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PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza Molinari n. 2-02608 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
GIUSEPPE MOLINARI. Signor Presidente, signor sottosegretario, so bene di avere presentato un'interpellanza onnicomprensiva sul problema dei trasporti in Basilicata perché è una regione assai peculiare, sia dal punto di vista geografico sia logistico e si pone quasi come il planare dello stivale. Atavicamente una delle condizioni che hanno impedito lo sviluppo di questa regione è stato l'isolamento che, molto dettagliatamente, è stato descritto anche da storici e scrittori importanti come Manlio Rossi Doria e Carlo Levi. La realizzazione di infrastrutture e di una rete di trasporti in grado di superare questa condizione è stata sempre una priorità istituzionale.
presidente dell'ENI Mattei, della quale, in base ad un accordo di programma, è stata prevista la riqualificazione; Grassano e Grumento dove vi è una pista utilizzata per la protezione civile che è stata anche inserita nell'accordo per lo sfruttamento delle risorse petrolifere. Del resto, molto più in generale l'intesa istituzionale siglata tra il Governo e la regione il 5 gennaio 2000 prevede che la regione venga dotata anche di un aeroporto.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Molinari.
GIORDANO ANGELINI, Sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione. Signor Presidente, è indubbio che la situazione dei trasporti nella regione Basilicata presenta numerosi elementi di criticità scaturenti sia dalla morfologia del territorio sia dalla modesta densità della popolazione. Dall'esame della dotazione infrastrutturale emerge una condizione di isolamento, che è stata ora descritta, sia per le generali difficoltà di collegamento con il territorio nazionale sia per problemi di mobilità interna, in particolare per quanto riguarda i collegamenti con il centro della regione. Negli ultimi anni, fra il Governo nazionale e le istituzioni locali si sono svolti numerosi incontri al fine di individuare, sulla base di un'attenta analisi dell'assetto vigente, un programma di priorità teso al recupero del deficit infrastrutturale per favorire lo sviluppo dell'economia regionale rafforzando nel contempo la coesione interna del sistema-regione.
città di Matera all'interno della maglia infrastrutturale ferroviaria nazionale, consentirà la chiusura della rete ferroviaria delle Ferrovie dello Stato con la linea Ferrandina-Matera-Bari che, innestandosi sulla trasversale tirreno-ionica Battipaglia-Potenza-Ferrandina-Metaponto, collegherebbe la stessa con la dorsale adriatica all'altezza di Bari.
Nel recente incontro del 10 ottobre scorso con la regione Basilicata le ferrovie hanno fornito ampie assicurazioni circa il piano di reimpiego del personale, mentre per quanto riguarda l'impianto è stata condotta un'analisi circa le manifestazioni di interesse di altre aziende a rilevarlo. L'incontro è stato aggiornato ad un'ulteriore riunione entro la fine di ottobre che consentirà alle parti di confrontare e approfondire in modo sinergico tutti i possibili contributi disponibili.
della val d'Agri interessata all'estrazione degli idrocarburi. La realizzazione dell'aviosuperficie è altresì prevista nell'accordo di programma quadro.
PRESIDENTE. La ringrazio, signor sottosegretario.
L'onorevole Molinari ha facoltà di illustrarla.
La Basilicata fa registrare significative performance economiche con un prodotto interno lordo da nord est del paese e con poli produttivi in forte espansione, Fiat di Melfi e polo del salotto, passando attraverso le attività estrattive del petrolio in val d'Agri. Questi importanti segnali di ripresa vanno sostenuti e i trasporti sono una condizione imprescindibile affinché il territorio regionale si affranchi dall'isolamento e si metta in rete con il resto del paese in una dimensione più europea. Purtroppo la rete ferroviaria Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto, nonostante i dieci anni trascorsi tra il 1982 e il 1992 per i lavori di elettrificazione, costati circa 700 miliardi, non ha fatto registrare miglioramenti, quanto meno nei tempi di percorrenza, che sono rimasti ai livelli del periodo precedente ai lavori. La situazione risulta essere ancora più critica lungo la tratta Potenza-Foggia che, invece, necessiterebbe di un miglioramento infrastrutturale, anche in considerazione del traffico pendolare diretto all'insediamento industriale della Fiat a Melfi. Tutto ciò fa sì che venga scelto il trasporto su gomma con notevoli rischi, data la pericolosità della strada statale Potenza-Melfi. Inoltre, Matera risulta ancora l'unico capoluogo di provincia a non essere raggiunto dalla strada ferrata, nonostante il boom turistico ed economico che sta vivendo il comprensorio legato alla città dei Sassi. La Basilicata è anche sprovvista di un aeroporto che potrebbe rafforzare il ruolo di regione cerniera nel Mezzogiorno, in chiave strategica, nel piano generale della mobilità. In merito all'aeroporto, la regione Basilicata ha messo a punto uno studio di fattibilità analizzando dettagliatamente le conformazioni geografiche, i bacini di utenza e le aree demografiche. I siti sono stati individuati nelle aree di: Potenza, dove, addirittura negli anni settanta, erano state avviate opere di infrastrutturazione primaria per la realizzazione della pista aeroportuale con i terreni espropriati di proprietà ancora oggi del Ministero dei trasporti; Pisticci, dove nei pressi dell'area industriale fu realizzata una pista aeroportuale dallo stesso
Pertanto, chiedo al Governo, a lei signor sottosegretario, in base al piano generale dei trasporti, quali interventi intenda realizzare affinché la Basilicata possa superare definitivamente questo gap dal punto di vista infrastrutturale dei trasporti.
