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La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 15.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata concernenti argomenti di competenza del ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, del ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e per il commercio con l'estero, del ministro dell'ambiente e del ministro del lavoro e della previdenza sociale.
PRESIDENTE. Cominciamo dall'interrogazione Scozzari n. 3-06819 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
GIUSEPPE SCOZZARI. Signor Presidente, signor ministro, cinque anni di stabilità, di duro lavoro e di buon Governo dell'Ulivo hanno dato al nostro paese nuove opportunità di lavoro, risanamento, crescita economica. Abbiamo individuato, in questi anni, percorsi e strumenti importanti di concertazione, che coinvolgono tutte le parti sociali, togliendo all'esclusivo potere politico, al caporalato e ad altre forme di intercessione illegittima la possibilità di dare lavoro, nuove forme di occupazione, nuovi finanziamenti. Questi strumenti importanti sono tanti, a partire dalla legge n. 488 per arrivare agli altri strumenti di concertazione, come i patti territoriali e i contratti d'area.
PRESIDENTE. Il ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ha facoltà di rispondere.
VINCENZO VISCO, Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Signor Presidente, l'interrogazione è piuttosto complessa, per cui fornirò alcuni elementi di sintesi basandomi su un testo scritto più ampio.
sostegno alle piccole e medie imprese siciliane per le spese energetiche, la crisi del settore agrumicolo, il sostegno ai comuni sedi di impianti di raffinazione, prevede un limite di impegno quindicinale di 21 miliardi, che comporta circa 200 miliardi di spesa ad effetto immediato.
PRESIDENTE. L'onorevole Scozzari ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE SCOZZARI. Signor Presidente, mi dichiaro decisamente soddisfatto se si pensa che nel 1996, in questo paese, il Governo Berlusconi - in particolare il ministro Pagliarini - aveva bloccato tutti gli incentivi compresa la legge n. 488; quindi non aveva saputo difendere gli interessi del nostro paese. Oggi è cambiato tutto e, grazie a questo importante risanamento, grazie a quanto il ministro Visco ci ha riferito, anche la Sicilia potrà essere considerata una regione normale. Lo sconto sulle tariffe aeree, il finanziamento alle piccole e medie imprese, il fondo di solidarietà che, finalmente, in questi ultimi tre anni viene rimpinguato e, ancora, i finanziamenti alle piccole e medie imprese siciliane del settore agrumicolo, in relazione soprattutto alle spese energetiche, soprattutto in quei comuni sedi di impianti di raffinazione: tutto ciò costituisce per noi un patrimonio importante che consegniamo al paese e anche risultati straordinariamente concreti.
L'onorevole Scozzari ha facoltà d'illustrarla.
Ebbene, riguardo a questi ultimi, chiediamo al Governo, con riferimento all'ultima finanziaria, in quali tempi e in quali modi arriveranno i finanziamenti alle imprese siciliane. Signor ministro, sappiamo che lei ha già firmato la delibera CIPE e che, grazie a tale delibera che è alla registrazione della Corte dei conti, nei prossimi giorni si vedranno accreditati i primi finanziamenti. In proposito, vogliamo dare, come abbiamo sempre dato, certezze e mai chiacchiere.
Con riferimento agli interventi a favore della regione Sicilia contenuti nella legge finanziaria 2001, tenuto conto della configurazione degli stessi e delle competenze cui la loro attuazione si riferisce, i dati sono i seguenti. L'articolo 133, che prevede il contributo per le spese di trasporto alle piccole e medie imprese siciliane, riguarda un tipo di spesa permanente, per un importo di 50 miliardi a cui si aggiunge un importo regionale minimo di 25 miliardi: i tempi per l'avvio della procedura sono di 60 giorni, poiché vi è bisogno di una convenzione e del cofinanziamento. L'articolo 134, relativo ad interventi per la riqualificazione del settore del trasporto merci, concerne un provvedimento annuale per un importo di 100 miliardi a carico del bilancio dello Stato ed almeno 30 miliardi a carico della regione, con effetti immediati.
