CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Mercoledì 7 maggio 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA:

Comunicazioni del presidente ... 146

Audizione del signor Igor Marini (Svolgimento e rinvio) ... 147

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Comunicazioni del presidente ... 149

Audizione dell'avvocato Giuseppe de Gori (Svolgimento e conclusione) ... 150


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di mercoledì 7 maggio 2003

TESTO AGGIORNATO ALL'8 MAGGIO 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 7 maggio 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.50.

COMMISSIONE PLENARIA

Mercoledì 7 maggio 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 13.55.

Comunicazioni del presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto segreto:
uno scritto firmato dal mittente, acquisito in data 6 maggio 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha altresì acquisito i seguenti atti riservati:
un documento elaborato dai magistrati consulenti a tempo pieno, recante taluni suggerimenti investigativi, acquisito in data 6 maggio 2003;
documentazione trasmessa dall'Ufficio italiano dei cambi, acquisita in data 7 maggio 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che nell'odierna riunione l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che la Commissione richieda a Telecom Italia copia del verbale del consiglio di amministrazione di Telecom Italia del 19 dicembre 1997, con il relativo nastro di registrazione della seduta.


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Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione.
Comunica che nell'odierna riunione l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha altresì convenuto che la Commissione richieda all'Alitalia e alla Servizi Aerei del Gruppo ENI (con sede in Ciampino) i nominativi dei passeggeri dei voli effettuati sulla tratta Roma-Belgrado nel periodo dal 1o giugno 1997 al 15 giugno 1997.
Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione.
Ricorda che la Commissione, dopo la seduta odierna, sarà nuovamente convocata mercoledì 14 maggio 2003, per lo svolgimento delle audizioni del dottor Franco Bernabè, già amministratore delegato di Telecom Italia, e del dottor Francesco Righetti, già segretario verbalizzatore dei consigli di amministrazione di Telecom Italia.

La Commissione prende atto.

Preannuncia, infine, che il prossimo 4 giugno 2003 la Commissione ascolterà il dottor Filippo Lardera, già vicepresidente di UBS Limited, ed il dottor Massimo Gentili, già amministratore di Ericsson.

La Commissione prende atto.

Audizione del signor Igor Marini.
(Svolgimento e rinvio).

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Ad Enzo TRANTINO, presidente, il quale chiede preliminarmente al signor Marini se, essendo indagato in un procedimento penale, intenda rendere le proprie dichiarazioni in assenza del proprio legale, il signor Igor MARINI risponde affermativamente.

Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, risponde il signor Igor MARINI.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) chiede una breve sospensione della seduta in quanto le dichiarazioni testé rese dal signor Marini necessitano di un approfondimento immediato che, a suo avviso, la Commissione dovrebbe svolgere disattivando l'impianto a circuito chiuso. Il signor Marini, opportunamente accompagnato e sotto protezione, dovrebbe uscire dall'aula per consentire lo svolgimento di una breve discussione in seno alla Commissione.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) si dichiara contrario alla proposta del senatore Consolo in primo luogo perché l'accoglimento della stessa potrebbe comportare l'impossibilità, per tutti coloro che si sono iscritti, di porre domande. Inoltre, sulle dichiarazioni oggi rese si dovrebbero svolgere accertamenti di carattere tecnico e politico, a seguito dei quali probabilmente sarà necessario riconvocare il signor Marini.

Il senatore Giampiero CANTONI (FI) a nome del gruppo di Forza Italia dichiara di condividere la proposta di sospensione presentata dal senatore Consolo.

Il deputato Umberto RANIERI (DS-U) ritiene opportuno non procedere ad una votazione sul punto ed invita il presidente a valutare la situazione.

Enzo TRANTINO, presidente, esprime l'avviso che pochi minuti di sospensione di natura prettamente formale della seduta non cambino assolutamente nulla e ritiene che il fatto di svolgere questa discussione previa disattivazione dell'impianto a circuito chiuso garantisca alla Commissione nel suo insieme maggiore serenità.
Dispone, pertanto, la disattivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.