Il sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione ha facoltà di rispondere.
Sulla scorta delle linee fissate nei predetti incontri, si è proceduto alla sottoscrizione dell'intesa istituzionale di programma tra il Presidente del Consiglio dei ministri e il presidente della regione Basilicata ai sensi della legge n. 662 del 1996 e il 19 gennaio 2000 è stato sottoscritto l'accordo di programma quadro tra il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, il Ministero dei trasporti e della navigazione e la regione Basilicata e le Ferrovie dello Stato. Per quanto riguarda la rete ferroviaria nazionale, l'intesa istituzionale e l'accordo quadro sottoscritti individuano una serie di interventi prioritari al fine di procedere alla costruzione di una rete, intervenendo, in particolare, in primo luogo, per completare l'ammodernamento delle ferrovie Appulo-Lucane in corso ai sensi della legge n. 910, con particolare riguardo agli interventi mirati sulle tecnologie, sull'automazione e sul materiale rotabile, nonché sull'adeguamento del tracciato, anche mediante l'integrazione con i servizi delle Ferrovie dello Stato, e, in secondo luogo, per integrare il sistema ferroviario e il sistema delle autolinee, al fine di garantire un accettabile livello di offerta.
In particolare, al fine di migliorare i collegamenti con Bari e Matera, uno dei più importanti interventi previsti è rappresentato dalla costruenda linea tra Ferrandina e Matera e La Martella e dal suo prolungamento, attraverso la realizzazione di un nuovo tratto di linea che a Venusio permetterà di congiungersi con la linea fra Matera e Bari, gestita dalle ferrovie Appulo-Lucane. Per il predetto prolungamento fino a Venusio è stata ultimata la progettazione esecutiva. L'apertura dei cantieri avverrà entro il secondo trimestre del 2001 e l'attivazione è prevista entro il 2004.
Per le ferrovie Appulo-Lucane l'intervento previsto mira all'adeguamento del tracciato allo standard delle Ferrovie dello Stato ed alla trasformazione della linea da scartamento ridotto a scartamento ordinario per consentire l'utilizzo della rete da parte dei treni delle Ferrovie dello Stato, realizzando la continuità con la tratta tra Ferrandina e Matera e La Martella. L'intervento, oltre ad inserire la
L'adeguamento in parola è in fase di progettazione esecutiva e per la tratta fino ad Altamura potrà essere conclusa entro il terzo trimestre 2001. L'apertura dei cantieri è prevista per il quarto trimestre 2001.
La successiva fase di ammodernamento fino a Bari consentirà, infine, l'integrazione con la linea Bari-Taranto.
In relazione a quanto sostenuto dagli interpellanti relativamente alla linea Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto, si osserva che il lungo periodo richiesto per l'intervento di elettrificazione della linea è stato determinato anche dalla necessità di eseguire numerose altre opere: adeguamento delle sagome nelle gallerie, consolidamento dei terreni attraversati, miglioramento degli impianti di stazione, di sicurezza e segnalamento, nonché lavori di risanamento o rinnovamento del binario.
L'ultimazione dei predetti interventi ha consentito di usufruire di maggiori potenze nella trazione dei convogli, con sensibile miglioramento delle prestazioni, e di migliorare il comfort dei passeggeri per la possibilità di utilizzare materiale rotabile dell'ultima generazione, come ad esempio i treni Eurostar.
