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La seduta, sospesa alle 9,05 è ripresa alle 9,30.
PRESIDENTE. Proseguiamo l'esame dell'articolo 53 , nel testo della Commissione, e dell'insieme degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 7328-bis sezione 1).
SERGIO SABATTINI. Presidente, le Commissioni stanno ancora lavorando!
PRESIDENTE. Prego di sconvocare le Commissioni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.20, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Conti 53.21, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Conti 53.131, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Massidda 53.125, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Per cortesia, il collega tolga la tessera dietro all'onorevole Mauro. Grazie.
Dichiaro chiusa la votazione.
Ricordo che l'emendamento Possa 53.25 è stato ritirato.
MANLIO CONTENTO. Insistiamo per la votazione, Presidente.
MARIO PEZZOLI. Anche noi insistiamo per la votazione, Presidente.
GUIDO POSSA. Lo manteniamo, Presidente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 53.180 della Commissione, accettato dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.30, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 53.31, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.34, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione degli emendamenti Dedoni 53.35 e Loddo 53.132, senza compensazione.
ANTONINA DEDONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONINA DEDONI. Ritiro l'emendamento 53.35 poiché, dopo un approfondimento, è risultato che esso è superfluo nonché in contraddizione con l'ultimo capoverso del comma 4-bis.
PRESIDENTE. Sta bene. Ricordo che era stato espresso parere favorevole.
ANTONIO LODDO. Ritiro l'emendamento 53.132 a mia firma.
PRESIDENTE. Sta bene. Prendo atto che l'onorevole Apolloni ha ritirato gli emendamenti 53.36 e 53.134.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Massidda 53.40.
ANTONIO SAIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO SAIA. Ho presentato un emendamento riferito all'articolo 2 che poi ho ritirato, riservandomi di discuterne quando saremmo arrivati all'esame del comma 3 dell'articolo 53. Come il sottosegretario ricorderà, inizialmente era stato inserito nella finanziaria un comma che prevedeva un'agevolazione di due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro, per un massimo di cinque anni, per gli invalidi civili con un grado di invalidità superiore al 74 per cento. Durante i passaggi in Commissione affari sociali e soprattutto in Commissione lavoro è stata avanzata la richiesta di estendere il beneficio a tutti gli invalidi, ivi compresi quelli del lavoro, per servizio e di guerra.
PRESIDENTE. Onorevole Solaroli?
BRUNO SOLAROLI, Sottosegretario per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica. La tranquillizzo, onorevole Saia, affermando che la norma comprende anche l'invalidità per causa di servizio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gasperoni. Ne ha facoltà.
PIETRO GASPERONI. Desidero invitare i colleghi a votare contro l'emendamento non perché preveda l'anticipazione di un anno del beneficio, ma perché non si può responsabilmente non considerare l'equilibrio generale su cui la finanziaria realizza gli interventi nelle varie fasce sociali che devono essere meglio tutelate e protette. Non può essere oscurato in questo modo il grande valore sociale dell'innovazione che viene introdotta attraverso questo articolo, con il quale non solo si riconosce a tutte le categorie di invalidità, di guerra, civili e del lavoro, un accredito contributivo che consentirà loro di andare in pensione con cinque anni di anticipo, ma si introduce anche la possibilità per i genitori con figli portatori di handicap di godere di un congedo biennale retribuito per stare vicini ai propri figli. Grandi obiettivi di civiltà questi che solo ora siamo in grado di garantire in tutta la loro portata, così come abbiamo fatto con l'articolo precedente riguardante gli invalidi del lavoro.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
ELIO VITO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Signor Presidente, nel fascicolo contenente gli emendamenti presentati questa mattina ve ne sono ben 18 del Governo, a partire dagli articoli 70 e 77 che non sono stati ancora esaminati dal Comitato dei nove. Poiché ci troviamo nell'ultima settimana di votazioni, giusto ieri la Giunta per il regolamento ha deciso - ed io naturalmente rispetto appieno questa interpretazione - che non si applichi l'articolo 85-bis. Mi chiedo tuttavia quale sia il limite, perché, da una parte, in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo è stato fatto rilevare che vi sono ancora molti emendamenti da votare, presentati un po' da tutti i gruppi parlamentari; dall'altra, il Governo pare non farsi carico di questo problema e, forse inconsciamente forte di quella interpretazione della Giunta, stamane presenta 18 nuovi emendamenti, che intervengono pesantemente sul testo ed anche in maniera molto innovativa.
PRESIDENTE. Onorevole Vito, concordo con la sua obiezione ed invito il Governo a tener conto della questione, perché siamo nella fase finale dell'esame della finanziaria; faccio tuttavia presente che gli emendamenti sono stati presentati ieri sera e comunicati questa mattina. Spero anch'io che il Governo si contenga nelle proposte di modifica.
GUIDO POSSA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GUIDO POSSA. Signor Presidente, vorrei sapere innanzitutto quando scade il termine per la presentazione dei subemendamenti ai nuovi emendamenti presentati.
PRESIDENTE. A mezzogiorno.
GUIDO POSSA. Seconda domanda: abbiamo approvato l'emendamento Battaglia 53.22 e l'emendamento del Governo 53.180, che si riferiscono alla stessa questione, cioè a come deve essere retribuito il lavoratore che va in congedo per assistere il figlio handicappato grave. L'emendamento Battaglia 53.22 si richiama alle modalità di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, mentre quello del Governo prevede che il datore di lavoro nella denuncia contributiva detrae l'importo della retribuzione dall'importo dei contributi dovuto all'ente. Avevo acconsentito a ritirare il mio emendamento 53.25, che sostanzialmente riproduce il contenuto dell'emendamento 53.22, sulla base del fatto che effettivamente venisse considerato solo l'emendamento 53.180. In effetti non è possibile seguire sia l'una sia l'altra strada e dunque segnalo a lei, signor Presidente, questa incongruenza.
PRESIDENTE. Quella che ha posto, onorevole Possa, è una questione di merito. Il relatore intende fornire un chiarimento?
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. In effetti, Presidente, si è verificato un disguido e la responsabilità di quanto è accaduto è soprattutto mia. Ieri avevo espresso parere favorevole sull'emendamento Battaglia 53.22. Successivamente avevo raccomandato l'approvazione dell'emendamento 53.180 della Commissione, precisando che gli altri emendamenti che trattavano la stessa materia dovevano ritenersi assorbiti. A questo punto dovremmo risolvere il problema in sede di coordinamento. Resta però salva la questione essenziale relativa alla retribuzione a carico della parte pubblica, non del datore di lavoro.
