CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia

SOMMARIO

Giovedì 20 marzo 2003


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMMISSIONE PLENARIA:

Comunicazioni del presidente ... 136

Esame di proposte di rogatorie all'estero ... 137

Seguito dell'audizione del dottor Biagio Agnes, già presidente di STET (Seguito dello svolgimento e conclusione) ... 138


Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom-Serbia - Resoconto di giovedì 20 marzo 2003


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 20 marzo 2003.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.30.

COMMISSIONE PLENARIA

Giovedì 20 marzo 2003. - Presidenza del presidente Enzo TRANTINO.

La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del presidente.

Enzo TRANTINO, presidente, dopo aver dato il benvenuto al senatore Nicodemo Francesco Filippelli, divenuto membro della Commissione, in rappresentanza del gruppo misto, in sostituzione del senatore Cesare Marini, comunica che la Commissione ha acquisito il seguente atto segreto:
un documento elaborato da un consulente della Commissione e depositato in data 18 marzo 2003, concernente attività di rilevamento ed elaborazione di documenti acquisiti agli atti della Commissione.

Comunica che la Commissione ha altresì acquisito il seguente atto riservato:
un fax, ricevuto dal Presidente in data 12 marzo 2003, in cui il mittente prospetta alla Commissione l'opportunità di ascoltare taluni soggetti.

Comunica che la Commissione ha altresì acquisito il seguente atto libero:
un documento contenente le informazioni meteorologiche relative alla zona di Belgrado e al confine tra Serbia e Romania nelle giornate del 29 marzo 1996 e del 13 giugno 1996, trasmesso dal Capo dell'Ufficio generale per la meteorologia dell'Aeronautica militare, gen. Roberto Sorani, con lettera pervenuta in data 14 marzo 2003.

La Commissione prende atto.


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Enzo TRANTINO, presidente, comunica che nell'odierna riunione l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che la Commissione richieda alla procura distrettuale antimafia di Catania di voler trasmettere, in uno spirito di cooperazione istituzionale tra poteri dello Stato, copia degli atti del fascicolo concernente le indagini sul ritrovamento all'aeroporto di Catania di una borsa portadocumenti contenente documentazione relativa alla Commissione.

Prende atto che non vi sono obiezioni e che, pertanto, la Commissione concorda su tale richiesta di acquisizione.

Ricorda che, sulla base del calendario dei lavori comunicato nella seduta del 12 marzo 2003, la Commissione procederà, mercoledì 26 marzo 2003, alle audizioni dell'ambasciatore Luigi Cavalchini, già capo di gabinetto del Ministro degli affari esteri pro tempore Lamberto Dini, e dell'onorevole Gaetano Rasi, già rappresentante del Ministero delle poste e telecomunicazioni nel consiglio di amministrazione di Telecom Italia. Quanto alle proposte di rogatorie all'estero, l'inizio del cui esame è all'ordine del giorno della seduta odierna, comunica che, come convenuto nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione ne proseguirà l'esame nella seduta del 26 marzo 2003.

La Commissione prende atto.

Esame di proposte di rogatorie all'estero.

