VII Commissione - Resoconto di marted́ 5 febbraio 2002


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COMITATO RISTRETTO

Martedì 5 febbraio 2002.

Organi collegiali della scuola.
C. 774 Napoli, C. 1186 Grignaffini, C. 1954 Gambale, C. 2010 Adornato, C. 2221 Titti De Simone.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.05 alle 12.10.

Martedì 5 febbraio 2002.

COMITATO RISTRETTO

Interventi di abbellimento artistico negli edifici pubblici e privati.
C. 959 Butti, C. 1500 Carli.

Audizione informale di esperti in materia di arte contemporanea e mercato dell'arte in Italia.

L'audizione informale si è svolta dalle 12.15 alle 13.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 5 febbraio 2002. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Guido Possa.

La seduta comincia alle 13.10.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.


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5-00582 Tocci ed altri: Mancata approvazione del piano triennale 2001-2003 del CNR.

Walter TOCCI (DS-U), illustrando l'interrogazione in titolo, sottolinea lo sconcerto e la preoccupazione per il futuro esistenti all'interno del CNR per la mancata approvazione del piano triennale 2001-2003, anche alla luce di alcune dichiarazioni rese da deputati della maggioranza di voler destrutturare tale ente. Giudica del tutto inadeguata un'eventuale ipotesi di destrutturazione del CNR ed evidenzia, invece, l'importanza delle attività interdisciplinari nell'ambito della ricerca. Sottolinea, inoltre, l'incertezza totale che esiste sulle intenzioni del Governo riguardo al futuro del CNR e le diffuse preoccupazioni in merito alle previsioni della legge finanziaria, che hanno penalizzato il mondo della ricerca. Nel ricordare la grande campagna portata avanti l'anno scorso dalla Casa delle libertà a favore del settore della ricerca scientifica, evidenzia, oltre alla penalizzazione inflitta dalla legge finanziaria al mondo della ricerca, la necessità di assumere nuovi e giovani ricercatori per valorizzare l'attività di ricerca.

Il viceministro Guido POSSA, rispondendo all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato), precisa, preliminarmente, che la mancata approvazione del piano triennale 2001-2003 del CNR è da attribuirsi ad una precisa scelta del Governo precedente che, a seguito di un'apposita conferenza dei servizi tra i ministri del tesoro, della funzione pubblica e dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, il 30 maggio 2001 adottò un apposito provvedimento che rilevava, tra l'altro, le inadempienze del CNR rispetto alla piena attuazione delle disposizioni previste dai commi 1 e 19, dell'articolo 39 della legge n. 449 del 1997, recante misure per la stabilizzazione della finanza pubblica. A tale riguardo, precisa, inoltre, che l'attuale Governo si è limitato a reiterare il suddetto provvedimento, indicando al CNR i modi attraverso i quali poter ovviare ai problemi rilevati dal precedente Esecutivo.
Osserva che il Governo è consapevole della necessità di assumere giovani ricercatori e precisa che ciò costituirà motivo di un'attenta valutazione per il futuro. Sottolinea, peraltro, che il CNR ha già usufruito negli anni 1999-2000 di un considerevole aumento di 1.305 unità di personale da impiegare per il potenziamento della rete scientifica del Mezzogiorno e per il fatto che gruppi nazionali e istituti sono stati accorpati in altri enti. Relativamente alla necessità di un incremento delle risorse da destinare al CNR, occorre precisare che un eventuale maggiore impegno in tal senso non potrebbe prescindere da una loro seria programmazione, così come è previsto, peraltro, dal decreto legislativo n. 204 del 1998, che lo stesso CNR avrebbe dovuto esplicitare proprio nel piano triennale. Osserva, inoltre, che il CNR non ha ancora provveduto ad accogliere le richieste di modifica proposte dal precedente Esecutivo il 31 maggio 2001, né i rilievi avanzati dal sottoscritto con una lettera del 18 ottobre 2001.
Nell'esprimere la propria condivisione rispetto alla necessità di riformare il CNR, non condivide invece l'affermazione del deputato Tocci relativa ad una presunta diminuzione delle risorse finanziarie per la ricerca da parte dell'attuale Esecutivo: a tale riguardo, sottolinea che le risorse previste per gli enti e le istituzioni di ricerca sono aumentate fino a 3.563 miliardi di lire.
Riguardo alla ipotizzata destrutturazione del CNR, ricorda che il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha assicurato che l'articolo 28 della finanziaria, che prevede la possibilità di privatizzare alcune società pubbliche, non riguarderà il CNR; esclude, pertanto, nel modo più fermo che vi sia da parte del Governo alcuna volontà di destrutturare e di privatizzare il CNR. In conclusione, rinvia l'ulteriore trattazione della materia all'esame parlamentare dello schema di decreto sulla ripartizione dei fondi per gli enti di ricerca.