GUIDO POSSA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole Possa, non possiamo aprire una discussione su questo. Comunque, parli pure.
GUIDO POSSA. Volevo solo dire che sono d'accordo con il relatore. Dovremmo puntare sull'emendamento 53.180.
PRESIDENTE. L'emendamento 53.180 è quello della Commissione. Valuteremo in sede di coordinamento formale come risolvere tale questione. Essendovi intesa tra tutti, la risolveremo in quel modo.
TIZIANA VALPIANA. Qualche momento fa il sottosegretario Solaroli ha dato ampia rassicurazione che nella dizione sono compresi tutti gli invalidi, qualsiasi sia la causa dell'invalidità, quindi sia gli invalidi del lavoro, sia gli invalidi di guerra, sia gli invalidi per servizio. L'emendamento Bonato 53.42, di cui sono cofirmataria, mira esattamente a questo: a non dare in alcun modo adito ad una guerra fra poveri, che appartengono a categorie che hanno lo stesso tipo di bisogno anche se per cause diverse. Noi quindi chiediamo di ampliare questo diritto (mi piacerebbe, appunto, che parlassimo non di benefici, ma di diritti) a tutti coloro che hanno acquisito, a qualsiasi titolo, una disabilità. La dizione approvata dalla Commissione di fatto già amplia quella della legge finanziaria, ma crediamo che solo con il nostro emendamento, che riguarda tutta la platea dei disabili, si possa fare finalmente giustizia assicurando che non vi siano trattamenti diversi a fronte di bisogni uguali.
MARIO TASSONE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, vorrei tornare sulla questione cui faceva riferimento poc'anzi l'onorevole Vito. Non so chi abbia ricevuto gli ulteriori emendamenti che sono stati da ultimo presentati. Ovviamente ci vorrebbe un monitoraggio continuo e costante sulla produzione emendativa del Governo. La nostra componente politica, comunque, non ha ricevuto la fotocopia degli emendamenti, per cui credo che il termine di mezzogiorno previsto per la presentazione dei subemendamenti sia insufficiente rispetto al lavoro che noi dobbiamo fare. Tralascio ogni valutazione di carattere generale, perché non c'è dubbio che una finanziaria leggera sta diventando molto pesante o quanto meno parallela alle attività postume del Governo rispetto al testo originario. Le chiedo quindi, Presidente, se sia possibile ampliare i termini per la presentazione dei subemendamenti perché qui si tratta di fare una corsa per capire, per comprendere e soprattutto per intercettare la fotocopia degli emendamenti. È un rilievo che mi permetto di fare e che non è di poco conto.
PRESIDENTE. Lei ha ragione, ma gli uffici mi assicurano che la fotocopia è stata inviata ieri sera ai suoi uffici, onorevole Tassone.
MARIO TASSONE. Non voglio ovviamente entrare nel merito né contestare gli uffici della Camera. I miei uffici mi dicono che così non è stato, comunque lo accerterò. Anzi, facciamo entrambi un accertamento in tal senso.
PRESIDENTE. Certo, onorevole Tassone.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Massidda 53.48, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Prendo atto che l'emendamento Lucà 53.49 è stato ritirato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevoli colleghi, ho erroneamente tralasciato di votare gli emendamenti Gramazio 53.43 e Michielon 53.44, che ora porrò in votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.44, accettato dalla Commissione e dal Governo senza compensazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Battaglia 53.54, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Scarpa Bonazza Buora 53.121 e Ferrari 53.122, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Polizzi 53.126, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Innocenti 53.56, sul quale la Commissione si rimette al Governo e accettato dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lucà 53.57.
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, questo emendamento dovrebbe essere riferito all'articolo aggiuntivo Pasetto 53.012. La Commissione ha proposto una riformulazione che lo assorbe.
PRESIDENTE. Sta bene. Non essendovi obiezioni, s'intende che l'emendamento Lucà 53. 57 è riferito all'articolo aggiuntivo Pasetto 53.012.
GIORGIO MALENTACCHI. Signor Presidente, questo emendamento ha per oggetto l'anticipazione in busta paga. Oggi il lavoratore agricolo a tempo indeterminato, a differenza dei lavoratori di ogni altro comparto, non può ricevere dai datori di lavoro alcuna anticipazione in rapporto alle giornate di malattia, maternità, cassa integrazione e assegno per nucleo familiare. Tale discriminazione deriva dal fatto che, in presenza dello SCAU che accertava e riscuoteva le contribuzioni e dell'INPS che in modo separato erogava le prestazioni richiamate, non era possibile per il datore di lavoro portare a conguaglio le eventuali differenze tra i contributi da pagare e le prestazioni anticipate.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.59, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Chiedo ai presentatori dell'emendamento Jervolino Russo 53.62 se accolgano l'invito a ritirarlo.
ROSA JERVOLINO RUSSO Sì, Presidente, lo ritiro.
PRESIDENTE. Sta bene. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giorgetti 53.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alessandro Rubino 53.63, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 53.65, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liotta 53.66, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.67, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 53.69, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 53.75, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.78, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 53.79, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 53.81, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 53.82, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
SILVIO LIOTTA. Chiedo di parlare per un chiarimento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SILVIO LIOTTA. Signor Presidente, con riferimento all'emendamento Lucchese 53.82 che è stato appena votato, vorrei sapere come mai la norma contenuta al comma 11, secondo periodo, faccia riferimento alla data del 30 settembre 2000.
PRESIDENTE. Chiedo al relatore per la maggioranza o al Governo di riflettere per poter rispondere poi al quesito posto dal collega Liotta.
TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, con gli emendamenti precedenti che sono stati respinti avevamo proposto un aumento della quota del fondo previsto per questo tipo di servizi proprio perché intendevamo aumentare la platea dei servizi stessi; in particolare, volevamo riferirli non solo alle persone anziane (servizi, questi ultimi, importantissimi), ma anche ad altre fasce deboli, ad esempio ai bambini. Riteniamo, poi, che i servizi specifici di informazione non debbano limitarsi a quelli ai quali siamo ormai abituati (il famoso sportello Informagiovani o altri), ma debbano includerne di tutti i tipi. Per esempio, si dovrebbero tenere presenti la rete telematica - che, da questo punto di vista, potrebbe essere una risorsa molto importante - ed i servizi di telefonia che forniscono informazioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cuccu 53.86, accettato dalla Commissione e dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grugnetti 53.87, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grugnetti 53.88, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Michielon 53.120.
