CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia |
SOMMARIO
Mercoledì 23 luglio 2003
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Comunicazioni del presidente
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275
Seguito dell'audizione del dottor Mario Agliata (Seguito dello svolgimento e conclusione)
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279
Sull'ordine dei lavori
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279
Esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima (Svolgimento e rinvio)
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280
Mercoledì 23 luglio 2003.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 14.20.
Mercoledì 23 luglio 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.
La seduta comincia alle 14.20.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto segreto:
il resoconto stenografico dell'audizione (svoltasi in seduta segreta il 16 luglio 2003) del colonnello Alberto Manenti, acquisito agli atti in data 21 luglio 2003.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti riservati:
documentazione concernente rapporti di polizia giudiziaria in merito alle società riferibili al signor Curio Pintus e alla signora Donatella Zingone Dini, trasmessa dal dottor Giuseppe Quattrocchi, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucca, con lettera pervenuta in data 17 luglio 2003;
una comunicazione del Vice Segretario Generale del CESIS, Ten. Gen. Giuseppe Orofino, pervenuta in data 21 luglio 2003.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito il seguente atto libero:
una lettera dell'avvocato Vincenzo Apicella, Procuratore generale presso la
Corte dei conti, pervenuta in data 21 luglio 2003, con la quale il Procuratore generale informa di aver ricevuto il resoconto stenografico dell'audizione del dottor Massimo Masini e, per quanto riguarda l'aspetto di possibile danno all'erario derivato dall'operazione, fa presente di aver già rimesso gli atti al competente procuratore regionale per il Lazio, riservandosi di seguire personalmente la questione; nella lettera il Procuratore generale Apicella prende atto che dall'audizione del dottor Masini «sono emerse gravi irregolarità in materia di comunicazioni sociali e in materia fiscale» - del che ritiene «siano stati già informati sia l'Autorità giudiziaria ordinaria che i competenti Uffici del Fisco» - e precisa che «l'attuale ordinamento riserva alla giurisdizione contabile della Corte solo la materia della responsabilità amministrativa dei dipendenti pubblici e di quelli legati alle pubbliche amministrazioni da rapporto di servizio e non ugualmente di quella degli amministratori di enti pubblici economici e, ancora meno, di società per azioni, anche con partecipazione totale pubblica».
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione, con riferimento al tabulato delle chiamate telefoniche in entrata sull'utenza telefonica cellulare intestata al signor Igor Marini per il periodo 9-14 aprile 2003, trasmesso dal presidente di TIM con lettera pervenuta il 16 luglio 2003, e sulla base di un suggerimento investigativo del dottor Guido Nicolò Longo, consulente della Commissione, deliberi di richiedere rispettivamente a TIM e a WIND i nominativi degli intestatari di due utenze di telefonia cellulare suscettibili di successivo apprezzamento.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di informazioni.
Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere, sulla base di un suggerimento investigativo della dottoressa Margherita Gerunda, magistrato consulente della Commissione, la richiesta alle procure della Repubblica presso i tribunali di Roma e di Torino, in uno spirito di leale collaborazione tra poteri dello Stato, di copia della missiva di richiesta e di trasmissione per competenza degli atti del procedimento penale relativo alle dichiarazioni di Marini Igor, già in carico alla procura della Repubblica di Roma ed assegnato alla dottoressa Maria Bice Barborini.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione documentale.
Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi, sulla base della proposta formulata dall'onorevole Taormina nella seduta del 16 luglio 2003, di richiedere alle Autorità centrali elvetiche, per il tramite del Ministero della giustizia italiano, di valutare l'opportunità di trasmettere alla Commissione, ove a ciò non ostino ragioni di natura politica o diplomatica, copia del provvedimento con il quale, secondo quanto si è appreso da notizie di stampa, il Consiglio federale svizzero ha deciso di non concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti dei componenti della delegazione recatasi a Lugano l'8 maggio 2003 per l'ipotesi di violazione dell'articolo 271 del codice penale svizzero.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta alle Autorità elvetiche.
Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi, ad integrazione della rogatoria in Svizzera approvata nella seduta del 2 aprile 2003, ulteriori domande - il cui testo, elaborato dai magistrati consulenti Bernadette Nicotra e Antonio
D'Amato, è in distribuzione - da porre al dottor Othmar Wyss nell'interrogatorio che sarà svolto dalle Autorità elvetiche in esecuzione della citata richiesta di assistenza giudiziaria della Commissione.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda sull'invio alle Autorità elvetiche delle ulteriori domande da porre al dottor Wyss nel corso dell'interrogatorio per rogatoria.
Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi di richiedere al ministro della giustizia della Serbia, Vladan Batic, elementi informativi per conoscere se siano in corso presso le Autorità di quel paese una inchiesta giudiziaria o accertamenti in sede politica sulla vendita nel 1997 a Telecom Italia di una quota di Telekom-Serbia e, in caso affermativo, per acquisire la disponibilità ad un reciproco proficuo scambio di informazioni e documentazione, nel quadro di una cooperazione giudiziaria e istituzionale la cui procedura potrà essere definita d'intesa con i Ministeri della giustizia e degli affari esteri italiani.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda sull'invio al Ministro della Giustizia della Serbia di tale richiesta di informazioni, della quale darà contestuale comunicazione ai Ministri della giustizia e degli affari esteri italiani, per le valutazioni di competenza.
Propone, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che la Commissione deliberi, sulla base della proposta del senatore Consolo, di inviare gli atti alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma per una presunta falsità in un atto del notaio Francois Diederik Rosendaal, che - a quanto risulta - avrebbe attestato a Rotterdam, in data 9 giugno 1997, l'autenticità della firma di De Sario in assenza dello stesso, il quale ha negato di essere mai stato a Rotterdam. L'atto notarile, certificativo dei poteri di firma di De Sario e di altri dirigenti di STET International Netherlands, è agli atti della Commissione ed è classificato segreto.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda sull'invio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, per le valutazioni di competenza, di copia del resoconto stenografico dell'esame testimoniale del dottor Aldo De Sario e di copia dell'atto notarile certificativo dei poteri di firma di De Sario e di altri dirigenti di STET International Netherlands, classificato segreto.
Comunica che anche l'ingegner Giuseppe Gerarduzzi, analogamente al dottor Tomaso Tommasi di Vignano, ha chiesto, con lettera pervenuta in data 21 luglio 2003, il differimento della sua audizione in attesa che sia definita la sua posizione processuale.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, comunica, pertanto, che nella seduta del 30 luglio 2003 la Commissione procederà all'esame testimoniale del signor Erik Vatten e all'eventuale seguito degli odierni esami testimoniali, ove non conclusi.
Nella medesima giornata del 30 luglio avrà luogo una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per la programmazione dei lavori per il mese di settembre 2003, in vista della quale invita i gruppi a presentare eventuali proposte entro le ore 18 di martedì 29 luglio. Ricorda fin d'ora che nel corso del mese di settembre avranno luogo, salva la disponibilità degli interessati, le audizioni dell'ingegner Giuseppe Gerarduzzi e del dottor Tomaso Tommasi di Vignano.
La Commissione prende atto.
Enzo TRANTINO, presidente, avverte, infine, che, in sede di definizione del programma dei lavori della Commissione per il mese di settembre, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che sarà convocato per mercoledì
30 luglio 2003, sarà chiamato a stabilire la data in cui convocare la signora Donatella Dini per chiarire alcune circostanze contenute in una relazione di polizia giudiziaria, a firma congiunta dei carabinieri di Viareggio e della Guardia di finanza di Lucca, trasmessa alla procura di Lucca. Per accertare le medesime circostanze dovranno essere ascoltati dalla Commissione anche il faccendiere Curio Pintus, Domenico Mastropasqua, Oriana Cerri e l'avvocato Luciano Serra.
Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U), intervenendo in primo luogo sull'ordine dei lavori, propone che nella seduta odierna la Commissione proceda innanzitutto all'esame testimoniale del maresciallo Quaresima, ritenendo che sia il più importante tra quelli oggi previsti.
Quanto alla convocazione della signora Dini, è chiaro che, derivando essa da dichiarazioni rese da Igor Marini, un personaggio da «maneggiare con cura», dovrebbe essere interesse di tutti procedere con la massima cautela. In ogni caso, chiede che, prima di assumere qualunque decisione, ai componenti la Commissione venga lasciato il tempo di consultare l'ampia e complessa documentazione cui il presidente si è riferito, così da circoscrivere esattamente l'ambito.
Enzo TRANTINO, presidente, spera che il senatore Lauria voglia dargli atto del più grande senso di responsabilità nel prospettare il nuovo campo d'indagine.
Il deputato Carlo TAORMINA (FI) ritiene che la questione più delicata riguardi la veste nella quale la signora Dini sarà ascoltata dalla Commissione e che comunque, a prescindere dal merito, si debba escludere la possibilità di ascoltare le persone indicate dal presidente in audizione libera. Si permette, quindi, conoscendo abbastanza bene la vicenda, di proporre qualche suggerimento. In primo luogo, a suo giudizio, tra i soggetti indicati dal presidente, la signora Dini dovrebbe essere ascoltata per ultima, dopo aver acquisito tutti gli elementi relativi ai temi su cui indagare. A tale proposito, raccomanda di usare la massima cautela rimanendo sempre nel campo di indagine proprio della Commissione, senza sconfinare in campi diversi. Inoltre, ritiene che la signora Dini, il signor Pintus e la signora Cerri (tutti e tre indagati dalla procura della Repubblica di Lucca) dovrebbero essere invitati a presentarsi accompagnati da un legale.
Enzo TRANTINO, presidente, rileva che li si può convocare come testimoni; se poi, nel corso dell'esame testimoniale, dovessero assumere veste diversa, a quel punto potrebbero esercitare sia il diritto di essere assistiti da un avvocato sia quello di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) si dichiara sorpreso dal tenore degli interventi dell'onorevole Taormina e del senatore Lauria, i quali hanno raccomandato di usare la massima cautela in quest'occasione, cautela che nessuno ha invocato quando, ad esempio, sono stati convocati il dottor Tommasi e l'ingegner Gerarduzzi.
I soggetti indicati dal presidente sono indagati in procedimento penale connesso e, come tali, possono avvalersi di tutte le garanzie previste nel caso di specie.
Enzo TRANTINO, presidente, fa presente che nei casi, indicati dal senatore Consolo, del dottor Tommasi e dell'ingegner Gerarduzzi si è seguita la medesima procedura.
Il senatore Guido CALVI (DS-U) dichiara, in primo luogo, di concordare con il collega Lauria sulla necessità che ai componenti la Commissione sia lasciato il tempo di consultare la documentazione alla quale il presidente (cui dà atto di aver agito con il consueto rigore) si è riferito. Quanto alla veste in cui ascoltare la signora Dini e gli altri, ricorda che la Costituzione attribuisce ad una Commissione d'inchiesta taluni poteri, il che significa che essa deve seguire determinate regole. Com'è noto, alcuni dei soggetti indicati sono imputati dall'autorità giudiziaria
in relazione a fatti che non possono considerarsi connessi con quelli oggetto dell'inchiesta parlamentare, per cui è particolarmente opportuno l'invito alla cautela venuto dall'onorevole Taormina. Ciò comporta che non li si può convocare come testimoni, verificare successivamente se vi sia connessione e solo in quel momento stabilire che possano avvalersi della presenza di un legale e della facoltà di non rispondere; piuttosto, bisogna avvertirli di presentarsi accompagnati da un avvocato.
