dell'on. Enzo Bianco, Presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato, acquisita agli atti in data 16 ottobre 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che, con lettera del 9 ottobre 2003, il maresciallo capo Giuseppe Quaresima ha chiesto la segretazione del resoconto stenografico del seguito del suo esame testimoniale del 24 settembre 2003, in considerazione della delicatezza degli argomenti da lui trattati nel corso della seduta. Il maresciallo Quaresima precisa nella lettera che la sua richiesta di non attivare la trasmissione audiovisiva a circuito chiuso della seduta (richiesta accolta dalla Commissione) era riferita nelle sue intenzioni anche alla segretazione delle dichiarazioni e non soltanto alla loro trasmissione audiovisiva a circuito chiuso.
Propone, pertanto, che la Commissione deliberi di segretare il resoconto stenografico del seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima del 24 settembre 2003.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nelle riunioni del 15 ottobre 2003 e di oggi dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione - in accoglimento delle richieste formulate dall'Autorità giudiziaria e in ossequio al principio di leale collaborazione istituzionale tra poteri dello Stato - deliberi di inviare alle Procure della Repubblica sottoindicate i seguenti atti e documenti:

alla procura della Repubblica presso il tribunale di Torino:
copia del documento trasmesso dal Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica (SISDE), acquisito in data in data 10 settembre 2003 e classificato segreto;
copia delle due lettere, rispettivamente dell'8 e del 25 agosto 2003, del signor Pio Maria Deiana, classificate riservate;
copia della documentazione trasmessa dal signor Pio Maria Deiana, pervenuta alla Commissione in data 16 settembre 2003 e classificata riservata;
copia di una lettera del signor Salvatore Conte, detenuto presso la casa circondariale di Voghera, pervenuta alla Commissione in data 19 settembre 2003 e classificata segreta;
copia del resoconto stenografico, classificato riservato, dell'audizione del signor Curio Pintus, svoltasi il 16 settembre 2003;
copia della lettera del signor Antonio Volpe, con allegata documentazione, acquisita agli atti in data 7 ottobre 2003 e classificata segreta;
copia della lettera del signor Antonio Volpe, con allegata documentazione, acquisita agli atti in data 15 ottobre 2003 e classificata segreta;
copia della parte segreta del resoconto stenografico del seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima del 30 luglio 2003 e copia del resoconto stenografico del seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima del 24 settembre 2003,


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classificato segreto su espressa richiesta dello stesso maresciallo Quaresima;

alla procura della Repubblica presso il tribunale di Perugia:
copia del resoconto stenografico dell'audizione del signor Igor Marini del 7 maggio 2003;
copia del resoconto stenografico, classificato riservato, dell'audizione del signor Igor Marini svoltasi a Berna il 19 giugno 2003 in esecuzione di una rogatoria della Commissione;
copia del resoconto stenografico, classificato riservato ad eccezione di alcuni passaggi segretati, dell'audizione del signor Igor Marini svoltasi presso la casa circondariale Le Vallette di Torino il 7 agosto 2003;
copia del resoconto stenografico, classificato segreto, dell'audizione della dottoressa Maria Bice Barborini del 12 febbraio 2003;
copia dei resoconti stenografici delle sedute dedicate all'esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima, ivi compresa la parte segreta del resoconto stenografico della seduta del 30 luglio 2003 e il resoconto stenografico del seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Quaresima del 24 settembre 2003, interamente classificato segreto su espressa richiesta dello stesso maresciallo Quaresima;

alla procura della Repubblica presso il tribunale di Bologna:
copia del resoconto stenografico dell'audizione del signor Igor Marini del 7 maggio 2003;
copia del resoconto stenografico, classificato riservato, dell'audizione del signor Igor Marini svoltasi a Berna il 19 giugno 2003 in esecuzione di una rogatoria della Commissione;
copia del resoconto stenografico, classificato riservato ad eccezione di alcuni passaggi segretati, dell'audizione del signor Igor Marini svoltasi presso la casa circondariale Le Vallette di Torino il 7 agosto 2003;
copia del resoconto stenografico dell'audizione dell'avvocato Fabrizio Paoletti del 14 gennaio 2003, ivi compresa la parte segretata;
copia del resoconto stenografico, classificato segreto, dell'audizione della dottoressa Maria Bice Barborini del 12 febbraio 2003;

alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma:
copia del documento, classificato riservato, dell'Ufficio Polizia di Frontiera dello scalo aereo di Roma-Ciampino attestante la partenza da Roma-Ciampino per Belgrado, in data 4 giugno 1997, con volo privato Noman, del dottor Aldo De Sario ed il suo rientro a Roma, con lo stesso volo, in data 9 giugno 1997;
copia del passaporto, classificata riservata, esibito dal dottor Aldo De Sario in sede di esame testimoniale in Commissione in data 15 luglio 2003.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di inviare, per il tramite del Ministero della giustizia italiano, alle competenti Autorità serbe copia delle cassette recanti le registrazioni audio delle audizioni svolte a Belgrado dal 26 settembre al 2 ottobre 2003, in esecuzione della rogatoria della Commissione, affinché tali cassette siano messe a disposizione del dottor Vladimir Vucinic, giudice istruttore del Primo Tribunale comunale di Belgrado.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato


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dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino copia degli atti relativi agli esiti degli accertamenti richiesti con la rogatoria in Austria effettuata da quella procura della Repubblica, nonché copia dell'ordinanza del tribunale del riesame di Torino concernente il rigetto dell'istanza di revoca della custodia cautelare di Thomas Mares.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere alla Corte dei Conti informazioni sullo stato degli atti relativi alla segnalazione deliberata dalla Commissione di fatti produttivi di eventuali danni amministrativo-patrimoniali da parte degli amministratori dell'epoca di STET/Telecom Italia.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere al Ministero dell'interno informazioni circa la fondatezza delle notizie secondo le quali l'ex ambasciatore serbo presso la Santa Sede, Dojcilo Maslovaric, avrebbe chiesto asilo politico in Italia e, in caso positivo, informazioni utili alla reperibilità dello stesso ai fini di una sua convocazione in Commissione.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere ai Ministeri della giustizia e degli affari esteri aggiornamenti e urgenti solleciti in merito alle rogatorie richieste dalla Commissione.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Ricorda che, dopo la seduta odierna, la Commissione sarà nuovamente convocata mercoledì 29 ottobre 2003 per procedere al seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima. Nella riunione odierna l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha, inoltre, convenuto che l'audizione dell'on. Enzo Bianco, Presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato - anch'essa già prevista per il 29 ottobre - non abbia più luogo e che nella seduta del 29 ottobre si svolga l'eventuale seguito dell'audizione del signor Antonio Volpe, ove non conclusa nella seduta odierna, ovvero, in caso di conclusione di tale ultima audizione nella seduta di oggi, l'esame delle incombenze istruttorie pendenti e non calendarizzate.

La Commissione pende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica, infine, che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che nel corso del mese di novembre 2003 la Commissione proceda alle audizioni dell'ingegner Giuseppe Gerarduzzi e del dottor Tomaso Tommasi di Vignano, a cominciare dal prossimo 5 novembre.

La Commissione prende atto.

Audizione del signor Antonio Volpe.
(Svolgimento e rinvio).

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).


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Sui lavori della Commissione.

Il deputato Alfredo VITO (FI) fa presente che partecipa a quest'audizione, così come ha partecipato a tutte le altre, ma che questa volta, per sua libera scelta, non porrà alcuna domanda al soggetto che la Commissione sta per ascoltare.

Al deputato Giovanni KESSLER (DS-U), che domanda se il signor Volpe venga ascoltato in audizione libera o come testimone, Enzo TRANTINO, presidente, risponde che verrà sentito in audizione libera, essendo egli indagato da parte dell'autorità giudiziaria.