MARIO BORGHEZIO. Signor Presidente, l'emendamento Michielon 53.120 si riferisce ad un problema tuttora aperto che riguarda coloro che, militari o civili, furono internati in Germania.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Aloi. Ne ha facoltà.
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente, dichiaro il mio voto favorevole sull'emendamento Michielon 53.120, che credo abbia un grande significato anche e soprattutto sotto il profilo morale, oltre che storico.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Liotta 53.89.
SILVIO LIOTTA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la Camera è chiamata a pronunciarsi sui tre emendamenti 53.89, 53.90 e 53.91 - che ho presentato, come primo firmatario, insieme ai colleghi del CCD -, che si collegano al problema della famiglia. Il nostro gruppo si è attestato, quanto alla prima parte della legge finanziaria e con particolare riferimento all'articolo 2, sugli emendamenti presentati dai colleghi di Alleanza nazionale, della Lega nord Padania e di Forza Italia. In materia di politiche sociali abbiamo ritenuto di presentare tre emendamenti per affermare altrettanti principi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liotta 53.90, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liotta 53.91, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 53.92, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.93, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Malavenda 53.94.
MARA MALAVENDA. Con questo emendamento proponiamo l'assunzione dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità, a valere sul comma 12 dell'articolo 53, che prevede il finanziamento per l'assistenza, il sostegno e la prevenzione di bambini, anziani e portatori di handicap. Riteniamo infatti che il volontariato in questi anni sia diventato uno strumento inaccettabile di sottogoverno e crediamo anche che non si possa mettere in concorrenza con i lavoratori di pubblica utilità e i lavoratori socialmente utili, che per tanti anni hanno operato per conto dello Stato, al nero, e l'hanno fatto bene. Sarebbe ora di assumere definitivamente a tempo indeterminato questi lavoratori per questo tipo di mansioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cuccu 53.96, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
ELIO VITO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Credo che ci sia un po' di irrazionalità, o forse un errore, perché è stato dato parere favorevole su un precedente emendamento Cuccu, riguardante il Ministero della solidarietà sociale, che introduceva in un altro comma dell'articolo il parere delle Commissioni, mentre ora sul Ministero della sanità è stato dato parere contrario. Il parere del relatore per la maggioranza, signor Presidente, mi pare incongruo.
PRESIDENTE. Onorevole relatore?
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Mi pare che lo abbiamo già votato.
PRESIDENTE. L'onorevole Vito faceva riferimento all'incongruità eventuale dei due pareri.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole relatore, sull'emendamento Burani Procaccini 53.103, lei si era riservato di esprimersi in merito a un problema di copertura.
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Sì, signor Presidente: propongo che sia accantonato.
GUIDO POSSA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GUIDO POSSA. Signor Presidente, vorrei dare un piccolo contributo sulla questione della copertura. Vi sono circa 20 mila persone nelle varie comunità terapeutiche che possono essere interessate. Facendo un conto di 500 mila lire a testa, come minore entrata per lo sgravio dell'accisa sul metano, si rileva trattarsi in totale di 10 miliardi all'anno.
PRESIDENTE. Onorevole Cherchi?
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, proprio perché sono consapevole dello spessore della questione, non ho detto di no fin dall'inizio. Gli uffici competenti stanno procedendo ad una valutazione.
PRESIDENTE. Sta bene. Non essendovi obiezioni, l'emendamento Burani Procaccini 53.103 si intende pertanto accantonato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Cè 53.104.
FIORENZO DALLA ROSA. Signor Presidente, abbiamo presentato questo emendamento con lo scopo di rendere disponibili tutti i finanziamenti in un'unica soluzione, in maniera tale che le regioni possano espletare al meglio il ruolo di programmazione delle politiche sociali con il finanziamento complessivo ad esse destinato. Quindi, noi intendiamo sopprimere le lettere a), d), f), g), l), m), r). Anziché limitare la disponibilità dei finanziamenti a quanto previsto da queste lettere, riteniamo essa debba essere allargata al complesso delle lettere previste dal comma 14 (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Possa 53.110, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Possa 53.115, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Prendo atto che i presentatori ritirano l'emendamento Dalla Chiesa 53.116. Ricordo che i successivi emendamenti Frattini 53.117 e Palma 53.181 sono stati accantonati.
NICOLA BONO. Signor Presidente, questo emendamento cerca di dare un minimo riscontro e un po' di giustizia alla categoria dei ciechi civili assoluti e a quelli con un residuo visivo non superiore a un ventesimo per i quali viene proposta la equiparazione della pensione alla pensione minima erogata dall'INPS.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bono 53.128.
NICOLA BONO. Signor Presidente, torniamo alla carica su una proposta che ci sembra probabilmente più accoglibile - mi rivolgo al relatore per la maggioranza e al Governo -, anche per l'onere finanziario che comporta. Con il nostro emendamento, proponiamo l'equiparazione della speciale indennità di accompagnamento in favore dei ciechi parziali all'indennità di comunicazione in favore dei sordi prelinguali. Quello dei ciechi parziali è un grave handicap, in quanto si differenziano dai ciechi assoluti solo per il fatto che hanno la possibilità di intravedere la luce, ma sono comunque assolutamente impediti nelle normali funzioni fisiche da una difficoltà che rende molto difficile la loro possibilità di movimento esattamente come i soggetti con i quali vorremmo l'equiparazione, i sordi prelinguali, i quali percepiscono un'integrazione monetaria per rimuovere gli ostacoli alla comunicazione o comunque per indennizzarli rispetto alle difficoltà di comunicazione. Da questo punto di vista, dato che l'onere non è esagerato, come probabilmente poteva apparire agli occhi di qualcuno quello del precedente emendamento, mi permetto di insistere, almeno da questo punto di vista, sull'approvazione dell'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Battaglia. Ne ha facoltà.
AUGUSTO BATTAGLIA. Signor Presidente, il problema posto dal collega Bono ha un suo fondamento, tant'è vero che, nell'ambito della riforma dell'assistenza, abbiamo un articolo 24 che delega al Governo il riordino di tutta la materia per poter riconoscere emolumenti che siano realmente corrispondenti al bisogno assistenziale. Sulla questione specifica, abbiamo già una voce nel bilancio del Ministero dell'interno per il 2002, che però ritengo sia insufficiente: se, quindi, vi fossero difficoltà per accogliere l'emendamento per il 2001, si potrebbe valutare se sia possibile aumentare lo stanziamento quanto meno per il 2002 (vi sono emendamenti in tal senso) al fine di poter affrontare eventualmente il problema anche nell'ambito del riordino previsto dalla delega per la riforma dell'assistenza e dare così una risposta positiva alla categoria.
