CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Mercoledì 2 aprile 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA:

Sui lavori della Commissione ... 144

Comunicazioni del presidente ... 148

Seguito dell'esame di proposte di rogatorie all'estero ... 149

Audizione del dottor Filippo Lardera, già vicepresidente di UBS Limited. (Rinvio dello svolgimento) ... 150


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di mercoledì 2 aprile 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 2 aprile 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 14.05.

COMMISSIONE PLENARIA

Mercoledì 2 aprile 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 14.10.

Sui lavori della Commissione.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) ripropone davanti alla Commissione plenaria la richiesta, già avanzata nella sede dell'ufficio di presidenza, di immediata trasmissione al procuratore generale presso la Corte dei conti dei nominativi di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda Telekom-Serbia ai fini di esperire il controllo di cui all'articolo 100 della Costituzione. Ricorda, infatti, che il controllo contabile sugli enti ai cui bilanci lo Stato contribuisce in via ordinaria può essere esperito, in base ad una sentenza della Corte costituzionale del dicembre 1993, anche sulle società per azioni poiché la Consulta, decidendo positivamente per la Corte dei conti un conflitto di attribuzione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Corte dei conti medesima, ha stabilito che quelle poste in essere in Italia sono state privatizzazioni formali, non sostanziali, statuendo nel contempo che, qualora il 51 per cento del capitale sociale fosse detenuto dallo Stato, trattandosi di pubblico denaro il controllo contabile debba comunque intervenire. Inoltre, poiché i bilanci delle società coinvolte nella


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vicenda Telekom-Serbia sono stati approvati nel maggio 1998, stante il termine di cinque anni per la prescrizione, risulta evidente la necessità di porre in essere un'azione interruttiva della prescrizione medesima. Così facendo, tra l'altro, l'azione della Commissione acquisterà incisività anche presso coloro che, in vari momenti dei lavori, hanno manifestato una certa reticenza nel ricostruire i fatti quali sono avvenuti.

Enzo TRANTINO, presidente, di fronte alla scadenza dei termini di prescrizione quali indicati dal senatore Consolo, ritiene che per cautela si dovrebbe svolgere un'attività informativa nei confronti del procuratore generale della Corte dei conti.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) esprime il timore che un'iniziativa come quella prefigurata dal senatore Consolo possa in qualche modo anticipare le conclusioni del lavoro di questa Commissione, o comunque anticipare i giudizi, cosa che, stando così le cose, nessuno è in condizione di fare. Poiché una simile iniziativa, oltre ad essere discutibile nel merito, potrebbe falsare l'andamento dei lavori della Commissione, alla luce degli scopi che la legge istitutiva ad essa assegna, ritiene opportuno che una definizione del problema sia lasciata alla prudenza ed alla saggezza del presidente.

Il deputato Alfredo VITO (FI) dopo aver osservato che la richiesta avanzata dal senatore Consolo è assolutamente da condividere, osserva che, qualora dovessero emergere fattispecie di illecito che riguardano altre competenze, è dovere della Commissione segnalare a chi è preposto a questi settori l'eventuale sussistenza dell'illecito. La valutazione economica della società acquisita nella vicenda oggetto dell'inchiesta potrebbe sicuramente interessare la Corte dei conti e sarebbe delittuoso da parte di questa Commissione se, essendo venuta a conoscenza di determinati fatti, non li comunicasse all'organo istituzionalmente preposto all'accertamento relativo. Peraltro, trova convincente anche la motivazione relativa all'urgenza con cui bisogna intervenire perché, se scadesse il termine di cinque anni, quest'organo si troverebbe ad indagare su fatti ormai prescritti, per cui un'informativa alla Corte dei conti risulta non solo opportuna ma addirittura doverosa. Con questo ovviamente non si intende anticipare alcun giudizio, ma solo attivare la Corte dei conti per le competenze che le sono proprie, cosa che potrebbe avvenire, ad esempio, trasmettendo l'elenco dei componenti del consiglio d'amministrazione di Telecom dell'epoca.

Il senatore Giampiero CANTONI (FI) si associa alla richiesta dei colleghi Consolo e Vito.