Dopo che il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) osserva che non è conosciuto il reato per il quale il signor Volpe sarebbe sottoposto ad indagine, Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che, da ciò che si è letto sulla stampa, si tratterebbe di riciclaggio. Proprio per questo motivo il signor Volpe è stato convocato in libera audizione e gli è stato fatto presente che avrebbe potuto avvalersi dell'assistenza di un difensore di fiducia il che ovviamente non toglie che, qualora la Commissione ne ravvisasse l'esigenza, potrebbe nuovamente convocarlo come testimone.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) chiede che il signor Volpe venga ascoltato come testimone anche nella seduta odierna, non essendovi alcuna causa ostativa a tale riguardo, tant'è che anche i magistrati di Torino lo hanno ascoltato in qualità di testimone.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) ricorda che lo stesso problema si pose, su sua richiesta, durante l'audizione del signor Curio Pintus, per cui non vede il motivo di adottare questa volta una procedura differente.

Dopo che il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) ha fatto presente che il signor Volpe è un uomo libero mentre il signor Pintus è attualmente in carcere, il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) osserva che tale circostanza non cambia i termini della questione e chiede di procedere all'audizione del signor Volpe.

Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che il comma 3 dell'articolo 13 del regolamento interno della Commissione così recita: «Le persone sottoposte ad indagini o imputate in procedimenti penali, ovvero proposte o sottoposte all'applicazione di misure di prevenzione sono sentite liberamente ed hanno facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia».

Il deputato Giuseppe FANFANI (Margh-DL-L'Ulivo) ritiene che il disposto del comma 3 dell'articolo 13 del regolamento interno non possa essere disgiunto dal disposto dell'articolo 12, comma 1, secondo il quale: «Si applicano, in quanto compatibili, le norme del codice di procedura penale». Ciò significa che il signor Volpe può essere ascoltato nella forma della libera audizione solo se indagato in procedimento connesso all'indagine che la Commissione sta effettuando. Se non si accerta tale circostanza chiedendone conto sollecitamente all'autorità giudiziaria procedente, non è possibile stabilire aprioristicamente se il signor Volpe vada ascoltato in libera audizione o come testimone. Peraltro, in quest'ultima veste darebbe maggiori garanzie alla Commissione innanzitutto perché sarebbe obbligato a dire la verità e poi perché non potrebbe astenersi dal rispondere a nessuna domanda.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) propone formalmente di ascoltare il signor Volpe in qualità di testimone e di chiedere allo stesso se sia disponibile ad essere sentito oggi stesso in tale veste.

Enzo TRANTINO, presidente, sottolinea che, se dovesse risultare indagato in reato connesso, non potrebbe essere sentito come testimone e quindi l'accertamento di tale circostanza è preliminare rispetto al resto. Chiede quindi al signor Volpe quale sia il contenuto dell'avviso di garanzia ricevuto.


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Antonio VOLPE precisa di non sapere di quali reati si tratti, di aver ricevuto l'avviso di garanzia dalla procura di Roma e precisa che l'intera vicenda ha avuto inizio qualche settimana dopo l'audizione dell'avvocato Paoletti da parte della Commissione.

Il senatore Giampaolo ZANCAN (Verdi-U) alle argomentazioni addotte dai colleghi e che condivide aggiunge la circostanza per la quale all'escussione del signor Volpe la Commissione è pervenuta attraverso l'acquisizione del suo interrogatorio davanti ai magistrati di Torino come persona informata dei fatti e quindi, se non lo si ascolta in qualità di testimone, si rischia uno sbilanciamento tra quegli atti e quelli che la Commissione sta formando.

Il deputato Carlo TAORMINA (FI) ritiene che la situazione possa facilmente essere chiarita se si ha presente l'articolo 3 della legge istitutiva della Commissione in base al quale essa ha gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Il comma 3 dell'articolo 13 del regolamento interno contiene poi un'indicazione vincolante per la Commissione e derivante dal fatto che, essendo l'audizione un istituto tipico della tradizione parlamentare ma che non è presente nel codice di procedura penale, esso non sottostà alle usuali regole dell'ordinamento ma osserva precetti diversi. In tal senso, il regolamento prevede che, nel caso di soggetti sottoposti ad indagini o imputati in un procedimento penale, vi sia l'obbligo di ascoltarli nella forma della libera audizione, senza alcuna alternativa. Evidenzia, in conclusione, come la previsione di cui all'articolo 13, comma 3, del regolamento interno si ponga in un rapporto di specialità rispetto alle norme del codice di procedura penale e quindi prevalga sulle stesse.