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, anche alla luce dell'ultimo intervento dell'onorevole Battaglia, mi riservo un'ulteriore riflessione sulla questione. Chiedo pertanto che l'emendamento Bono 53.128 venga accantonato.
PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Cherchi; non essendovi obiezioni, l'emendamento Bono 53.128 è pertanto accantonato; parimenti è accantonato l'emendamento Manzione 53.129.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole relatore, per l'emendamento Lucà 53.57?
SALVATORE CHERCHI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, l'emendamento Lucà 53.57 va esaminato insieme all'articolo aggiuntivo Pasetto 53.012, che ieri era stato accantonato per la riformulazione: la Commissione ha esaminato la riformulazione stamattina e quindi siamo nelle condizioni di votare.
PRESIDENTE. Sta bene.
SERGIO SABATTINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo? Sull'articolo aggiuntivo Grugnetti 53.05?
SERGIO SABATTINI. Signor Presidente, sui miei articoli aggiuntivi 53.01 e 53.03.
PRESIDENTE. Sono accantonati.
SERGIO SABATTINI. Sì, ma con l'argomentazione espressa ieri del relatore per la maggioranza. Il parere era favorevole.
PRESIDENTE. No, sono accantonati, se il parere fosse favorevole, si voterebbe. In questo caso, il relatore si riserva di valutare le cose nel complesso.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Cordoni, accetta l'invito al ritiro del suo articolo aggiuntivo 53.014?
ELENA EMMA CORDONI. Signor Presidente, accolgo l'invito del relatore per la maggioranza perché vi è un impegno da parte del Governo di collocare la materia già affrontata dal Senato e anche dalla Commissione lavoro della Camera - mi riferisco all'atto Camera 7022 - in un altro provvedimento.
PRESIDENTE. Sta bene.
ALESSANDRO CÈ. Chiedo di parlare per un richiamo al regolamento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CÈ. Signor Presidente, la pregherei di ascoltarmi, poiché ribadisco che intervengo per un richiamo al regolamento. Sinceramente dopo ciò che è avvenuto per la votazione da lei annullata, non riesco a capire se il formato del mio regolamento sia uguale a quello del suo, vale a dire se lei abbia un tipo di regolamento allungabile a piacere. Non voglio tornare sulla penosa questione della votazione annullata, ma sono andato a vedere i precedenti e mi è parso chiaro che le sue interpretazioni variano a seconda delle convenienze della maggioranza.
emendamenti intimando loro che, in caso contrario, avrebbe potuto applicare l'articolo 85-bis del regolamento. Le vorrei ricordare che l'articolo 85 comma 8, al quale l'85-bis fa riferimento, prevede unicamente che il Presidente possa procedere alla selezione di emendamenti differenti esclusivamente per variazione a scalare di cifre o dati o espressioni altrimenti graduate. Il Presidente non può fare lo stesso, se non violando il regolamento, se seleziona emendamenti con contenuto completamente diverso. Poco fa lei ha saltato cinque dei nostri emendamenti che avevano un contenuto completamente diverso l'uno dall'altro. Lei potrà sostenere che si tratta di un accordo intercorso tra i gruppi, tuttavia il senso del mio intervento non è questo. Lei non può usare la clava dell'intimidazione nei confronti della libertà di espressione dei parlamentari in quest'aula su argomenti molto importanti, senza avere alcun appiglio di tipo regolamentare.
PRESIDENTE. Onorevole Cè, sono stati applicati gli articoli 85 e 85-bis del regolamento.
FIORENZO DALLA ROSA. Signor Presidente, il gruppo della Lega nord Padania ha presentato questo articolo aggiuntivo poiché esso riguarda un argomento di fondamentale importanza, cioè i supporti a favore della famiglia naturale.
cui reddito lordo complessivo annuo non superi la somma di 140 milioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Avverto che l'articolo aggiuntivo 53.016 della Commissione sarà riproposto come riformulazione dell'articolo aggiuntivo Pasetto 53.012.
LUCIO TESTA. Signor Presidente, il primo articolo aggiuntivo riguarda il diritto del minore alla propria famiglia, mentre il secondo, più delicato ed importante, prevede una dotazione finanziaria per interventi per prevenire la pedofilia e l'abuso familiare sui minori.
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale. Onorevole Testa, sono contenta di poterle dare le assicurazioni che lei chiede sulla base di fatti, cioè le risorse stanziate da tempo, proprio per le finalità che lei chiede, in una legge varata dal Parlamento nel 1998, la n. 285, che parla di promozione di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e che mette l'accento sulla prevenzione. Grazie a questa legge, che ha visto già stanziati 1.100 miliardi, sono attivi, onorevole Testa, tremila progetti, di cui trecento, sul territorio nazionale, si prendono in carico proprio bambini in difficoltà. Queste risorse verranno ripetute nei prossimi anni.
ELIO VITO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. A nome del gruppo di Forza Italia, faccio miei gli articoli aggiuntivi Testa 53.08 e 53.09.
NICOLA BONO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLA BONO. Lo scambio di opinioni svoltosi tra l'onorevole Testa e il ministro Turco ci spinge a far nostri gli articoli aggiuntivi testé ritirati, anzitutto perché non ci ha convinto la risposta del ministro. Da un po' di tempo a questa parte, abbiamo la sensazione che su alcuni argomenti il discorso venga volutamente allungato e rinviato ad altre sedi, mentre si avverte nell'opinione pubblica l'esigenza di interventi più incisivi e più convinti, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla pedofilia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Frosio Roncalli. Ne ha facoltà.
LUCIANA FROSIO RONCALLI. Signor Presidente, anche noi volevamo far nostri gli articoli aggiuntivi Testa 53.08 e 53.09.
PRESIDENTE. Potete farlo aggiungendo la vostra firma.
LUCIANA FROSIO RONCALLI. D'accordo, Presidente. Sottoscriviamo gli articoli aggiuntivi 53.08 e 53.09, ritirati dal collega Testa.
nelle case, prelevano i bambini e li portano negli istituti. Non è la via più utile per aiutare i bambini a crescere; è molto più giusto - invece - prevedere un sostegno per le famiglie che ne abbiano bisogno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lo Presti. Ne ha facoltà.