Il senatore Guido CALVI (DS-U) ricorda di aver manifestato nella scorsa seduta profondo disagio per l'iniziativa assunta nei confronti dei magistrati di Torino, un disagio che oggi aumenta in quanto questa Commissione rischia di trasformarsi in una sorta di «procura speciale». Peraltro, i fatti ai quali i colleghi si sono richiamati sono stati conosciuti attraverso notizie di stampa, che alla Corte dei conti saranno certamente note. Questa Commissione non è depositaria di verità da essa stessa acquisite e non trasmesse; ha semplicemente saputo dai giornali che Telekom-Serbia è stata recentemente rivenduta ad un certo prezzo e su questo eventualmente potrà indagare, magari convocando l'attuale presidente di Telecom perché spieghi le ragioni per le quali ha venduto a quel prezzo. In sostanza, trasformare questa Commissione in una sorta di luogo di impulso per indagini ulteriori (procura di Roma, Corte dei conti e così via) gli sembra snaturare la sua funzione. I fatti sono noti e su di essi la Corte dei conti, se lo ritiene, indagherà; peraltro, il controllo dei bilanci delle società controllate dallo Stato fa parte dei suoi compiti istituzionali. Quella che i colleghi chiedono di intraprendere è, a suo avviso, una strada sbagliata dal punto di vista


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della politica parlamentare e sarebbe più prudente se il presidente contattasse il procuratore generale della Corte dei conti al riguardo.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) avverte che, se viene stravolto il ruolo della Commissione, è pronto ad uscire dalla stessa.

Il deputato Enrico NAN (FI) ritiene che, in presenza di un'indagine complessa ed anomala come quella che la Commissione sta svolgendo, sia logico che quest'ultima si attivi nelle direzioni verso le quali altri non si sono attivati. Per quanto riguarda la Corte dei conti, il problema posto dal collega Consolo indubbiamente esiste e va scongiurato il rischio della prescrizione. Tuttavia, ciò non prefigura assolutamente un giudizio conclusivo sulla vicenda, ma solo un'azione preliminare del tutto indipendente dal merito della questione.

Il deputato Katia ZANOTTI (DS-U) si dissocia dalla richiesta avanzata dal senatore Consolo in quanto teme che, rispetto alla natura, al ruolo ed alle funzioni di questa Commissione, ci si ponga nella logica di sollecitare indagini da parte di altri organi. Personalmente non ha ben chiaro quale sarebbe l'oggetto della richiesta da avanzare alla Corte dei conti, ma considera una simile sollecitazione non congrua rispetto al rigore che dovrebbe improntare l'attività della Commissione.

Enzo TRANTINO, presidente, rilevato che tutti i componenti di questa Commissione lavorano per perseguire il medesimo risultato, per cui tende ad attribuire solo ad un eccesso polemico la reazione del senatore Lauria, ritiene necessario trovare tutti insieme una soluzione. La richiesta avanzata dal senatore Consolo ha carattere meramente cautelativo, in quanto non vengono adombrate responsabilità di nessuno; l'urgenza si giustifica sulla base dell'imminente scadenza del termine di prescrizione che, se dovesse intervenire, porrebbe tutti di fronte ad una responsabilità oggettiva. Quanto all'oggetto della richiesta, potrebbe trattarsi di una valutazione della condotta degli amministratori delle varie società relativamente alla congruità del prezzo ed alle eventuali responsabilità degli stessi, con una formula del tutto neutra. Ricorda anche che questa vicenda vede la coesistenza di tre soggetti: la magistratura penale, l'organo politico (questa Commissione) e l'organo di controllo contabile (la Corte dei conti) e questi soggetti svolgono funzioni assolutamente disgiunte. D'altronde, nessuno chiede di aprire una «caccia alle streghe», ma qualcosa bisogna pur farla e certamente la Commissione deve mettersi al riparo dal rischio della prescrizione.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U) ritiene che la svolta che sta avvenendo relativamente al modo di lavorare della Commissione indurrà alcuni suoi componenti a riprendere determinati atteggiamenti che erano stati abbandonati nella consapevolezza che si stava operando nell'ambito di una fisiologica dialettica politica. Ribadito, quindi, che l'iniziativa proposta dal senatore Consolo esula dalla competenze istituzionali della Commissione, non risponde in alcun modo ad esigenze cautelari, invade le competenze di altri organi ed ha il chiaro significato di mettere ipoteche strumentali su fatti o giudizi che ancora nessuno è in grado di dare, ribadisce il proprio avviso contrario in proposito.