Per completezza di informazione si aggiunge che dallo scorso mese di settembre, per ragioni di carattere commerciale - una frequentazione media limitata al 30 per cento, con una perdita di 6 miliardi e 200 milioni l'anno - Trenitalia ha soppresso gli espressi Salerno-Taranto 945 e 950 che collegavano Taranto con Metaponto, Potenza, Battipaglia e Salerno. Detti treni garantivano a Battipaglia una coincidenza con i treni Reggio Calabria-Torino e viceversa. A seguito della soppressione la società ferroviaria ha disposto l'aumento della composizione dei treni Taranto-Torino che circolano sulla linea adriatica con tempi inferiori al collegamento via Battipaglia.
La soppressione dell'espresso 945 Salerno-Taranto ha penalizzato sicuramente i pendolari, considerato che gli unici collegamenti del mattino per Potenza sono costituiti dal servizio sostitutivo bus e dal treno Intercity 721 proveniente da Roma, che parte da Salerno alle 8,50 e arriva a Potenza alle 10,35 e a Taranto alle 12,27.
Per i collegamenti regionali, cui si faceva riferimento, è in corso una serie di incontri tra la regione Basilicata e le Ferrovie dello Stato al fine di definire un modello del trasporto regionale su ferro relativamente all'organizzazione degli orari dei servizi e della complementarietà tra il trasporto passeggeri garantito dalle Ferrovie dello Stato con quello del trasporto su gomma. In questo quadro di riorganizzazione complessiva si stanno sviluppando gli opportuni accordi anche per giungere alla bigliettazione integrata. Si ricorda che tutta la parte relativa alla riorganizzazione degli orari sarà completata entro il mese di novembre.
La divisione trasporto regionale delle Ferrovie dello Stato, che inizialmente aveva escluso soluzioni sostitutive dei treni soppressi per vincoli di bilancio, riferisce infatti che la situazione potrebbe avere un esito favorevole a seguito degli incontri con la regione Basilicata, che ha manifestato l'intendimento di farsi carico degli oneri per l'istituzione, anche in corso d'orario, di treni regionali sostitutivi di quelli soppressi.
Con riferimento alla linea Potenza-Foggia, in considerazione degli insediamenti industriali di San Nicola di Melfi, al fine di poter usufruire di maggiore potenze di trazione necessarie per il traffico merci, le ferrovie hanno in corso la progettazione dell'elettrificazione della tratta Cervaro-Rocchetta-San Nicola di Melfi.
Per quanto riguarda le officine di Melfi, si segnala che sulla specifica questione si sono tenuti diversi incontri tra le ferrovie e le istituzioni locali e i sindacati.
Certamente le problematiche relative alla realizzazione degli interventi infrastrutturali, specie per quanto attiene alla necessità di accelerare i tempi di esecuzione delle opere, rappresentano un argomento di estrema rilevanza. Il Governo si è impegnato a seguire attentamente l'attuazione delle intese istituzionali di programma e dell'accordo quadro e a compiere ogni intervento necessario presso le ferrovie e ai fini dell'accelerazione dei lavori. A tale riguardo la società Ferrovie dello Stato si è assunta l'onere di perseguire il raggiungimento di questi obiettivi indicati dalle competenti Commissione parlamentari in diverse occasioni, in particolare in sede di espressione del parere sul secondo e terzo addendum al contratto di programma.
Particolare attenzione verrà riservata nella definizione del nuovo contratto di programma 2000-2005, da perfezionare a breve termine.
Per quanto concerne la pericolosità della strada statale Potenza-Melfi, incidentalmente sottolineata nell'interpellanza, lo schema di programma triennale 2000-2002 (che sarà presto sottoposta alla conferenza Stato-regioni) prevede, per la regione Basilicata, interventi nell'ambito del quadro comunitario di sostegno ed in area regionale.
Gli uffici tecnici dei lavori pubblici hanno, inoltre, condiviso la necessità di adeguare la statale n. 658, itinerario «Leonessa», tronco Potenza-Melfi, interessata da volumi crescenti di traffico anche a seguito dell'insediamento FIAT-Sata di Melfi.
Quanto al sistema di scambio delle merci, l'intesa istituzionale e l'accordo quadro individuano altresì l'opportunità che l'apertura di nuove direttrici di traffico ed il potenziamento di quelle esistenti siano accompagnati dalla attivazione di nodi di interscambio dove questi flussi possano interagire con le realtà locali, innescando ricadute economiche ed occupazionali.
