legge, umanamente opportuno e urgente concedere il richiesto nulla osta per il trasferimento della signora Perlini Francesca all'Inps di Pesaro.
la lavoratrice Perlini Francesca, nata e residente a Pesaro, è dipendente del Ministero delle finanze - Centro di servizio delle imposte dirette ed indirette di Milano - con la qualifica di assistente tributario;
la signora Perlini Francesca, stante la particolare condizione familiare e di salute nella quale si trova ha più volte tentato di vedersi riconosciuta l'esigenza di avvicinarsi alla propria città di residenza;
i problemi di scompenso di organico e le precedenti rigide norme contrattuali e di legge ne hanno impedito l'accoglimento;
il sottosegretario Grandi Alfiero è già stato dettagliatamente informato della particolare condizione di bisogno in cui versa la signora Perlini Francesca;
con la presente interrogazione si chiede se non si ritenga ormai tempo di accogliere la domanda, presentata diversi mesi or sono, di concessione del nulla osta per il suo trasferimento all'Inps di Pesaro, la cui disponibilità è formalmente nota da tempo;
al riguardo si ritiene utile riassumere sinteticamente la situazione della signora Perlini Francesca:
è in servizio dal 1o aprile 1996 presso il Centro di servizio di Milano, ha ripetutamente ed inutilmente presentato domanda di trasferimento e richiesta di distacco presso la Direzione generale del Ministero senza aver finora trovato una interlocuzione attenta e adeguata alla sua situazione;
coniugata dal marzo 1992, al momento dell'assunzione sua figlia Chiara aveva tre anni e mezzo mentre la secondogenita, Lucia, aveva solo 1 giorno di vita essendo nata il 30 marzo 1996;
al termine del periodo di maternità ha cominciato i suoi viaggi settimanali Pesaro-Milano affidando le bambine ai propri genitori, la più piccola, di 11 mesi, sofferente di problemi respiratori e la maggiore affetta da problemi di deambulazione, bisognose quindi di terapie come è stato documentato nelle varie domande di trasferimento;
l'attività di agente commerciale del marito l'ha costretto a frequenti viaggi fuori Pesaro e non gli ha permesso né di trasferirsi a Milano né tantomeno di occuparsi delle figlie, creando un crescendo di sofferenze e tensioni familiari sfociate, nel settembre 1998 nella separazione, seguita da sentenza datata settembre 1999 con la quale le figlie venivano affidate alla madre;
naturalmente le bambine hanno vissuto queste vicende in modo traumatico, con la scomparsa dei punti di riferimento familiari, con gravi turbamenti posti in evidenza dagli operatori educativi;
i nonni materni, per potersi occupare delle due nipoti, hanno cessato le rispettive attività anche se la nonna fa sempre più fatica ad occuparsi di loro essendo invalida al 70 per cento;
il susseguirsi di questi eventi ha costretto la signora Perlini ad optare per il part-time con una riduzione drastica dello stipendio considerate le spese di affitto della casa a Milano, dei viaggi frequenti, le rette scolastiche, i costi della casa di Pesaro eccetera;
la situazione di stress psicofisico nella quale si trova, le provoca stati ansioso-depressivo che influiscono ancor più negativamente sui rapporti familiari e considerando il fatto che l'ufficio al quale appartiene sta chiudendo in seguito alla ristrutturazione degli uffici periferici del Ministero delle finanze si reputa favorevole il momento perché venga accolta la sua richiesta -:
se non ritenga pertanto che pur a fronte dei noti problemi di organico, sussistendone tutte le condizioni materiali e di
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