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Walter TOCCI (DS-U), replicando, rileva con piacere che il Governo non intende applicare le previsioni dell'articolo 28 della legge finanziaria al CNR e che, di conseguenza, vengono smentite alcune dichiarazioni pubbliche rese al riguardo da taluni esponenti della maggioranza.
Riguardo all'esame dello schema di decreto relativo alla ripartizione dei fondi per gli enti di ricerca, sarebbe opportuno conoscere preventivamente le effettive posizioni del Governo sul piano triennale 2001-2003 del CNR e, in generale, le soluzioni che intende adottare per il futuro di tale importante ente.
In conclusione, ritiene inaccettabile l'attribuzione di responsabilità al precedente Esecutivo per la mancata approvazione del piano triennale del CNR e ricorda che le 1.300 nuove assunzioni al CNR del biennio 1999-2000 sono da attribuire esclusivamente al precedente Governo.

Ferdinando ADORNATO, presidente, precisa che il Governo esprime i propri punti di vista, che non vincolano i deputati della maggioranza, i quali restano liberi di promuovere, in tutte le sedi ritenute opportune, una propria autonoma linea politica.

La seduta termina alle 13.35.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 5 febbraio 2002. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO.

La seduta comincia alle 13.35.

Proposta di nomina del professor Francesco Alberoni a presidente della Scuola nazionale di cinema.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Andrea Giorgio Felice Maria ORSINI, relatore, ricorda, preliminarmente, che la Scuola nazionale di cinema è nata negli anni trenta e che rappresenta uno degli organismi più prestigiosi nel settore cinematografico mondiale.
Nel richiamare il prestigioso curriculum vitae del professor Alberoni, per il quale si chiede la nomina a presidente della Scuola nazionale di cinema, si sofferma in particolare su alcuni aspetti della sua vita professionale. Sottolinea, in primo luogo, che la sua attività di sociologo è stata orientata prevalentemente alla comunicazione cinematografica e a numerosi aspetti della comunicazione. Ricorda l'importante opera del 1963 L'élite senza potere, relativa ad una ricerca sul divismo cinematografico, televisivo e sul jet set. Sottolinea, in secondo luogo, l'attività svolta come rettore presso la prestigiosa università IULM di Milano, che lo ha portato alla creazione di una nuova città universitaria, ideando e realizzando corsi di laurea innovativi nel campo della comunicazione riferita alle relazioni pubbliche e alle scienze turistiche.
Sottolinea, altresì, il rischio che la Scuola nazionale di cinema possa diventare una delle tante facoltà universitarie, non tutte di altissimo livello, che già esistono. Richiama gli orientamenti che il professor Alberoni intenderebbe dare al suddetto istituto, soffermandosi in particolare sulla opportunità di pervenire ad una specializzazione post-universitaria, partendo dalla concretezza della formazione.
Per una esauriente valutazione della proposta di nomina del professor Alberoni, a presidente della Scuola nazionale di cinema, ritiene opportuno richiamare i contenuti di un'altra richiesta di parere, già assegnata alla VII Commissione, relativa alle proposte di nomina dei componenti del consiglio di amministrazione della Scuola nazionale di cinema. Rispetto a tale proposta di composizione del consiglio di amministrazione, esprime un giudizio altamente positivo, anticipando in tal modo la valutazione che esprimerà in sede di esame della proposta del Governo. Sottolinea che la scelta di personalità competenti e di alto livello nazionale ed internazionale,