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La Commissione prende atto.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN), attesa l'estrema delicatezza delle dichiarazioni rese dal signor Marini, desidera in primo luogo invitare la Commissione a valutare l'opportunità che, essendo questi stato fatto oggetto di tre attentati alla propria incolumità fisica, gli si garantisca nel più breve tempo possibile una protezione. In secondo luogo, se le dichiarazioni rese dal signor Marini dovessero risultare false, evidentemente egli ne risponderebbe davanti all'autorità competente; se, invece, fossero vere in tutto o in parte, la Commissione avrebbe la necessità di procedere con la massima sollecitudine ai relativi accertamenti. Propone, quindi, che da questo momento sia assicurato un servizio di protezione al signor Marini e che, a seguito delle dichiarazioni da questi rese, tutto il lavoro della Commissione si concentri in tale direzione, eventualmente modificando il programma dei lavori.

Enzo TRANTINO, presidente, condivide il fatto che il signor Marini si trova nelle condizioni di essere un soggetto esposto e per questo ritiene che la Commissione abbia il dovere di farlo accompagnare fino a Lugano dove egli potrà prelevare i documenti che asserisce di avere. Al fine di garantire una scorta al signor Marini sarà necessario prendere contatto con la procura della Repubblica di Roma.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) ritiene che questa interessantissima discussione debba avvenire al termine dell'audizione del signor Marini. D'altronde, non è mai accaduto nella storia giudiziaria che dopo solo tre risposte si disponga un servizio di protezione per un testimone. Il presidente ha ricordato che si potrebbe investire la procura della Repubblica perché disponga la scorta, ma questa è una procedura improponibile perché la Commissione dispone degli stessi poteri della procura e quindi, se ciò è possibile, anche la Commissione può richiedere un servizio di protezione. Inoltre, è a tutti noto che la strada maestra per garantire a qualcuno una scorta passa attraverso il servizio centrale di protezione del Ministero dell'interno, al quale possono rivolgersi sia il magistrato di Roma sia la Commissione. In terzo luogo, non crede che prelevare i documenti che il signor Marini dice di possedere presso la cassa notarile di Lugano sia cosa semplice e pensa che sarà necessario rivolgersi all'autorità giudiziaria svizzera.

Enzo TRANTINO, presidente, ritiene che questa eventualità possa essere presa in considerazione solo nel momento in cui dovessero porsi problemi per prelevare i documenti in oggetto.

Il deputato Carlo TAORMINA (FI) ritiene che la necessità di assicurare al signor Marini un'adeguata protezione derivi non tanto dalle dichiarazioni rese oggi quanto dagli antefatti accaduti e documentati. L'ultimo dei tre attentati di cui egli è stato fatto oggetto è avvenuto appena dieci giorni fa ed è naturale fare un collegamento tra i vari fatti. Il servizio di protezione deve essere comunque deliberato dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ma, finché ciò non accade, gli organi di polizia, a cominciare dal prefetto, possono intervenire assegnando al signor Marini la tutela che riterranno adeguata.
Per quanto riguarda il versante svizzero della vicenda, le obiezioni mosse dall'onorevole Kessler non possono essere invocate, potendo quest'attività rientrare a pieno titolo nell'ambito delle indagini preliminari, durante le quali si possono intrattenere rapporti di polizia tra l'Italia ed altri paesi. Sicuramente bisogna procedere immediatamente a prelevare i documenti in Svizzera, in quanto anche qualche ora di ritardo può pregiudicare il buon andamento delle indagini. Conclude chiedendo la sospensione dell'audizione del signor Marini e, nel caso in cui la Commissione decidesse di riprenderla, di cambiarne il regime, procedendo quindi con testimonianza formale.


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Il deputato Enrico NAN (FI) si associa alla richiesta avanzata dal collega Taormina.

Enzo TRANTINO, presidente, fa presente che non si può ascoltare il signor Marini come testimone perché indagato.

