CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia |
SOMMARIO
Mercoledì 6 agosto 2003
Comunicazioni del presidente
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Mercoledì 6 agosto 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.
La seduta comincia alle 16.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito i seguenti atti segreti:
documentazione consegnata alla Commissione in data 31 luglio 2003 dal signor Antonio Volpe, a ciò delegato dal signor Giovanni Romanazzi, contenente elementi di possibile interesse per l'attività della Commissione, destinata ad un compiuto esame e classificata segreta su espressa richiesta del signor Volpe;
copia della missiva di richiesta e copia della missiva di trasmissione per competenza alla procura di Torino degli atti del procedimento penale n. 15699/02 N., trasmesse dal dottor Salvatore Vecchione, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, con lettera pervenuta in data 2 agosto 2003;
l'elenco dei soggetti che, nel tempo, sono stati intestatari di una utenza di telefonia cellulare, trasmesso con lettera del presidente di TIM pervenuta in data 6 agosto 2003, classificato segreto su espressa richiesta di TIM.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti riservati:
copia di una denuncia all'Autorità giudiziaria presentata dalla dottoressa Maria Bice Barborini;
copia della documentazione di spesa, reperita presso gli archivi di Telecom Italia, relativa alle spese sostenute dal 1o giugno 1997 al 20 giugno 1997 dai dirigenti pro tempore di Telecom Italia signori Aldo De Sario, Lorenzo Battiato, Tomaso Tommasi di Vignano, Umberto De Julio, Giuseppe Gerarduzzi, Francesco Mancini, Oscare Cicchetti e Carlo Baldizzone, trasmessa con lettera del presidente di Telecom Italia, dottor Marco Tronchetti Provera, pervenuta in data 6 agosto 2003;
una lettera del signor Erik Watten, pervenuta in data 6 agosto 2003.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti liberi:
una lettera pervenuta, in data 31 luglio 2003, del direttore generale dell'Ufficio Italiano Cambi, dottor Carlo Santini, con allegati alcuni articoli di stampa, nella quale si riferisce che sono pervenute a quell'Ufficio alcune segnalazioni di operazioni sospette riferite a Miriam Tedeschi e Loris Bassini e che comunque non sono emersi elementi di sospetto direttamente riferibili a Telekom-Serbia;
una lettera, firmata dalla dottoressa Loreto per il procuratore della Repubblica di Torino, dottor Marcello Maddalena, pervenuta via fax in data 5 agosto 2003, con la quale si richiede alla Commissione di trasmettere alla procura di Torino copia della documentazione prodotta e delle eventuali dichiarazioni rese da Volpe Antonio. Poiché sarebbe assolutamente irresponsabile che la Commissione trasmettesse atti di cui non ha ancora conoscenza, nella seduta del 12 settembre 2003 si deciderà in ordine alla trasmissione degli atti suindicati alla procura di Torino.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, informa che il maresciallo Giuseppe Quaresima ha proposto, ai sensi dell'articolo 15, comma 3, del regolamento interno della Commissione, una richiesta di rettifica al testo del resoconto stenografico del suo esame testimoniale, svolto lo scorso 23 luglio 2003 e il cui seguito è stato, quindi, rinviato. Di tale richiesta di rettifica è fatta menzione in calce al resoconto stenografico della seduta del 23 luglio 2003.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che, a seguito della riunione del 31 luglio 2003 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato deciso - favorevoli i gruppi di maggioranza e contrari i gruppi di opposizione - che una delegazione della Commissione svolga una missione a Torino giovedì 7 agosto 2003 per procedere all'audizione del signor Igor Marini presso la casa circondariale Le Vallette, dove lo stesso è detenuto. Si è altresì convenuto che della delegazione faccia parte un componente della Commissione in rappresentanza di ciascun gruppo parlamentare. Tuttavia, i gruppi di opposizione hanno comunicato che non prenderanno parte alla missione e, pertanto, della delegazione faranno parte egli stesso, i senatori Calderoli e Eufemi e i deputati Bocchino, Collè e Taormina, oltre a quattro consulenti e al personale degli uffici della Camera.