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evidenzia la volontà del Governo di procedere a nomine di alto profilo, consentendo in tal modo al professor Alberoni di svolgere, tra le altre, un'attività di coordinamento.
Precisa che le perplessità inizialmente espresse da alcune parti del mondo del cinema sulla nomina del professor Alberoni risultano ormai essere superate e ricorda che al Senato la proposta di nomina in titolo ha ottenuto il voto favorevole anche di alcuni componenti dell'opposizione.
In conclusione, preannuncia la proposta di esprimere parere favorevole sulla nomina a presidente della Scuola nazionale di cinema del professor Alberoni.

Franca CHIAROMONTE (DS-U), nel lamentare, innanzitutto, l'assenza del Governo in sede di esame parlamentare di una propria proposta di nomina, preannuncia il parere contrario del suo gruppo sulla proposta di parere avanzata dal relatore.
Richiama le numerose perplessità espresse dall'ANAC sulla proposta di nomina in esame e dichiara le proprie perplessità sulle competenze dei membri scelti come componenti del consiglio di amministrazione della Scuola nazionale di cinema. Nel ricordare che spetta al comitato scientifico, esistente all'interno del suddetto istituto, deliberare in materia didattica e scientifica, sottolinea che il presidente della scuola deve svolgere, tra l'altro, compiti di gestione. Chiede al Governo di chiarire le linee e gli indirizzi che intende perseguire in tale settore e quale sia la sua opinione sul comitato scientifico, rispetto al quale abbiamo raccolto voci poco rassicuranti. Precisa che la Scuola nazionale di cinema non rappresenta un «doppione» delle tante facoltà universitarie esistenti e richiama le prestigiose attività svolte dal 1998 da tale istituto.
In conclusione, ritiene che il Governo, prima di proporre delle nomine come quella in esame, dovrebbe riflettere attentamente e chiarire i propri punti di vista sul funzionamento passato e futuro della Scuola nazionale del cinema.

Ferdinando ADORNATO, presidente, avverte che, secondo le comunicazioni ricevute, nella seduta di domani sarà presente il ministro dei beni e delle attività culturali Giuliano Urbani.
Avverte, inoltre, che le proposte di nomina dei membri del consiglio di amministrazione della Scuola nazionale di cinema, assegnate alla Commissione nella giornata di ieri, saranno esaminate quanto prima, compatibilmente con i lavori già programmati.

Marcello PACINI (FI), nell'esprimere il proprio compiacimento per la scelta del professor Alberoni alla presidenza della Scuola nazionale di cinema, richiama le sue numerose competenze anche nel settore cinematografico.

Ferdinando ADORNATO, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA

Legge comunitaria 2001.
C. 1533-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 31 gennaio 2002.

Angela NAPOLI (AN), relatore, ribadisce la proposta di riferire favorevolmente alla XIV Commissione e, per quanto riguarda le parti del disegno di legge modificate dal Senato e di più diretta pertinenza della VII Commissione, sottolinea i contenuti positivi del nuovo testo dell'articolo 54, che reca misure relative all'attuazione della programmazione cofinanziata dall'Unione europea per il periodo 2000-2006.


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Giovanna GRIGNAFFINI (DS-U), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di relazione avanzata dal relatore, esprime apprezzamento sia per le modifiche apportate dal Senato all'articolo 54 sia per i contenuti della direttiva 2001/84/CE, che garantisce una forte tutela del diritto d'autore.

La Commissione delibera di riferire favorevolmente sul disegno di legge C. 1533-B. Delibera altresì di nominare il deputato Angela Napoli quale relatore presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 14.05.