ANTONINO LO PRESTI. Signor Presidente, anch'io sottoscrivo gli articoli aggiuntivi ritirati dal collega Testa.
PRESIDENTE. Ho ricevuto la sua lettera e quella della collega Mussolini e di altri colleghi, delle quali ho informato la Conferenza dei presidenti di gruppo. Abbiamo deciso di affrontare la materia fra dicembre e gennaio, compatibilmente con l'andamento dei lavori dell'Assemblea.
TIZIANA VALPIANA. Desidero motivare il voto contrario di Rifondazione comunista non solo sugli articoli aggiuntivi Testa, fatti propri da altri colleghi, ma anche sugli articoli aggiuntivi Guidi 53.011 e Frattini 53.024, perché ci sembra che gli argomenti affrontati siano troppo seri ed importanti per essere trattati a livello di finanziaria. Inseriti qui in questo modo, essi diventano articoli di tipo demagogico dettati dall'emergenza, mentre il Parlamento ha ben altri mezzi per affrontare in modo serio questi temi drammatici. Come ha ricordato prima la ministra, abbiamo la legge n. 285, in base alla quale sono stati già fatti nel nostro paese tre mila progetti in favore dei bambini in difficoltà, e la legge n. 269, che ha un finanziamento specifico per la lotta alla pedofilia. Inoltre, la Commissione parlamentare per l'infanzia, oggi alle 14, voterà, dopo due anni di lavoro estremamente serio ed approfondito, una risoluzione sul contrasto alla pedofilia, in particolare alla diffusione via Internet di siti pedofili.
propaganda (Applausi dei deputati del gruppo misto-Rifondazione comunista-progressisti).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mussolini. Ne ha facoltà.
ALESSANDRA MUSSOLINI. Signor Presidente, noi della Casa delle libertà non possiamo tollerare che su questi argomenti tanto delicati ci sia una sorta di gioco delle parti: vengono presentati degli emendamenti, c'è una risposta molto superficiale, minimale del Governo e gli emendamenti vengono ritirati.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scantamburlo. Ne ha facoltà.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli emendamenti Alessandro Rubino 53.17 e Teresio Delfino 53.18, di identico contenuto normativo, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Prego i colleghi di affrettarsi alle loro postazioni di voto.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 286
Votanti 284
Astenuti 2
Maggioranza 143
Hanno votato sì 96
Hanno votato no 188
Sono in missione 52 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 302
Votanti 300
Astenuti 2
Maggioranza 151
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 8
Sono in missione 52 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 300
Votanti 299
Astenuti 1
Maggioranza 150
Hanno votato sì 131
Hanno votato no 168
Sono in missione 52 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 307
Votanti 305
Astenuti 2
Maggioranza 153
Hanno votato sì 122
Hanno votato no 183
Sono in missione 52 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 314
Votanti 312
Astenuti 2
Maggioranza 157
Hanno votato sì 117
Hanno votato no 195).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Battaglia 53.22, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 295
Votanti 282
Astenuti 13
Maggioranza 142
Hanno votato sì 280
Hanno votato no 2
Sono in missione 52 deputati).
Chiedo ai presentatori degli emendamenti Contento 53.26, Pezzoli 53.27 e Possa 53.28, di analogo contenuto normativo, se accettino l'invito al ritiro.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Contento 53.26, Pezzoli 53.27 e sull'emendamento Possa 53.28, di identico contenuto normativo, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 312
Votanti 311
Astenuti 1
Maggioranza 156
Hanno votato sì 116
Hanno votato no 195).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 307
Votanti 297
Astenuti 10
Maggioranza 149
Hanno votato sì 290
Hanno votato no 7
Sono in missione 52 deputati).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 316
Votanti 314
Astenuti 2
Maggioranza 158
Hanno votato sì 312
Hanno votato no 2).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 321
Votanti 309
Astenuti 12
Maggioranza 155
Hanno votato sì 121
Hanno votato no 188).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 319
Votanti 314
Astenuti 5
Maggioranza 158
Hanno votato sì 301
Hanno votato no 13).
Onorevole Loddo?
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 53.37, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 331
Votanti 321
Astenuti 10
Maggioranza 161
Hanno votato sì 129
Hanno votato no 192
Sono in missione 51 deputati).
La formulazione attuale del comma, approvata dalla Commissione bilancio, pone qualche dubbio perché è certo che sono compresi gli invalidi di guerra e del lavoro con un'invalidità superiore al 74 per cento, però, prima di ritirare definitivamente l'emendamento, vorrei essere tranquillizzato sul fatto che siano compresi anche gli invalidi per servizio.
Mi sia consentito di dire rapidamente che anche qui ho colto un'ingenerosa valutazione sul grande valore che ha la decisione di superare il divieto di cumulo tra la rendita infortunistica e la pensione di reversibilità dei superstiti.
È vero che resta aperto il problema di chi subisce un infortunio che lo renda totalmente inabile al lavoro, ma credo sia innegabile che la priorità delle priorità è costituita dal rendere giustizia alle vedove ed ai vedovi di quei 1.200 lavoratori che ogni anno perdono la vita sul lavoro. Risolviamo quindi un grave problema di assoluta priorità e lo facciamo dopo aver risolto positivamente in questi anni numerosi altri problemi, che vanno dalla rivalutazione delle rendite fino al riconoscimento del danno biologico e molte altre misure tanto attese dagli interessati e dalle loro associazioni.
Questo mi pare essere il modo serio e responsabile, non demagogico, di risolvere concretamente, nella gradualità possibile, i problemi delle diverse fasce sociali, a partire da quelle più bisognose, ma senza dimenticare nessuno di quelli che attendono misure di giustizia e di equità di cui lo Stato deve essere garante.
Questa è l'essenza di questa finanziaria e questo è l'impegno di tutta la maggioranza (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e Comunista).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Massidda 53.40, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 350
Maggioranza 176
Hanno votato sì 146
Hanno votato no 204).