Dopo che Enzo TRANTINO, presidente, ha ricordato che l'ambasciatore De Roberto venne inizialmente sentito in libera audizione e poi invitato a tornare per essere ascoltato come testimone, il senatore Guido CALVI (DS-U) dichiara di dissentire dall'onorevole Taormina e sollecita un contatto con i magistrati di Torino per appurare in che termini stiano le cose.

Enzo TRANTINO, presidente, ritiene che la soluzione di questo che è un problema tecnico risieda nel disposto dell'articolo 371 del codice di procedura penale secondo cui, nel caso di collegamenti anche solo probatori tra due indagini, il soggetto indagato in una di esse deve essere sentito con le opportune garanzie. L'esistenza o meno del collegamento deve essere valutata esclusivamente dalla Commissione, non dall'autorità giudiziaria e per questo dispone che il signor Volpe venga ascoltato in libera audizione, ferma restando la possibilità di riconvocarlo come testimone.

Dopo che il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) ha chiesto che si voti sul punto, il senatore Maurizio EUFEMI (UDC) dichiara la propria sorpresa per il fatto che alla questione non si sia fatto cenno in sede di ufficio di presidenza quando è stata calendarizzata l'audizione del signor Volpe - audizione peraltro fortemente sollecitata dall'opposizione - ed invita a procedere con le regole fin qui seguite.

Il deputato Carlo MINNITI (DS-L'Ulivo), dopo aver ricordato al senatore Consolo che il signor Pintus è detenuto sulla base di sentenza passata in giudicato, osserva che la Commissione ha la necessità di non accontentarsi di quanto dichiarato dal signor Volpe e di appurare per quali reati egli sia indagato.

Enzo TRANTINO, presidente, dopo aver osservato che si tratta di una questione tecnico-procedurale la cui soluzione non può essere rimessa ad una deliberazione della Commissione, ribadisce quanto poc'anzi detto a proposito del disposto dell'articolo 371 del codice di procedura penale e dispone che la Commissione proceda all'audizione del signor Volpe.


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La Commissione prende atto.

Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, (il quale avverte che, secondo quanto stabilito nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, darà la parola per primi ai capigruppo presenti in Commissione) e del senatore Giampaolo ZANCAN (Verdi-U) risponde Antonio VOLPE.

Su richiesta del senatore Zancan Enzo TRANTINO, presidente, dispone che la Commissione proceda in seduta segreta.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Alle ulteriori domande del senatore Giampaolo ZANCAN (verdi-U) risponde Antonio VOLPE.

Su nuova richiesta del senatore Zancan Enzo TRANTINO, presidente, dispone che la Commissione proceda in seduta segreta.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Alle ulteriori domande del senatore Giampaolo ZANCAN (verdi-U) risponde Antonio VOLPE.

Su ulteriore richiesta del senatore Zancan Enzo TRANTINO, presidente, dispone che la Commissione proceda in seduta segreta.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Alle domande del senatore Giuseppe CONSOLO (AN) risponde Antonio VOLPE.

Enzo TRANTINO, presidente, dispone che la Commissione proceda in seduta segreta.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Alle domande dei deputati Giovanni RUSSO SPENA (RC) e Giovanni KESSLER (DS-U) e dei senatori Michele LAURIA (Margh-DL-U) e Roberto CALDEROLI (LNP) risponde il signor Antonio VOLPE.

Sull'ordine dei lavori.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U), tenuto conto che sono ancora molti i colleghi iscritti a parlare, chiede di rinviare l'audizione odierna alla prossima settimana così come era peraltro già stato previsto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, richiesta alla quale si associa il senatore Giuseppe CONSOLO (AN).

Enzo TRANTINO, presidente, dopo aver fatto presente che sono ancora iscritti a parlare i commissari Cantoni, Taormina, Calvi, Tanoni, Brutti, Montalbano, Fanfani, Minniti, Petrini, Forlani, Zanotti e Bonavita, rinvia il seguito dell'audizione del signor Volpe alle ore 14.15 del 29 ottobre 2003.

La seduta termina alle 17.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.