CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Mercoledì 4 giugno 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA

Comunicazioni del presidente ... 148

Sui lavori della Commissione ... 150

Esame testimoniale del dottor Filippo Lardera (Svolgimento e conclusione) ... 151

AVVERTENZA


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di mercoledì 4 giugno 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 4 giugno 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.35.

COMMISSIONE PLENARIA

Mercoledì 4 giugno 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 14.35.

Comunicazioni del presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito i seguenti atti segreti:
copia del verbale del consiglio di amministrazione di Telecom Italia del 19 dicembre 1997, trasmessa dal presidente di Telecom Italia con lettera pervenuta in data 16 maggio 2003;
copia integrale degli atti del fascicolo del procedimento penale concernente Igor Marini e Fabrizio Paoletti, trasmessa dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma con lettera pervenuta in data 21 maggio 2003;
un fascicolo contenente documentazione, consegnato alla Commissione in data 21 maggio 2003 dall'avvocato Luciano Randazzo;
documentazione trasmessa con lettera del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino, pervenuta in data 28 maggio 2003;
copia dei verbali di perquisizione domiciliare e sequestro a carico di Branislava Stoijn Dimitrijevic e Gianfrancesco Vitali, acquisiti in data 29 maggio 2003 dalla procura della Repubblica di Torino.

La Commissione prende atto.


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Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito il seguente atto riservato:
una lettera del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, pervenuta in data 29 maggio 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti liberi:
una lettera del presidente dell'ENI, pervenuta in data 15 maggio 2003, recante in allegato una nota con la quale l'amministratore delegato di quella società comunica che nessun volo è stato effettuato dalla Servizi Aerei s.p.a. sulla tratta Roma-Belgrado nel periodo dal 1o giugno 1997 al 15 giugno 1997;
due lettere del presidente del collegio sindacale di Telecom Italia e del presidente di Telecom Italia, pervenute rispettivamente in data 21 maggio e 27 maggio 2003, concernenti la segnalazione di danno patrimoniale deliberata dalla Commissione nella seduta del 9 aprile 2003;
una lettera del Procuratore Generale presso la Corte dei conti, pervenuta in data 26 maggio 2003, con la quale si conferma l'avvenuta ricezione del resoconto stenografico della seduta del 9 aprile 2003 e si informa che il resoconto è stato trasmesso, per competenza, al procuratore regionale della Corte dei conti per il Lazio;
una lettera del presidente del tribunale di Torino, pervenuta in data 3 giugno 2003, concernente la segnalazione di danno patrimoniale deliberata dalla Commissione nella seduta del 9 aprile 2003;
un elaborato concernente suggerimenti per acquisizioni documentali, predisposto dall'ambasciatore Antonio Napolitano, consulente a tempo parziale della Commissione, acquisito agli atti in data 14 maggio 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, propone che la Commissione deliberi di richiedere a Telecom Italia copia della documentazione concernente gli accertamenti compiuti dal dottor Gianni Stella nel periodo aprile-maggio 1999 su incarico dell'allora amministratore delegato Franco Bernabè, secondo quanto emerso nell'audizione di quest'ultimo dello scorso 14 maggio 2003.

Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione documentale.

Comunica che con lettera del 21 maggio 2003, pervenuta in data 3 giugno 2003 - indirizzata, oltre che al sottoscritto, anche al Presidente della Repubblica, al Consiglio superiore della magistratura e ai Presidenti di Camera e Senato - il dottor Marcello Maddalena, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino, ha posto talune questioni di carattere generale concernenti i rapporti tra la Commissione e la Procura di Torino. Avverte che sulle questioni sollevate nella lettera convocherà un'apposita riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per martedì 10 giugno 2003, alle ore 13,30.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che, con lettera della dottoressa Rita Vannucci, Commissario della Legge, pervenuta in data odierna, il Tribunale Commissariale Civile e Penale della Repubblica di San Marino ha comunicato che la richiesta di assistenza giudiziaria della Commissione è ammissibile ma che, ai sensi dell'ordinamento giuridico sammarinese, non potrà essere autorizzata la presenza di una delegazione della Commissione per assistere all'esecuzione degli atti istruttori richiesti. La lettera precisa, peraltro, che gli atti istruttori richiesti «si concretizzano attraverso una mera acquisizione di documentazione bancaria», per il cui espletamento è giudicata