Ora, poiché lei dovrà fissare un nuovo termine per la presentazione dei subemendamenti, non vorrei che questa finanziaria diventasse una storia infinita. Chiedo pertanto che si inviti il Governo a fare una valutazione molto più attenta dell'inserimento di nuovi articoli, nuove materie e nuovi commi, perché credo che quanto è stato presentato questa mattina rappresenti oggettivamente un appesantimento dei nostri lavori, del quale, francamente, non si avvertiva la necessità.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bonato 53.42.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.47, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 367
Votanti 366
Astenuti 1
Maggioranza 184
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 326).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 375
Votanti 364
Astenuti 11
Maggioranza 183
Hanno votato sì 147
Hanno votato no 217).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.53, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 375
Votanti 373
Astenuti 2
Maggioranza 187
Hanno votato sì 18
Hanno votato no 355).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gramazio 53.43, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 372
Votanti 359
Astenuti 13
Maggioranza 180
Hanno votato sì 153
Hanno votato no 206).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 382
Votanti 380
Astenuti 2
Maggioranza 191
Hanno votato sì 357
Hanno votato no 23).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 377
Maggioranza 189
Hanno votato sì 367
Hanno votato no 10).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 387
Votanti 386
Astenuti 1
Maggioranza 194
Hanno votato sì 173
Hanno votato no 213).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 378
Votanti 377
Astenuti 1
Maggioranza 189
Hanno votato sì 167
Hanno votato no 210).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 387
Votanti 386
Astenuti 1
Maggioranza 194
Hanno votato sì 377
Hanno votato no 9).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bonato 53.58.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Malentacchi. Ne ha facoltà.
Con il superamento dello SCAU ed il conseguente passaggio delle competenze all'INPS, quest'ultimo ora può operare i relativi conguagli. Pertanto, non si comprende il mantenimento di una normativa che penalizza i lavoratori agricoli rispetto a quelli degli altri comparti. Sarebbe quindi saggio approvare l'emendamento in esame.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.58, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 395
Votanti 390
Astenuti 5
Maggioranza 196
Hanno votato sì 24
Hanno votato no 366).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 387
Votanti 386
Astenuti 1
Maggioranza 194
Hanno votato sì 162
Hanno votato no 224).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 398
Votanti 396
Astenuti 2
Maggioranza 199
Hanno votato sì 181
Hanno votato no 215).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 384
Votanti 383
Astenuti 1
Maggioranza 192
Hanno votato sì 159
Hanno votato no 224).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 395
Votanti 394
Astenuti 1
Maggioranza 198
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 224).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 393
Votanti 392
Astenuti 1
Maggioranza 197
Hanno votato sì 168
Hanno votato no 224).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 401
Votanti 399
Astenuti 2
Maggioranza 200
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 366).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 393
Votanti 387
Astenuti 6
Maggioranza 194
Hanno votato sì 171
Hanno votato no 216).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 397
Votanti 395
Astenuti 2
Maggioranza 198
Hanno votato sì 166
Hanno votato no 229).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 403
Votanti 401
Astenuti 2
Maggioranza 201
Hanno votato sì 83
Hanno votato no 318).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 406
Votanti 401
Astenuti 5
Maggioranza 201
Hanno votato sì 168
Hanno votato no 233).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 405
Votanti 402
Astenuti 3
Maggioranza 202
Hanno votato sì 187
Hanno votato no 215).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 409
Votanti 396
Astenuti 13
Maggioranza 199
Hanno votato sì 176
Hanno votato no 220).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bonato 53.84.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.
L'emendamento Bonato 53.84 mira, pertanto, ad ampliare i servizi di informazione e la platea dei beneficiari (non solo gli anziani ma anche i bambini e le altre fasce deboli).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonato 53.84, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 401
Votanti 398
Astenuti 3
Maggioranza 200
Hanno votato sì 41
Hanno votato no 357).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 412
Votanti 411
Astenuti 1
Maggioranza 206
Hanno votato sì 376
Hanno votato no 35).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 410
Maggioranza 206
Hanno votato sì 195
Hanno votato no 215).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato sì 192
Hanno votato no 223).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Borghezio. Ne ha facoltà.
Come il Governo ben sa, esiste il rischio molto concreto che molti di questi nostri connazionali (mi riferisco soprattutto agli ex militari), ormai tutti ultrasettantenni, vengano esclusi dai risarcimenti finanziati dal Governo e dalle industrie tedeschi. Sia il Parlamento italiano, allora, a provvedere ora (la spesa a carico dell'erario non sarebbe molto onerosa), riconoscendo un vitalizio pari al minimo della pensione contributiva della previdenza sociale.
Il nostro emendamento, tra l'altro sostenuto da tutte le associazioni interessate al problema e rappresentative di questi nostri connazionali, chiede di riconoscere agli ex internati nei campi di sterminio KZ il diritto alla pensione sociale minima. Ricordo ai colleghi che la memoria storica si coltiva anzitutto non dimenticando, non calpestando i diritti di coloro che vissero quella dura esperienza (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).
Onorevole Presidente, ho presentato nella giornata di ieri, sollecitato da diverse associazioni, un'interrogazione sull'argomento, perché si tratta di una questione importante che si collega ad altri fatti. Preannuncio inoltre che presenterò un atto di sindacato ispettivo sugli internati italiani negli Stati Uniti d'America durante la seconda guerra mondiale che hanno chiesto di avere anche loro, come i giapponesi, un risarcimento per il trattamento barbarico subito, solo perché italoamericani.
Ho voluto sottolineare queste importanti questioni e dichiaro che voterò in favore dell'emendamento Michielon 53.120.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Michielon 53.120, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 413
Votanti 408
Astenuti 5
Maggioranza 205
Hanno votato sì 193
Hanno votato no 215).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Liotta. Ne ha facoltà.
L'emendamento Liotta 53.89 riguarda l'assistenza ai progetti-obiettivo predisposti dalle regioni al fine di promuovere e sostenere il mantenimento e il reinserimento delle persone portatrici di handicap o in stato di bisogno sanitario e/o sociale e non autosufficienti nel proprio nucleo familiare.
Con il secondo emendamento Liotta 53.90 si introduce il concetto del bonus fiscale, sempre a carico del fondo nazionale per le politiche sociali, secondo quanto previsto dai progetti-obiettivo predisposti dalle regioni.
Infine, l'emendamento Liotta 53.91 riguarda i progetti-obiettivo delle regioni finalizzati a favorire l'acquisizione in proprietà di un alloggio, aventi caratteristiche di edilizia popolare, a favore delle giovani famiglie o di coloro che intendano contrarre matrimonio.