Dell'audizione è stato da lui informato il procuratore della Repubblica di Torino, dottor Marcello Maddalena, il quale, con lettera del 1o agosto 2003, ha comunicato che nulla osta al riguardo da parte della procura di Torino. Dell'audizione - essendo il Marini una persona sottoposta ad indagini - è stato altresì informato il difensore di fiducia, avvocato Luciano Randazzo, il quale, con telegramma pervenuto in data 5 agosto 2003, ha comunicato la disponibilità del suo assistito allo svolgimento dell'audizione il 7 agosto e, con comunicazione pervenuta via fax in data 6 agosto 2003, ha reso noto che, in sua sostituzione, presenzierà all'audizione, quale difensore, l'avvocato Fabiana Fois, del foro di Roma. Della richiesta di audizione sono state, infine, informate le competenti autorità dell'amministrazione penitenziaria, per i conseguenti provvedimenti di natura organizzativa ed autorizzativa.
La delegazione si recherà a Torino nella prima mattinata di domani, giovedì 7 agosto, con un volo di Stato. L'audizione di Marini è prevista a partire dalle ore 9,30 dello stesso giovedì 7 agosto, presso la casa circondariale di Torino Le Vallette. La delegazione dovrebbe, quindi, far rientro a Roma nel tardo pomeriggio della stessa giornata di domani.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, informa che, con sua lettera del 5 agosto 2003, ha risposto ai Presidenti di Camera e Senato,
i quali, con lettera a firma congiunta pervenutagli in pari data, gli avevano chiesto ogni elemento di conoscenza utile al fine di rispondere ai senatori Lauria e Zancan e al deputato Kessler. Tali parlamentari, con lettera del 4 agosto 2003, si erano rivolti ai Presidenti delle Camere contestando asserite anomalie procedurali nell'adozione della decisione di svolgere la missione a Torino, nonché in riferimento a talune recenti acquisizioni documentali da parte della Commissione. È lieto di informare la Commissione che i Presidenti delle Camere, nella lettera di risposta alla sua del 5 agosto, fanno presente di aver trasmesso al deputato Kessler ed ai senatori Lauria e Zancan copia della sua lettera del 5 agosto, ritenendo che la medesima risponda agli aspetti procedurali delle questioni da loro segnalate con lettera del 4 agosto. Ciò significa che l'operato della Commissione è stato assolutamente corretto, tant'è vero che si è fatto richiamo alla sua lettera per dare le spiegazioni richieste.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che, come già comunicato nella seduta del 30 luglio 2003, la Commissione, dopo la pausa estiva, riprenderà i suoi lavori venerdì 12 settembre 2003, con il seguente ordine del giorno:
Ore 11 Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi
Al termine Commissione plenaria- Comunicazioni del Presidente
Ore 14 Esame testimoniale di un rappresentante dei servizi di informazione
Al termine Audizione del signor Domenico Mastropasqua
Al termine Audizione dell'avvocato Luciano Serra
La Commissione prende atto.
Il deputato Carlo TAORMINA (FI) ha avuto modo in questi giorni di seguire gli organi di stampa che hanno dato ampio risalto all'iniziativa di alcuni componenti della Commissione e, attraverso gli uffici, ha saputo che vi sarebbe stata un'interlocuzione con i Presidenti delle Camere, di cui il presidente ha testé dato conto. È consapevole che da parte di ciascun componente la Commissione possano esservi esigenze di comunicazione politica e tuttavia non può non rilevare che, da un certo momento in poi, cioè da quando sono intervenute le dichiarazioni del signor Igor Marini presso questa Commissione, dichiarazioni rispetto alle quali tutti i componenti di quest'organo, a prescindere dalla parte politica cui appartengono, hanno manifestato sempre grande cautela (l'atteggiamento del presidente sotto questo profilo è stato magistrale), si è iniziata una sistematica opera di delegittimazione prima del dichiarante e poi - è questo l'aspetto più grave - della Commissione stessa. Si dichiara lieto del fatto che l'intervento dei Presidenti della Camera e del Senato sia servito a dare alla Commissione una patente di legittimità, ma desidera osservare con franchezza che la Commissione stessa non ne aveva bisogno, avendo sempre operato nell'osservanza della legge. Crede che i Presidenti delle Camere debbano sapere che in questa sede, con interventi spesso spiacevoli, si è contestata la gestione della Commissione, e ciò rispetto ad una tradizione parlamentare che vede le Commissioni d'inchiesta come organi dotati di imparzialità, mentre questa Commissione sarebbe stata occupata prevalentemente in attività di carattere politico. Ritiene, quindi, sia venuto il momento di stigmatizzare l'atteggiamento di alcuni esponenti dell'opposizione.