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irrilevante la presenza dell'autorità rogante. La dottoressa Vannucci chiede, inoltre, che la Commissione le confermi che all'epoca dei fatti (9 giugno 1997) Telecom Italia fosse una società pubblica, al fine di verificare se i fatti su cui indaga la Commissione siano gli stessi che hanno dato luogo alla contestazione del reato di corruzione di pubblico ufficiale da parte dell'Autorità giudiziaria italiana. La stessa dottoressa Vannucci si è dichiarata disponibile a fornire alla Commissione tutta la documentazione bancaria necessaria che invierà con pacco destinato ad hoc e ad un'eventuale integrazione, se occorre. Provvederà, pertanto, ad inviare alla dottoressa Vannucci una lettera in cui confermerà che Telecom Italia era all'epoca dei fatti una società pubblica.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che, dopo la seduta odierna, la Commissione sarà nuovamente convocata mercoledì 11 giugno 2003 per procedere, salva la disponibilità degli interessati, alle audizioni del dottor Massimo Masini e dell'ingegner Oscare Cicchetti (la cui audizione viene rinviata al prossimo mercoledì, attesa la richiesta - che giudica ragionevole - in tal senso formulata del senatore Lauria).

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica, infine, che nell'odierna riunione l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che nel corso del mese di giugno la Commissione proceda anche alle audizioni del dottor Massimo Gentili, del dottor Mario Agliata e del dottor Giovanni Garau, nonché ad una nuova audizione del dottor Francesco Righetti ed all'individuazione ed alla successiva audizione dell'ufficiale - o degli ufficiali - di polizia giudiziaria che ha condotto le indagini sul signor Curio Pintus in Lucca. L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, gli ha conferito mandato ad elaborare un calendario delle audizioni dei soggetti sopra indicati, tenendo conto delle disponibilità dei medesimi e delle connesse esigenze organizzative.

La Commissione prende atto.

Sui lavori della Commissione.

Il deputato Carlo TAORMINA (FI) desidera proporre un elemento di riflessione in ordine alla decisione, assunta dalla Commissione, di attendere l'esito della rogatoria sui documenti svizzeri per procedere all'interrogatorio in rogatoria del signor Igor Marini. Poiché la detenzione di quest'ultimo sembra protrarsi nel tempo, si dichiara preoccupato di quello che si potrebbe definire un «arrembaggio» alla persona dello stesso Marini da parte dell'autorità elvetica e - stando a notizie giornalistiche - dei magistrati di Torino, preoccupazione che ha avuto modo di rappresentare anche al legale italiano di Marini.
Invita, quindi, ad esaminare la possibilità che la Commissione, senza attendere l'autorizzazione all'accesso agli atti, proceda comunque all'interrogatorio del signor Marini.
Chiede, infine, al presidente se la lettera inviata a lui, unitamente al Presidente della Repubblica e ad altre autorità dello Stato, dal procuratore della Repubblica di Torino sia quella pubblicata quasi integralmente da la Repubblica.

Enzo TRANTINO, presidente, conferma che si tratta della stessa lettera.

Il deputato Carlo TAORMINA (FI) osserva che si è di fronte alla violazione del segreto d'ufficio, di cui qualcuno deve farsi carico. Nella medesima lettera vi è, inoltre, un'accusa specifica nei suoi confronti, per circostanze che si dichiara pronto a confermare, stante l'oggettività dei fatti.