Enzo TRANTINO, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata per iniziare l'esame di proposte di rogatorie all'estero, le cui bozze - che sono in distribuzione - sono state redatte da taluni magistrati consulenti della Commissione, sulla base delle indicazioni emerse nel corso dei lavori della Commissione e sotto il coordinamento dei vicepresidenti Nan e Calvi.
Ricorda, anzitutto, che il ricorso allo strumento istruttorio delle rogatorie all'estero presuppone l'attivazione dei poteri dell'autorità giudiziaria e richiede, pertanto, una deliberazione espressa e formale da parte della Commissione plenaria, alla quale soltanto spettano i poteri previsti dall'articolo 82 della Costituzione.
Sempre sotto il profilo procedurale, vanno valutati preliminarmente i tipi di atti istruttori di cui si intende chiedere l'esecuzione alle autorità rogate, affinché ciascuno di essi appaia preordinato all'acquisizione di risultanze istruttorie altrimenti non attingibili e che siano ritenute necessarie per il perseguimento delle finalità dell'inchiesta parlamentare. Occorrerà verificare, altresì, se la Commissione, per ciascuna rogatoria che dovesse essere deliberata, chieda o meno di assistere direttamente, attraverso una sua ristretta delegazione, all'esecuzione degli atti da parte dell'autorità rogata. Nell'ipotesi di rogatoria con richiesta di assistere all'esecuzione degli atti, dal punto di vista della procedura parlamentare la deliberazione della rogatoria dovrà, per quanto esposto, essere seguita (una volta che la rogatoria avrà avuto risposta positiva da parte delle autorità dello Stato estero) dalla organizzazione di una missione nello Stato dell'autorità rogata al fine di assistere all'esecuzione degli atti richiesti.
A tal fine, in base a taluni precedenti in materia, propone fin d'ora che per le rogatorie per le quali si richieda di assistere all'esecuzione degli atti la Commissione sia rappresentata da ristrette delegazioni composte, di norma, da tre parlamentari membri della Commissione e da non più di due consulenti, oltre al personale degli uffici.
Nel merito, si auguro che possa raggiungersi la più ampia condivisione dei contenuti e delle finalità delle proposte di rogatorie in esame, alla cui approfondita valutazione tecnica - necessaria per la deliberazione di atti di tale complessità - è opportuno che si aggiunga una adeguata istruttoria politica che consenta, da un lato, di maturare posizioni ampiamente condivise e, dall'altro, di esaminare appieno


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le implicazioni, anche internazionali, presenti in ciascuna proposta di rogatoria.
A tal fine, la Commissione plenaria potrà iniziare nella seduta odierna un primo esame delle proposte di rogatorie all'estero. Ciascun componente della Commissione potrà, di qui alla prossima settimana, prenderne visione e formulare osservazioni e proposte di modifica, che potranno essere presentate entro le ore 12 di martedì 25 marzo 2003. Infine, nella seduta del 26 marzo 2003 la Commissione potrebbe deliberare su ciascuna proposta di rogatoria all'estero. Di ciascuna proposta di rogatoria approvata sarà disposta la traduzione nella lingua dello Stato estero destinatario della richiesta di assistenza giudiziaria. Le proposte di rogatorie approvate dalla Commissione saranno, quindi, trasmesse al Ministero della giustizia per il successivo inoltro per via diplomatica alle autorità rogate.
Informa che, durante l'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il vicepresidente Calvi, d'intesa con il vicepresidente Nan, ha svolto una relazione nella quale, dopo aver espresso profondo apprezzamento - peraltro condiviso - per l'attività svolta dai magistrati consulenti della Commissione nella fase di predisposizione delle rogatorie in oggetto, ha sottolineato alcuni rilievi - condivisi anch'essi dall'ufficio di presidenza - in ordine alla strategia da adottare nella formulazione delle domande, che debbono avere il carattere della specificità e, nello stesso tempo, essere contigue alla genericità, così da evitare che alle stesse siano opposti rifiuti o che siano improntate a toni inquisitori.
Dopo aver formulato alcune osservazioni di carattere formale, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame delle proposte di rogatorie all'estero a mercoledì 26 marzo 2003, alle ore 14. Avverte che il termine per la presentazione di osservazioni e proposte di modifica da parte dei componenti della Commissione è fissato alle ore 12 di martedì 25 marzo 2003.

La Commissione prende atto.

Enzo TRANTINO, presidente, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.40, è ripresa alle 14.45.

Seguito dell'audizione del dottor Biagio Agnes, già presidente di STET.
(Seguito dello svolgimento e conclusione).

La Commissione prosegue l'audizione del dottor Agnes, iniziata nella seduta dell'11 dicembre 2002.

Enzo TRANTINO, presidente, propone che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

(Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito).

Alle domande di Enzo TRANTINO, presidente, dei deputati Carlo TAORMINA (FI) e Alfredo VITO (FI) e dei senatori Maurizio EUFEMI (UDC) e Giampiero CANTONI (FI) risponde Biagio AGNES, già presidente di STET.

Enzo TRANTINO, presidente, avverte che il comunicato stampa del Ministero del tesoro del 24 gennaio 1997, consegnato alla Commissione dal dottor Agnes, è acquisito agli atti della Commissione come atto libero.
Ringrazia, infine, il dottor Agnes, i colleghi intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.