Sotto il profilo tecnico-giuridico osserva, altresì, che, nel momento in cui alcuni parlamentari vengono chiamati a far parte di una Commissione d'inchiesta, si rientra nella logica dell'obbligo d'ufficio: infatti, una cosa è non partecipare ad un'attività parlamentare per ragioni le più varie, altra cosa è venir meno al dovere d'ufficio che compete a chi fa parte di un organo cui la Costituzione attribuisce i poteri dell'autorità giudiziaria. È bene che
l'opinione pubblica sappia che l'azione di delegittimazione è arrivata attraverso un atto che certamente squalifica sul piano politico l'opposizione.
Il senatore Roberto CALDEROLI (LNP), nell'associarsi alle considerazioni testé svolte dall'onorevole Taormina, si dichiara convinto che inizialmente vi è stato un attacco nei confronti di Igor Marini, successivamente nei confronti della Commissione e purtroppo anche del presidente, cui vanno la sua totale solidarietà e la sua stima. Lo preoccupa che i colleghi, che hanno annunciato la propria volontà di non partecipare alla missione della Commissione nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, non abbiano valutato l'opportunità di assumere una determinazione definitiva dopo che i Presidenti delle Camere si fossero espressi al riguardo, il che significa che essi hanno posto in essere un'azione di disconoscimento sia del presidente della Commissione sia - ed è più grave - dei Presidenti di Camera e Senato.
Personalmente non riesce a dolersi per la non partecipazione dei colleghi, che negli ultimi tempi hanno dato vita ad una sorta di ostruzionismo procedurale, come ha avuto modo di osservare nel corso dell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, lamentando che tali riunioni hanno talvolta una durata superiore a quella delle audizioni.
Enzo TRANTINO, presidente, fa presente che nella lettera che ha inviato ai Presidenti delle Camere, su richiesta di spiegazioni da parte di questi ultimi, ha usato un'espressione certamente dura sottolineando come in questa Commissione si stia verificando un clima di intolleranza intimidatrice.
Quanto alle considerazioni svolte dai colleghi, conviene con l'onorevole Taormina sul fatto che una protesta politica attuata nell'ambito di una Commissione che dispone dei poteri dell'autorità giudiziaria è un fatto del tutto anomalo, rispetto al quale ritiene opportuno trasmettere ai Presidenti della Camere il resoconto stenografico della seduta odierna, in modo che possano meditare sul clima venutosi a creare.
Al senatore Calderoli, il quale ha parlato di una sorte di «disobbedienza istituzionale» nei confronti dei Presidenti della Camere, fa presente di augurarsi che, dopo un'adeguata riflessione, si torni alla responsabilità dei ruoli.
Al deputato Carlo TAORMINA (FI), il quale chiede di sapere se il regime di segretezza che copre il verbale di interrogatorio di Igor Marini effettuato in Svizzera da parte della procura di Torino sia stato deciso da quest'ultima o dalla Commissione, risponde Enzo TRANTINO, presidente, informando che tale regime è stato chiesto dalla procura di Torino in quanto l'interrogatorio in oggetto viene considerato atto istruttorio.
Il deputato Carlo TAORMINA (FI) evidenzia il diverso regime cui sono sottoposti atti analoghi: segreto l'interrogatorio reso dal Marini in Svizzera all'autorità giudiziaria di Torino, riservato quello di fronte ad una delegazione della Commissione. Chiede, quindi, che, dopo la missione che avrà luogo domani, si riesamini la questione.
Enzo TRANTINO, presidente, ritiene che nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 12 settembre 2003 si potranno affrontare le questioni poste sia dal senatori Calderoli sulla disciplina delle riunioni dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi - al fine di evitare che, nel corso delle stesse, si aprano discussioni che più propriamente dovrebbero svolgersi in sede plenaria - sia le questioni poste dall'onorevole Taormina.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 16.30.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.