Allegato B
Seduta n. 789 del 12/10/2000


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TRASPORTI E NAVIGAZIONE

Interrogazione a risposta in Commissione:

BOGHETTA. - Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che:
si è svolto oggi 10 ottobre 2000 uno sciopero dei lavoratori dell'Enav di Milano e di Venezia in merito a problemi d'organico, trasferimenti, rispetto delle normative; questioni aperte da tempo che la dirigenza non è stata capace di risolvere;
allo sciopero di Milano l'adesione del lavoratori è stata del 60 per cento e del 75 per cento fra gli operativi, a Venezia l'adesione sembra sia stata pure massiccia a conferma della volontà dei lavoratori di risolvere i problemi e a condanna dell'incapacità e non volontà dell'azienda;
gravissimo è stato l'atteggiamento dell'azienda che dopo l'indizione degli scioperi non ha mai provveduto a convocare le parti;
ancora più grave è questo comportamento poiché non rispetta la legge sullo sciopero n. 83 del 2000 che impone procedure di conciliazione;
strano appare il comportamento della commissione di garanzia che non sembra aver richiamato l'azienda in questione al rispetto delle procedure;
per la mancata conciliazione è intervenuto a poche ore dallo sciopero il prefetto di Milano che, nel tentativo di mediazione, è riuscito a concordare una parte


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delle soluzioni con il dimezzamento responsabile dello sciopero a quattro ore attuato dal sindacato Anpcat;
al comportamento responsabile del sindacato hanno corrisposto invece decisioni dell'Enav diverse da quelle concordate con il prefetto; delegittimando lo stesso e prendendo in giro i lavoratori;
ciò che appare ancor più strano è che questo comportamento appare in contrasto con quanto il commissario Gualano aveva pochi giorni fa espresso in Commissione trasporti della Camera riguardo ad un soluzione possibile del conflitto;
i danni all'utenza sono stati rilevanti e potevano essere ancor più gravi, la mancata e annosa soluzione dei problemi testimoniano dell'incapacità dell'Enav a gestire il personale, l'accordo intervenuto con la mediazione del prefetto è stato disatteso a dimostrazione dell'inaffidabilità dell'ente, i comportamenti difformi fra commissario e dirigenza può significare che il vecchio gruppo dirigente che faceva capo all'amministratore delegato Mancini continua nella sua opera di malagestione -:
se non ritenga di intervenire sull'ente affinché si cambi rapidamente e radicalmente strada anche attraverso il cambio della dirigenza;
chi dei dirigenti pagherà per il non rispetto della legge sullo sciopero;
chi pagherà per i danni inopinatamente e pretestuosamente arrecati all'utenza con la mancata soluzione dei problemi, anzi fomentando il conflitto dei lavoratori.
(5-08343)

Interrogazioni a risposta scritta:

BORROMETI. - Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che:
l'associazione di volontariato «Piccoli Fratelli», con sede in Modica, meritoriamente impegnata da quindici anni a favore dei disabili, ha organizzato una gita in treno a Roma dal 14 al 18 settembre 2000, chiedendo un mese prima della partenza al Centro comitive di Palermo uno scompartimento adatto ad accogliere tre disabili su sedia a rotelle;
nonostante l'assicurazione avuta dalle Ferrovie dello Stato in ordine all'accoglimento di tale richiesta, i disabili hanno dovuto patire una serie di disagi, poiché il bagno loro riservato era chiuso e non si riusciva ad aprire e dopo lo sfondamento della porta è risultato sporco e senz'acqua;
inoltre, i posti riservati ai tre disabili in carrozzina erano stati assegnati in un altro scompartimento diverso da quello del gruppo, dal quale non potevano restare separati per la presenza degli accompagnatori, e con grande difficoltà sono stati spostati nello scompartimento dove si trovava il resto della comitiva;
anche nel viaggio di ritorno nel vagone cuccette i bagni non erano accessibili ai disabili in carrozzina e costoro ne hanno potuto usufruire solo all'arrivo a Siracusa dopo dodici ore di viaggio. Peraltro, il corridoio del vagone cuccette era troppo stretto per il passaggio delle sedie a rotelle e gli accompagnatori hanno dovuto caricarsi i disabili sulle spalle per farli accedere al loro scompartimento -:
quali siano le cause e le responsabilità di tali gravi disfunzioni che hanno provocato disagi tanto fastidiosi per i disabili;
se non ritenga di assumere provvedimenti per fare in modo che tali inconvenienti non abbiano più a verificarsi e per venire incontro alle esigenze dei portatori di handicap.
(4-31921)

ALBORGHETTI, MARTINELLI e TERZI. - Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che:
il decreto del 3 marzo 2000 (decreto Bersani) è finalizzato alla ripartizione del


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traffico aereo sul sistema aeroportuale di Milano;
lo stesso decreto contiene norme specifiche inerenti i vettori ammessi ad operare sullo scalo di Linate;
in base al sopracitato decreto non c'è la disponibilità di ulteriori slots da assegnare a società di trasporti, mentre dalle cronache dei giornali locali della provincia di Bergamo, risulta che la compagnia Tnt ha ottenuto slots per operare propri voli per merci courier utilizzando aeromobili Airbus 300;
il vettore aereo Tnt ha trasferito a Linate il proprio personale dipendente a far data dal 15 ottobre 2000;
l'autorizzazione ad un vettore commerciale, porterebbe le compagnie di trasporto presenti su Orio al Serio ad una medesima richiesta di slots su Linate, con un danno economico incalcolabile per Orio sia dal punto di vista commerciale che occupazionale, poiché tra dipendenti diretti che lavorano allo scalo e indotto sono occupate più di 5.000 persone -:
quali provvedimenti urgenti e concreti il Ministro intenda adottare affinché venga rispettata la normativa vigente, nonché gli accordi di programma richiamati in premessa;
quali controlli vengano messi in atto affinché a Linate i trasporti aerei di merci non siano camuffati da spedizioni postali.
(4-31933)

CICU. - Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che:
domenica 1o ottobre 2000 molti voli per la penisola sono stati annullati a causa della presenza di una piccola buca nel primo tratto della pista dell'aeroporto Cagliari-Elmas. L'ennesima situazione di disagio per i passeggeri che in taluni casi si sono protratti per oltre 10 ore si unisce al disagio per effetto dei lavori di adeguamento dell'aerostazione;
un piccolo inconveniente ha bloccato tutta la mattina l'aeroporto, cancellato voli, ritardato le partenze malgrado una seconda pista è stata ultimata e collaudata ma che non è ancora stata aperta all'utilizzo -:
quale causa ostativa determini la mancata utilizzazione della seconda pista dell'aeroporto Cagliari-Elmas e in che modo e in quanto tempo si rimuoveranno le cause che ne impediscono la fruizione.
(4-31936)