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PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Caveri n. 3-06784 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
GIUSEPPE DETOMAS. Signor ministro, il 20 dicembre del 1999 è entrata in vigore la legge n. 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche in Italia.
non rimanga lettera morta e perché, al termine della legislatura, si possa davvero fare questo ulteriore passo in avanti che è importante.
PRESIDENTE. Il ministro per gli affari regionali ha facoltà di rispondere.
AGAZIO LOIERO, Ministro per gli affari regionali. Per redigere il regolamento previsto dall'articolo 17 della legge n. 482, il ministro per gli affari regionali pro tempore ha ritenuto opportunamente di avvalersi dell'ausilio di un comitato tecnico consultivo per i problemi delle minoranze, composto da rappresentanti delle amministrazioni statali direttamente interessate, da esperti nominati dal ministro stesso e da rappresentanti degli enti territoriali, nonché da rappresentanti dell'organizzazione rappresentativa delle minoranze.
PRESIDENTE. L'onorevole Detomas ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE DETOMAS. Signor Presidente, prendiamo atto che gran parte del ritardo è determinato da questo ulteriore parere richiesto al Consiglio di Stato che però nel frattempo ha visto scadere i termini per la presentazione del suo parere, quindi aspettiamo a breve l'emanazione di questo regolamento. Vorrei concludere sollecitando il Governo nel suo complesso ad una serie di attività che sono legate ad alcuni provvedimenti che il
Parlamento ha emanato. In particolare, mi riferisco non soltanto al regolamento di cui abbiamo parlato in questa interrogazione, ma per esempio anche al disegno di legge di ratifica e di esecuzione della Carta europea delle lingue minoritarie regionali, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992. Vorrei sollecitare il Governo a dare seguito a questi provvedimenti del Parlamento e del ministro, assunti a livello internazionale, proprio per dare la possibilità a questo complesso di norme poste a tutela delle minoranze di esplicare i loro effetti.
L'onorevole Detomas, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di illustrarla.
Dopo cinquant'anni nei quali l'articolo 6 della Costituzione è rimasto lettera morta, finalmente questo Governo e questa maggioranza hanno fatto davvero qualcosa per le minoranze linguistiche e per la tutela di un patrimonio culturale e storico che appartiene non soltanto a quelle piccole comunità, ma che arricchisce anche il nostro paese.
In questo caso, in questo senso, la suddetta legge ha bisogno, per la sua effettiva attuazione (quindi, per decollare e per esplicare i propri benefici), di un regolamento di esecuzione, che si sarebbe dovuto predisporre già da tempo e che il Governo non ha ancora emanato.
La nostra interrogazione è, appunto, finalizzata a capire quali siano i veri motivi per i quali questo regolamento debba essere ancora emanato e a sollecitare il Governo all'emanazione dello stesso, perché evidentemente questa legge
Dopo l'emanazione del decreto, avvenuta il 17 marzo del 2000, sono state richieste le designazioni dei rappresentanti. Mentre tutti i soggetti indicati nel decreto non hanno avuto difficoltà a comunicare le designazioni nell'arco di un mese, la Conferenza dei presidenti, a causa della consultazione amministrativa, ha designato con rilevante ritardo il proprio rappresentante (il 13 giugno del 2000).
La prima riunione del comitato si è svolta in data 13 luglio, nel corso della quale è stato sottoposta al suo esame la bozza di regolamento redatta nei mesi precedenti dal dipartimento affari regionali, in un lavoro congiunto e informale con il Ministero dell'interno. Il lavoro del comitato, che si è svolto in tre riunioni, è terminato in data 31 luglio 2000.
Il 2 agosto del 2000 lo schema di regolamento è stato trasmesso alle regioni interessate per acquisirne il parere, come richiesto dalla legge, al fine di conoscere nella maniera più celere il loro avviso.
In data 25 settembre, sono state convocate le regioni stesse.
Il 6 ottobre del 2000 lo schema di regolamento è stato trasmesso alle amministrazioni interessate che hanno fatto conoscere il loro parere entro la data dell'11 dicembre 2000.
Mi scuso se ho citato tutte queste date, ma ho voluto fornire una risposta molto rigorosa al quesito posto.
In data 22 novembre 2000, comunque, lo schema di regolamento è stato trasmesso al dipartimento per gli affari giuridici e legislativi e il Tesoro ha fatto conoscere per le vie brevi il proprio avviso nei giorni precedenti, per sottoporlo poi all'esame del Consiglio dei ministri ai fini della successiva trasmissione al parere del Consiglio di Stato e per le successive modifiche. In data 15 dicembre, il dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha fatto conoscere che tale specie di regolamento deve essere trasmesso al Consiglio di Stato prima dell'approvazione da parte del Consiglio dei ministri e non successivamente.
In data 21 dicembre lo schema di regolamento è stato trasmesso al Consiglio di Stato che, com'è noto, ha quarantacinque giorni di tempo per rendere il proprio parere. Il provvedimento, una volta emanato dal Presidente della Repubblica, dovrà essere trasmesso per la registrazione alla Corte dei conti. Nelle more del perfezionamento del provvedimento in argomento, il dipartimento sta predisponendo lo schema di decreto al fine di consentire la piena operatività della legge. Nei primi mesi dell'anno in corso sarà cura del dipartimento affari regionali velocizzare tutte le procedure richieste dalla legge.
Signor ministro, la ringrazio e mi dichiaro soddisfatto della sua risposta.