Il deputato Italo BOCCHINO (AN) ritiene opportuno che la Commissione deliberi sulla prosecuzione dell'audizione del signor Marini, cosa che a suo giudizio non avrebbe molto senso in questo momento. È quindi necessario, dopo aver rinviato l'audizione in oggetto, acquisire nel più breve tempo possibile, dando mandato al presidente quanto alle modalità, i documenti custoditi a Lugano, anche prendendo contatto con la locale rappresentanza diplomatica italiana.
In merito alla protezione, spera che nessuno voglia opporsi ad essa e ritiene che si possa dare mandato al presidente di porre in essere, anche per le vie brevi, tutte le iniziative atte ad assicurare una protezione adeguata.

Il deputato Giovanni KESSLER (DS-U) dichiara che su quest'ultimo punto vi è il massimo accordo.

Al deputato Umberto RANIERI (DS-U) sembra davvero incredibile che al signor Marini, che ha già subito tre attentati e che è sottoposto a procedimento giudiziario, non sia già stata assicurata un'adeguata protezione. In merito al recupero dei documenti svizzeri, non sa bene quale sia la procedura da seguire e pensa che una strada possa essere quella indicata dal collega Kessler. Infine, trova assurdo che si discutano questi temi senza aver concluso l'audizione del signor Marini e non condivide assolutamente che si parli di azzerare il programma dei lavori della Commissione.

Il senatore Maurizio EUFEMI (UDC) condivide l'esigenza di assicurare una tutela all'audito. Di fronte alla gravità delle dichiarazioni, si rende necessario sospendere l'audizione e procedere all'immediata acquisizione dei documenti, tutto ciò a garanzia della credibilità dei lavori della Commissione.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) condivide le considerazioni svolte dai colleghi Bocchino e Taormina relativamente alla necessità di assicurare nel più breve tempo possibile al signor Marini la massima protezione, cioè la scorta 24 ore su 24. Concorda, altresì, sull'opportunità di sospendere l'audizione, anche a tutela dei soggetti chiamati in causa che hanno ricoperto o ricoprono cariche istituzionali importanti.

Enzo TRANTINO, presidente, per quanto riguarda il problema della protezione da assicurare al signor Marini, non ritiene opportuno sottoporre a votazione questo punto: dal regolamento gli deriva il potere di assumere le opportune iniziative al riguardo e quindi contatterà immediatamente gli organi competenti perché al signor Marini sia assicurata l'opportuna protezione.
In ordine alla prosecuzione dell'audizione dello stesso signor Marini, non ritiene che il presidente, cui spetta la conduzione della seduta, possa espropriare i componenti la Commissione del diritto di porre domande al signor Marini, a meno che qualcuno non rinunci oggi a farlo.
Pertanto, con l'intento di sdrammatizzare la situazione, convoca immediatamente una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, perché in tale sede si stabilisca se rinviare o proseguire l'audizione del signor Marini. Sospende quindi brevemente la seduta e convoca l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.50.

La seduta, sospesa alle 15.20, è ripresa alle 15.50.

Comunicazioni del presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, ha testé deliberato di rinviare alla seduta del 14 maggio 2003 il seguito dell'audizione del signor


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Marini e di far accompagnare quest'ultimo da due ufficiali di polizia giudiziaria ed un magistrato scelti dalla presidenza tra i consulenti della Commissione, nonché dai deputati Nan e Kessler fino a Lugano per assistere al prelievo dei documenti conservati presso la locale cassa notarile, in modo che sia garantita l'integrità e la completezza di tale prelievo.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica, infine, di aver compiuto gli opportuni passi per assicurare al signor Marini un adeguato servizio di protezione da parte delle competenti autorità.

La Commissione prende atto.

Audizione dell'avvocato Giuseppe de Gori.
(Svolgimento e conclusione).

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, e del senatore Giuseppe CONSOLO (AN) risponde l'avvocato Giuseppe DE GORI.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte che i documenti consegnati dall'avvocato de Gori sono acquisiti dalla Commissione come atti riservati.
Ringrazia, infine, l'avvocato de Gori, i colleghi intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.