L'articolo 135, sulla continuità territoriale per la Sicilia e l'abbattimento delle tariffe aree (provvedimento permanente), prevede 100 miliardi a carico dello Stato e 50 almeno a carico della regione: il presidente della regione deve indire una conferenza di servizi ed i tempi previsti sono di 60 giorni. L'articolo 137, sul
Infine alla tabella 1, fondo di solidarietà per la regione Sicilia, vi è un limite di impegno quindicinale di 10 miliardi, ossia 100 miliardi, anch'esso con effetto immediato.
Per quanto riguarda i patti territoriali, come ha ricordato l'onorevole Scozzari, con delibera n. 138 del 21 dicembre 2000, in corso di registrazione alla Corte dei conti, il CIPE ha effettuato il riparto delle risorse destinate alle aree depresse dalla legge finanziaria 2001, riservando ai patti territoriali generali e a quelli relativi all'agricoltura e pesca risorse rispettivamente pari a lire 1.451 miliardi e a lire 1.616 miliardi per il triennio 2001-2003. Ad avvenuta registrazione della delibera in parola, occorrerà procedere alla relativa variazione di bilancio mediante decreto ministeriale, anch'esso da sottoporre alla Corte dei conti. Si ritiene, pertanto, considerati i tempi tecnici dell'iter procedurale, che la quota dei finanziamenti di cui stiamo parlando relativa all'anno 2001 sarà effettivamente disponibile presumibilmente nel mese di aprile prossimo.
Accanto a queste misure, molteplici sono gli interventi decisi o in corso di maturazione in favore della Sicilia. È stato di recente approvato dal CIPE il piano generale dei trasporti che, tra le priorità, prevede interventi viari e ferroviari per assicurare migliori condizioni di trasporto in Sicilia. In particolare: sulla linea ferroviaria Messina-Siracusa il completamento del raddoppio della Messina-Catania e la velocizzazione della linea Catania-Siracusa; è inoltre previsto sulla linea Messina-Palermo il raddoppio della Messina-Patti e il raddoppio della Flumetorto-Cefalù; infine, è previsto il rafforzamento del nodo ferroviario di Palermo. Con riferimento agli interventi sulla viabilità, sono previsti il completamento dell'autostrada A20 Messina-Palermo (21 chilometri) e della Siracusa-Gela (104 chilometri).
Ulteriori interventi sono stati identificati proprio in questi giorni con la conclusione dello studio di fattibilità sulla comunicazione fra Sicilia e continente, presentato il 15 gennaio scorso ai ministri dei lavori pubblici e del tesoro. Oltre a porre le premesse per un'imminente decisione relativa alle modalità ottimali di attraversamento dello stretto (ponte o rafforzamento dei collegamenti marittimi sullo stretto), è stato individuato sul piano tecnico, e sottoposto all'attenzione del Governo, un pacchetto di interventi invarianti, ossia indispensabili sia che si faccia il ponte sia che si opti per la soluzione alternativa «multimodale». Essi comprendono, oltre ad ulteriori potenziamenti della linea ferroviaria siciliana di accesso allo stretto, interventi massicci per il potenziamento del sistema portuale e aeroportuale italiano. L'attuazione di questo pacchetto, graduale negli anni, è giudicata indispensabile per rispondere a una domanda di traffico aereo e su mare già alta e in fortissima crescita: oltre 15 mila passeggeri aerei ogni giorno già oggi, 50 mila e oltre previsti per il 2030.
Desidero sottolineare che in alcuni dei provvedimenti del pacchetto Sicilia, purtroppo, è previsto il cofinanziamento aggiuntivo della regione, una regione assolutamente inefficiente. Proprio per questo, invito il Governo e il ministro a fare in modo che vi sia un'attenta attività di concertazione e pressione politica su una regione che è troppo disattenta perché provvedimenti concreti, quali quelli previsti nell'ultima finanziaria, possano essere realmente attuati in breve tempo. Dico questo perché purtroppo in questi ultimi mesi al governo della regione siciliana si litiga molto, soprattutto per le nomine, e non si è più attenti ai reali protocolli, alle conferenze tra Stato e regioni che individuano le norme e le procedure attraverso le quali gli imprenditori e i cittadini possono utilizzare questi importanti benefici.
Ringrazio il Presidente ed il ministro.