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PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Bocchino n. 3-06820 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
ITALO BOCCHINO. Signor ministro, nei giorni scorsi improvvisi rialzi di borsa del titolo Italgas hanno fatto circolare a piazza Affari alcune voci su una possibile cessione da parte dell'ENI all'Enel della quota di controllo di detta società.
PRESIDENTE. Il ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ha facoltà di rispondere.
VINCENZO VISCO, Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Signor Presidente, non risulta allo stato degli atti l'esistenza di trattative relative all'acquisizione di quote Italgas da parte dell'Enel. È comunque opportuno rilevare che tale ipotesi si configurerebbe come un'iniziativa di mercato in quanto tutte le società coinvolte sono quotate in borsa e pertanto da essa sarebbe escluso ogni coinvolgimento del Governo.
di controllo di Italgas si configurerebbe l'obbligo di un'offerta pubblica di acquisto sul resto del flottante da parte dell'acquirente, chiunque esso fosse.
PRESIDENTE. L'onorevole Bocchino ha facoltà di replicare.
ITALO BOCCHINO. Signor ministro, purtroppo, come avevamo immaginato, la risposta non c'è stata. La lettura di «tabelline» per dimostrare che non vi è stato un rialzo delle azioni Italgas non basta a smentire queste voci.
PAOLO ARMAROLI. Tutto è a posto e nulla in ordine!
VINCENZO VISCO, Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Leggiti la risposta e riflettici, perché così forse capirai!
L'onorevole Bocchino ha facoltà di illustrarla.
Dato che il Ministero che lei rappresenta all'interno del Governo detiene quote di maggioranza sia all'interno dell'ENI che dell'Enel, vorremmo sapere se sia intenzione di questo Governo di centrosinistra procedere a privatizzazioni cedendo importanti società nella gestione delle utility - come l'Italgas, per quanto riguarda il gas - da un monopolista di energia ad un monopolista di un altro tipo di energia.
Vorremmo anche conoscere quale sia l'indirizzo del Governo in merito a tale privatizzazione e se il Governo intenda procedere con trattative private, che purtroppo abbiamo già visto risultare fallimentari, oppure se si intenda più opportunamente procedere con un'offerta pubblica di vendita che possa porre al centro il mercato, la concorrenzialità e, quindi, far sì che in un settore strategico come quello dell'energia l'Italia possa essere competitiva rispetto agli altri partner europei.
Per quanto concerne l'andamento del prezzo del titolo Italgas, si nota che il prezzo di riferimento dal 29 dicembre 2000 al 23 gennaio 2001 è passato da 10,605 euro a 10,327 euro pur avendo toccato gli 11,34 euro il 16 gennaio 2001. La performance complessiva è stata, quindi, pari a circa meno 2,7 per cento a fronte di una lieve crescita dell'indice Mibtel, che è passato da 30.323 a fine 2000 a 30.602 al 23 gennaio 2001, aumentando di circa l'1 per cento. Non si ravvisa, quindi, il rialzo in borsa citato nell'interrogazione.
Infine, non è chiaro a cosa si faccia riferimento quando si menziona la necessità di un'offerta pubblica di vendita, poiché nel caso di acquisizione del pacchetto
In ogni caso, ogni scelta in merito all'eventuale alienazione del pacchetto di controllo di Italgas rimane nell'ambito decisionale del management dell'ENI, una società che - si ricorda - per circa il 65 per cento è in mano ad azionisti privati.
Certo ci meraviglia che un Governo che dovrebbe procedere a privatizzare importanti aziende del paese ci spieghi che questa potrebbe anche essere un'operazione di mercato. La vendita da un monopolista ad un altro di un'importante società che gestisce il gas - la prima in questo paese - viene spacciata come un'operazione di mercato e non come un tentativo di concentrazione nelle mani dell'Enel che, dopo essere stata monopolista dell'energia, è riuscito ad avere la concessione per il terzo gestore della telefonia mobile con Wind, insieme con altri monopolisti di altri paesi europei, e poi addirittura a procedere al tentativo di fusione con Infostrada.
È gravissimo, a nostro giudizio, che ci sia questa involuzione nel processo di liberalizzazione e privatizzazione del paese. Riteniamo che la sinistra ancora una volta abbia mostrato il proprio volto statalista, il volto di quelle forze che intendono concentrare nelle mani di una oligarchia finanziaria, che oggi fa riferimento alla vostra parte politica, alcuni settori economici strategici per lo sviluppo del nostro paese. Ci meravigliamo anche del fatto che ci si risponda che il Governo è escluso di fatto da qualsiasi trattativa che sarebbe di mercato.
Signor ministro, con il suo dicastero lei è il principale socio sia dell'Eni sia dell'Enel e, se c'è una trattativa tra questi due enti e lei non lo sa, significa che lei mente nel momento in cui risponde il Parlamento ovvero che i funzionari non le fanno sapere le cose che un ministro ha il diritto ed il dovere di sapere.
Fra l'altro noi abbiamo chiesto di conoscere quale sia l'indirizzo che quest'esecutivo intende seguire in merito ad una possibile cessione del pacchetto oggi di proprietà dell'Eni all'Italgas. Ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Abbiamo chiesto regole di mercato e concorrenziali per far sì che gli utenti abbiano tariffe più basse e lo Stato incassi quanto più possibile attraverso i processi di privatizzazione.