In conclusione, suggerisce un percorso forse più complicato, ma più penetrante sotto il profilo dell'attività inquirente della Commissione: ascoltare per prima la signora Dini e poi gli altri, in modo da poter eventualmente procedere a confronti.
Enzo TRANTINO, presidente, ritiene che la soluzione stia nel comma 3 dell'articolo 13 del regolamento interno della Commissione, che così recita: «Le persone sottoposte ad indagini o imputate in procedimenti penali, ovvero proposte o sottoposte all'applicazione di misure di prevenzione sono sentite liberamente ed hanno facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia».
Il deputato Alfredo VITO (FI), pur confermando profonda stima nei confronti del senatore Calvi, dichiara di non concordare sulle tesi da questi ora esposte, in particolare per ciò che concerne il fatto di ascoltare per prima la signora Dini. È invece d'accordo con il collega Taormina sull'opportunità di ascoltare prima gli altri soggetti come testimoni e poi, solo nel caso in cui emerga qualche responsabilità di natura penale, avvertirli che possono nominare un difensore di fiducia.
Il deputato Carlo TAORMINA (FI) nel ribadire le argomentazioni precedentemente svolte, osserva come oggi nessuno sia in grado di dire se vi sia connessione tra l'inchiesta condotta dalla Commissione ed il procedimento in corso presso la procura di Lucca. In ogni caso, la logica investigativa di chi vuole accertare i fatti (non di chi vuole evitare che ciò accada) suggerisce di ascoltare prima i suoi referenti e poi la diretta interessata.
Enzo TRANTINO, presidente, come già preannunciato, rinvia la discussione sul punto alla riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 30 luglio 2003.
La Commissione prende atto.
Seguito dell'audizione del dottor Mario Agliata.
(Seguito dello svolgimento e conclusione).
Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).
Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che l'audizione del dottor Agliata è iniziata nella seduta del 9 luglio e proseguita in quella del 15 luglio ed avverte che sono ancora iscritti a parlare il senatore Consolo, l'onorevole Vito, il senatore Montalbano (che, non essendo presente, s'intende che vi abbia rinunciato), l'onorevole Taormina ed il senatore Lauria.
Avverte che gli onorevoli Vito e Taormina, nonché il senatore Lauria rinunciano a porre domande.
Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, e del senatore Giuseppe CONSOLO (AN) risponde Mario AGLIATA.
Enzo TRANTINO, presidente, ringrazia il dottor Agliata, i colleghi intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.
Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) deplora il fatto strumentale e propagandistico che, mentre la Commissione deve ancora decidere in ordine all'eventuale
audizione - ed alle modalità della stessa - di alcuni personaggi, tra cui la signora Dini, un'agenzia di stampa abbia già battuto la notizia.
Enzo TRANTINO, presidente, prende atto di ciò con un rammarico forse maggiore di quello che anima il senatore Lauria: si tratta di una situazione né corretta né elegante.
La Commissione prende atto.
Esame testimoniale del maresciallo Giuseppe Quaresima.
(Svolgimento e rinvio).
Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).
Enzo TRANTINO, presidente, avverte il maresciallo Quaresima dell'obbligo di dire tutta la verità e delle responsabilità previste dalla legge penale per i testimoni falsi o reticenti.
Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, risponde il maresciallo Giuseppe QUARESIMA.
Enzo TRANTINO, presidente, visto il protrarsi dei lavori e l'imminenza di votazioni alla Camera ed al Senato, rinvia il seguito dell'esame testimoniale del maresciallo Quaresima, nonché l'esame testimoniale del maresciallo Rocco alla seduta di mercoledì 30 luglio 2003 e dichiara conclusa la seduta.
La seduta termina alle 16.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
Esame testimoniale del maresciallo Francesco Rocco.