![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Russo n. 3-06824 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7).
PAOLO RUSSO. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi, in Campania da circa sette anni la gestione dei rifiuti è appannaggio di un regime commissariale con responsabilità ascritta in capo al prefetto di Napoli e al presidente della giunta regionale, in particolare, negli ultimi tre anni, a Losco prima e a Bassolino oggi. Il ministro mi dica come può accadere che, a sette anni dalla dichiarazione di emergenza e dal conferimento di poteri straordinari, si attenda che il percolato proveniente dalla discarica di Tufino giunga sino in strada ed ovviamente alla falda, così largamente inquinata, per chiudere quella sciagurata discarica, determinando d'improvviso in tal modo - guarda caso - un'emergenza nell'emergenza. Eppure, tutti sapevano che le discariche campane erano in totale via di esaurimento!
PRESIDENTE. Il ministro dell'ambiente ha facoltà di rispondere.
WILLER BORDON, Ministro dell'ambiente. Posso assicurare l'onorevole Russo che nel fare i nostri interventi (penso che me ne possa essere data testimonianza) io punto sempre a privilegiare - per quanto mi riguarda, si può chiedere ai diversi presidenti - l'interesse dei cittadini - come lei ha giustamente ricordato - e la salute dei cittadini. Mi muoverò quindi esclusivamente in questa assoluta direzione!
prima l'onorevole Albanese - ma io non credo che a questo punto valga la pena ricordare quanto non è avvenuto e chi allora aveva determinate responsabilità. Vorrei ribadire che, da almeno 3 o 4 anni, il Governo nazionale ha impostato un'attività di intervento straordinario con una radicalità ed una novità di intervento che non ha confronti nel passato; e questa opera sta dando alcuni primi risultati! È certo che il ritardo accumulato non era di sette anni, ma in alcuni casi era di 20-30 anni, tra l'altro con infiltrazioni anche camorristiche-mafiose a tutti note.
PRESIDENTE. L'onorevole Russo ha facoltà di replicare.
PAOLO RUSSO. Ministro, la ringrazio per le ragioni che mi ha dato. Non mi ha detto però a chi giovi questa emergenza procurata, questa emergenza attesa e largamente prevista. L'emergenza è quella di un terremoto, di un cataclisma; questa piuttosto sembra un'emergenza con finalità oscure ed opache.
palpa con mano, si registrano incidenti ovunque e focolai di crisi e la nostra gente, la gente del napoletano, quella onesta e laboriosa, non tollererebbe i Blitz. Ovviamente noi non lo consentiremo (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia - Congratulazioni).
L'onorevole Russo ha facoltà di illustrarla.
Ministro, chi è responsabile di questo dramma dalle conseguenze sanitarie incalcolabili?
Quali e quanti sono i comuni che attuano una decente raccolta differenziata?
Come saranno assunte le scelte conseguenti alla procurata emergenza? Saranno valutati gli impatti ambientali e gli studi epidemiologici per garantire, prima di ogni altra cosa, la salute umana? O piuttosto si preferirà scegliere con logiche politiche tese a penalizzare sempre le stesse aree?
È ovvio che lei ha perfettamente ragione quando rileva l'esistenza di una situazione, che va anche denunciata, di un ritardo in parte incomprensibile, di fronte ad una emergenza dichiarata che oggi data sette anni.
Le responsabilità sono anche distribuibili abbastanza ampiamente - lo ricordava
Visto che non ho tempo, mi limiterò soltanto a ricordarle alcuni dati, anche perché sono decisamente incoraggianti. Ad esempio, nei comuni di Casamarciano, San Cipriano e Comiziano è stato possibile raggiungere un livello di raccolta differenziata che farebbe invidia alle parti più avanzate del nord d'Italia: superiore al 50 per cento! In altri 23 comuni è stata già superata una percentuale di raccolta differenziata del 30 per cento (la media nazionale ammonta al 15 per cento). Nel comune di Avellino il livello di raccolta differenziata è superiore al 9 per cento; mentre nelle province di Benevento e del Cilento la percentuale di raccolta differenziata ha superato il 5 per cento. Visto che si è partiti di fatto da un anno, lo considero un dato importante.
Sono inoltre in fase di realizzazione circa 99 isole ecologiche.
Per la raccolta differenziata, è stato attivato l'impianto di compostaggio della frazione umida raccolta separatamente, localizzato a Pomigliano d'Arco, e sono già stati autorizzati e in via di realizzazione altri 5 impianti dei 18 complessivamente previsti.
Direi che la giunta campana precedente, la giunta campana attuale e il Governo nazionale, in questi anni possono dire di aver fatto un buon lavoro rispetto al dramma da cui erano partiti.
A chi gioverà questa ricercata emergenza procurata con sistematica attenzione a nulla fare onde evitare che un piano dignitoso di gestione dei rifiuti potesse decollare? Quali saranno le imprese che beneficeranno di questa valanga di denaro che si è deciso di spendere con procedura d'urgenza? Quali sono le ragioni politiche per nascondere il fallimento del progetto amministrativo dei comuni governati dalla sinistra? Non mi ha detto poi quale sia la quota di raccolta differenziata che produce Napoli. Invece, ha riferito dello straordinario successo dei comuni dell'area nolana. Avete lasciato milioni di cittadini, che credevano nelle vostre promesse, senza un servizio essenziale; esposti a danni ambientali e a pericolose epidemie, in uno scenario apocalittico degno di paesi del terzo mondo, e nemmeno vi vergognate!
Non vorremmo che questa farsa dell'emergenza servisse ad arricchire le imprese degli amici, a proteggere la propria parte dal fallimento delle politiche ambientali e valesse a preparare, per la solita area nolana, un qualche dono mefitico e nauseabondo, foriero di ulteriori picchi di patologie tumorali, già ampiamente documentate dal registro dei tumori della ASL Napoli-4.
Si ricordi, ministro, che vi sono aree ad alto tasso di disagio ambientale e storico. A ciò si aggiunge lo sciagurato piano regionale che penalizza ancora le medesime aree; inoltre; veniamo a sapere proprio in queste ore che al danno si aggiunge la beffa dell'emergenza, con siti di stoccaggio che si trovano sempre al medesimo posto. Questa non è emergenza, è piuttosto scellerata gestione fallimentare di irresponsabili e funambolici prestanomi, talvolta addirittura promossi dopo aver dimostrato complice immobilismo.
Caro ministro, lo comunichi anche al suo collega degli interni: la tensione si