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Enzo TRANTINO, presidente, fa presente che alla prima richiesta dell'onorevole Taormina si frappone un nuovo ostacolo, che precedentemente non era stato opposto: si tratta del fatto che entro 30 giorni il signor Marini ha il diritto, salvo rinuncia, di opporsi all'eventuale interrogatorio da parte dell'autorità italiana, nonché alla richiesta di trasferimento.
Quanto al secondo punto, assicura il proprio impegno sul fatto che non si tratterà di una risposta «ecumenica», anche se ovviamente si porrà attenzione a non rompere la leale collaborazione con la magistratura di Torino. Peraltro, il Presidente della Camera ha osservato al riguardo che delle iniziative che assume risponde il singolo componente la Commissione, ma che tali iniziative non possono essere censurate o criticate né da altri componenti né dalla Commissione stessa.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) chiede che venga investita l'autorità giudiziaria di quella che, a suo avviso, è una violazione del segreto d'ufficio, visto che la lettera del procuratore della Repubblica di Torino è stata pubblicata da la Repubblica prima di pervenire ai suoi destinatari.

Enzo TRANTINO, presidente, prega il senatore Consolo di riprendere tali considerazioni nella riunione ad hoc dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocata per martedì 10 giugno 2003, alle ore 13.30.

Al deputato Gustavo SELVA (AN), il quale chiede chiarimenti in ordine all'iniziativa assunta da Telecom Italia, di cui il presidente ha dato comunicazione in precedenza, Enzo TRANTINO, presidente, precisa che il presidente di Telecom Italia ha comunicato, con molta correttezza, l'intenzione di istituire un comitato di tre saggi, provenienti dal mondo accademico e del diritto, cui conferire l'incarico di studiare se sia utile individuare le iniziative che la stessa Telecom potrebbe intraprendere in futuro in relazione all'eventuale esercizio di un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori dell'epoca di Telecom Italia.

La Commissione prende atto.

Esame testimoniale del dottor Filippo Lardera.
(Svolgimento e conclusione).

Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che l'audizione del dottor Lardera, già prevista per il 2 aprile 2003, era stata rinviata, essendosi il dottor Lardera avvalso della facoltà di non rispondere per non rischiare di incorrere in violazioni del segreto bancario svizzero penalmente perseguibili in base all'ordinamento elvetico ed avendo lo stesso dottor Lardera suggerito di superare il problema attraverso una richiesta della Commissione al cliente dell'epoca di UBS, ossia a Telecom Italia, di fornire il prescritto consenso alla rivelazione di circostanze coperte dal segreto bancario.
Successivamente, in risposta ad una richiesta in tal senso formulata dalla Commissione, il presidente di Telecom Italia, con lettera pervenuta in data 8 maggio 2003, ha comunicato che Telecom Italia, per quanto di propria competenza, dà il consenso a che il dottor Filippo Lardera fornisca alla Commissione gli elementi informativi utili al prosieguo delle indagini sui fatti oggetto dell'inchiesta parlamentare, anche quando relativi a circostanze coperte dal segreto bancario a tutela Telecom Italia e/o dagli accordi di confidenzialità a suo tempo stipulati tra UBS e Stet/Telecom Italia.
Il dottor Filippo Lardera è stato, quindi, nuovamente convocato per oggi in qualità di testimone, così come stabilito nella seduta del 2 aprile 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante


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l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Enzo TRANTINO, presidente, avverte il dottor Lardera dell'obbligo di dire tutta la verità e delle responsabilità previste dalla legge penale per i testimoni falsi o reticenti.

Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, dei deputati Alfredo VITO (FI), Carlo TAORMINA (FI) e Gustavo SELVA (AN) e dei senatori Michele LAURIA (Margh-DL-U) e Massimo BONAVITA (DS-U) risponde il dottor Filippo LARDERA.

Enzo TRANTINO, presidente, ringrazia il dottor Lardera, i colleghi intervenuti e dichiara concluso l'esame testimoniale.

La seduta termina alle 16.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

Audizione dell'ingegner Oscare Cicchetti.