Il senatore Guido CALVI (DS-U) rileva che l'iniziativa sollecitata sembra rispondere ad una logica di eccesso di zelo, ad esempio quando si sostiene che la Commissione avrebbe una forma di dovere al riguardo, cosa che non è assolutamente vera. Peraltro, su questa stessa vicenda sta indagando l'autorità giudiziaria: si chiede se quest'ultima abbia avvertito la necessità di attivare la Corte dei conti e, qualora non l'abbia fatto, sulla base di quali elementi. In sostanza, gli sembra di assistere ad una mutazione genetica della Commissione la quale, proprio perché Commissione d'inchiesta dotata di tutti i poteri


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dell'autorità giudiziaria, deve essere ancora più attenta agli sviluppi che una richiesta di questo genere può produrre. Piuttosto, si chiede se i ministri del tesoro che si sono succeduti e, in particolare, quello in carica abbiano avvertito la necessità di esporre la situazione all'autorità contabile. Se il ministro del tesoro attuale non l'avesse fatto, però, non crede che potrebbe essere ritenuto responsabile. In conclusione, ribadisce il proprio avviso contrario e preannuncia che, se la Commissione dovesse decidere nel senso auspicato dal senatore Consolo, certamente assumerebbe tutte le iniziative politiche e pubbliche necessarie a marcare le differenze sostanziali nei confronti dell'indirizzo che la Commissione sta assumendo.

Enzo TRANTINO, presidente, al fine di stabilire un metodo accettabile da parte di tutti, preannuncia l'intenzione di predisporre una lettera, indirizzata al procuratore generale presso la Corte dei conti, nella quale si formalizzerà la richiesta su cui la Commissione sarà chiamata a votare nella prossima seduta di mercoledì 9 aprile 2003 e contestualmente chiederà di essere autorizzato a compulsare, quanto agli aspetti tecnici della vicenda, i consulenti della Commissione.

Il senatore Michele LAURIA (Margh-DL-U), apprezzando il senso di responsabilità manifestato in modo autorevole e meritorio anche in quest'occasione dal presidente, dichiara di essere totalmente d'accordo sulla proposta da questi avanzata.

Il deputato Katia ZANOTTI (DS-U) giudica favorevolmente la proposta del presidente perché ritiene che per la sua natura di organo politico, in questa Commissione si debba consentire di dare la giusta interpretazione all'iniziativa prospettata che, per come è stata descritta, avrebbe giudicata completamente incongrua.

Il senatore Giampiero CANTONI (FI) in qualità di capogruppo di Forza Italia, pur apprezzando grandemente l'opera di mediazione del presidente, ritiene opportuno che la Commissione assuma oggi una decisione al riguardo e che quindi sia posta in votazione la proposta avanzata salvaguardando ovviamente gli aspetti formali e giuridici e comunque quelli che il presidente vorrà approfondire con i consulenti.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) comprende le preoccupazioni manifestate dai colleghi della minoranza, ma, a parziale integrazione di quanto prima esposto, fa presente che alcune società pubbliche hanno approvato il proprio bilancio nel mese di aprile del 1998, per cui il termine di prescrizione potrebbe essere ancora più vicino. Ciò comporta che far trascorrere una settimana, così come il presidente ha proposto, potrebbe risultare decisivo. Pertanto, associandosi alle considerazioni svolte dal collega Cantoni, chiede a sua volta che la Commissione si esprima oggi sul punto.

Il deputato Alfredo VITO (FI) dichiara di riconoscersi perfettamente in ciò che ha detto il collega Cantoni a nome del gruppo di Forza Italia.

Enzo TRANTINO, presidente, avendo preannunciato che il prossimo mercoledì 9 aprile si voterà al riguardo, dichiara di non avere alcuna intenzione di derogare da ciò, anche perché così facendo i colleghi potranno votare sulla base di una conoscenza completa dei termini della questione. Prega, pertanto, i senatori Consolo e Cantoni di voler accedere alla proposta del presidente.

