![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 67, nel testo della Commissione, e dell'unico emendamento ad esso riferito, accantonato questa mattina (vedi l'allegato A - A.C. 7328-bis sezione 4).
Signor sottosegretario, il Governo è pronto ad esprimere il parere sull'emendamento Pistone 67.14?
BRUNO SOLAROLI, Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica. Il Governo invita l'onorevole Pistone a ritirarlo, perché l'emendamento, vista la sua generica formulazione, in quanto riferita a qualsiasi soggetto, potrebbe aprire la strada a provvedimenti che influiscono sulla tesoreria unica. Pertanto, questo emendamento potrebbe potenzialmente comportare oneri a carattere finanziario. Ribadisco quindi l'invito a ritirarlo altrimenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Onorevole Pistone, accede alla proposta formulata dal Governo? Ricordo ai colleghi che, nel caso in cui l'onorevole Pistone dovesse ritirare l'emendamento, l'onorevole Giancarlo Giorgetti ha già espresso l'intenzione di farlo proprio.
GABRIELLA PISTONE. Presidente, è ovvio che l'onorevole Giancarlo Giorgetti può farlo proprio. Tuttavia, vorrei chiedere un ulteriore approfondimento al Governo sul mio emendamento; in ogni caso, chiedo al Governo di approfondire la questione ai fini di un suo ulteriore esame al Senato. Infatti, non credo che le cose stiano come è stato detto dal sottosegretario, perché ritengo che gli enti creditizi verrebbero equiparati agli altri gestori e, quindi, a trarne vantaggio sarebbero anche gli enti pubblici. Non voglio tuttavia contrappormi al sottosegretario, al quale chiedo, comunque, un approfondimento della questione per poter modificare il parere per l'esame del disegno di legge finanziaria al Senato.
GIANCARLO GIORGETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Anche lei punta sul Senato?
GIANCARLO GIORGETTI. No, io non mi fido del Senato, Presidente.
ROBERTO MARONI. Bravo!
PIETRO ARMANI. Bravo!
PRESIDENTE. Come, non si fida del Senato?
GIANCARLO GIORGETTI. Faccio mio l'emendamento Pistone 67.14.
BRUNO SOLAROLI, Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BRUNO SOLAROLI, Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica. Non so da dove l'onorevole Giancarlo Giorgetti tragga tanta certezza, perché nell'emendamento sono contenute due espressioni. Nella prima si parla «dello Stato o di altri enti pubblici». Ebbene cosa si intende per «altri enti pubblici»? Considerando la formulazione iniziale del testo presentato dal Governo, tra di essi vi annovero anche gli enti locali.
PRESIDENTE. Onorevole Giancarlo Giorgetti, insiste per la votazione?
GIANCARLO GIORGETTI. Presidente, del Senato continuo a non fidarmi, tuttavia mi fido del sottosegretario Solaroli, che credo alla fine comprenda la motivazione della nostra richiesta. Intendo comunque chiarire che agli istituti di credito vanno aggiunte anche le Poste. Nel percorso del provvedimento da qui al Senato spero che il Governo vorrà approfondire l'argomento. Non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'emendamento Pistone 67.14 fatto proprio dall'onorevole Giancarlo Giorgetti; è stato ritirato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comprendo la diffidenza dei due sottosegretari per il tesoro rispetto a questo mio atteggiamento, ma poiché, differentemente da loro, ritengo applicabile la stessa logica per gli enti locali e per lo Stato, voglio sottolineare che non è vero che con questo emendamento si rischia, diciamo così, di rifluire sulla tesoreria unica, caso mai è il contrario! In questo caso, infatti, sono le somme dello Stato e non degli enti locali, che sono depositate presso terzi soggetti gestori, ad avere diritto alla remunerazione! Lo stesso discorso vale, a mio giudizio (emendamenti in tal senso sono già stati respinti dall'Assemblea), per le somme di proprietà degli enti locali depositate presso il tesoro, le quali avrebbero diritto agli interessi.
Il Governo ha respinto questa mia proposta. L'emendamento Pistone 67.14 non dice che le somme degli enti locali depositate presso lo Stato avrebbero diritto agli interessi ma caso mai - lo ripeto - il contrario! Qualora lo Stato avesse delle somme depositate presso gli enti locali (o terze economie, anche se è pacifico che non ne ha), avrebbe diritto a vedersi remunerate queste somme.
In conclusione si tratta di un emendamento che non ha ricadute di carattere finanziario; se ha comunque delle ricadute, esse sono positive per il bilancio dello Stato nei confronti di terze economie che - uniche innovazioni rispetto al testo del Governo - non sarebbero più esclusivamente istituti di credito ma anche altri soggetti, ad esempio le Poste.
Nella seconda espressione si parla di «depositate a qualsiasi titolo presso qualsiasi gestore o depositario». Quali sono le fattispecie comprese in questa espressione?
Il Governo, per una ragione di cautela e di precisazione della norma, chiede che l'emendamento in esame venga ritirato ed è disponibile a compiere un approfondimento di questo punto nel «percorso» della legge da qui al Senato. Ovviamente, bisogna anche capire cosa si intenda con le suddette espressioni. Se si riesce a chiarire la portata delle stesse, il discorso può anche essere accolto, ma bisogna definire i confini e chiarire quali siano gli altri enti pubblici e gestori. Altrimenti, con una interpretazione estensiva è chiaro che si arriva agli enti locali, alla tesoreria unica! Da qui la richiesta di ritirare l'emendamento, pur rimanendo disponibile ad approfondire l'argomento.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 67.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 417
Votanti 415
Astenuti 2
Maggioranza 208
Hanno votato sì 228
Hanno votato no 187).