Signor Presidente, intendiamo spostare gli interventi sociali dello Stato e destinarli alla famiglia piuttosto che al singolo. A tal fine, proponiamo di fare particolare riferimento ai portatori di handicap e alle persone non autosufficienti, di predisporre un bonus fiscale e di assicurare una casa alle giovani famiglie e alle nuove coppie. Per questo motivo invitiamo l'Assemblea ad esprimere un voto positivo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liotta 53.89, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 418
Votanti 404
Astenuti 14
Maggioranza 203
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 225).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 420
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato sì 182
Hanno votato no 238).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 420
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 241).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 407
Astenuti 3
Maggioranza 204
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 232).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 416
Astenuti 4
Maggioranza 209
Hanno votato sì 107
Hanno votato no 309).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Malavenda. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 53.94, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 415
Astenuti 5
Maggioranza 208
Hanno votato sì 27
Hanno votato no 388).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 412
Astenuti 15
Maggioranza 207
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 242).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 53.99, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 418
Votanti 416
Astenuti 2
Maggioranza 209
Hanno votato sì 178
Hanno votato no 238).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alessandro Rubino 53.123, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 419
Votanti 416
Astenuti 3
Maggioranza 209
Hanno votato sì 182
Hanno votato no 234).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dalla Rosa. Ne ha facoltà.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 53.104, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 429
Votanti 427
Astenuti 2
Maggioranza 214
Hanno votato sì 183
Hanno votato no 244).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 409
Votanti 406
Astenuti 3
Maggioranza 204
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 227).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 419
Astenuti 3
Maggioranza 210
Hanno votato sì 178
Hanno votato no 241).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Bono 53.127.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.
Attualmente, come i colleghi sapranno, le pensioni erogate ai ciechi civili assoluti o con residuo visivo fino a un ventesimo sono rimaste ferme alle misure stabilite molti anni orsono, salvo gli aumenti automatici che non hanno coperto neanche l'erosione del potere d'acquisto dovuta all'inflazione monetaria. Questi disabili, pertanto, percepiscono attualmente una pensione di circa 400 mila lire al mese: quindi, nell'ambito di una finanziaria che si dichiara debba dare, sicuramente non può essere messa da parte una categoria così meritevole di sostegno.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bono 53.127, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 419
Votanti 416
Astenuti 3
Maggioranza 209
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 241).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 53.74, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 402
Votanti 396
Astenuti 6
Maggioranza 199
Hanno votato sì 19
Hanno votato no 377).
Ricordo che sono accantonati gli articoli aggiuntivi Sabattini 53.01 e 53.03, Boato 53.02 e Jervolino Russo 53.04.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Grugnetti 53.05.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Grugnetti 53.05, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 423
Votanti 421
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato sì 171
Hanno votato no 250).
Chiuso questo capitolo, vorrei farle notare, come ho già fatto in passato, che la sua interpretazione degli articoli 85, comma 8 e 85-bis del regolamento non è assolutamente fedele alla lettera del regolamento stesso. Per la sessione della finanziaria, lei ha invitato i responsabili dei gruppi a selezionare un certo numero di
L'ultimo periodo dell'articolo 85 comma 8 recita: «È altresì in facoltà del Presidente di modificare l'ordine delle votazione quando lo reputi opportuno ai fini dell'economia o della chiarezza delle votazioni stesse». Anche questa parte fa riferimento ad argomenti che esulano dalle interpretazioni che lei ha dato in questo caso. Infatti, se il Presidente può procedere a votazioni riassuntive, è sottinteso che tutti gli emendamenti riguardino lo stesso tema e non siano articolati né differenziati in modo tale che l'approvazione di uno piuttosto che di un altro porti a risultati significativamente diversi.
Non riesco assolutamente a capire come lei possa sostenere principi di questo tipo e cercare di regolamentare i lavori dell'Assemblea in questo modo. La sua volontà di procedere celermente con i lavori è un fatto positivo, ma essa non può non avere alcun appiglio nel regolamento attualmente vigente.
Signor Presidente, la invito, quindi, fortemente a non assumere questi atteggiamenti che hanno un carattere ricattatorio e ad attenersi scrupolosamente alla lettera del regolamento ed eventualmente alle interpretazioni regolamentari, che però abbiano un consenso abbastanza ampio all'interno dell'Assemblea.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Cè 53.06.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dalla Rosa. Ne ha facoltà.
Dopo tanto parlare di denatalità, di crisi della famiglia e via dicendo, abbiamo ritenuto opportuno presentare questo articolo aggiuntivo ed anche il successivo come atto concreto di buona volontà, che proponiamo all'Assemblea perché si passi finalmente ai fatti, allo scopo di agevolare le famiglie nella crescita e nella formazione dei figli.
A tale scopo abbiamo previsto una serie di agevolazioni per favorire la natalità, oltre ad un supporto alle famiglie con figli minori per l'assolvimento dei compiti relativi alla loro educazione, alla loro cura e al loro mantenimento.
Proponiamo, quindi, una serie di detrazioni, tra le quali desidero ricordare la detrazione delle spese per alimenti per l'infanzia per un importo fino a due milioni annui per ciascun figlio, delle spese per articoli sanitari per un importo complessivo non superiore a due milioni annui per ciascun figlio di età inferiore ai quattordici anni, della spesa totale a carico della famiglia per i testi scolastici, esclusivamente se indicati nei programmi didattici delle scuole dell'obbligo, della spesa per attività formative di tipo culturale e sportivo, della spesa per l'acquisto di personal computer e relativi accessori, di strumenti musicali e così via, nonché una serie di altre detrazioni.
Ovviamente, tali detrazioni sono applicabili esclusivamente ai nuclei familiari il
Proponiamo, quindi, che si faccia finalmente qualcosa di concreto a favore della famiglia approvando questo articolo aggiuntivo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Cè 53.06, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 409
Votanti 407
Astenuti 2
Maggioranza 204
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 237).
Onorevole Testa, accetta l'invito al ritiro dei suoi articoli aggiuntivi 53.08 e 53.09?
Si tratta di argomenti molto importanti; pertanto, approfitto della presenza del ministro Turco per formulare una domanda ed avere qualche assicurazione. Cari colleghi, quando si verifica qualche fatto di cronaca riguardante la pedofilia, quando si compie qualche efferato delitto, ci accendiamo tutti giustamente di un sano furore, convochiamo il Governo e iniziamo uno dei nostri tanti riti: come prevenire, cosa fare, perché non si interviene e, soprattutto, perché non si previene.