Il senatore Giuseppe CONSOLO (AN) invita il presidente ad informare immediatamente della questione la Corte dei conti, in modo da poter interrompere fino alla prossima settimana i termini della prescrizione ove ciò si rendesse necessario.

Enzo TRANTINO, presidente, assicura una propria azione in questo senso se la Commissione gli chiederà di farla.


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Il deputato Enrico NAN (FI), avverte che mercoledì prossimo non potrà essere presente ai lavori della Commissione perché in missione con la XIV Commissione permanente, ma dichiara di condividere la posizione enunciata dal senatore Cantoni.

Il senatore Giampiero CANTONI (FI) ritiene che la Commissione possa dare mandato al presidente di approfondire la questione con i consulenti, ma che su di essa si debba votare oggi.

Enzo TRANTINO, presidente, fa presente che non si può sottoporre a votazione una richiesta il cui testo potrebbe aver bisogno di essere successivamente rielaborato.

Il senatore Guido CALVI (DS-U) desidera esprimere ancora una volta il proprio apprezzamento per il modo in cui il presidente conduce i lavori di questa Commissione.

Il senatore Maurizio EUFEMI (UDC), associandosi alle considerazioni svolte dal collega Consolo, dichiara di concordare perfettamente sulla proposta di dare mandato al presidente di elaborare un testo per poi votarlo la prossima settimana.

Enzo TRANTINO, presidente, predisporrà un documento sulla base del dibattito svoltosi per sottoporlo nella prossima seduta al vaglio della Commissione.

La Commissione concorda.

Comunicazioni del Presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto libero:
una lettera del professor Gaetano Rasi, pervenuta in data 27 marzo 2003, contenente talune precisazioni rispetto a quanto dichiarato dallo stesso professor Rasi nel corso della sua audizione del 26 marzo 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica che nell'odierna riunione l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che la Commissione richieda all'Ufficio italiano dei cambi di trasmettere le eventuali comunicazioni circa movimentazioni bancarie sospette da e verso soggetti con residenza o sede in Regno Unito, Grecia, Cipro, Svizzera e Principato di Liechtenstein che abbiano avuto luogo nel periodo giugno 1997-luglio 1998.

Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione documentale.

Comunica che, con lettera pervenuta in data 31 marzo 2003, i Presidenti del gruppo misto della Camera, on. Marco Boato, e del gruppo misto del Senato, sen. Cesare Marini, gli hanno comunicato di aver designato il sen. Nicodemo Francesco Filippelli quale rappresentante del gruppo misto in Commissione.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte che la Commissione non procederà oggi alla prevista audizione del signor Igor Marini, avendogliene questi richiesto, in data 31 marzo 2003, il rinvio ad altra data per motivi di salute, come risulta da certificato medico contestualmente inviato alla Commissione.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, ricorda, inoltre, che - come comunicato nella seduta del 26 marzo 2003 - la Commissione, dopo la seduta odierna, sarà nuovamente convocata mercoledì 9 aprile 2003 per procedere alle audizioni del


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dottor Giuseppe Scanni, già collaboratore de Il Giornale, e del dottor Ferdinando Brunelli, già dirigente della Sirti.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, comunica, infine, che, nell'odierna riunione, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto, ad integrazione del programma dei lavori della Commissione per il mese di aprile 2003, già comunicato nella seduta del 26 marzo scorso, che la Commissione proceda mercoledì 30 aprile 2003 all'audizione del professor Mario Draghi, già direttore generale del Ministero del tesoro, del quale è stata acquisita la disponibilità per quella data.

La Commissione prende atto.

Seguito dell'esame di proposte di rogatorie all'estero.

Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che l'esame delle proposte di rogatorie all'estero è iniziato nella seduta del 20 marzo 2003.
Avverte che i magistrati consulenti a tempo pieno della Commissione hanno proceduto a riformulare le proposte di rogatorie all'estero illustrate nelle riunioni dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 20 e del 26 marzo 2003, al fine di recepire osservazioni e richieste di modifica in quella sede emerse. I testi riformulati delle proposte di rogatorie sono in distribuzione. In merito alle osservazioni dell'onorevole Kessler secondo il quale le richieste della Commissione avrebbero potuto costituire duplicati di quelle della magistratura di Torino, rileva che da indagini svolte dai consulenti è risultato che questo pericolo non esiste essendo le richieste di rogatoria della Commissione più ampie e dettagliate rispetto a quelle dei magistrati torinesi.
Avverte che tutte le proposte di rogatorie in esame contengono la richiesta di assistere all'esecuzione degli atti istruttori. Pertanto, ove approvate dalla Commissione, a ciascuna di esse dovrà seguire - in caso di risposta positiva da parte delle autorità dello Stato estero - l'organizzazione di altrettante missioni nello Stato dell'autorità rogata al fine di assistere all'esecuzione degli atti richiesti. A tal fine, in base ai precedenti in materia, avverte che in tali casi la Commissione sarà rappresentata da ristrette delegazioni composte, di norma, da tre parlamentari membri della Commissione e da non più di due consulenti, oltre al personale degli uffici.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, passa ora all'esame delle singole proposte di rogatorie, cominciando dalla rogatoria n. 1, concernente la Serbia.

Il deputato Enrico NAN (FI) chiede che tale proposta di rogatoria venga integrata da quanto aveva chiesto in precedenza e cioè l'inserimento di Vesna Pesic, nonché dei due deputati montenegrini, richiamati nella sua audizione dal Presidente Cossiga.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 1, concernente la Serbia, così integrata.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 2, concernente Atene.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 3, concernente Nicosia.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 4, concernente Ginevra.

La Commissione approva.


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Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 5, concernente Berna.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 6, concernente Zurigo.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 7, concernente il Regno Unito.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 8, concernente il Liechtenstein.

La Commissione approva.

Enzo TRANTINO, presidente, passa alla proposta di rogatoria n. 9, concernente San Marino.

Il deputato Alfredo VITO (FI) chiede che alla fine del punto 3) dell'ultima pagina, dopo le parole «nonché i nominativi degli ordinanti di eventuali bonifici effettuati sul conto corrente suddetto» siano aggiunte le seguenti «nonché gli eventuali contenziosi pendenti».

Enzo TRANTINO, presidente, pone ai voti la proposta di rogatoria n. 9, concernente San Marino, così integrata.

La Commissione approva.
Enzo TRANTINO, presidente, chiede che la presidenza della Commissione sia autorizzata ad apportare ai testi delle rogatorie approvate le correzioni di mera forma che si rendessero necessarie.

La Commissione concorda.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte, infine, che le rogatorie approvate saranno trasmesse al Ministero della giustizia, con allegate le traduzioni nelle lingue degli Stati destinatari delle richieste di assistenza giudiziaria, ai fini dell'inoltro alle autorità rogate.

La Commissione prende atto.

Audizione del dottor Filippo Lardera, già vicepresidente di UBS Limited.
(Rinvio dello svolgimento).

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Preliminarmente all'inizio dell'audizione, il dottor Filippo LARDERA, già vicepresidente di UBS Limited, consegna alla Commissione un documento riguardante il problema formale del segreto bancario svizzero.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte il dottor Lardera che, in base al comma 4 dell'articolo 3 della legge istitutiva della Commissione, per i fatti oggetto dell'inchiesta non è opponibile il segreto d'ufficio, professionale e bancario. Tuttavia, il dottor Lardera, di cui comprende le difficoltà, può chiedere che la Commissione prosegua l'audizione in seduta segreta oppure di essere riconvocato per rendere testimonianza formale sotto giuramento, adoperndosi, nel frattempo, per acquisire nel frattempo i relativi assensi.

Filippo LARDERA, già vicepresidente di UBS Limited, non volendo rischiare di commettere un reato perseguibile dalle


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autorità elvetiche, apprezzata la disponibilità della Commissione a tener conto delle proprie esigenze, ritiene opportuno essere riconvocato in qualità di testimone.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte che il documento consegnato dal dottor Lardera, è acquisito agli atti della Commissione come atto libero.
Ringrazia il dottor Lardera avvertendolo che sarà riconvocato nel mese di maggio poiché la Commissione ha grande interesse ad acquisire la sua testimonianza.

La seduta termina alle 15.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.