In tale ottica era stata finanziata la realizzazione dell'interporto di Tito.
Peraltro, il progetto presentato ha registrato di recente, come altri interventi della stessa tipologia, il parere negativo del Ministero dell'ambiente relativamente alla valutazione dell'impatto ambientale, e pertanto necessita di una rivisitazione dal punto di vista progettuale.
È in fase di avanzata realizzazione il centro intermodale di Ferrandina, previsto nell'ambito dell'accordo di programma tra Ministero del tesoro e regione per la val Basento, sul quale il Ministero dei trasporti espresse già nel 1996 parere favorevole.
Per quanto concerne, poi, la realizzazione di un aeroporto nell'area interessata, si evidenzia che, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge n. 135 del 1997, le società di gestione appositamente costituite e gli enti locali territorialmente competenti possono contrarre mutui o altre operazioni finanziarie per la realizzazione di interventi, da sottoporre all'ENAC, che deve stipulare le relative convenzioni di finanziamento.
Il decreto del ministro dei trasporti e della navigazione 25 maggio 1999, n. 68-T, ha in particolare previsto il finanziamento di 38 miliardi per l'aviosuperficie di Grumento (che è inserita nell'intesa allegata alla risposta - purtroppo un po' lunga perché le domande erano tante - e che le farò avere) nell'ambito della ripartizione dei fondi assegnati ai sensi delle leggi n. 135 del 1997 e n. 194 del 1998.
Tale intervento era già previsto nel protocollo d'intesa del 7 ottobre 1998 riguardante gli interventi volti ad accelerare lo sviluppo socio-economico dell'area
L'ENAC riferisce peraltro che, allo stato attuale, fino ad oggi, non sono stati presentati a tale ente i piani di intervento sull'aviosuperficie in esame e che, conseguentemente, non è stato avviato alcun procedimento per la stipula della convenzione di finanziamento su Grumento.
Per tale ragione, in rapporto alle esigenze indilazionabili connesse alle spese e agli interventi necessari alla organizzazione adeguata del vertice G8, sono state provvisoriamente utilizzate le risorse disponibili per la realizzazione dell'aviosuperficie di Grumento. Il Governo si impegna a riassegnare, nel corso dell'esercizio finanziario 2001, le somme occorrenti a realizzare l'aviosuperficie nel momento in cui concretamente verrà presentato il progetto definitivo per la realizzazione dell'opera.
Quanto al tema più generale posto dall'interrogazione circa gli orientamenti e gli impegni del Governo atti a garantire un quadro delle infrastrutture fondamentali necessarie per migliorare i collegamenti tra la Basilicata e il territorio nazionale, si ritiene opportuno fare in primo luogo riferimento alle previsioni indicate nel piano generale dei trasporti appena presentato, che sarà sottoposto al parere del Parlamento per essere in tal senso arricchito e migliorato.
In particolare, va richiamato come l'ammodernamento della statale 106 Ionica sia stato inserito tra le priorità assolute delle azioni di Governo prendendola come simbolo della effettiva possibilità di affrontare e risolvere i nodi infrastrutturali del paese. Inoltre, lo stesso piano dei trasporti individua, tra le reti fondamentali del settore ferroviario, la Salerno-Battipaglia-Potenza-Taranto e la Gioia Tauro-Sibari-Taranto. Su entrambe queste linee sono programmati, entro il prossimo decennio di validità del piano (se esso sarà approvato) e in alcuni casi già parzialmente in corso, interventi per migliorare la qualità dell'infrastruttura ferroviaria, al fine di rendere questi itinerari utili per una più efficace organizzazione del trasporto ferroviario, sia delle merci che dei passeggeri.
L'ammodernamento e completamento delle reti ferroviarie di trasporto locale, gli interventi sugli itinerari nazionali appena richiamati e una più efficace loro integrazione, consentono di disegnare pertanto una evoluzione positiva e certa delle infrastrutture trasportistiche di interesse regionale e nazionale della Basilicata, tale da configurare un miglioramento netto della condizione di disagio denunciata nell'interpellanza ed una positiva risposta alle esigenze di sviluppo economico e sociale della regione lucana alla quale, indubbiamente, le reti logistiche e di trasporto possono e devono dare il supporto fondamentale.
Rinnovo in conclusione, la piena disponibilità del Governo e del Ministero dei trasporti alla costituzione di un tavolo comune con le istituzioni locali, al fine di accelerare la realizzazione di opere indispensabili per la Basilicata.
L'onorevole Molinari ha facoltà di replicare.