In questa finanziaria abbiamo trovato soldi per tutto e per tutti, per cose ottime e, forse, per cose meno buone. Chiedo al Governo, su questo argomento, di darci un minimo di assicurazione perché venga costituita, finalmente, una rete di prevenzione che coinvolga famiglie, scuola e unità sanitarie, di modo che, ai tanti interventi promessi e parole dette, si possa prospettare un intervento concreto in questo senso.
Sulla base di queste assicurazioni, dichiaro di ritirare entrambi i miei articoli aggiuntivi 53.08 e 53.09, così come richiesto dal Governo.
Voglio anche ricordarle il progetto materno-infantile, elaborato dal Ministero della sanità, che viene incontro all'esigenza da lei posta per la prevenzione e la creazione di una rete di servizi.
Mi auguro, quindi, che non tanto le promesse quanto questi fatti la possano rassicurare.
Vorrei ricordare che il Governo da circa due anni e mezzo è moroso rispetto ad un impegno solennemente assunto dalla Camera nel marzo del 1998, a proposito della definizione, a livello internazionale, di una normativa che consenta una regolamentazione dell'accesso a Internet. La Camera è stata la prima assemblea parlamentare al mondo ad approvare una risoluzione in questo senso e nel marzo del 1998 impegnò il Governo italiano a farsi interprete, con gli altri Governi del pianeta, dell'esigenza di intervenire con una regolamentazione giuridica che consentisse, in qualunque parte del mondo, di intervenire per l'oscuramento e per l'individuazione delle responsabilità penali circa la creazione e gestione di siti porno-pedofili. Era ed è l'unico possibile strumento d'intervento.
Nelle settimane scorse è divampata in Italia la polemica sulle modalità di contrasto della pedofilia e devo dire che pochi hanno evidenziato quali siano le misure risolutorie per affrontare la questione. Oggi siamo estremamente permeabili all'azione di penetrazione di Internet, proprio perché la rete telematica sfugge alle normative nazionali; una disciplina anche ottima, ma applicabile solo in Italia, sarebbe del tutto impotente per affrontare questa sfida. Sicuramente la rete non va demonizzata, tuttavia va necessariamente regolamentata. I Governi del mondo riescono a mettersi d'accordo per la regolamentazione del commercio elettronico o per intervenire in tutta una serie di settori oggetto di intese, ma è scandaloso che nessuna iniziativa abbia portato a risultati significativi nel campo della pedofilia in Internet.
Abbiamo voluto approfittare dell'esame degli articoli aggiuntivi Testa 53.08 e 53.09, che intendiamo sottoscrivere per tornare sull'argomento. Queste proposte individuano un percorso che a noi sembra funzionale: le ASL vengono coinvolte nella prevenzione e nell'individuazione delle attività pedofile, proprio partendo dalle strutture diffuse sul territorio. Vogliamo ricordare che il Governo italiano non ha ancora condotto alcuna azione significativa in un campo che è estremamente delicato; talvolta, anzi, si assiste - esterrefatti - ad esternazioni anche di componenti del Governo, che in qualche modo minimizzano un fenomeno che in realtà ha una portata devastante.
Credo che il ministro non abbia risposto in modo adeguato ed esaustivo rispetto alle richieste che sono state avanzate con l'articolo aggiuntivo Testa 53.08. Nella proposta si sollecita infatti un aiuto nei confronti delle famiglie che per ragioni economiche e sociali non riescano a provvedere ai minori. Troppo spesso veniamo a sapere di assistenti sociali che arrivano
Spero che il ministro voglia dare una risposta a questa esigenza, che non si esaurisce nell'adozione di misure generali sull'infanzia.
Ha due minuti a disposizione, onorevole Lo Presti.
Condivido le osservazioni del collega Bono sulla necessità e sull'urgenza di affrontare organicamente in Parlamento la questione della lotta alla pedofilia, soprattutto in relazione ai nuovi strumenti di accesso mediatico, che hanno ormai diffuso il fenomeno in maniera impressionante.
Non concordo su alcuni aspetti delle questioni tecniche sollevate a proposito dell'impossibilità di intervenire anche all'estero con strumenti di attacco dei siti pedopornografici.
Tuttavia la materia può essere affrontata e risolta nel corso di un dibattito che auspichiamo si svolga in quest'aula e prima in Commissione su ben due proposte di legge presentate dalla Casa delle libertà, da Alleanza nazionale e che riguardano la possibilità di regolamentare finalmente nel nostro paese la registrazione dei domini che vengono sfruttati e utilizzati con nomi impropri, che fanno addirittura riferimento a siti istituzionali, come ho ricordato nel corso del mio intervento di qualche giorno fa in quest'aula, e il sistema di contrasto materiale dei siti pedopornografici attraverso lo sfruttamento di tecniche mirate ad oscurarli.
Le due proposte giacciono in Parlamento e noi abbiamo chiesto di discuterle al più presto. Su questa linea e con queste coordinate chiediamo che si muovano le Commissioni parlamentari e l'Assemblea stessa. Diversamente tutto rimarrà ancora una volta lettera morta e noi dovremo aspettare il prossimo omicidio, il prossimo bambino assassinato per indignarci e scagliarci contro un nemico che dobbiamo combattere e contrastare con mezzi efficaci.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.
Credo che sia estremamente demagogico e sbagliato inserire in finanziaria, in maniera estremamente estemporanea, questi temi importantissimi, sui quali è drammatico che qualcuno cerchi di farsi
I problemi sono gravi tanto che ormai siamo in una situazione non più di emergenza ma di quotidianità: non c'è un numero verde per poter denunciare i siti pedopornografici; non c'è una campagna progresso per denunciare e per far conoscere i contenuti della legge; c'è il gratuito patrocinio per il ricorso dei clandestini e non c'è - e questa è la cosa grave, di cui molte famiglie si sono lamentate - la stessa possibilità per le vittime dei pedofili.
Abbiamo presentato proposte di legge che vanno nel senso dell'investigazione, della possibilità di attaccare ed oscurare i siti pedopornografici; abbiamo denunciato un sito che si è autooscurato, un sito riferito alla Cassazione, senza che vi fosse un intervento del Governo.
Sono questi i problemi seri che devono essere affrontati in un ambito serio qual è la finanziaria, altrimenti quando dobbiamo discuterli, in campagna elettorale? Allora sì ci sono le ideologie e le battaglie che non portano assolutamente a niente.
Questi problemi vanno affrontati senza falsi timori e va detto che vi sono ancora quattro o cinque bambini, forse italiani, vittime della criminalità organizzata che opera in Internet (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale).